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Attualità

Longevità delle imprese in Salento: i dati del primo studio

Dalle imprese over 50 a quelle neonate: quante sono e dove operano in provincia

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Le aziende con più di 50 anni si trovano soprattutto nel commercio. Mediamente, però, risultano più longeve quelle agricole, mentre è più breve l’aspettativa di vita delle imprese di costruzioni e delle società di servizi, che comprendono anche le attività turistiche. È quanto emerge dal primo studio sulla longevità delle aziende, condotto da Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio Economico Aforisma.


«La ricerca, l’elaborazione dei dati e la relativa analisi – spiega Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio – dovrebbero essere alla base delle strategie e delle politiche da adottare per lo sviluppo del sistema economico locale e nazionale. Una delle ultime ricerche ha acceso i riflettori sulla longevità delle imprese suddivise per anno di iscrizione, purché ancora attive, cioè quelle iscritte in Camera di Commercio, che esercitano l’attività e non risultano avere procedure concorsuali in atto. Si tratta, quindi, di un sottoinsieme dello stock totale delle imprese presenti nel Registro delle imprese».


Il Registro delle imprese è pubblico ed unifica quelli che, un tempo, erano il Registro delle società (tenuto dalle cancellerie commerciali dei tribunali) e il Registro delle ditte (tenuto dalle camere di commercio). «Per una corretta lettura dei dati – sottolinea Stasi – occorre tenere presente che l’obbligo di iscrizione per le aziende agricole (non iscritte al Registro delle ditte, in base al regio decreto 2011 del 1934) decorre soltanto dal 1996. Dall’analisi delle forme giuridiche, emerge che le società di capitali hanno, mediamente, una vita più lunga rispetto alle ditte individuali e alle società di persone. Riguardo ai settori produttivi – aggiunge Stasi – l’agricoltura è il settore dove si concentrano le imprese più longeve. Più breve l’aspettativa di vita delle aziende attive nelle costruzioni e nei servizi, al cui interno ricadono le attività turistiche. In generale, un’impresa su cinque ha meno di cinque anni, essendo stata costituita dal 2016 in poi».


In base all’anno di iscrizione, in Puglia, si contano 562 imprese con più di cinquant’anni ancora attive nel commercio all’ingrosso e al dettaglio; 268 nelle attività manifatturiere, sempre con più di cinquant’anni; 184 nell’agricoltura; 123 nelle costruzioni; 73 nel trasporto e magazzinaggio; 57 attività dei servizi alloggio e ristorazione e a seguire gli altri settori con quote marginali.


Attualmente, in Puglia, le imprese attive da più di cinquant’anni sono, dunque, 1.452, in quanto costituite prima del 1970. Rappresentano lo 0,4 per cento del totale delle imprese attive pugliesi (328.672).


Quelle con una longevità tra i 25 e i 50 anni, perché nate tra il 1970 e il 1995, sono 43.729 e corrispondono al 13,3 per cento del dato complessivo. Quelle con una longevità tra i 10 e i 25 anni, sorte tra il 1996 e il 2010, sono le più numerose: 139.483, vale a dire il 42,4 per cento del totale. Quelle con una longevità tra i 5 e i 10 anni, costituite tra il 2011 e il 2015, sono 61.783 aziende, pari al 18,8 per cento. Ci sono, poi, 82.205 attività, con meno di cinque anni. Sono nate dal 2016 in poi e corrispondono al 25 per cento.


In provincia di Lecce



 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


In provincia di Lecce, le imprese attive da più di cinquant’anni sono 270, in quanto costituite prima del 1970. Rappresentano lo 0,4 per cento del totale delle imprese attive leccesi (64.691).


Quelle con una longevità tra i 25 e i 50 anni, perché nate tra il 1970 e il 1995, sono 8.016 e corrispondono al 12,4 per cento del dato complessivo. Quelle con una longevità tra i 10 e i 25 anni, sorte tra il 1996 e il 2010, sono le più numerose: 25.227, vale a dire il 39 per cento del totale. Quelle con una longevità tra i 5 e i 10 anni, costituite tra il 2011 e il 2015, sono 13.311 aziende, pari al 20,6 per cento. Ci sono, poi, 17.864 attività, con meno di cinque anni. Sono nate dal 2016 in poi e corrispondono al 27,6 per cento.


 


 


Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Attualità

Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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