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Cronaca

Il prof. Stanca, scienziato salentino stroncato dal virus

Legatissimo alla sua Soleto è morto a 77 anni dopo una lunga degenza in terapia intensiva nell’ospedale di Fidenza (Pr) città dove viveva

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Il Coronavirus ci priva di un illustre scienziato salentino, il Prof. Antonio Michele Stanca.


Dopo una lunga degenza in terapia intensiva, non c’è l’ha fatta. Era ricoverato dal 25 febbraio quando aveva scoperto di essere positivo al Covid-19, nell’ospedale di Fidenza (Pr) città dove viveva. Aveva 77 anni.


Il prof. Stanca con Francesco Martella


In questi giorni tristi per tutta la Penisola in cui le notizie, i lutti, quasi si sovrappongono registriamo la segnalazione ed il ricordo del prof. Stanca da parte di Francesco Martella, nativo di Tricase, oggi presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori forestali dell’Umbria.


Il Prof. Stanca, nato a Soleto, paese al quale è sempre rimasto legato e dove passava parte del suo tempo libero.


La sua importante carriera scientifica, che lo ha visto impegnato anche fuori dall’Italia, non ha scalfito il suo legame con la sua terra e le sue tradizioni.


Persona dalle grandi qualità umane oltre che di notevole spessore scientifico.


Laureatosi a Bari in Scienze Agrarie ha intrapreso la carriera scientifica, divenendo un genetista vegetale di fama mondiale. Importante è stato il suo contribuito per la crescita dell’agricoltura italiana prima attraverso la sua intensa attività di ricercatore che lo ha portato ad essere costitutore di varietà di successo soprattutto di orzo, e poi guidando con grande dedizione e scrupoloso rigore scientifico importanti centri di ricerca.


Ha diretto la sezione di Fiorenzuola d’Adda dell’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura, e poi il Centro di ricerca per la genomica e la postgenomica animale e vegetale.

Si devono proprio all’impegno del Prof. Stanca la realizzazione della nuova sede e moderni laboratori di breeding, fisiologia, genomica e proteomica.


A lui si devono importanti studi a livello genetico e fisiologico sul fenomeno dell’allettamento e gli aspetti qualitativi (malto e alimenti funzionali) dell’orzo, ha promosso ricerche di genetica, fisiologia e biologia molecolare sull’adattamento delle piante all’ambiente.


Ha sviluppato programmi di miglioramento genetico convenzionale e molecolare (MAS).


È stato promotore di ricerche di genomica strutturale e funzionale, di proteomica e crop systems biology per l’identificazione e analisi della funzione di geni e proteine coinvolti nella espressione di caratteri di rilevanza agronomica.


Ha sviluppato un piano nazionale di biotecnologie vegetali e coordinato a livello nazionale ed internazionale progetti di ricerca di miglioramento genetico, di fisiologia e biotecnologie.


Il suo alto spessore scientifico lo ha portato a ricoprire incarichi di primo piano nel mondo scientifico nazionale e internazionale. In Italia ricopriva l’incarico di Presidente dell’Unione delle Accademie per le scienze applicate allo sviluppo dell’agricoltura, alla sicurezza alimentare e alla tutela ambientale (Unasa).


È stato Presidente della SIGA, Società Italiana di Genetica Agrarie, di cui attualmente era socio emerito nonché Presidente emerito dell’Associazione italiana società scientifiche agrarie (AISSA), membro del Consiglio dell’Accademia dei Georgofili, Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura di Bologna.


A livello Europeo è stato Presidente della Union of European Academies for science applied to agriculture, foodand nature.


Cronaca

Si mimetizza tra le statue del presepe: arrestato uomo sfuggito a mandato d’arresto

In stato confusionale, si era rifugiato nella natività a grandezza d’uomo a Galatone: a Bologna era ricercato per scontare oltre 9 mesi di reclusione

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A Galatone il presepe monumentale di piazza Crocifisso è stato teatro di una vicenda surreale, che sta facendo il giro delle pagine di cronaca nazionali.

Tra le figure a grandezza naturale, il sindaco Flavio Filoni ha notato una presenza che sembrava perfettamente integrata nella scenografia.

Una sagoma scura, immobile solo in apparenza, capace però di muoversi e parlare.

Martedì mattina, mentre attraversava la piazza, il primo cittadino si è reso conto che qualcosa non tornava.

Avvicinandosi, ha scoperto che quella che sembrava una statua era in realtà un uomo in difficoltà, convinto che la capanna fosse la sua abitazione e deciso a restare nel presepe.

Filoni ha quindi contattato la polizia locale.

