Attualità
Noemi Cazzato, a 13 anni campionessa italiana cadetti
Per alcuni dei giovani neo campioni, questa gara ha rappresentato una tappa cruciale verso i Mondiali Cadetti di Fujairah, in programma a maggio. Una prospettiva che aggiunge ancora più valore a questa competizione e motiva ogni partecipante a dare il massimo

Nei giorni scorsi Roma è stata ancora una volta il palcoscenico di una grande festa dello sport.
Il PalaTiziano è stato il cuore pulsante del Taekwondo italiano per tre giorni consecutivi, con l’ultima giornata di gare dei Campionati Italiani Cadetti 2025 che ha alzato ancor più il livello di gara. Dopo due giorni intensi, il terzo giorno è stato il turno delle cinture nere maschili e femminili, con i migliori giovani atleti delle rispettive categorie pronti a dare il massimo per conquistare il titolo tricolore. Tre giorni di gare, due cinture diverse, ma unite dagli stessi valori: costanza, impegno, disciplina e passione per lo sport.
Ed è proprio qui che la giovanissima salentina Noemi Cazzato, 13 anni, è risultata Campionessa Italiana Cadetti nella categoria -51Kg.
Precedentemente era arrivata al 1° posto, sempre nelle stessa categoria, all’Insubria Cup Open, una competizione internazionale e, ancora, il 6 Marzo scorso è risultata campionessa regionale pugliese per il terzo anno di fila.
Con la vittoria dei Campionati Italiani Cadetti 2025, c’è la grande probabilità che possa rappresentare l’Italia ai prossimi Mondiali di Taekwondo a Fujairah negli Emirati Arabi che si teranno dal 10 al 14 Maggio.
Questa tre giorni di taekwondo non è stata solo una sfida per il titolo, ma un momento di crescita per tutti i giovani atleti in gara. Gareggiare in una competizione di alto livello significa accumulare esperienza, per diventare più forti, più consapevoli e soprattutto determinati. Ogni incontro è stato un’occasione di crescita, ogni round è stato un passo in avanti nel percorso di formazione di questi ragazzi.
Otto anni fa, nel 2017, Noemi è stata la prima e la più piccola Ambasciatrice di Mabasta, il movimento giovanile che lotta dal basso contro ogni forma di bullismo e cyberbullismo. C’era di certo qualcosa di scritto nel destino. Noemi Cazzato, infatti, in tenera età ha seguito le orme del fratello più grande Mirko, ai tempi anche lui atleta di Taekwondo e fondatore del movimento Mabasta. Grazie anche a questa particolare commistione tra sport, taekwondo e impegno sociale contro il bullismo, qualche anno fa è nato il progetto “1000 a 0 – Sport Vince Bullismo Perde”, di cui la FITA – Federazione Italiana Taekwondofu una delle prime Federazioni a sostenere e a concedere il patrocinio al progetto.
Come anticipato, per alcuni dei giovani neo campioni, questa gara ha rappresentato una tappa cruciale verso i Mondiali Cadetti di Fujairah, in programma a maggio. Una prospettiva che aggiunge ancora più valore a questa competizione e motiva ogni partecipante a dare il massimo. Vincere significava aprire le porte per vestire l’azzurro domani, rappresentando l’Italia su un palcoscenico internazionale. Con 530 iscritti, questo campionato ha già stabilito un nuovo record, segno del grande lavoro svolto dalle società e dai tecnici nel far crescere il movimento giovanile. Ma più dei numeri, ciò che ha contato di più oltre ogni cosa è stata l’energia per colmare il gap con i più forti, l’impegno visto in ogni incontro e la determinazione con cui questi ragazzi affrontano ogni sfida.
