Casarano
Calcio, Lecce: salta Lerda. La domenica delle altre salentine
Per il Lecce è crisi cronica: la sconfitta a San Marino costa il posto al tecnico Lerda. Per il Nardò, continuano le difficoltà in trasferta. Riscatto per Galatina e Gallipoli.
di Valerio Martella
Ora la crisi si può definire, più che consolidata. Dopo l’illusione, del ritorno alla vittoria, di domenica scorsa contro il Cuneo, per il Lecce, arriva prontamente una doccia gelata in quel di San Marino. E la sconfitta questa volta costa il posto a Franco Lerda. “Con una nota sul suo sito ufficiale L’U.S. Lecce comunica di aver sollevato dall’incarico il tecnico Franco Lerda. A mister Lerda vanno i più sinceri ringraziamenti per quanto fatto fino ad ora e l’augurio per le migliori fortune”. Ora c’è attesa per conoscere il nome del sostituto. Sul Monte Titano la squadra giallorossa, è apparasa sin dall’inizio della gara, confusa e poco coordinata sul piano del gioco. Non pervenuti, invece sia la difesa che il portiere Benassi. Il San Marino, nel giro di mezzora va già sul 2-0, portando i giallorossi in bambola. Nel finale di tempo è Bogliacino, che riapre le speranze per i salentini.
Nella ripresa, inizialmente si vede un altro Lecce, consapevole della propria forza, ma soprattutto cosciente di una vittoria che stavolta non può mancare. Il tutto, svanisce dopo 15 minuti di inutile assedio senza trovare il pareggio, ed è quindi il San Marino che trova il goal giusto, per chiudere la pratica.
Post partita molto teso, con il presidente Tesoro che accusa Ferrario e Legittimo di non voler essere ceduti e di non consentire alla società di fare mercato, oltre a rivendicare che buona parte dei giocatori presenti in rosa, a suo dire “prendono stipendi da serie A”.
Sconfitta, che complice la vittoria del Trapani, fa perdere ai giallorossi anche il primato in classifica. Il Lecce, ora è secondo con 34 punti, un punto sotto i siciliani, e deve addirittura guardarsi dal Carpi che è terzo a soli 2 punti di distacco.
Domenica prossima,turno di riposo per la Prima Divisione, che sembra cadere proprio a pennello. Chissà se la sosta e il nuovo allenatore aiuteranno il Lecce a ritrovare se stesso. Lo vedremo nella ripresa, quando al “Via Del Mare” arriverà il Treviso.
In serie D, il Nardò viene sconfitto in trasferta dal Brindisi, nello scontro diretto per la salvezza. Partita che ha il sapore della beffa, per gli uomini di mister Renna, che dopo aver disputato un ottima prestazione e dopo aver messo sotto di un goal i padroni di casa, escono comunque a mani vuote dal “Fanuzzi”.
Per i granata, il vantaggio è stato siglato dal solito Corvino al 23’ del primo tempo. Da segnalare il buon esordio dell’ultimo arrivato: Di Piedi.
La classifica, continua comunque a sorridere al Nardò, che rimane a metà classifica con 26 punti e domenica ospita il Ctl Campania per un altro scontro salvezza, questa volta tra le mura amiche.
In Eccellenza, si riscatta il Galatina. Dopo il pareggio esterno di Tricase, i biancostellati di mister Inglese tornano alla vittoria contro il Corato. Il goal, lo sigla Marino su calcio di rigore verso la fine del primo tempo. Tre punti che consentono alla squadra bianconera di respirare, allontanandosi, dalla zona bassa. Domenica prossima, ospita il fanalino di coda Racale del nuovo mister De Nitto, che ferma in casa il Tricase sullo 0-0.
Un pareggio che non serve a nessuno. Il Racale sempre più solo all’ultimo posto con soli 8 punti (in attesa di capire come finirà la vicenda di Cerignola, dove i biancazzurri non si sono presentati). Il Tricase, muove la classifica, ma senza fare passi concreti in avanti. I rossoblù, hanno bisogno di rinforzi, soprattutto in attacco, anche se con la situazione societaria attuale è tutto più difficile. In ogni caso, il commissario Rocco Maglie e già al lavoro. Domenica prossima, al “San Vito” arriva il Mola. L’avversario è duro, per i rossoblù sarà indispensabile la “cattiveria” agonistica e la forte voglia di tornare a conquistare tre punti.
Dopo il rammarico di domenica scorsa, i giallorossi del Gallipoli, si riscattano, battendo il Vieste per 2-1 (doppietta di Presicce) e si proiettano i piena zona play off. Nel prossimo turno, importantissima sfida per i paly off, sul campo del Manfredonia.
Buon pareggio del Copertino, sul difficile campo della Libertas, anche se i rossoverdi si allontano dai primi cinque posti. Contro il Polimnia, serve l’immediato riscatto.
In Promozione, continua a vincere a suon di gol il Casarano, che travolge in trasferta il Lorenzo Mariano(0-4) che si regge in zona salvezza. Per i rossoblù vanno a segno: Franchini, Scala, Regner e De Razza. Tuttavia, la squadra di Longo, non allunga, in quanto la seconda della classe Ostuni non molla, andando a vincere 2-0 sul campo della Stella Jonica. Per il Casarano, il prossimo turno, sarà ancora in trasferta, questa volta a Carovigno.
