Attualità
Le cinque stelle di Casarano
Stefano Pennetta: “Il nostro strumento d’azione primaria è il “banchetto” nelle piazze che noi utilizziamo tanto per le battaglie civili e ovviamente per farci conoscere”

M5S: vista così sembra la sigla di un medicinale o il messaggio in codice di chissà quale diavoleria militare, in realtà è la sigla del più innovativo movimento politico che in questo periodo in generale e nelle scorse elezioni in particolare, ha avuto un successo a dir poco dirompente. Ovviamente parliamo del “Movimento 5 stelle” di cui Beppe Grillo è il porta bandiera più conosciuto, tanto da farne identificare i componenti con l’appellativo di “grillini”.
Anche a Casarano il Movimento ha la sua organizzazione e, per conoscerla meglio ne abbiamo parlato con Stefano Pennetta che ho ingenuamente etichettato “portavoce” nell’approccio iniziale dell’intervista salvo esserne (simpaticamente) redarguito in quanto l’organizzazione stessa del Movimento non ne prevede l’esistenza.
“Il nostro Movimento approda a Casarano nel giugno dello scorso anno”, ci dice Pennetta, “e lo fa in maniera telematica con l’apertura di un meetup on line”. Prima di lasciarlo proseguire ci facciamo ovviamente spiegare cos’è un meetup. “M5S non è un partito e proprio per questo motivo non ci sono alcuni elementi tipici come ad esempio il segretario o la Sezione vista come luogo fisico di ritrovo dove andare a passare il tempo; il meetup è un luogo (sia esso reale o virtuale) dove invece incontrarsi e lavorare in maniera condivisa”.
E allora ci siam fatti illustrare l’organizzazione del Movimento a livello locale: “Come detto non vi è la presenza di un Segretario a cui far riferimento ed il movimento è composto solo da simpatizzanti e attivisti (“quelli che maggiormente si impegnano mettendoci anche non solo il proprio tempo ma anche del proprio denaro”) che, senza i legacci ed i cavilli di uno Statuto, studiano, discutono ed alla fine propongono le soluzioni condivise alle diverse problematiche. A queste figure bisogna poi aggiungere un numero esiguo di attivisti – organizer che sono appunto attivisti così come tutti gli altri ma che in più si prendono la briga di organizzare gli eventi e curarne lo svolgimento”.
Chi sono quelli di Casarano? E quali sono quindi i vostri metodi di lavoro? “Oltre al sottoscritto ci sono Emilio Ingrosso, Massimo Leggio, Eraldo Sabato, Joselita Sanfrancesco, Marcello Serravezza e Manolo Zocco. Come base operativa abbiamo un piccolo locale molto spartano in via Firenze (ex concessionaria FIAT); il nostro strumento d’azione primaria è il “banchetto” nelle piazze che noi utilizziamo tanto per le battaglie civili che il movimento compie a livello nazionale, quanto per le battaglie a livello locale e che ci serve ovviamente per farci conoscere”.
Il vostro Movimento si distingue, tra le altre cose, per un’innovativa visione della cosa pubblica che si traduce poi in atti concreti più che in parole di indirizzo, ci può fare qualche esempio tutto nostrano? “Un attivista esperto di informatica, così come già accaduto anche a Milano, ha presentato il cosiddetto piano FLOSS, una serie di programmi dall’utilizzo gratuito che consentirebbero all’Amministrazione comunale di risparmiare diverse decine di migliaia di euro che invece ora spende per le diverse licenze informatiche; anche in questo caso però il Sindaco non ci ha dato risposta anche se, ad onor del vero, il piano è stato presentato da relativamente poco tempo”.
Quanti sono gli iscritti al “meetup” di Casarano? E come ci si può aggregare? “Gli iscritti simpatizzanti sono già oltre la settantina e ad essi vanno aggiunti una ventina di attivisti che collaborano nei modi a loro possibili, anche solo su forum virtuali; ci si può iscrivere e ricevere informazioni all’indirizzo www.meetup.com\casarano-5-stelle\. L’assenza delle collaudate strutture partitiche ci fa forse peccare in organizzazione ma questo è indubbiamente un’accettabilissima limitazione che non ci fa essere sudditi di nessun padroncino locale”.