Il Presidente del CONI Giovanni Malagò, presente ai Campionati Italiani Cadetti, oltre ovviamente al presidente della FITA Angelo Cito, ha sottolineato l’importanza di eventi come questo per la crescita del movimento: «Si respira un’atmosfera straordinaria, i numeri parlano da soli e attestano la crescita della Federazione. C’è un intero movimento in continua evoluzione, una garanzia per costruire un futuro di successo. Il percorso fatto in questi anni di semina, non solo a livello tecnico ma anche organizzativo, è stato eccellente. Complimenti alla Federazione e al Presidente Cito.» Ha poi aggiunto: «Quando vedi atleti come Vito Dell’Aquila e Simone Alessio, sai che sono solo la punta dell’iceberg. Tutto ciò che sta sotto è fondamentale. Ne parlavo con il Presidente Cito: anche le ragazze si giocheranno le loro carte per i Giochi di Los Angeles. Il concetto della semina è decisivo, il quadriennio è appena iniziato ma siamo sulla strada giusta.»
Questo invece il saluto del Presidente Angelo Cito: «Care Atlete e Atleti, siete stati bravissimi, avete dato vita a dei combattimenti bellissimi, avete espresso un livello tecnico e agonistico incredibile, avete combattuto con una voglia e una determinazione ammirevoli. Sono fiero e orgoglioso di tutti voi. Se continuerete a impegnarvi e ad allenarvi come ho visto in questi campionati, sono certo che riuscirete a realizzare tutti i vostri sogni, non solo nel Taekwondo, ma in tutto ciò che desiderate. Chi fa Taekwondo sa bene che raggiungere gli obiettivi non è affatto facile, ma sarà meno difficile se si è disposti a credere in se stessi e a lavorare duramente e con il sorriso. Allenarsi e prepararsi per una gara deve insegnarvi soprattutto questo. In ogni gara c’è chi perde e chi vince, ma non ci sarebbero gli uni senza gli altri. Questo è il primo insegnamento che ci viene dallo Sport.»
Attualità
Gagliano del Capo differenzia meglio
Raggiunta una percentuale del 67,48% di raccolta differenziata. Il sindaco Gianfranco Melcarne: «Risultato frutto di un percorso di sensibilizzazione, controllo e miglioramento del servizio e, soprattutto, della collaborazione dei cittadini»

L’amministrazione comunale di Gagliano del Capo rende pubblici i dati trasmessi ad ARPA Puglia per la determinazione dell’Ecotassa e annuncia che il Comune ha raggiunto, nel 2024, una percentuale del 67,48% di raccolta differenziata.
«Si tratta di un traguardo significativo», evidenzia il sindaco Gianfranco Melcarne, «che testimonia l’impegno collettivo della cittadinanza, degli operatori ecologici e dell’amministrazione stessa nel promuovere una gestione dei rifiuti sempre più sostenibile ed efficiente».
Per il primo cittadino, «il raggiungimento di tale soglia dimostra una maggiore attenzione verso l’ambiente e ha anche ricadute positive dal punto di vista economico, contribuendo a non incrementare i costi legati allo smaltimento dei rifiuti».
«Il risultato», approfondisce il sindaco, «è frutto di un percorso di sensibilizzazione, controllo e miglioramento del servizio e, soprattutto, della collaborazione dei cittadini, che ringraziamo per il loro senso civico e il contributo quotidiano. La strada verso una Gagliano del Capo più pulita e sostenibile è ancora lunga, ma oggi possiamo dire con orgoglio di essere sulla direzione giusta».
Infine una promessa e un invito: «L’amministrazione continuerà a lavorare per consolidare e migliorare ulteriormente questi risultati, puntando su una comunicazione costante, su servizi sempre più efficienti e su iniziative educative rivolte a tutte le fasce della popolazione; invitiamo tutti i cittadini a proseguire con lo stesso impegno, rispettando le modalità di conferimento e contribuendo attivamente alla tutela dell’ambiente e alla crescita del nostro territorio».
