Attualità
San Giuseppe a Otranto, tradizione viva
Banchetti, festa, divertimento ma anche momento di commemorazione religiosa: è quello che accade ad Otranto con le tradizionali tavole di San Giuseppe
Il 19 marzo si festeggia San Giuseppe, la cui devozione si concretizza nella tradizione delle Tavole e della Massa.
Al di là dell’aspetto religioso, una volta le Tavole rappresentavano la mensa dei poveri; oggi sono simbolo di ospitalità verso tutti, turisti compresi. Non si hanno molte notizie sull’origine di tali “banchetti”. Si pensa che richiamino la mensa pasquale imbandita dagli Ebrei o che vogliano riscattare il Santo dall’inospitalità ricevuta quando, a Betlemme, cercava un riparo per lui e per Maria. Le Tavole vengono preparate in case private e offerte a San Giuseppe per ricevere la sua protezione, per chiedere una particolare grazia o per adempiere a un voto. Il loro allestimento è lungo ed accurato ed è per questo che ha inizio molti giorni prima del 19 marzo.
Un’altra usanza molto sentita è la preparazione della Massa, una sfoglia di farina impastata con l’acqua e tagliata a strisce strette e lunghe, cotta poi con i ceci. Questa pietanza viene cucinata in grandissime quantità e riposta nei limmi, recipienti in terracotta. La Massa viene distribuita nei giorni della festa.
Anche quest’anno numerose le Tavole in Città: Misericordia in Via Mammacasella; Oratorio in Via Alimini; Rainò – Stefanelli in Via Nicola di Casole, 10; Istituto Alberghiero in via Via Martire Schito (sede); Istituto Maestre Pie Filippini in Via Cenobio Basiliano, 16; Mario Rizzo in Via Pioppi, 44; Catalano sulla strada provinciale 341 podere Fontanelle; Scuola dell’Infanzia Statale su Viale Rocamatura; Bitosa – Panarese in Via Paolo Borsellino; Tavola del Popolo Hydruntino al Castello Aragonese; Sandro Manzo in Via Borgo Corpo Santo, 32;
Teresa Merico in Via G. Negro, 8.
Attualità
Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto
Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni
Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.
La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.
Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.
La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.
L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
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