Dai Comuni
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Cronaca
Revocati i domiciliari a sindaco e vicesindaco di Maglie
La misura era stata comminata lo scorso marzo nell’ambito dell’inchiesta su presunti favoritismi in merito ad appalti pubblici. Per Toma obbligo di firma

Il Tribunale del Riesame ha revocato oggi, giovedì 19 giugno, la misura degli arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Maglie, Ernesto Toma (per il quale resta l’obbligo di firma), e del vicesindaco Marco Sticchi.
Non sussistano più “esigenze cautelari”, cioè la necessità di garantire l’incolumità degli indagati, impedire la reiterazione del reato o influenzare le indagini.
Ora, con la revoca della custodia domiciliare, si attende l’evoluzione delle indagini e le eventuali determinazioni dell’autorità giudiziaria, ma anche la pronuncia della Prefettura che, alla luce della misura cautelare, aveva sospeso i due amministratori dalle rispettive cariche.
L’interrogazione parlamentare
Proprio questa settimana il deputato salentino del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno ha presentato una nuova interrogazione parlamentare al Governo, denunciando una “situazione amministrativa gravissima”, derivante dallo stallo occorso, e chiedendo “una risposta immediata” per garantire chiarezza nei confronti dei cittadini.
L’inchiesta
La misura degli arresti domiciliari nei confronti del primo cittadino di Maglie e del suo vice era stata emessa il 13 marzo scorso dal gip Stefano Sala, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Lecce e della Guardia di Finanza su un presunto “sistema” di appalti pilotati nei Comuni di Maglie, Ruffano e Sanarica. Toma, Sticchi e altri soggetti, tra cui imprenditori e funzionari, sono accusati di reati come corruzione, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture e falso in atti pubblici.
Nell’ambito di questo filone era stato arrestato anche l’allora sindaco di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo, tradotto inizialmente in carcere e poi rimesso in libertà il 28 marzo, a seguito delle dimissioni dalla sua carica presentate il 17 marzo.
Bagnolo del Salento
4 anni a falso personal trainer che molestava ragazzine in spiaggia
L’uomo accusato di avere molestato una 15enne mentre faceva il bagno in un lido in zona Alimini, ad Otranto, presentandosi come un personal trainer…

Condanna a 4 anni di reclusione per il 51enne di Bagnolo del Salento, Luca Coluccia.
L’uomo accusato di avere molestato una 15enne mentre faceva il bagno in un lido in zona Alimini, ad Otranto, presentandosi come un personal trainer.
Al termine del processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), i giudici della prima sezione collegiale hanno emesso il verdetto di colpevolezza per violenza sessuale aggravata. L’istanza di rito alternativo era stata avanzata in una scorsa udienza, dall’avvocato Dimitry Conte, legale dell’imputato. Respinta, antecedentemente dal gup Angelo Zizzari, durante l’udienza preliminare.
Disposta altresì una misura di sicurezza ed il risarcimento del danno, di 20mila euro, per la presunta vittima e per i suoi genitori.
Gli stessi si erano costituiti parte civile rappresentati dall’avvocato Alberto Corvaglia. La difesa dell’imputato potrà fare appello contro la condanna.
La storia
L’uomo avvicinatosi alla ragazzina mentre faceva il bagno, e presentatosi come personal trainer, fingeva di insegnarle alcuni esercizi mentre la prendeva in braccio, la palpeggiava e la stringeva sé.
La scena, notata dal fidanzatino della 15enne, lo mise in allerta e accorse in suo aiuto.
Il 51enne, capita l’antifona, tentò di fuggire a nuoto verso la riva, lì venne fermato da un ex poliziotto e da un finanziere fuori servizio. Arrivati i carabinieri è scattata la denuncia, e partito l’obbligo di dimora nel paese di residenza (gip Giulia Proto, e pm Maria Grazia Anastasia), cambiato in arresti domiciliari più tardi.
Appuntamenti
L’Assemblea annuale di Confartigianato nel castello di Acaya
L’assemblea rappresenta un momento fondamentale di partecipazione e condivisione, volto a rafforzare il ruolo delle piccole e medie imprese artigiane come motore dell’economia salentina…

Si terrà giovedì, 19 giugno 2025, alle ore 17.30, nelle sale del Castello di Acaya l’Assemblea annuale di Confartigianato Lecce, un appuntamento centrale per l’associazione di categoria, utile per fare il punto sull’attività svolta, condividere gli obiettivi futuri e rafforzare il dialogo tra imprese, istituzioni e territorio.
All’evento parteciperà il presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli. Presenti Mario Vadrucci, presidente della Camera di Commercio di Lecce, il presidente provinciale di Confartigianato Luigi Derniolo e il segretario provinciale Emanuela Aprile.
L’assemblea rappresenta un momento fondamentale di partecipazione e condivisione, volto a rafforzare il ruolo delle piccole e medie imprese artigiane come motore dell’economia salentina.
L’incontro sarà occasione per un confronto sui temi chiave per lo sviluppo del tessuto produttivo locale: transizione digitale, innovazione, formazione.
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