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Attualità

Pandemia: «A Corsano neanche un centesimo alle famiglie»

Duro attacco all’amministrazione locale: «Non si tratta solo di incapacità, ma di disinteresse, di disumanità». Biagio Raona: «Fatto tutto il possibile. Se qualcuno ha voglia di strumentalizzare questa situazione così delicata in cui la comunità ha perso anche delle vite non intendiamo assecondarne il gioco».

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«Cari amici de “Il Gallo”, scrivo a voi perché siete l’unica voce più vicina ai cittadini nel nostro territorio e scrivo anche a nome di tante persone che in questo particolare momento storico sono in estrema difficoltà».


È questo l’incipit di una lettera firmata (l’autore però ci ha chiesto di non apparire) e che riguarda Corsano: «Questa pandemia ha colpito soprattutto i precari», sottolinea, «quelli che si accontentavano di lavorare qua e là, ma che riuscivano comunque a portare avanti dignitosamente la propria famiglia».


«Da circa un anno», scende nei particolari, «siamo invece in emergenza assoluta e non mi vergogno di ringraziare la Caritas per essermi venuta incontro dove lo Stato ha fallito. Lo Stato, che nel nostro territorio è rappresentato soprattutto dai Comuni, dai sindaci e dai consiglieri comunali».


Secondo l’autore della missiva «che tante famiglie sarebbero cadute in disgrazia, lo si sapeva già un anno fa, la certezza è arrivata a fine estate 2020 ma a questa certezza non ci sono state risposte adeguate, né dal Governo nazionale né da quello locale: ormai la tragedia umana e sociale è sotto gli occhi di tutti e nessuno può far finta di non vedere, nessuno può girarsi dall’altra parte!».


Poi l’attacco all’amministrazione corsanese: «A tutto questo si aggiunge purtroppo che io, come tanti altri concittadini, viviamo in un Comune, quello di Corsano, dove gli amministratori si sono dimostrati particolarmente disinteressati nei confronti delle difficoltà in cui si sono venute a trovare tante famiglie. Il Natale 2020 ad esempio, resterà per sempre come il peggiore della mia vita, perché a differenza di molti altri Comuni del territorio, il Comune di Corsano non è stato capace neanche di far arrivare i buoni pasto prima delle feste, costringendoci ad elemosinare aiuto a parenti, amici e anche alla Parrocchia, offendendoci nella nostra dignità di uomini, di mariti e di padri».


Adesso la storia, secondo il nostro lettore, «si ripete: dopo alcune domande fatte da mesi per un contributo economico straordinario necessario a coprire le bollette dell’acqua e della luce, così come per i buoni pasto, nonostante le ripetute rassicurazioni dei politici di turno, ad oggi non solo non è arrivato un centesimo alle famiglie, con il rischio della disattivazione della corrente elettrica così come dell’approvvigionamento idrico, oltre alle difficoltà quotidiane nel fare la spesa e quel che è peggio si continuano ad alimentare false speranze prendendosi letteralmente gioco della miseria e della sofferenza dei più deboli».


«Non si tratta solo di incapacità, ma di disinteresse, di disumanità. Con questa mia lettera, cari amici deil Gallo”, a nome mio e di tante altre famiglie», conclude, «intendo denunciare questa insostenibile situazione, nella quale i diritti fondamentali dei cittadini diventano favori da elemosinare, mentre voglio ricordare che la giunta comunale locale continua a costare più di 68mila euro all’anno solo di stipendi, in un paese che rispetto anche a quelli limitrofi è da decenni più indietro su tutto».


Il sindaco di Corsano Biagio Raona

La lettera chiama in causa gli amministratori locali, per questo abbiamo chiesto spiegazioni al sindaco Biagio Raona che ha spiegato: «Il Comune di Corsano da subito ha provato con gli Uffici a rispondere con immediatezza alle problematiche sorte a seguito della pandemia Covid-19. È stato fra i primi ad utilizzare sia i fondi della Protezione Civile sia i fondi della Regione Puglia per fronteggiare l’emergenza Covid-19, garantendo nella fase iniziale il rifornimento di mascherine per l’intera popolazione, nonché l’erogazione di buoni spesa per esigenze alimentari e farmaceutiche e la concessione di contributi per il pagamento di utenze domestiche. Infatti, il primo atto adottato dal Comune di Corsano è la Deliberazione di G.C. n. 58 del 31.03.2020 (pochi giorni dopo il DPCM 8 marzo 2020)  che ha fornito l’atto di indirizzo per l’adozione delle procedure necessarie per garantire le misure urgenti di solidarietà alimentare emergenza Covid-19».


