Lecce
Una storia lunga 116 anni, tanti auguri Lecce!
Il Club nacque 15 marzo 1908 in un pianerottolo di viale Lo Re, in cui un gruppo di ragazzini rincorreva una palla di pezza. Da allora scritte tante pagine indelebili. Abbiamo provato a stilare una sorta di Hall of Fame…

di Francesco Bello
Il 15 marzo, ogni anno rappresenta una data fondamentale per chi tifa Lecce, un giorno, da cerchiare in rosso sul calendario.
Perché, capace di entusiasmare, di determinare una rapida e disordinata successione di stati emotivi e di ricordi.
La data odierna, segna i 116 anni di storia tinta di giallorosso, del calcio a Lecce.
Un cammino, inaugurato il 15 marzo 1908 in un pianerottolo di viale Lo Re, in cui un gruppo di ragazzini rincorreva una palla di pezza.
Dalla originaria denominazione Sporting Club Lecce, sino ai tempi moderni della nostra Unione Sportiva Lecce.
Una tradizione secolare, nella quale si sono frapposti una miriade di protagonisti, sul campo di gioco, in panchina e non solo.
Proviamo ad abbozzare una lista, per racchiuderli in una sorta di Hall of Fame, comprensiva anche di dirigenti: il pioniere dello sport pugliese, Ettorino De Michele; l’artefice della prima e storica serie A, il vulcanico Franco Jurlano; Giovanni Semeraro, con i salentini che hanno disputato ben nove campionati nell’olimpo del calcio italiano durante la sua gestione.
Tra gli allenatori, figurano vere e proprie icone del calcio: da Attilio Adamo ad Ambrogio Alfonso, da Eugenio Fascetti a “Sor Carletto” Mazzone (recordman di panchine).
E poi ancora: Nedo Sonetti, Delio Rossi, Alberto Cavasin, Luigi De Canio, Giampiero Ventura (il mister del primo doppio salto), Zdenek Zeman, Marco Baroni (il mister dell’ultima salvezza) e tanti altri.
L’impronta indelebile sulla gloriosa casacca giallorossaresta quella delle eterne bandiere: Ciro Pezzella e Michele Lo Russo. Da sempre e per sempre nel cuore dei tifosi, ancor di più nel quarantennale della loro tragica scomparsa, in un nefasto giorno di pioggia.
A seguire l’elenco, meritano menzione, tra i pali, “saracinesca” Fabrizio Lorieri ed Emmerich Tarabocchia. Quest’ultimo, protagonista di un record ancora imbattuto. Ossia un’imbattibilità arrivata a 12 match nella stagione 1974/75.
Totò Nobile, per aver segnato il primo gol nella storia del Lecce in serie A, alla prima giornata del campionato 1985/86, in casa dei campioni d’Italia dell’Hellas Verona (2-2, il risultato finale).
Citazione d’obbligo per i campioni del mondo: Franco Causio, “il Barone leccese”, Antonio Conte e Pedro Pablo Pasculli.
In ordine sparso si ricordano: Beto Barbas “mina la bomba”, “Roby-gol” Roberto Rizzo, Paolo Baldieri, Pasquale Bruno, Mimmo Francioso, Francesco Palmieri, lo svizzero David Sesa, il recordman uruguaiano Guillermo Giacomazzi, Ernesto Chevanton, Alessandro Conticchio, Cristiano Lucarelli, capitan Marco Mancosu, l’irresistibile ala leccese Checco Moriero, Davor Vugrinec ed il suo gol nella vittoria a San Siro contro l’Inter (era il 12 novembre 2000), Mirko Vucinic. Ed altri ancora, nelle soggettive preferenze di ciascun appassionato leccese.
L’attualità vede il Lecce impegnato a nella difficile lotta per garantirsi la permanenza nella massima serie.
Sospinto dalla passione di chi ha a cuore i colori della squadra vessillo della nostra terra, dell’intero Salento.
E da un assetto societario, diligente, capace, passionale.
Il presidente Saverio Sticchi Damiani, il vice presidente Liguori, l’a.d. Mencucci, i consiglieri amministrativi Adamo, Dario Carofalo, Silvia Carofalo, De Vitis, il direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino e tutti gli altri componenti dell’organigramma dirigenziale.
Abili a rendere l’Unione Sportiva Lecce, un modello virtuoso da emulare, sia sull’aspetto della programmazione (approvato di recente il progetto per il nuovo centro sportivo) e patrimonializzazione (il settore giovanile e quello scudetto cucito sulla maglia della squadra primavera). Sia sul versante finanziario, difatti il Lecce vanta un bilancio sano e conti in ordine, all’interno di un sistema calcistico sempre più indebitato.
Negli ultimi anni, disimpegnandosi dalle grigie sabbie mobili della Lega Pro, il Lecce ha arricchito la sua storia e la sua bacheca di emozionanti successi. In sostanza, ciò che la sua tifoseria (i 20mila abbonati e non solo) si augura possa continuare ad avvenire, a partire dall’immediato futuro.
Una salvezza da conquistare, finanche all’ultimo minuto, dell’ultima giornata di campionato. Il cui peso specifico, sarebbe pari alla conquista di uno scudetto. Perché, il palcoscenico dei grandi è l’habitat che Lecce merita.
Per rappresentare l’orgoglio ed il calore di un territorio, baciato dal giallo del sole e dal rosso delle radici, delle tradizioni della nostra ardente terra.
Ed allora, “Vola Lecce, alè. Sei nel cuore di chi crede solo a te”. E per sempre, così sarà.
Cronaca
Cede una corda, operaio cade nel vuoto e perde la vita
Dramma durante un intervento di edilizia acrobatica: un giovane lavoratore è precipitato da un’altezza di almeno 6 metri in via Leopardi a Lecce

