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Attualità

Il saluto prima di tutto, o la salute davanti a tutto?

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Si sa, è nella nostra indole di meridionali essere caciaroni, cialtroni, arruffoni, e per noi questo è quasi un merito. Così come la fucina forgia il ferro, noi plasmiamo ogni verità a nostro piacimento, mascheriamo l’etica al nostro bisogno costringendola alla sottomissione.





Da alcune settimane, e soprattutto nelle ultime 24 ore, per uno scherzo del destino, sembra che il “mondo non ci regga più”, che un satiro indisponente, dispettoso e burlone, consapevole delle nostre fragilità, ci induca a forzare le regole, a farci del male, a violare ogni più elementare norma o “consiglio” che ci venga suggerito (tra l’altro più e più volte!).





Pochi attimi fa ho ricevuto una telefonata seriamente allarmata da un amico medico, da settimane in prima linea che, in preda alla preoccupazione ed allo sgomento per quello che sta accadendo, mi apostrofava: “Hai sentito di questi ‘oriundi di ritorno’ che appena hanno appreso che molte parti del nord sarebbero diventate zone rosse, hanno preso d’assalto treni e ogni mezzo e sono ritornati a casa, al sud? Oggi al mare sembrava Pasqua, tutti questi ‘idioti’ a passeggiare beati, senza preoccupazioni, anziché starsene a casa ad osservare un periodo di quarantena, come impartito da ogni direttiva sanitaria, politica e del buon senso? Pur sapendo che noi, che siamo in prima linea quotidianamente, soprattutto in questo periodo di emergenza, ci smazziamo ogni giorno cercando, tra mille difficoltà, di superare ogni necessità per ‘fa passa a nuttata’?“.





Non vi nascondo che mi son sentito un verme, come se “l’idiota” fossi stato io, come se, pur non vivendo al nord, non avendo contratto il virus e non essendo un untore, mi dovessi caricare il fio per espiare la colpa di (pochi?) indolenti e cinici. Ma tale è stata la reprimenda che, consapevole di essere in Quaresima, ho chinato il capo e, pur essendo al telefono, ho fatto cenno di sì con la testa.




Allora mi sono chiesto: dove sono i tanti ‘meridionali civilizzati’, quelli che, una volta rientrati nella terra che li ha cullati, hanno sempre da impartire lezioni? Quei ‘nordisti acquisiti’? Quelli che ‘voi qui siete decenni indietro’, che ‘come la canta Milano, non la canta nessuno’? Quelli che ‘meridionale eri e tale rimarrai!’?





La forgia che ha malleato la loro lingua non è riuscita a sagomare anche la loro mente? E’ così difficile da comprendere che provenendo da una zona rossa, a forte rischio infezione (e magari essendo già infetto), basta un nonnulla a far veicolare e trasmettere, a chi non l’ha ancora contratto, il virus? Cosa ci vuole a capire che si possa essere una bomba silente, aggressiva e letale soprattutto per gli anziani?





Ma come il principe Myskin narcisista, cinico e baro, ne ‘l’idiota’ di Dostoevskij, per costui questa è una verità difficile da assimilare; questi è un uomo a cui manca una morale, un ‘idiota’ che, mancando di integrità, manca di rispetto al prossimo, alla propria famiglia, alla propria gente e, in ultimo, alla terra che l’ha partorito!





Luigi Zito


Attualità

Gagliano del Capo differenzia meglio

Raggiunta una percentuale del 67,48% di raccolta differenziata. Il sindaco Gianfranco Melcarne: «Risultato frutto di un percorso di sensibilizzazione, controllo e miglioramento del servizio e, soprattutto, della collaborazione dei cittadini»

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L’amministrazione comunale di Gagliano del Capo rende pubblici i dati trasmessi ad ARPA Puglia per la determinazione dell’Ecotassa e annuncia che il Comune ha raggiunto, nel 2024, una percentuale del 67,48% di raccolta differenziata.

«Si tratta di un traguardo significativo», evidenzia il sindaco Gianfranco Melcarne, «che testimonia l’impegno collettivo della cittadinanza, degli operatori ecologici e dell’amministrazione stessa nel promuovere una gestione dei rifiuti sempre più sostenibile ed efficiente».

Il sindaco Gianfranco Melcarne

Per il primo cittadino, «il raggiungimento di tale soglia dimostra una maggiore attenzione verso l’ambiente e ha anche ricadute positive dal punto di vista economico, contribuendo a non incrementare i costi legati allo smaltimento dei rifiuti».

