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Attualità

Se quello che mangiamo fa male al cervello…

Mens sana in corpore sano: anche il cervello beneficia o risente di ciò che mangiamo. Ecco quali cibi tendono a uccidere il nostro encefalo

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Mens sana in corpore sano. Un detto millenario che è sempre comunque attuale anche secondo la scienza. Secondo alcuni studi, infatti, esistono cibi che a lungo andare arrivano letteralmente a uccidere il nostro organo pensatore. Alimenti che sarebbero causa o concausa di malattie degenerative. A ricordarlo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che riporta un elenco di quello che sono sotto la lente d’ingrandimento di questi studi e che quindi andrebbero evitati, o se proprio non possiamo farne a meno, almeno ne dovremmo diminuire il consumo.


Patatine fritte. Gustose, piacciono a tutti bambini e grandi. Peccato che fanno molto male. Tanto all’organismo, quanto al cervello. Se poi sono state fritte in olio già utilizzato precedentemente, diventano anche tossiche. Il motivo è che l’olio cotto a temperature elevate genera alcune sostanze “pericolose” tra cui l’acrilamide, che è appunto tossica.


A saleswoman rearranges a display of GerInsaccati. Stando ad alcune ricerche potrebbero causare carcinomi al cervello a causa del loro contenuto di nitrito di sodio.


Zucchero. Se è vero che da una parte è il principale nutrimento del cervello, è anche vero che abusiamo di quello raffinato. Il tutto a discapito di zuccheri meglio assimilabili dall’organismo. Uno dei problemi principali nel limitarne l’assunzione, è l’industria alimentare. Le grandi aziende utilizzano infatti lo zucchero raffinato in molti prodotti, soprattutto in scatola e in quelli già pronti (compresi i cibi salati). L’unico modo per limitarne davvero il consumo è cucinare i nostri piatti evitando quelli già pronti e controllare le etichette quando facciamo la spesa.

Dolcificanti. Non sono affatto l’alternativa allo zucchero. I dolcificanti sono trattati chimicamente e l’abuso potrebbe addirittura provocare tumori al cervello.


Cibo spazzatura. Ci piace il fast food? Bene. Ma ha un prezzo. Se il cibo spazzatura costa meno di quello sano, a lungo andare ci costerà in salute. Valutiamo attentamente dove è meglio risparmiare.


Attualità

Papa Leone XIV

Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

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Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.

La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).

I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.

Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.

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Attualità

Habemus Papam

Fumata bianca, eletto il nuovo Pontefice

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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!

Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.

Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.

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Attualità

Sentenza pro OLC, il sindaco di Tricase: «Non faremo ricorso»

«Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi»

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Dopo la pubblicazione della sentenza del Tribunale amministrativo che ha bocciato il parere negativo del Comune di Tricase rispetto la riconversione dell’ex complesso industriale Adelchi ad opera della OLC, abbiamo rintracciato telefonicamente il sindaco Antonio De Donno.

Il primo cittadino a specifica domanda risponde: «Non faremo ricorso».

E aggiunge: «Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi».

Il primo cittadino infine precisa: «La sentenza non autorizza in automatico tutte le richieste dell’azienda, ha comunque rimandato il pallino al Comune di Tricase che, ovviamente, stando alla decisione dei giudici, non potrà negare l’autorizzazione per i motivi che hanno portato al ricorso Tar».

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