Cronaca
Roghi notturni e imbarcazioni confiscate, la Prefettura detta le regole
Riunione della Conferenza Provinciale Permanente sul fenomeno dei roghi notturni in alcuni Comuni della provincia e sull’avvio della procedura di assegnazione delle imbarcazioni utilizzate per reati di immigrazione clandestina e confiscate
Si è tenuta oggi la riunione della Conferenza Provinciale Permanente – Sezione III Territorio, ambiente e infrastrutture – sul fenomeno dei roghi notturni nel territorio di alcuni Comuni della provincia e sull’avvio della procedura di assegnazione delle imbarcazioni confiscate utilizzate per reati di immigrazione clandestina.
In relazione alla prima tematica, a seguito di numerose denunce ed esposti, si è preso atto della variegata fenomenologia dei lamentati fumi diffusi nei territori urbani, soprattutto nelle ore notturne.
Il Prefetto ha invitato i sindaci a segnalare le criticità previa acquisizione dei dati con la maggiore accuratezza possibile. Con riferimento al Comune di Lequile, ARPA ha assicurato a breve il completamento dei rilievi effettuati con mezzo mobile, al fine di studiare la peculiarità della problematica evidenziata.
Particolare attenzione verrà inoltre rivolta agli opifici per accertare il regolare smaltimento dei rifiuti e ai centri di raccolta di materiali ferrosi allo scopo di accertare il deposito di metalli eventualmente ripuliti mediante combustione.
Le forze di polizia hanno a loro volta assicurato un’azione di supporto alle polizie locali nelle situazioni di maggiore criticità anche attraverso dei servizi straordinari nei territori interessati.
Con riferimento alle imbarcazioni confiscate in materia di contrasto all’immigrazione clandestina, è stata concordata la condivisione delle notizie sui mezzi già disponibili per l’assegnazione con finalità di polizia, di giustizia, di protezione civile o tutela ambientale.
Al riguardo, la Capitaneria di Porto si è riservata di integrare l’elenco con i dati di ulteriori imbarcazioni che potranno essere messe a disposizione della collettività nelle materie sopra richiamate.
La rappresentante della sezione sicurezza cittadino, politiche per le migrazioni ed antimafia sociale della Regione ha informato i presenti della pubblicazione, a breve, di due avvisi pubblici, il primo dei quali rivolto proprio al terzo settore, per progetti fino a 50mila euro, che possono riguardare azioni di antimafia sociale che preferibilmente si svolgano all’interno di beni confiscati, anche mobili, tipo le imbarcazioni, con riconoscimento dei costi di rifunzionalizzazione.
Cronaca
Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…
È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase, presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.
Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.
Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.
Cronaca
Presicce-Acquarica: droga, spari e morte
Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga
Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.
Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.
Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.
Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.
Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.
Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.
All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.
Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.
Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.
Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.
Cronaca
Poggiardo: «L’ultimo regalo»
Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari
Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.
Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)
«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».
«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».
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