Un grave incidente sul lavoro si è verificato questa mattina in viale Giacomo Leopardi, nel capoluogo salentino. Un giovane operaio di 26 anni, impegnato in un intervento di edilizia acrobatica sulla facciata di un edificio, è caduto da un’altezza stimata di circa sette metri, perdendo la vita.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo – di nazionalità romena e identificato con le iniziali G.R.I. – stava lavorando sospeso quando, presumibilmente a causa di un cedimento, una delle corde di sicurezza si è rotta, provocando la caduta.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118, ma per il 26enne non c’è stato nulla da fare.
Presenti anche le forze dell’ordine – in particolare la Polizia di Stato e la Scientifica – che hanno transennato l’area per consentire i rilievi tecnici, insieme agli ispettori dello Spesal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), incaricati di avviare le indagini sulle condizioni di sicurezza e il rispetto delle normative in materia.

Al momento non è stato reso noto il nome della vittima, in attesa dell’avviso ufficiale ai familiari. Come rilevato da fonti investigative, il giovane doveva diventare papà a breve, ma non si esclude alcuna conferma ufficiale in merito.
Le indagini proseguiranno per chiarire con precisione le cause del cedimento della corda e verificare se tutte le procedure e i dispositivi di sicurezza fossero conformi alla normativa vigente.
Cronaca
L’assessore regionale Delli Noci si dimette prima dell’interrogatorio
“Ho rassegnato irrevocabilmente le mie deleghe assessorili, grazie alle quali il presidente Emiliano mi ha onorato di rappresentare in questi anni la Regione Puglia in Italia e nel mondo. Mi sono dimesso anche da consigliere regionale”.

Cronaca
Armi e droga nel mirino dei Baschi Verdi
Smantellata dalla Guardia di Finanza una piantagione di marijuana rinvenute anche pistole, proiettili e munizioni da guerra per kalashnikov AK47, modificate per aumentarne la micidialità

Nel corso dell’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio, i finanzieri del Comando Provinciale di Lecce hanno svolto nel capoluogo salentino mirate attività finalizzate a contrastare lo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti.
In tale contesto operativo, le unità specializzate dei Baschi Verdi del Gruppo di Lecce, con il supporto della Sezione Aerea del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di finanza di Bari, hanno individuato, nascosta tra la folta vegetazione nell’agro leccese a ridosso della statale 7 ter, una piantagione di marijuana composta da 93 piante alte fino ad 1,5 metri, per un peso totale di oltre 23 kg, nonché alcuni involucri contenenti complessivamente 190 grammi di marijuana e 53 grammi di cocaina.
Le operazioni di perlustrazione estese ad altre aree vicine, hanno consentito di rintracciare due pistole, di cui una munita di caricatore con 15 colpi risultata rubata, nonché 466 cartucce di vario calibro tra le quali alcune munizioni da guerra per kalashnikov AK47 ed altre (calibro 9×21) modificate per aumentarne la micidialità.
Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale nei confronti di ignoti fuggitivi.
Allo stato, è corso specifica attività investigativa per risalire ai responsabili dell’illecito riscontrato.
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