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Attualità

Polizia Provinciale in azione: sigilli a 60 villette

Sequestrate oltre 250 pratiche edilizie e rinviate a giudizio più di 200 persone

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Quello raccontato ieri, di Tiggiano, non è stato certo l’unico intervento della polizia provinciale in tema di abusivismo.


Nel Capo di Leuca, ad esempio, “lungo la fascia costiera delle marine di Patù, Morciano di Leuca e Castrignano del Capo, abbiamo scoperto un altro fenomeno di abusivismo edilizio“, spiega il cap. Giancarlo De Matteis, “ossia la realizzazione di abitazioni, quasi sempre stagionali, edificate su piccoli lotti di terreno con accorpamento di terreni distanti dal lotto di intervento.


In particolare “la fascia costiera prospiciente il demanio marittimo di Patù e Morciano di Leuca, è caratterizzata da un indice di fabbricabilità fondiario di appena 0,01 mc/mq; ciò al fine di tutelare questa fascia del costone roccioso, di interesse panoramico, che deprime verso il mare. Per intenderci”, precisa, “su un lotto di un ettaro, ossia 10.000 metri quadrati, è possibile edificare un’abitazione di appena 100 metri cubi equivalente a circa 30 metri quadri: sui piccoli appezzamenti di 2.000 o 3.000 metri quadri è possibile rispettivamente edificare una struttura edile di 6 o 10 metri quadri.


Di fatto, grazie agli accorpamenti di terreni aventi un indice di fabbricabilità fondiario più alto, ossia di 0,03 mc/mq, le proposte progettuali, nonché i manufatti realizzati, misurano 100, 200 o finanche 300 metri quadri di superficie coperta, quindi delle vere e proprie ville residenziali edificate dove al massimo si potevano realizzare strutture edili di qualche decina di metri quadri. Da non sottovalutare”, continua, “il fatto che gli interventi edilizi prevedevano la realizzazione di fabbricati in zone, del Programma di Fabbricazione Comunale, tipizzate “verde agricolo”, dove sono ammesse costruzioni al servizio dell’agricoltura e cioè: fabbricati rurali, case coloniche, laboratori a carattere artigiano-agricolo, magazzini per la lavorazione di prodotti agricoli commisurati alle normali esigenze dell’azienda agricola”.


Nei casi in questione, “in nessun elaborato presentato a corredo delle pratiche edilizie veniva descritto un piano di miglioramento aziendale e/o fondiario per il quale l’intervento edilizio richiesto diventa necessario. Per fare un esempio nelle Zone Industriali non è possibile edificare civili abitazioni isolate se non “correlate” all’attività, ossia la casa del custode o del proprietario dell’opificio”.


Pertanto sono state sequestrate, tra Morciano, Castrignano del Capo e Patù, “oltre 250 pratiche edilizie che riguardano, per l’appunto, interventi edilizi lungo la fascia costiera con accorpamenti di terreni distanti dal lotto di intervento, senza dimostrare la correlazione dell’edificato con la destinazione agricola dei lotti di intervento. In totale abbiamo sequestrato circa 60 villette e sono state rinviate a giudizio più di 200 persone”.


Come si muove nel campo degli abusi edilizi la polizia provinciale? Quando interviene?

I nostri interventi avvengono su segnalazioni pervenute al Comando o su delega della Procura e in qualche circostanza in collaborazione con altre forze di polizia. La polizia provinciale si occupa della tutela dell’ambiente (controllo discariche, traffico rifiuti, smaltimento illecito di rifiuti, ecc.), di tutela della fauna selvatica (caccia e pesca nelle acque interne e soccorso della fauna in difficoltà) e codice della strada (con sistemi di rilevamento della velocità)”.


Un ruolo che apparirebbe fondamentale, eppure oggi messo in discussione. Di recente avete anche organizzato una manifestazione a Roma…


Le proteste di questi giorni sono dovute al fatto che il Governo ha intenzione, ormai, di sciogliere i Corpi di Polizie Provinciali con il passaggio nelle Polizia Locali o Municipali. La nostra professionalità andrà a…”.


Difficile non comprendere dove.


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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