Attualità
Centri per l’Impiego: piano di miglioramento
Il presidente Gabellone e l’assessore Toma perseguono “Un impegno continuo in un settore nevralgico non solo della nostra Amministrazione ma anche
Il presidente Gabellone e l’assessore Toma perseguono “Un impegno continuo in un settore nevralgico non solo della nostra Amministrazione ma anche per il futuro dei nostri giovani”. Rendere i Centri per l’Impiego della provincia di Lecce più moderni e competitivi, per affrontare e gestire in modo più efficace la crisi occupazionale che investe anche il territorio salentino. E’ questo l’obiettivo del Piano di Implementazione provinciale dei Servizi per l’Impiego (Pimp), presentato dal presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, e dall’assessore provinciale alle Politiche del lavoro, Ernesto Toma. Il Piano definisce come raggiungere sotto il profilo operativo ed organizzativo il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese dagli 8 Centri per l’Impiego e dalle 2 Sezioni Decentrate, distribuiti su tutto il territorio provinciale, in base agli obiettivi indicati nel Masterplan dei Servizi per il Lavoro, approvato dalla Regione Puglia con la delibera n. 847 del 23 marzo 2010. Il documento è stato elaborato da Italia Lavoro, agenzia del Ministero del Lavoro, di cui la Provincia di Lecce si avvale, insieme al FormezPa, a titolo non oneroso, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale FSE – Obiettivo 1 – Convergenza “Governance e Azioni di Sistema”. Viste le particolari restrizioni economiche e i vincoli di bilancio a cui sono sottoposti gli enti locali, la Provincia si è impegnata a realizzare le attività che non comportano alcuna spesa, mente le attività che prevedono un impiego di risorse economiche ad hoc saranno realizzate solo con eventuali finanziamenti specifici, provenienti prevalentemente dai Fondi Strutturali Europei, gestiti dalla Regione Puglia, o con finanziamenti di soggetti esterni all’Ente. I Centri per l’Impiego saranno coinvolti nella realizzazione del Piano di Implementazione Provinciale, attraverso la Conferenza dei responsabili dei Centri, coordinati dal dirigente del Servizio Formazione e Lavoro, istituita dalla Giunta provinciale. “Proseguiamo un’azione costante e progressiva di rinnovamento del settore lavoro e formazione professionale. Un settore mai così vitale e attivo in questi anni in Provincia, capace d’investire decine di milioni di euro nella formazione professionale, scommettendo soprattutto sui giovani”, dichiarano Gabellone e Toma. “Abbiamo avviato tirocini formativi, opportunità professionalizzanti di varia natura; ora riammoderniamo e rendiamo ancora più competitivo il sistema dei Centri per l’Impiego. Un impegno continuo in un settore nevralgico non solo della nostra Amministrazione, ma anche per il futuro delle giovani generazioni”.
Attualità
La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.
Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.
È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.
«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.
Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».
“Bike economy” a Lecce e provincia | Imprese attive | Localizzazioni | Addetti |
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) | 1 | 1 | 1 |
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita | 3 | 3 | 1 |
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) | 38 | 39 | 38 |
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) | 10 | 15 | 13 |
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse biciclette con pedalata elettrica assistita | 15 | 30 | 23 |
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) | 23 | 24 | 27 |
totale | 90 | 112 | 103 |
Attualità
Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.
A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.
Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.
Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.
Alessano
Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio.
Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.
Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa.
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
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