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Attualità

Riaperta al traffico il tratto della Otranto-S. Cesarea

E’ stato riaperto al traffico a due corsie il tronco di litoranea tra Otranto e Santa Cesarea Terme interessato dai lavori di consolidamento del corpo stradale realizzati dalla Provincia

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E’ stato riaperto al traffico a due corsie il tronco di litoranea tra Otranto e Santa Cesarea Terme interessato dai lavori di consolidamento del corpo stradale realizzati dalla Provincia di Lecce nei mesi scorsi. A comunicarlo è l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Massimo Como: “In tempi rapidissimi e rispettando gli impegni assunti, la Provincia è riuscita in questo modo a garantire il pieno ripristino dell’accessibilità al centro abitato di Santa Cesarea, che nei mesi scorsi tante preoccupazioni aveva destato negli operatori economici locali. Il consolidamento è stato realizzato con interventi innovativi e secondo le tecniche più moderne in materia, grazie anche al costante impegno profuso dalla ditta appaltatrice. E’ la migliore risposta che potevamo dare alle tante polemiche e contestazioni, al limite dell’incolumità fisica, dei mesi scorsi; abbiamo dimostrato con i fatti che quando si lavora concretamente e seriamente su obiettivi condivisi i risultati si raggiungono. E poi come, ancora una volta, questa Amministrazione sia attiva e vicina alle esigenze del territorio, cercando sempre di contemperare gli interessi pubblici della sicurezza con le esigenze sociali ed economiche delle realtà locali”. Ed il futuro è dietro l’angolo: “In autunno, come da programma, è previsto il completamento dell’intervento, attraverso la realizzazione di un ulteriore consolidamento che non comporterà interruzioni del traffico e attraverso il consolidamento del ponte ad arco in muratura in località “La Fraula”, conclude Massimo Como.


Il commento del Sindaco di Santa Cesarea


“In un tempo comunque relativamente ristretto per quella che e’ la media della tempistica delle realizzazioni pubbliche, la Provincia è riuscita a fare eseguire improcastinabili e necessarie opere di consolidamento dell’importante arteria, consentendone la completa riapertura al traffico per la stagione estiva così come programmato e concordato. Per questo sento di esprimere un ringraziamento particolare mio personale e di tutta l’Amministrazione Comunale, al Presidente della Provincia Antonio Maria Gabellone, al suo Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Como ed alla struttura tecnica della Provincia, che ha profuso tutti gli sforzi per consentire di arrivare a questo risultato, anche aprendosi al dialogo ed alla collaborazione costante con le amministrazioni locali e gli operatori commerciali, cercando in tutti i modi di contenere il disagio degli stessi. Si riapre al traffico una delle più belle litoranee italiane resa sicura e percorribile grazie agli investimenti ed al costante lavoro della Provincia. E’ il risultato più importante, quello della rinnovata sicurezza della Provinciale 358, che non può che unirsi al certo ritorno economico e di immagine che ne avranno presto e tangibilmente turisti, cittadini ed  operatori economici della zona”.

Daniele Cretì


Attualità

La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

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A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.

Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.

È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.

«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.

Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».

“Bike economy” a Lecce e provincia Imprese attive Localizzazioni Addetti
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) 1 1 1
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di  biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita 3 3 1
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) 38 39 38
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) 10 15 13
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse  biciclette con pedalata elettrica assistita  15 30 23
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) 23 24 27
totale 90 112 103
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Attualità

Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

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Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.

A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.

Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.

Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.

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Alessano

Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio. 

Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.

Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa. 

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.

Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.

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