E l’immediato futuro? “Per l’11 maggio prossimo è stata indetto, presso l’auditorium comunale, un evento sul “bilancio partecipato”. Uno dei cardini del movimento è la democrazia partecipata ed in quest’ottica parleremo con alcuni esperti di come fare in modo di render partecipi i cittadini ad alcune decisioni che riguardano il bilancio della propria città; ci sono alcuni esempi che funzionano come ad esempio la milanese Rho e siamo sicuri che anche i casaranesi saranno in questo contesto ricettivi delle nostre proposte. A seguire avremo poi incontri che riguarderanno l’illustrazione degli strumenti di partecipazione popolare come ad esempio le petizioni, le istanze, accesso agli atti pubblici o referendum abrogativi, tutte discussioni che molto probabilmente si tradurranno in proposte operative”.
Attualità
Le ecoisole intelligenti di Matino
Il Comune attiva il nuovo servizio di conferimento rifiuti presso le ecoisole intelligenti

Il Comune di Matino annuncia l’attivazione di un innovativo servizio di raccolta differenziata attraverso l’installazione di ecoisole intelligenti dislocate in diversi punti strategici del territorio comunale.
Il progetto delle ecoisole, finanziato con fondi P.N.N.R, rappresentano una soluzione moderna ed efficiente per il conferimento dei rifiuti, attiva 24 ore su 24, che consente ai cittadini di smaltire correttamente i materiali differenziati in modo semplice, sicuro e tracciabile.
Per accedere al servizio è necessario ritirare gratuitamente la tessera personale presso l’infopoint comunale, sito in via Libertà, nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12; mercoledì pomeriggio, dalle 15,30 alle 17,30.
La tessera consente di identificare l’utente e garantisce una gestione trasparente e responsabile dei rifiuti.
Il progetto delle ecoisole intelligenti, che rappresenta un servizio aggiuntivo al già collaudato sistema del “porta a porta”, si inserisce in un più ampio piano di sostenibilità ambientale e innovazione urbana, con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio di igiene urbana, ridurre l’abbandono dei rifiuti e aumentare la percentuale di raccolta differenziata.
«Questo nuovo servizio rappresenta un passo importante verso una Matino più pulita, più moderna e più attenta all’ambiente», spiega il dichiara il sindaco Giorgio Salvatore Toma, «l’introduzione delle ecoisole intelligenti non è solo un investimento tecnologico, ma soprattutto un atto di fiducia nei confronti dei cittadini, che sono chiamati a collaborare attivamente per il bene comune».
«Con questo progetto vogliamo migliorare l’efficienza della raccolta differenziata, contrastare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti e promuovere una cultura della sostenibilità», aggiunge l’assessore delegato all’Ambiente Emanuele Coronese, «è un impegno concreto per l’ambiente e per le generazioni future».
Il Comune invita «tutti i cittadini a partecipare attivamente a questa iniziativa, sottolineando come il rispetto dell’ambiente parta da piccoli gesti quotidiani. Utilizzare in modo corretto le ecoisole significa contribuire alla tutela del territorio, alla salvaguardia delle risorse naturali e al benessere dell’intera comunità».
Nel dettaglio: l’ecoisola a 6 bocche in via Machiavelli, via Del Mare; ecoisola a 3 bocche in via Cattaneo,– incrocio SP 55, via Torino, via Santissima Addolorata, viale del Mattino; l’ecoisola singola nel parcheggio del cimitero (via extramurale di Ponente).
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Attualità
Tricase, Elezioni 2026: Claudio Pispero per il centrodestra?
Il diretto interessato non ha ancora sciolto le riserve ma è lui il prescelto. Antonio Forte, coordinatore di FdI: «Capacità, esperienza politica e affidabilità. È il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando»

Alla tornata elettorale in cui i tricasini saranno chiamati a scegliere sindaco e consiglio comunale manca ancora più di un anno, ma il quadro comincia a delinearsi.
Come anticipato da queste colonne, di sicuro si ricandiderà il sindaco uscente Antonio De Donno che lo ha annunciato più volte pubblicamente; il centrosinistra (Partito democratico, AVS, Tricase che fare? e Cantiere Civico) prova a fare fronte comune ed ha annunciato che ricorrerà alle Primarie nel caso non ci fosse unanimità intorno al nome prescelto come candidato sindaco; Vincenzo Errico, dovrebbe essere a capo della lista del movimento Tricase Insieme.
Della tornata elettorale dovrebbe tornare a far parte anche il centrodestra (assente nel 2020), che avrebbe individuato in Claudio Pispero il suo candidato sindaco.
Una mezza conferma arriva anche da Antonio Forte coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia secondo cui l’ipotesi, «all’interno delle forze politiche del centrodestra di Tricase sta raccogliendo sempre più consensi. È una possibilità che sta prendendo sempre più corpo».
Secondo il coordinatore di FdI, «Claudio Pispero rappresenta il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando: capacità, esperienza politica, affidabilità, appartenenza indiscutibile nell’area di centro destra e capacità di portare al di fuori dei confini di Tricase gli interessi della Città con i giusti referenti sia a livello provinciale, sia regionale che nazionale».
