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Attualità

Lecce, “destinate i fondi delle multe alle piste ciclabili”

È quanto chiede il movimento di cittadinanza attiva LeccePedala in una lettera ufficiale inviata nei giorni scorsi al sindaco di Lecce, Carlo Salvemini

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“Con gli introiti delle multe più fondi per le ciclabili”


Nel bilancio 2021 il Comune di Lecce destini stabilmente a uno specifico capitolo di “interventi a favore della mobilità ciclistica” una quota annuale almeno pari al 20 per cento dei proventi delle multe destinati alla sicurezza stradale (del 50 per cento previsto per legge) quale fonte certa e costante di finanziamento”. È quanto chiede il movimento di cittadinanza attiva LeccePedala in una lettera ufficiale inviata nei giorni scorsi al sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, all’assessore alla mobilità Marco De Matteis e ai capigruppo consiliari. In questo modo, si spiega, si assicurerebbero le risorse necessarie per far fronte alle esigenze minime di sicurezza della rete ciclabile, ad iniziare dagli interventi di riparazione, rinnovamento e sostituzione per mantenere in efficienza l’infrastruttura.


Nella lettera LeccePedala fa presente come la realizzazione di nuove piste ciclabili e il diffondersi dell’uso delle bici in città impongano una sempre maggiore attenzione alla gestione della mobilità ciclistica. In modo particolare c’è da sottolineare che per anni le già scarse infrastrutture non abbiano beneficiato di alcuna manutenzione ordinaria, con il risultato che le piste esistenti hanno bisogno di una manutenzione straordinaria per essere messe in sicurezza.


Le nuove politiche messe in campo dall’attuale amministrazione con la realizzazione della bike lane in centro e l’apertura di nuovi cantieri per la realizzazione di nuove piste ciclabili (Rudiae/Fazzi/Belloluogo, viale Giovanni Paolo II, Borgo Pace)”, si legge nel documento, “prefigurano ormai la creazione di una vera e propria rete che, una volta completata, renderà più facile e sicuro l’uso della bici in città. La sensibile estensione della rete ciclabile impone fin da ora nuove politiche amministrative per assicurare la manutenzione delle vecchie e delle nuove piste in città”.

Prendiamo atto che la giunta comunale, secondo notizie di stampa, ha provveduto a destinare per la prima volta 35mila euro per la “messa in sicurezza delle piste ciclabili e degli attraversamenti pedonali” e altri 25mila euro per la “manutenzione e il rifacimento delle piste ciclabili e degli attraversamenti pedonali”. Tuttavia si tratta di una quota minima (solo un esiguo 2,5 per cento peraltro condiviso con gli attraversamenti pedonali) assolutamente insufficiente se davvero si vuole puntare sulla mobilità sostenibile per migliore la qualità della vita in città.


A LeccePedala aderiscono le seguenti sigle: Fiab Lecce Cicloamici, Adoc Lecce, Circolo Tandem, CPK Lecce, Città Fertile, Vulcanicamente, Civica, Salento Bici Tour, Fucina Salentina, Simtur, Wwf Salento, www.salento.bike, Forum Ambiente e Salute, Friday for future, Nasca Teatri di Terra, Glocal, I slow You, MO.Bici, Salento ECycling, Slow Active Tours, ControPedale, Sud est climb, Udicon, Veloservice, Zemove, Alberto Guido & figli, Amici di Enrico, Ciclopica, Cirknos, Comitato Verde Santa Rosa, Decathlon Surbo.


Adriana De Carlo e Andrea Alba (Portavoce LeccePedala)


Attualità

Tricase, Elezioni 2026: Claudio Pispero per il centrodestra?

Il diretto interessato non ha ancora sciolto le riserve ma è lui il prescelto. Antonio Forte, coordinatore di FdI: «Capacità, esperienza politica e affidabilità. È il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando»

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Alla tornata elettorale in cui i tricasini saranno chiamati a scegliere sindaco e consiglio comunale manca ancora più di un anno, ma il quadro comincia a delinearsi.

Come anticipato da queste colonne, di sicuro si ricandiderà il sindaco uscente Antonio De Donno che lo ha annunciato più volte pubblicamente; il centrosinistra (Partito democratico, AVS, Tricase che fare? e Cantiere Civico) prova a fare fronte comune ed ha annunciato che ricorrerà alle Primarie nel caso non ci fosse unanimità intorno al nome prescelto come candidato sindaco; Vincenzo Errico, dovrebbe essere a capo della lista del movimento Tricase Insieme.

Della tornata elettorale dovrebbe tornare a far parte anche il centrodestra (assente nel 2020), che avrebbe individuato in Claudio Pispero il suo candidato sindaco.

Una mezza conferma arriva anche da Antonio Forte coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia secondo cui l’ipotesi, «all’interno delle forze politiche del centrodestra di Tricase sta raccogliendo sempre più consensi. È una possibilità che sta prendendo sempre più corpo».

