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Attualità

ItaliaCamp: siglato accordo a Lecce

L’Associazione ItaliaCamp ha incontrato le istituzioni locali per siglare un accordo finalizzato alla costruzione di sinergie in grado di garantire

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L’Associazione ItaliaCamp ha incontrato le istituzioni locali per siglare un accordo finalizzato alla costruzione di sinergie in grado di garantire supporto e concreta realizzazione alle idee che partecipano al concorso “La tua idea per il Paese”. Riflettori puntati, dunque, sulle 10 idee finaliste del BarCamp di Lecce, svoltosi lo scorso 20 novembre presso l’Università del Salento.   “La sfida del progetto ItaliaCamp – ha detto Carmelo Pasimeni, prorettore vicario dell’Università del Salento – è di dare finalmente rilevanza al capitale umano del Mezzogiorno, valorizzandone le risorse e le capacità legate al loro potenziale. Inoltre “il nostro Sud in questo momento particolarmente critico per il  Mediterraneo può e deve avere un ruolo rilevante non soltanto in termini economici, ma soprattutto in termini di sviluppo democratico”.   “L’Associazione ItaliaCamp – ha sostenuto il presidente Pier Luigi Cellicoinvolge un network di oltre 65 università nazionali ed internazionali, fortemente motivate a veicolare il progetto in quanto motore attivo e dinamico di una piattaforma intergenerazionale che crede nella ricerca e nel reperimento di idee dal tessuto sociale e accademico del Paese”. ItaliaCamp è partito da Roma lo scorso ottobre per poi approdare a Lecce e Bruxelles il 4 febbraio, appuntamento internazionale che ha coinvolto centinaia di italiani all’estero e ricercatori internazionali interessati a proporre progettualità innovative applicabili anche all’Italia. “In Italia – ha concluso il presidente – ItaliaCamp tornerà a maggio con  l’ultimo BarCamp previsto a Milano”. “Sono stati più di 1300 i partecipanti al BarCamp di Lecce – ha raccontato Fabrizio Sammarco, vicepresidente esecutivo di ItaliaCamp – che hanno presentato 140 idee”. Dal progetto che promuove la cultura della lentezza per vivere, tutelare e valorizzare il territorio al programma scuole per la riqualificazione delle infrastrutture scolastiche alla proposta di attività consorziate che intendono “bypassare” la filiera degli intermediari commerciali: queste sono solo alcune delle idee finaliste della tappa salentina.


L’accordo siglato oggi con ItaliaCamp – ha detto il presidente della provincia Antonio Gabellonetestimonia la nostra volontà di svolgere un ruolo sostanziale nella concreta realizzazione delle idee del concorso di ItaliaCamp. Siamo orgogliosi – ha proseguito Gabellone – che il progetto ItaliaCamp sia nato con la collaborazione di giovani professionalità salentine a conferma che il nostro territorio è ricco di intelligenze e risorse importanti in grado di dare una svolta in un momento difficile come quello attuale

Anche la Regione – ha detto l’assessore regionali alle Politiche giovanili Nicola Fratoianniaccoglie in maniera sostanziale l’accordo con ItaliaCamp, un progetto che punta sull’attivazione sociale, sulla costruzione di condizioni ottimali e di percorsi di autonomia affinché il Paese esca dai vincoli che in questa fase lo ingessano. Il Barcamp, elemento caratterizzante del progetto ItaliaCamp e metodologia sulla quale la regione Puglia punta fin dal 2007, destrutturando il dibattito – ha concluso – contribuisce a valorizzare energie e risorse, rivelandosi uno strumento particolarmente stimolante di confronto.


Attualità

La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

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A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.

Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.

È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.

«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.

Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».

“Bike economy” a Lecce e provincia Imprese attive Localizzazioni Addetti
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) 1 1 1
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di  biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita 3 3 1
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) 38 39 38
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) 10 15 13
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse  biciclette con pedalata elettrica assistita  15 30 23
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) 23 24 27
totale 90 112 103
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Attualità

Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

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Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.

A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.

Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.

Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.

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Alessano

Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio. 

Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.

Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa. 

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.

Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.

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