Va detto, però, che l’avvocato tricasino «pur ringraziando gli amici dei partiti del centrodestra che hanno dimostrato la loro fiducia», ha però smentito di aver accettato una qualsiasi candidatura, confermando, però, che il centrodestra, con in testa il partito di Fratelli d’Italia della Presidente Giorgia Meloni, gli ha chiesto di «prendere in seria considerazione l’investitura a sindaco per l’intero centrodestra di Tricase».
A quanto pare Claudio Pispero ci starebbe riflettendo e, come annuncia Antonio Forte, «la decisione non è stata ancora presa».
Staremo a vedere se alla fine scioglierà le riserve o il candidato sarà un altro.
Quel che è certo è che il centrodestra questa volta non resterà estraneo alla competizione elettorale.
Giuseppe Cerfeda
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Attualità
Tap, accordo da 6 milioni per Melendugno
Il Comune mette la parola fine al contenzioso. il sindaco Maurizio Cisternino: «Svolta storica per il nostro Comune che sembrava destinato ad ospitare gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione»

Il Comune di Melendugno mette la parola fine al contenzioso con la TAP e porta a casa, a titolo di compensazione, 6milioni e 50mila che dovranno essere utilizzati per scopi ambientali e sociali.
La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui autorizza il sindaco Maurizio Cisternino, a sottoscrivere l’accordo (che è parte integrante della delibera) con il quale rinuncia alla costituzione di parte civile nel processo penale a carico di Tap, la cui udienza è fissata per il 12 maggio, e accetta di non partecipare ai negoziati per ottenere nuove compensazioni per l’ulteriore ampliamento del gasdotto Tap fino a 20 miliardi di metri cubi annui, in corso di autorizzazione. Resta salvo, però, il diritto del Comune di beneficiare di eventuali misure compensative che la Regione Puglia dovesse comunque destinare al territorio comunale, in caso di ampliamento dell’impianto.
«È una pagina storica per il nostro Comune, che sembrava ormai destinato a dover “ospitare” gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione», commenta il sindaco Maurizio Cisternino, «ogni tavolo di negoziazione era ormai saltato a causa di una presa di posizione molto forte che aveva impedito il dialogo tra la multinazionale e le istituzioni, cosa che è sempre doverosa, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, nell’interesse di tutta la collettività. Lo scopo dell’accordo è di costruire un dialogo costruttivo che vada a vantaggio della crescita del nostro territorio, normalizzare i rapporti con Tap e conseguire risultati per il bene e lo sviluppo di Melendugno e di tutto il suo territorio».
La delibera parte da queste premesse: «La Trans Adriatic Pipeline AG, società che ha realizzato e gestisce l’opera, ha manifestato disponibilità a definire in via transattiva ogni questione pendente mediante corresponsione di un contributo economico a favore del Comune pari a complessivi € 6milioni e 5° mila euro, per finalità̀ ambientali e sociali, a fronte della rinuncia del Comune alla costituzione di parte civile nel procedimento penale in corso e della rinuncia alla partecipazione a eventuali negoziati relativi alle misure di riequilibrio ambientale con riferimento all’ampliamento attualmente in corso di autorizzazione».
L’accordo ha superato l’esame del segretario comunale Maria Elena Megha e dell’avvocato Francesco Calabro, che difende il Domune in sede penale.
«Lo schema di accordo originariamente proposto è stato oggetto di istruttoria tecnico-amministrativa e di parere favorevole a firma congiunta del Segretario comunale e dell’avv. Francesco Calabro, legale incaricato della difesa dell’Ente nel procedimento penale di cui sopra, agli atti della presente deliberazione», si legge in delibera, «la definizione transattiva appare coerente con l’interesse pubblico perseguito dall’Ente, finalizzato a normalizzare i rapporti con il soggetto proponente e a conseguire risorse da destinare a interventi ambientali e sociali nel territorio comunale»
«L’accordo», si specifica, «non comporta rinuncia generalizzata ai benefici compensativi, rimanendo impregiudicato il diritto del Comune a beneficiare di eventuali future misure di riequilibrio ambientale che la Regione Puglia dovesse destinare al territorio comunale».
Lunedì 12 maggio il sindaco Maurizio Cisternino si presenterà presso il Tribunale di Lecce per formalizzare davanti ai giudici, la rinuncia alla costituzione di parte civile.
Tap, nel giro di 15 giorni verserà la prima tranche di 3milioni e 50mila euro. In luglio verrà versata la seconda tranche.
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