Il primno cittadino ricorda anche come «il Comune ha garantito sino ad oggi 5 avvisi pubblici per l’erogazione di buoni spesa per alimenti e farmaci e 3 avvisi  per la concessione di contributi per  il pagamento di utenze domestiche. Gli ultimi avvisi banditi per concessione di contributi per  il pagamento di utenze domestiche (scadenza 07 maggio 2021) e per l’erogazione di buoni spesa per alimenti e farmaci (scadenza 14 maggio 2021) hanno visto rispettivamente l’arrivo di 35 domande per utenze e 89 domande per contributi alimentari».


E ancora: «L’ufficio ha già chiuso l’istruttoria per le 35 domande per contributi utenze e in questi giorni provvederà al pagamento dei contributi per i beneficiari ammessi».


Dopo la lunga premessa il primo cittadino si dice «dispiaciuto di dover prendere atto della rabbia di alcuni cittadini, ma il Comune di Corsano ha operato da subito per garantire il maggior supporto possibile, dotandosi anche di una piattaforma telematica per i buoni alimentari e garantendo comunque il front office per assicurare assistenza in presenza a quanti ne avessero bisogno». «Bisogna, tuttavia», aggiunge, «avere la consapevolezza che i contributi di cui si parla non possono purtroppo essere considerati risolutivi della crisi conseguente alla pandemia. I numeri dimostrano che il Comune di Corsano ha fatto tutto il possibile, allargando anche la forbice della vulnerabilità (oltre la soglia stabilita dalla stessa Regione Puglia) e portando l’ISEE per accedere ai contributi ad un valore di 11mila euro negli ultimi due avvisi, proprio al fine di garantire una tutela davvero ampia».


«Se qualcuno ha voglia di strumentalizzare questa situazione così delicata in cui la comunità ha perso anche delle vite», conclude il sindaco Raona, «l’amministrazione non intende assecondarne il gioco».


Giuseppe Cerfeda


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Strada litoranea invasa dalla vegetazione, la Provincia ha avviato le operazioni di sfalcio

Destinati 150mila euro solo per il quadrante Ovest che parte da Otranto e arriva fino a Morciano di Leuca. Sulla questione “velocità” lungo la litoranea si aspetta il Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto Santa Maria di Leuca”, progetto già finanziato che prevede l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori

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Non appena pubblicato l’articolo relativo alle multe comminate alle auto in sosta, ieri, sulla litoranea tra Tricase e Marina di Andrano, in cui si rimarcava la necessità di ripulire le banchine delle strade dalla vegetazione e di far rispettare i limiti di velocità vigenti, siamo stati contattati dalla Provincia.

Ci hanno informato che «sono già state avviate le attività di sfalcio nel cosiddetto “Quadrante Sud Ovest”, quello che va da Otranto fino a Morciano di Leuca».

Operazioni partite proprio da Otranto e che quindi giungeranno nei prossimi giorni anche sul litorale tricasino.

La Provincia ha comunicato che, «nonostante le esigue riorse e, nonostante abbia in carico la gestione di oltre 2mila chilometri di arterie stradali», ha destinato «solo per il suddetto “Quadrante Sud Ovest”, la somma di 150mila euro per lo sfalcio della vegetazione, nei pressi delle banchine stradali»

Sia ben inteso, “banchine stradali”, con la precisdazione che, quindi, «verrà ripulito solo il tratto che interferisce con la viabilità, il resto, quello più lontano è demanio marittimo e quindi di competenza dei Comuni».

Riguardo ai limiti di velocità lungo la Litoranea, la Provincia ci ha aggiornato sul Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa Otranto – Santa Maria di Leuca“, «già finanziato per 22milioni di euro (a valere su fondi CIS) e in stato avanzato di progettazione».

