Cronaca
Marittima, blitz nella notte: preso latitante
Irruzione nella frazione di Diso: nel mirino uomo del nord pugliese
Un blitz dei carabinieri ha movimentato la tranquilla notte appena trascorsa a Marittima.
Attorno all’una, i mezzi dei militari hanno attraversato la frazione di Diso e si sono fermati a ridosso del plesso di villette condominiali che si estendono tra le vie Caduti Marittimesi, Madre Teresa di Calcutta e Paolo Nuzzo.
Il blitz
Qui, tra lo stupore degli altri condòmini, una squadra di carabinieri armati si è riversata in strada ed ha raggiunto uno degli appartamenti.
L’azione mossa nottetempo dalle forze dell’ordine aveva nel mirino un uomo che, pur avendo dimora in Salento, è originario del nord della Puglia.
Si tratta di un latitante. La stessa indagine dei carabinieri che ha portato al blitz è infatti partita dal nord della Puglia, dal barese, per poi arrivare in Salento.
La cattura è avvenuta in un appartamento dove l’uomo si era trasferito non molte settimane fa. La rapidità e la sorpresa dell’intervento dell’Arma ha lasciato comunque alle sue spalle una scia di domande in quanti hanno assistito alla scena.
In mattinata serpeggiava per Marittima il sospetto che nel mirino dei carabinieri potesse esserci uno degli evasi dal carcere di Foggia nella maxi evasione dello scorso 9 marzo. Tra quei fuggiaschi solo uno è ancora latitante: Cristoforo Aghilar, un uomo che ha ucciso la madre della fidanzata, rea di aver spinto la figlia a lasciarlo.
Non si tratta però del killer foggiano ma di un altro ricercato con precedenti per assalti a bancomat, portavalori e con l’accusa di tentato omicidio furto e rapina.
Lor. Zito
Il luogo dell’arresto
Cronaca
Tamponamento con feriti sulla 275: soccorsi in prossimità del Gulliver
Brutto tamponamento in serata sulla strada statale 275 Maglie – Leuca.
Luogo del sinistro l’incrocio nel territorio di Surano, in corrispondenza del centro commerciale Gulliver.
Necessario l’intervento dei soccorsi, con 118 accorso da Poggiardo, Scorrano e Casarano.
Coinvolte nel sinistro una Ford Fiesta, una Volkswagen Polo ed una Lancia Ypsilon.
Al lavoro sul luogo anche i carabinieri ed i vigili del fuoco del Distaccamento di Maglie.
Fortunatamente i feriti non sarebbero in pericolo di vita.
Cronaca
Rifiuta alcol test, si spaccia per avvocato e minaccia i carabinieri: denunciato
Segnalato all’autorità giudiziaria un 56enne di Ruffano, che era stato fermato a bordo della sua vettura il 1° maggio per eccesso di velocità
Una denuncia all’autorità giudiziaria è partita da Ruffano per un uomo accusato di violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.
Si tratta di uomo del posto, di 56 anni, segnalato alla Procura dai carabinieri della locale stazione: avrebbe rifiutato di sottoporsi agli esami per rilevare l’assunzione di alcol o stupefacenti, e sarebbe reo anche di usurpazione di titoli.
E’ accaduto tutto durante la scorsa festività del 1° maggio. Il 56enne è stato fermato alla periferia del paese dai militari mentre era a bordo della sua auto a causa dell’eccesiva velocità.
Era in evidente stato di alterazione psicofisica ed ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti utili a verificare l’eventuale assunzione di alcol o stupefacenti.
Non solo: l’uomo si è spacciato per un avvocato ed ha minacciato i militari affinché lo lasciassero andare. Ai carabinieri avrebbe promesso di rivedersi presto in tribunale. A quel punto, non potendo procedere al controllo, i militari hanno messo a verbale quanto accaduto ed hanno proceduto con la segnalazione alla competente autorità giudiziaria.
Cronaca
Tagliola autovelox, multato perché supera il limite di 1 Km
La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però…anche se la Cassazione con ordinanza 3698/2019 ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco…..
Autovelox spietato, multato per un km oltre il limite di velocità sulla Gallipoli-Lecce. La Cassazione: “Non deve pagare nessuna multa chi sgarra di poco”
Chiunque abbia preso una multa per eccesso di velocità sa, se si è avventurato nella lettura del verbale, che dalla velocità rilevata dall’apparecchiatura (autovelox, telelaser, tutor) bisogna sottrarre il 5% con un minimo di 5 km/h.
Se dopo aver effettuato questa operazione il risultato sarà superiore al limite, scatta la multa.
Altrimenti, l’automobilista è salvo. È la famosa tolleranza, prevista dall’articolo 345 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, dove si legge: “È disposto che per gli accertamenti della velocità, qualunque sia l’apparecchiatura utilizzata, al valore rilevato sia applicata una riduzione pari al 5% con un minimo di 5 km/h”.
Nella pratica, una rilevazione di 76 km/h diventa, ai fini dell’eventuale violazione e delle relative sanzioni, 71 km/h (-5 km/h).
Storicamente, le misurazioni sono effettuate all’unità di km/h.
Il bisogno di soldi – pardon, la sicurezza stradale e l’evoluzione tecnologica – stanno però imponendo misurazioni più raffinate.
Insomma, come nelle competizioni automobilistiche si viaggia sul filo dei millesimi, nei controlli della velocità si è passati a considerare i decimali.
È quello che fa, per esempio, a Gallipoli, il Velomatic 512D, che controlla la velocità media dei veicoli che transitano sul tratto della S.S. 101 (superstrada Gallipoli – Lecce) in direzione Lecce al km 35+500, il principale asse stradale che collega la provincia di Lecce con il sud Salento. Siamo solo a pochi kilometri da Gallipoli, sulla superstrada a due carreggiate con due corsie per senso di marcia.
Ebbene, questo famigerato apparecchio ha “multato” un cittadino perché “eccedeva di km/h 0,1 il limite imposto” di 70 km/h.
Dunque, la tagliola è scattata per appena 1 decimi di chilometro all’ora in più.
Verbale, inoltre, notificato a distanza di oltre sette mesi (sic !!!) e quindi prescritto.
La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però… va ricordato anche che la Cassazione, con ordinanza 3698/2019, ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco.
Quindi, nessuna sanzione per chi guidava ma, che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la dice ancora tutta su quanto continuino ad essere fallaci i sistemi di rilevazione elettronica delle infrazioni, nonostante i progressi della tecnica.
Insomma, un motivo in più per continuare nella lotta contro l’abuso che si fa di questo tipo di accertamenti, tra la risata che inevitabilmente ingenera la notizia e la miriade di ricorsi che continuiamo a predisporre contro le rilevazioni effettuate con queste macchinette infernali.
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