«Il risultato», approfondisce il sindaco, «è frutto di un percorso di sensibilizzazione, controllo e miglioramento del servizio e, soprattutto, della collaborazione dei cittadini, che ringraziamo per il loro senso civico e il contributo quotidiano. La strada verso una Gagliano del Capo più pulita e sostenibile è ancora lunga, ma oggi possiamo dire con orgoglio di essere sulla direzione giusta».

Infine una promessa e un invito: «L’amministrazione continuerà a lavorare per consolidare e migliorare ulteriormente questi risultati, puntando su una comunicazione costante, su servizi sempre più efficienti e su iniziative educative rivolte a tutte le fasce della popolazione; invitiamo tutti i cittadini a proseguire con lo stesso impegno, rispettando le modalità di conferimento e contribuendo attivamente alla tutela dell’ambiente e alla crescita del nostro territorio».

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Attualità

Porto di Tricase, draga in azione

Avviate le operazioni di pulizia dei fondali che si protrarranno fino alla prima settimana di giugno per il bacino esterno del porto e fino alla prima settimana di luglio per il cosiddetto “porticciolo”

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Fa un certo effetto il porto di Tricase svuotato di tutte le sue barche grandi e piccole che di solito lo popolano per tutto l’anno e, dalla primavera in poi, ne ricoprono ogni angolo dello specchio d’acqua.

Al posto loro c’è un unico grande natante con una gru al centro: è la tanto annunciata draga che ha fatto capolino al porto di Tricase il 4 maggio per espletare le necessarie operazioni di pulizia del fondale del bacino portuale.

Quest’anno i diportisti dovranno ancora pazientare perché le operazioni di dragaggio si prolungheranno fino alla prima settimana di giugno per il bacino esterno mentre la consegna di quello interno (il porticciolo) è prevista per la prima settimana di luglio.

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Attualità

Il nuovo Questore

È Giampietro Linetti e proviene dalla Questura di Brindisi dove si è distinto nella gestione delle delicate misure di sicurezza per l’organizzazione del G7 a Borgo Egnazia. Nella sua prima giornata ha reso omaggio ai caduti della Polizia di Stato, ponendo una corona di alloro ai piedi della stele commemorativa nel Giardino delle Rimembranze della Questura

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Si è insediato il nuovo Questore della Provincia di Lecce, il Dirigente Superiore della Polizia di Stato, Giampietro Lionetti.

Proviene dalla Questura di Brindisi e prende il posto del Questore Vincenzo Massimo Modeo che da oggi ricopre un incarico dirigenziale nella capitale presso la segreteria del Dipartimento.

Lionetti nasce a Cirò Marina (KR) il 13 agosto 1968 e intraprende la carriera nella Polizia di Stato dal 1987, frequentando il Corso Quadriennale di Formazione presso l’Istituto Superiore di Polizia, al termine del quale viene assegnato, come prima sede, alla Questura di Caltanissetta assumendo l’incarico di funzionario addetto al Commissariato di P.S. di Gela.

Successivamente nel ’95, viene trasferito alla Questura di Roma, dove rimane per ben 10 anni, assumendo progressivamente funzioni di crescente responsabilità, fino a ricoprire l’incarico di vicedirigente presso la DIGOS e specializzandosi nella polizia di prevenzione e nell’attività investigativa antiterrorismo.

Nel 2014, promosso al grado superiore di I Dirigente, inizia un periodo di formazione professionale nell’ambito delle dinamiche legate alle correnti eversive, dapprima a capo della DIGOS della Questura di Venezia e poi Dirigente della DIGOS della Questura di Torino.

Nel 2017 ritorna alla Questura di Roma a dirigere la DIGOS capitolina fino alla promozione a Dirigente Superiore nel 2023 quando viene assegnato alla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione prima di ricoprire l’incarico di Questore di Brindisi da febbraio 2024.

La formazione professionale del nuovo Questore di Lecce quindi, nel corso degli anni, si è orientata verso un’approfondita conoscenza dei fenomeni di antagonismo, di estremismo oltreché di tifoseria violenta e terrorismo internazionale.

Nel passato recente ha fronteggiato le proteste di movimenti quali No Tav e No Vax durante la pandemia e dal suo insediamento a Brindisi si è distinto nella gestione delle delicate misure di sicurezza per l’organizzazione del G7 a Borgo Egnazia nel giugno del 2024.

Il Questore Lionetti, durante la mattinata, ha reso omaggio ai caduti della Polizia di Stato, ponendo una corona di alloro ai piedi della stele commemorativa nel Giardino delle Rimembranze della Questura.

Subito dopo, ha incontrato i funzionari della Questura, i dirigenti dei Commissariati distaccati di P.S. e delle Specialità della Polizia di Stato e i rappresentati delle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno.

Tutto il personale della Polizia di Stato della Provincia di Lecce augura al Questore un buon lavoro.

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