Attualità
Benedizione e consegna di strumentazioni medicali
All’Unità Terapia Intensiva Neonatale del “Fazzi”.Cuore e mani aperte verso chi soffre” ONLUS e il Lions Club Lecce Messapia: giovedì 11 aprile consegna di scaldabiberon, sedie per mamme e bilirubinometro, donate all’Unità di Terapia Intensiva Neonatale
L’associazione Fondo di Solidarietà Permanente “Cuore e mani aperte verso chi soffre” onluse il Lions Club Lecce Messapia proseguono nel sodalizio avviato negli ultimi anni, e nell’alveo della umanizzazione degli spazi ospedalieri, donano delle strumentazioni medicali all’Unità Terapia Intensiva Neonatale del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.
A partire dalle ore 10,45 di giovedì 11 aprile, presso l’Aula Riunioni della Direzione Sanitaria del nosocomio di Lecce avrà luogo la conferenza stampa per la consegna di scaldabiberon, sedie per mamme e bilirubinometro, donate all’Unità di Terapia Intensiva Neonatale. Interverranno: S.E. Monsignor Michele Seccia, Arcivescovo Metropolita di Lecce; il Commissario Straordinario ASL Lecce, dott. Rodolfo Rollo; il Direttore Sanitario del P.O Fazzi, dottor Giampiero Frassanito; il presidente di “Cuore e mani aperte verso chi soffre”, Don Gianni Mattia; il Presidente del Lions Club Lecce Messapia, dott. Sergio Rizzo e il direttore responsabile dell’UTIN, dott. Giuseppe Presta.
La Conferenza Stampa avrà luogo al termine della tradizionale Messa di Precetto Pasquale celebrata da S.E. Monsignor Seccia nella Cappella dell’Ascensione dello stesso Fazzi.
“L’UTIN è un reparto spesso dimenticato, un reparto che la mente dell’essere umano non considera, perché quando una coppia scopre di aspettare un bambino, fa tanti sogni, si aspetta di vivere un momento di grande gioia; una gioia attesa, sperata, come un grande sollievo, un nuovo inizio. La filmografia, la letteratura e di conseguenza l’immaginario collettivo rappresentano il momento della nascita di un bimbo intriso di emozioni positive. Quando nasce un bambino pretermine o con patologia i sogni dei genitori vengono interrotti bruscamente: la nascita pretermine o patologica è un vero e proprio shock, difficile da affrontare, in quanto rende tutta la famiglia vulnerabile. Il neonato è ancora estremamente fragile, ha bisogno della massima attenzione da parte della mamma e del papà oltre a quella del personale sanitario. Quei sogni si infrangono di fronte a una realtà che non ci si aspettava. Si viene colti da una sensazione di smarrimento. La percezione che si può sviluppare entrando all’interno del reparto è quella di ritrovarsi in un mondo nuovo, sconosciuto, come se fosse un “mondo a parte”, una sorta di “non luogo”, fatto di rumori di macchinari, spie e allarmi: tutto ciò mette disagio e fa provare profonda angoscia e stress. La nostra Associazione lo sa bene perché è spesso capitato di ospitare nella Casa di Accoglienza genitori di nati prematuri, sono le parole con cui Don Gianni Mattia, presidente e fondatore dell’Associazione Cuore e mani aperte verso chi soffre presenta l’iniziativa. “Per questa ragione, l’UTIN ci è particolarmente a cuore e, dopo le donazioni di incubatrice da trasporto ed ecografo pediatrico, questa è la volta di scaldabiberon, sedie per mamme, utili alla marsupio terapia, e bilirubinometro. Si tratta di un impegno economico notevole, possibile, oltre alla generosità dei nostri benefattori, altresì grazie alla collaborazione con gli amici del Lions Club Lecce Messapia e alla serata benefica dello scorso 23 dicembre. ”
“Siamo molto contenti e soddisfatti dell’importante traguardo raggiunto – aggiunge Sergio Rizzo, presidente del Lions Club Lecce Messapia – Quest’anno abbiamo unito le nostre forze con quelle dell’Associazione presieduta da Don Gianni Mattia, “Cuore e Mani Aperte verso chi soffre ONLUS” e insieme abbiamo realizzato un importante progetto benefico in favore dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale, e della scelta fatta ne siamo tutti orgogliosi. Spesso leggiamo di storie straordinarie legate a bambini che, nonostante la grave prematurità, ce l’hanno fatta, ma poco invece sappiamo del lavoro oscuro dei medici e infermieri che lavorano in UTIN e che rendono possibile tutto ciò. Anche a loro dedichiamo il nostro Service perché salvare la vita di un bambino vuol dire salvare il nostro futuro e rendere più forte e unita una famiglia”.
L’Associazione Cuore e mani aperte verso chi soffre ONLUS è stata fondata nel 2001 e da allora opera con spirito di carità cristiana in tutte le situazioni di bisogno, con particolare riferimento alle esigenze di natura socio-sanitaria. Negli ultimi anni ha sviluppato una significativa attenzione verso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri. In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti alla colorazione della Risonanza Magnetica del Fazzi.