Secondo il coordinatore di FdI, «Claudio Pispero rappresenta il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando: capacità, esperienza politica, affidabilità, appartenenza indiscutibile nell’area di centro destra e capacità di portare al di fuori dei confini di Tricase gli interessi della Città con i giusti referenti sia a livello provinciale, sia regionale che nazionale».

Va detto, però, che l’avvocato tricasino «pur ringraziando gli amici dei partiti del centrodestra che hanno dimostrato la loro fiducia», ha però smentito di aver accettato una qualsiasi candidatura, confermando, però, che il centrodestra, con in testa il partito di Fratelli d’Italia della Presidente Giorgia Meloni, gli ha chiesto di «prendere in seria considerazione l’investitura a sindaco per l’intero centrodestra di Tricase».

A quanto pare Claudio Pispero ci starebbe riflettendo e, come annuncia Antonio Forte, «la decisione non è stata ancora presa».

Staremo a vedere se alla fine scioglierà le riserve o il candidato sarà un altro.

Quel che è certo è che il centrodestra questa volta non resterà estraneo alla competizione elettorale.

Giuseppe Cerfeda

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Attualità

Tap, accordo da 6 milioni per Melendugno

Il Comune mette la parola fine al contenzioso. il sindaco Maurizio Cisternino: «Svolta storica per il nostro Comune che sembrava destinato ad ospitare gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione»

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Il Comune di Melendugno mette la parola fine al contenzioso con la TAP e porta a casa, a titolo di compensazione, 6milioni e 50mila che dovranno essere utilizzati per scopi ambientali e sociali.

La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui autorizza il sindaco Maurizio Cisternino, a sottoscrivere l’accordo (che è parte integrante della delibera) con il quale rinuncia alla costituzione di parte civile nel processo penale a carico di Tap, la cui udienza è fissata per il 12 maggio, e accetta di non partecipare ai negoziati per ottenere nuove compensazioni per l’ulteriore ampliamento del gasdotto Tap fino a 20 miliardi di metri cubi annui, in corso di autorizzazione. Resta salvo, però, il diritto del Comune di beneficiare di eventuali misure compensative che la Regione Puglia dovesse comunque destinare al territorio comunale, in caso di ampliamento dell’impianto.

«È una pagina storica per il nostro Comune, che sembrava ormai destinato a dover “ospitare” gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione», commenta il sindaco Maurizio Cisternino, «ogni tavolo di negoziazione era ormai saltato a causa di una presa di posizione molto forte che aveva impedito il dialogo tra la multinazionale e le istituzioni, cosa che è sempre doverosa, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, nell’interesse di tutta la collettività.  Lo scopo dell’accordo è di costruire un dialogo costruttivo che vada a vantaggio della crescita del nostro territorio, normalizzare i rapporti con Tap e conseguire risultati per il bene e lo sviluppo di Melendugno e di tutto il suo territorio».

La delibera parte da queste premesse: «La Trans Adriatic Pipeline AG, società che ha realizzato e gestisce l’opera, ha manifestato disponibilità a definire in via transattiva ogni questione pendente mediante corresponsione di un contributo economico a favore del Comune pari a complessivi € 6milioni e 5° mila euro, per finalità̀ ambientali e sociali, a fronte della rinuncia del Comune alla costituzione di parte civile nel procedimento penale in corso e della rinuncia alla partecipazione a eventuali negoziati relativi alle misure di riequilibrio ambientale con riferimento all’ampliamento attualmente in corso di autorizzazione».

L’accordo ha superato l’esame del segretario comunale Maria Elena Megha e dell’avvocato Francesco Calabro, che difende il Domune in sede penale.

«Lo schema di accordo originariamente proposto è stato oggetto di istruttoria tecnico-amministrativa e di parere favorevole a firma congiunta del Segretario comunale e dell’avv. Francesco Calabro, legale incaricato della difesa dell’Ente nel procedimento penale di cui sopra, agli atti della presente deliberazione», si legge in delibera, «la definizione transattiva appare coerente con l’interesse pubblico perseguito dall’Ente, finalizzato a normalizzare i rapporti con il soggetto proponente e a conseguire risorse da destinare a interventi ambientali e sociali nel territorio comunale»

«L’accordo», si specifica, «non comporta rinuncia generalizzata ai benefici compensativi, rimanendo impregiudicato il diritto del Comune a beneficiare di eventuali future misure di riequilibrio ambientale che la Regione Puglia dovesse destinare al territorio comunale».

Lunedì 12 maggio il sindaco Maurizio Cisternino si presenterà presso il Tribunale di Lecce per formalizzare davanti ai giudici, la rinuncia alla costituzione di parte civile.

Tap, nel giro di 15 giorni verserà la prima tranche di 3milioni e 50mila euro. In luglio verrà versata la seconda tranche.

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Il sindaco di Melendugno Maurizio Cisternino

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Papa Leone XIV

Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

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Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.

La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).

I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.

Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.

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