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Attualità
Porto di Tricase, draga in azione
Avviate le operazioni di pulizia dei fondali che si protrarranno fino alla prima settimana di giugno per il bacino esterno del porto e fino alla prima settimana di luglio per il cosiddetto “porticciolo”

Fa un certo effetto il porto di Tricase svuotato di tutte le sue barche grandi e piccole che di solito lo popolano per tutto l’anno e, dalla primavera in poi, ne ricoprono ogni angolo dello specchio d’acqua.
Al posto loro c’è un unico grande natante con una gru al centro: è la tanto annunciata draga che ha fatto capolino al porto di Tricase il 4 maggio per espletare le necessarie operazioni di pulizia del fondale del bacino portuale.
Quest’anno i diportisti dovranno ancora pazientare perché le operazioni di dragaggio si prolungheranno fino alla prima settimana di giugno per il bacino esterno mentre la consegna di quello interno (il porticciolo) è prevista per la prima settimana di luglio.
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Attualità
Il nuovo Questore
È Giampietro Linetti e proviene dalla Questura di Brindisi dove si è distinto nella gestione delle delicate misure di sicurezza per l’organizzazione del G7 a Borgo Egnazia. Nella sua prima giornata ha reso omaggio ai caduti della Polizia di Stato, ponendo una corona di alloro ai piedi della stele commemorativa nel Giardino delle Rimembranze della Questura

Si è insediato il nuovo Questore della Provincia di Lecce, il Dirigente Superiore della Polizia di Stato, Giampietro Lionetti.
Proviene dalla Questura di Brindisi e prende il posto del Questore Vincenzo Massimo Modeo che da oggi ricopre un incarico dirigenziale nella capitale presso la segreteria del Dipartimento.
Lionetti nasce a Cirò Marina (KR) il 13 agosto 1968 e intraprende la carriera nella Polizia di Stato dal 1987, frequentando il Corso Quadriennale di Formazione presso l’Istituto Superiore di Polizia, al termine del quale viene assegnato, come prima sede, alla Questura di Caltanissetta assumendo l’incarico di funzionario addetto al Commissariato di P.S. di Gela.
Successivamente nel ’95, viene trasferito alla Questura di Roma, dove rimane per ben 10 anni, assumendo progressivamente funzioni di crescente responsabilità, fino a ricoprire l’incarico di vicedirigente presso la DIGOS e specializzandosi nella polizia di prevenzione e nell’attività investigativa antiterrorismo.
Nel 2014, promosso al grado superiore di I Dirigente, inizia un periodo di formazione professionale nell’ambito delle dinamiche legate alle correnti eversive, dapprima a capo della DIGOS della Questura di Venezia e poi Dirigente della DIGOS della Questura di Torino.
Nel 2017 ritorna alla Questura di Roma a dirigere la DIGOS capitolina fino alla promozione a Dirigente Superiore nel 2023 quando viene assegnato alla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione prima di ricoprire l’incarico di Questore di Brindisi da febbraio 2024.
La formazione professionale del nuovo Questore di Lecce quindi, nel corso degli anni, si è orientata verso un’approfondita conoscenza dei fenomeni di antagonismo, di estremismo oltreché di tifoseria violenta e terrorismo internazionale.
Nel passato recente ha fronteggiato le proteste di movimenti quali No Tav e No Vax durante la pandemia e dal suo insediamento a Brindisi si è distinto nella gestione delle delicate misure di sicurezza per l’organizzazione del G7 a Borgo Egnazia nel giugno del 2024.
Il Questore Lionetti, durante la mattinata, ha reso omaggio ai caduti della Polizia di Stato, ponendo una corona di alloro ai piedi della stele commemorativa nel Giardino delle Rimembranze della Questura.
Subito dopo, ha incontrato i funzionari della Questura, i dirigenti dei Commissariati distaccati di P.S. e delle Specialità della Polizia di Stato e i rappresentati delle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno.
Tutto il personale della Polizia di Stato della Provincia di Lecce augura al Questore un buon lavoro.
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