Il Lions Clubs International è la più grande associazione mondiale nel servizio comunitario e umanitario. Lo scorso anno ha compiuto 100 anni di vita, conta circa 1.400.000 iscritti, oltre 45.000 Club in 202 Paesi del mondo. Il motto “We Serve” sintetizza lo scopo dell’Associazione. Questo non si concretizza solo in iniziative finalizzate alla raccolta di fondi per soddisfare vari bisogni, ma anche in progetti e programmi di informazione, prevenzione e formazione in diversi campi: salute, ambiente, giovani e altro ancora.
Per info consultare:
- il sito cuoreemaniaperte.it
- la Pagina Facebook Associazione Cuore e mani aperte verso chi soffre ONLUS
- il Gruppo Facebook Amici della Bimbulanza
- Pagina Facebook Lions Club Lecce Messapia
Attualità
Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!
L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….
Attualità
Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”
La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”
Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.
Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.
Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.
Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.
Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.
La nota
Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla.
La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.
Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione.
Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.
Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.
Attualità
Elezioni a Tricase, Andrea Morciano: “Perché non fare le Primarie”?
“Noi abbiamo sempre sostenuto di poter partecipare senza remore alle primarie aperte, e ancora oggi siamo disponibili a farlo”
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Continua il dibattito (ottimismo) intorno alla candidatura del centro sinistra o parte di esso.
Così, dopo l’ufficialità da parte del circolo cittadino del Partito Democratico, sinistra italiana e Cantiere civico della candidatura di Vincenzo Chiuri vengono fuori tutti i contrasti interni e i diversi malumori evidentemente covati e mai risolti.
Sulla vicenda ora interviene anche colui che da tempo era indicato come candidato “in pectore“: Andrea Morciano.
Di seguito il suo intervento sull’intera.
“Leggere un comunicato attraverso il quale una parte della coalizione di centrosinistra di Tricase – orfana, ad oggi, del sostegno dell’Associazione Tricase, che fare? (che conta il Gruppo consiliare più numeroso in Consiglio comunale con Giovanni Carità, Antonio Baglivo e Armando Ciardo, NdR) – ufficializza la candidatura a sindaco del dott. Vincenzo Chiuri, vantando un percorso partecipato di confronto e di valutazione di un progetto politico condiviso, lascia estremamente titubanti, non di certo per valutazioni legate alla figura del candidato, ma per le modalità con cui è stata effettuata e comunicata la scelta.
Sostenere che ci siano stati tavoli di confronto tra tutte le forze e associazioni di centrosinistra non corrisponde al vero, dal momento che numerosi cittadini appartenenti alle stesse aree politiche non sono stati mai invitati al dibattito sulla valutazione di un ipotetico candidato sindaco né tantomeno sono stati coinvolti in questioni più ampie su programmi elettorali e nuovi visioni sul futuro della città.
E questo posso sostenerlo a ragion veduta dal momento che, avendo negli scorsi mesi dichiarato in maniera trasparente la mia disponibilità a guidare un progetto politico alternativo all’amministrazione uscente, gli amici e i concittadini che si stanno impegnando insieme a me nella costruzione dal basso di un nuovo progetto politico, si muovono esattamente nella stessa zona politica rivendicata dalle forze sostenitrici del dott. Chiuri, essendo alcuni tesserati PD, altri provenienti dalle associazioni di centrosinistra tra cui lo stesso Cantiere Civico.
È evidente che il comunicato escluda a priori il loro parere visto che la proposta, oltre che giungere dai pochi rappresentanti delle parti, non è stata nemmeno condivisa.
A sostegno di ciò anche il comunicato del consigliere in quota PD Francesco Minonne.
È evidente che il Centro Sinistra unito di cui si parla è, oggi, pura utopia.
Sono state effettuate scelte azzardate, partite da prese di posizione personali in direzione contraria più che verso un obiettivo di bene comune, e questo potrebbe portare ad ulteriori frammentazioni, rovinando ancor di più la situazione già abbondantemente minata del nostro paese.
Non sarebbe allora stato meglio giungere ad una selezione del candidato usando uno strumento più democratico come le primarie, mettendo davvero in gioco tutte le forze afferenti all’area politica in questione?
Noi abbiamo sempre sostenuto di poter partecipare senza remore alle primarie aperte, e ancora oggi siamo disponibili a farlo.
A nome del folto gruppo di concittadini con cui stiamo condividendo da tempo una forte volontà di lavorare per un concreto cambiamento ribadisco che la Città di Tricase merita un vero percorso partecipato ed allargato ad un sempre maggiore numero di interlocutori, liberi nelle scelte e inclini al confronto, avendo come obiettivo comune un’idea di una Tricase rinnovata e non di una semplicistica costruzione tenuta in piedi dalla volontà di pochi e travestita da una finta aura di democrazia.
Rimbocchiamoci le maniche e raccogliamo le idee, a breve le comunicazioni sui prossimi incontri a cui chiederemo massima partecipazione”.
Andrea Morciano
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