Alessano
Capo di Leuca: Servizi sociali nel parco
Attività di terapia e inserimento sociale per anziani e soggetti diversamente abili
Proteggere il territorio e incrementarne lo sviluppo sociale sono obiettivi fondanti della strategia d’azione del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”. L’integrazione e l’inclusione sociale rappresentano elementi prioritari per lo sviluppo armonico della comunità del Parco e la dotazione innovativa e sperimentale di buone pratiche di animazione sociale.
Nell’attuazione di tale strategia è nata attorno a Tricase una bella storia: è stato attivato, grazie ai fondi del Programma di Sviluppo Rurale – Misura 321 e per il tramite del Gal Terra d’Otranto, un innovativo progetto integrato realizzato da 2 azioni che hanno dato vita alle iniziative “Servizi Sociali nel Parco” e “Servizi di Trasporto nel Parco”. Entrambe le iniziative hanno come scopo comune l’offerta ad anziani e soggetti diversamente abili di attività di terapia e di inserimento sociale, ed hanno utilizzato un contributo di circa 100mila euro per la realizzazione del centro ippico e di pet-therapy presso la Masseria Cavalieri del Salento a Castiglione – via vecchia per Lecce -, un struttura di Hortycultural Therapy presso il centro ambientale “Canali” a Ortelle (via per Castro), il servizio di trasporto dei beneficiari e lo start-up delle attività attraverso la gestione affidata dall’Ente Parco ad un’azienda che opera nel settore sociale.
In collaborazione con i servizi sociali dei Comuni degli Ambiti Territoriali di Zona e con le organizzazioni no profit che operano a sostegno dei diversamente abili, sono stati selezionati i beneficiari (previa certificazione neuropsichiatrica e/o fisiatrica di idoneità rispetto ai servizi offerti). Per ogni diversamente abile inserito è stato predisposto il “Progetto terapeutico- riabilitativo personalizzato” (PAI) che stabilisce le modalità operative di intervento rispetto ad ogni singolo utente.
Le attività educative attivate in favore del territorio del Parco Otranto Leuca, già a partire dal 13 luglio 2015, sono:
- Ippoterapia, per stimolare lo sviluppo delle abilità residue in quei soggetti colpiti da paralisi cerebrale, che presentano difficoltà di movimento o di coordinazione.
- Horticultural therapy, per stimolare le capacità lavorative, la crescita dei prodotti e le attività relazionali in ambiente naturale
- Pet-therapy, per sciogliere blocchi emozionali e relazionali, stimolare il senso del “prendersi cura” di sè e degli altri, oltre a sviluppare il coordinamento motorio.
L’azienda che gestisce l’iniziativa e cura il trasporto è La Vallonea – Consorzio di Cooperative Sociali di Tricase (per il tramite delle Cooperative Sociali associate che operano nel territorio provinciale) che provvede alla promozione umana ed all’integrazione sociale dei cittadini nell’interesse generale della Comunità.
Ad oggi, hanno frequentato con assiduità il progetto oltre 30 utenti con diverse patologie e diverse età, provenienti dall’intera area del Parco con prevalenza dai Comuni di Andrano, Alessano, Tricase, Spongano, Tiggiano e Castrignano del Capo. Alcuni beneficiari hanno frequentato anche più di un’attività, poiché sia le condizioni psichiche che fisiatriche lo permettevano, ed hanno tratto grande giovamento dal relazionarsi con il mondo agricolo ed animale.
Grazie al supporto delle realtà operanti sul territorio, come i “Cavalieri del Salento” ed il Centro Ambientale “Canali” di Ortelle, dal maggio 2015 si è avviata l’iniziativa con una prima fase di sopralluoghi e la nomina di un team di esperti, composto da educatore, psicologo, terapista di ippoterapia e pet therapy e agricoltore, che ha accompagnato l’utenza durante il periodo. Gli esperti, a partire dal 13 luglio 2015 in poi, hanno così seguito le attività nei giorni di martedì per l’ippoterapia, di giovedì per la pet-therapy e di venerdì per l’horticultural therapy, con una media di utenti per corso pari a 12 ed usufruendo del servizio gratuito di Trasporto dal proprio domicilio alle strutture realizzate.
Il percorso per le singole attività ha visto la conoscenza e condivisione delle “regole” seguita da una fase di familiarizzazione con l’animale (nel caso dell’ippoterapia e del pet therapy) o con le attività agricole per l’horticultural therapy. L’approccio adottato, in particolare per l’ippoterapia, è quello di un’attività ludico-sportiva che ha favorito il movimento e la relazione dei beneficiari, stimolandone capacità di relazione e capacità motorie.