Finisce in parità tra Martano e Leverano (1-1). Un punto che serve più ai padroni di casa che agli ospiti. Il Leverano, non vincendo, scivola dal terzo al quarto posto, per via della vittoria del Francavilla sul campo del Fragagnano. Ora il Martano proverà a favorire il Casarano, ospitando l’Ostuni e il Leverano è atteso proprio a Francavilla. Pronto riscatto?
Non va oltre il pari, nemmeno il San Cesario, che in casa contro il Lizzano non riesce a ottenere tre punti che gli avrebbe consentito di fare un balzo in avanti in classifica.
Vittorie per Otranto e Maglie. I primi vincono in trasferta contro il Massafra per 2-1, mentre il Maglie prova a reagire alla crisi societaria battendo al “Tamborrino Frisari” il San Vito per 2-0.
Attualità
Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro
Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
di Antonio Memmi
Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti.
Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.
In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!
I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.
L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi.
Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.
Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.
Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.
Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.
L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.
E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.
Attualità
Consorzio di bonifica e gli inutili sprechi
Pagliaro: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò…”
Anche Paolo Pagliaro, consigliere regionale di FdI, si scaglia contro l’obolo del Consorzio di Bonifica: “Per gli agricoltori una brutta sorpresa sotto l’albero di Natale: le ingiunzioni di pagamento del famigerato tributo 630. Un chiaro tentativo di fare cassa a spese dei consorziati, nonostante le opere di bonifica continuino a restare ferme. E intanto, si allunga il bollettino degli sprechi del Consorzio, che ho piu volte denunciato nella passata legislatura.
L’ho fatto per evidenziare l’ingiustizia della pretesa del tributo 630, a fronte di interventi di bonifica fermi anche da anni. Dal governo regionale si è alzato un muro alle mie reiterate richieste di sospendere le cartelle, che continuano a piovere a raffica benché non dovute. Sono stati respinti i miei emendamenti, e sono stati umiliati gli agricoltori che nell’aula del Consiglio regionale hanno manifestato la loro rabbia per questo vero e proprio sopruso. Durante la campagna elettorale per le regionali il Pd, campione di testacoda, ha messo nero su bianco nel suo programma l’azzeramento del tributo 630. L’ennesimo inganno, l’ennesima bugia che ho smascherato fin da subito e di cui chiederò conto al neo presidente Antonio Decaro e al futuro assessore all’agricoltura, non appena partirà la nuova legislatura”.
E condanna alcune scelte del consorzio: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò. Questo è solo l’ultimo spreco di una lunga serie: continuano le consulenze pagate a peso d’oro, gli affidamenti di incarichi legali per contenziosi spesso perdenti, le nomine illegittime come quella di un biologo marino come responsabile dell’area agraria,.senza le necessarie competenze, guarda caso ex consulente Arif.
E qui tornano le storture dei vasi comunicanti tra Arif e Consorzio, figlie del conflitto d’interessi del commissario Francesco Ferraro, al tempo stesso direttore Arif. Due ruoli dirigenziali accentrati nelle mani di una sola persona, cosa che abbiamo denunciato senza mai ricevere risposta. Intanto, però, Ferraro viene condannato per una consulenza inutile all’ex sub commissario, e dovrà risarcire per 140mila euro”.
E chiude con: “Sugli sprechi e sulla mala gestione del Consorzio di bonifica faremo un’opposizione ancora più dura, perché questo bubbone venga finalmente affrontato, e si riparta con le bonifiche del territorio agricolo in abbandono. Solo allora, a fronte di benefici effettivi, ad agricoltori e cittadini potrà essere richiesto il tributo 630. Su questo continueremo a batterci“.
Casarano
Il 1° febbraio si vota per l’elezione del Presidente della Provincia di Lecce
Le candidature alla carica di Presidente devono essere presentate presso l’Ufficio Elettorale…
È indetta per domenica 1 febbraio 2026 l’elezione del Presidente della Provincia di Lecce.
Nella giornata di oggi il presidente facente funzioni della Provincia Fabio Tarantino ha firmato il decreto di indizione della tornata elettorale.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 20, nei due seggi che saranno costituiti presso la sala consiliare e la sala delle Commissioni consiliari della Provincia di Lecce, al 2° piano del Palazzo dei Celestini, in via Umberto I, n.13, a Lecce.
Potranno votare i Sindaci ed i Consiglieri comunali in carica dei Comuni ricompresi nel territorio della provincia di Lecce, in carica alla data dell’1 febbraio.
L’elezione del Presidente della Provincia avviene con voto diretto, libero e segreto sulla base di candidature sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto. L’elettore può esprimere un voto di preferenza per un solo candidato alla carica di Presidente della Provincia.
Il voto è ponderato ai sensi dei commi 32, 33 e 34 dell’art. 1 della L.n. 56/2014. In caso di parità di voti, è eletto il candidato più giovane.
Le candidature alla carica di Presidente devono essere presentate presso l’Ufficio Elettorale, costituito presso la sede della Provincia di Lecce, dalle 8 alle 20 di domenica 11 gennaio 2026, e dalle 8 alle 12 di lunedì 12 gennaio 2026.
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