L’uomo, 38 anni, originario del Ghana, sarebbe arrivato a piedi da Galatina ed avrebbe scelto la scenografia natalizia come rifugio improvvisato.

Dopo un primo tentativo di spostamento nel vicino santuario, gli agenti sono riusciti a condurlo al commissariato di Nardò per l’identificazione.

È lì che è emerso l’epilogo inatteso.

L’uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Bologna: doveva scontare 9 mesi e 15 giorni per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.

La situazione si è complicata ulteriormente quando, invitato ad allontanarsi dal presepe, il 39enne ha avuto una crisi: arrivato alla chiesa del Crocifisso si è denudato, rendendo necessario un nuovo intervento delle forze dell’ordine.

Accertata la sua posizione, è stato arrestato e trasferito alla casa circondariale di Lecce, dove sconterà la pena prevista.

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Cronaca

Scontro tra due auto: muore un uomo a Taurisano

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Mortale nel centro abitato di Taurisano questa mattina, sulla strada che porta a Casarano.

Due auto si sono violentemente scontrate: una Ford Fiesta e una Fiat Panda.

L’urto ha provocato il ribaltamento di quest’ultima ed il decesso del suo conducente, un uomo di 72 anni, Salvatore Melileo.

Sono interventi a sul posto i sanitari del 118 ed i vigili del fuoco.

Alle forze dell’ordine il compito di ricostruire la dinamica per chiarire le responsabilità dell’accaduto.

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Cronaca

Coltelli, furti e inseguimenti: di notte con i carabinieri

Il resoconto dei controlli straordinari da Presicce-Acquarica a Scorrano e Maglie, da San Cesario di Lecce a Salve e Morciano di Leuca

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Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce ha messo in campo un articolato dispositivo di prevenzione e controllo, rafforzando in modo significativo la presenza delle pattuglie su tutto il territorio provinciale.

Dispositivi dinamici, posti di controllo e servizi mirati hanno visto impegnati, senza soluzione di continuità, i reparti territoriali e le unità specialistiche dell’Arma, con l’obiettivo di garantire sicurezza e legalità in un periodo di intenso afflusso di persone e veicoli.

Nel corso delle attività, a Presicce-Acquarica, i carabinieri della Compagnia di Tricase hanno svolto numerosi controlli, culminati nella segnalazione alla Procura della Repubblica di Lecce di una persona trovata in possesso di due coltelli che portava appresso.

Le armi sono state immediatamente sequestrate, scongiurando potenziali rischi per la collettività.

L’azione capillare dei carabinieri ha portato, nello stesso contesto operativo, al controllo di 182 persone e 86 veicoli, all’elevazione di 19 sanzioni al Codice della Strada per un importo complessivo di oltre 5.400 euro, al sequestro di due veicoli privi di assicurazione, al ritiro di due patenti di guida scadute, alla verifica di 12 esercizi commerciali e al controllo di cinque persone sottoposti a misure restrittive.

A Scorrano e Maglie, i militari della Compagnia di Maglie, operando in stretta sinergia con il Nucleo Ispettorato del Lavoro e l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, hanno condotto un’attività ispettiva mirata presso un esercizio pubblico di Scorrano.

L’intervento ha portato alla segnalazione del titolare alla Procura della Repubblica di Lecce per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e alla contestazione di una sanzione amministrativa di circa 5.700 euro.

Nel corso dello stesso servizio, due persone sono state segnalate alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti.

Complessivamente sono state controllate 80 persone e 52 veicoli ed elevate tre sanzioni al Codice della Strada.

A San Cesario di Lecce, l’intervento tempestivo dei militari della locale Stazione, con l’ausilio della pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce, ha consentito di fermare e arrestare in flagranza di reato una donna di 34 anni ritenuta responsabile di un furto aggravato ai danni di un supermercato, per un valore di circa 370 euro, mentre il complice, un 32enne di Copertino, è stato segnalato all’autorità giudiziaria.

L’arrestata, di Sogliano Cavour, è stata sottoposta agli arresti domiciliari come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce, che conduce le indagini.

Particolarmente incisiva anche l’attività svolta a Morciano di Leuca, dove una pattuglia dei Carabinieri ha intercettato un veicolo sospetto che, alla vista dei militari, si è dato alla fuga.

L’inseguimento si è concluso nel centro abitato di Salve, dove il mezzo è stato rinvenuto abbandonato.

I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che il veicolo era provento di furto e munito di targhe clonate.

All’interno sono stati rinvenuti beni di provenienza illecita. Il veicolo e la refurtiva sono stati sequestrati e sono in corso le indagini per risalire all’identità del conducente.

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