Gli utenti che hanno seguito l’Horticultural therapy, beneficiano del proprio raccolto, insieme alle proprie famiglie, comprendendo la stretta relazione tra lavoro e soddisfazione del lavoro effettuato.
L’approccio terapeutico non riguarda solo l’utenza ma anche i loro nuclei familiari con cui si è stabilita una relazione di conoscenza e cura, integrandoli attivamente nelle diverse fasi progettuali.
Il successo dell’iniziativa, al di là del raggiungimento degli obiettivi proposti, è stata la costanza e l’impegno dimostrato dagli oltre 30 soggetti, che con il loro sorriso e la loro volontà, hanno dato prova che, spesso, i limiti si superano solo se viene data la possibilità di superarli. La terra, il lavoro, la cura degli animali rappresentano una primaria forma di terapia, ci permettono di contattare quelle nostre radici preistoriche in comune con tutti, normodotati o meno. L’impegno e la costanza sono qualità che non conoscono limite fisico, una grande lezione di lavoro e umiltà regalate alla comunità del Parco Otranto – Leuca. Un Parco che costruisce nell’inclusione e nell’abbattimento delle barriere la migliore strategia possibile di sviluppo e tutela.
Così come evidenziato dal presidente del Parco Otranto Leuca Ing. Nicola Panico “questa esperienza si è rivelata emozionante, innovativa e di successo per l’intero territorio del Parco perché ha visto coinvolti ed integrati, in percorsi educativi, soggetti spesso al margine della società, il tutto nella splendida e naturale cornice dell’area parco. Grazie alla professionalità degli operatori ed alla collaborazione sinergica con le famiglie, questa esperienza ha dato una viva espressione all’inclusione sociale sviluppando ancor più il “senso di comunità” e “l’appartenenza al territorio”. Ci auguriamo che la buona prassi maturata possa essere condivisa con altri territori e rinnovata nel nostro”.
Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Alessano
L’Ass. Naz. Carabinieri di Tricase a scuola contro bullismo e cyberbullismo
Domattina l’incontro con gli studenti del Comprensivo Specchia-Alessano
Domani, mercoledì 19 novembre, la Sezione Tricase dell’Associazione Nazionale Carabinieri incontrerà studenti e studentesse del Comprensivo Specchia-Alessano per discutere di bullismo e cyberbullismo.
L’evento è diviso in due fasce orarie, per permettere alle classi di entrambi dei plessi situati nei due Comuni di beneficiare dell’iniziativa.
Interventi e dettagli di seguito in locandina.

Alessano
In Cammino da Tricase ad Alessano
Il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima. Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo
In Cammino prima della Marcia.
In attesa della Marcia per la Pace sulla via di don Tonino Bello (in programma domani dalle 9,30), si è svolto il quinto cammino da Tricase ad Alessano, sulla tomba di don Tonino.
Promosso dal gruppo parrocchiale “don Tonino” della Chiesa della Natività di Tricase, in collaborazione con la Fondazione “Don Tonino Bello”, il cammino ha coinvolto gli istituti scolastici di Tricase ed Alessano, con il consueto entusiasmo dei ragazzi.
Dopo il saluto del parroco don Gianluigi, il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima.
Assistiti prima dalla Polizia municipale di Tricase e poi da quella di Alessano, grandi e piccini hanno condiviso quasi sette chilometri di strada, tra periferie e campagne, ulivi e cave dismesse.
All’arrivo, ad attendere i pellegrini sulla tomba del Venerabile, c’erano Stefano Bello, nipote di don Tonino, il sindaco Osvaldo Stendardo, il presidente della Fondazione Giancarlo Piccinni, i dirigenti Chiara Vantaggiato dell’Istituto G. Salvemini e Rina Mariano del Comprensivo Tricase – Via Apulia.
Protagonista del momento di approfondimento, l’ingegnere Vito Alfieri Fontana, testimone e pacificatore che, da produttore di armi, è diventato sminatore.
Tante riflessioni e domande da parte dei ragazzi degli istituti scolastici, che hanno trovato risposte certe nella scelta di un uomo che ha abbracciato la pace.
Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo.
In chiusura, Maria Grazia Bello, rappresentante del gruppo “don Tonino”, ha ringraziato i partecipanti e le istituzioni coinvolte, consapevole delle difficoltà di svolgere iniziative che coinvolgono gli studenti in orario extrascolastico. Ma ne è valsa la pena perché l’insegnamento di don Tonino è proprio questo: «In piedi, costruttori di pace!».
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