Quel progetto oltre alla riqualificazione dell’intera litoranea prevede anche «l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori per chi scambia quella strada per una pista di velocità».

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Marcello Gemmato al Centro Ilma

Il Sottosegretario alla Salute: «Opera eccezionale voluta e sostenuta dalla popolazione salentina, sarà la casa della prevenzione dei tumori con servizi gratuiti per tutti»

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Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato si è recato in visita al “Centro Ilma”, l’Istituto multidisciplinare per la lotta ai tumori che la LILT di Lecce con il suo fondatore, l’oncologo Giuseppe Serravezza, ha realizzato alle porte di Gallipoli in un’area di sette ettari di cave dismesse, esclusivamente grazie dalle donazioni della popolazione salentina.

Il Centro si occuperà di erogare servizi gratuiti nei seguenti settori: Ricerca applicata sulle cause ambientali del cancro, Diagnosi precoce, Riabilitazione fisica e Sostegno psicologico, Assistenza socio-sanitaria domiciliare ai pazienti terminali, Divulgazione scientifica.

«Una realtà eccezionale, frutto dell’intuizione del prof. Serravezza, sarà la Casa della Prevenzione. Mi piace pensare che esistano uomini, donne, medici, professionisti che si spendano così per gli altri», ha detto il Sottosegretario Gemmato che ha visitato tutti i Dipartimenti della grande struttura ormai in fase di completamento.

«Apprezzo davvero», ha aggiunto, «lo straordinario Volontariato e lo spirito solidaristico che contraddistingue l’azione della Lilt di Lecce. Rilancio sull’importanza della Prevenzione, su cui il nostro Ministero sta lavorando tanto e continua ad investire. L’attenzione dei vertici nazionali è massima su questo tema che ha come cornice la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario Nazionale».

Alla visita, hanno partecipato, tra gli altri, il deputato Antonio Gabellone, il direttore generale dell’Asl di Lecce Stefano Rossi con la responsabile degli Screening oncologici Elisabetta De Matteis, la consigliera Titti Cataldi per il Comune di Gallipoli e il sindaco di Casarano Ottavio De Nuzzo.

«Ringraziamo il Sottosegretario per aver voluto toccare con mano questa nostra importante realtà, sicuramente unica nel panorama nazionale, il sogno del dottore Serravezza, condiviso e sostenuto da tutti noi, di offrire alla cittadinanza tutta un ‘ospedale per sani’, come lui stesso lo definisce, dove in primis si lotterà per non far ammalare le persone, attraverso la Ricerca applicata sulle cause, che sono intorno a noi, la Divulgazione scientifica e i Dipartimenti Ambiente e Salute, Alimentazione e Stili di vita», sottolineano il presidente della Lilt di Lecce, Simonetta Pepe, e il responsabile del Comitato tecnico-scientifico, l’oncologo Carmine Cerullo, «Ci auguriamo che il Ministero possa essere concretamente al nostro fianco e sostenere questo progetto straordinario, le cui attività di ricerca sono già iniziate con il Progetto Geneo ed Extra-Geneo per lo studio della genotossicità dei suoli, che ha coinvolto ben 52 Comuni della nostra provincia. I servizi offerti nel campo della Prevenzione primaria e secondaria andranno ad affiancarsi ed integrarsi con quelli erogati dalla Asl di Lecce, così come già avviene come già avviene nei 36 Ambulatori di Prevenzione Lilt attivi in provincia, l’Assistenza domiciliare oncologica che Lilt eroga in 5 Distretti socio-sanitari, e nei Centri di Orientamento Oncologico (C.Or.O) ove sono presenti quotidianamente i volontari Lilt».

«Doveroso ricordare», sottolineano Pepe e Cerullo, «che la struttura, oggi patrimonio di tutti i cittadini che l’hanno fortemente voluta e sostenuta, è stata progettata e realizzata grazie al lavoro volontario e all’impegno di tantissimi professionisti del territorio, ringraziamo per tutti l’ingegnere Flaviano Giannone cui è affidata la Direzione Lavori. Siamo ora alla fase della dotazione tecnologica per la quale occorrono ulteriori risorse al fine di poter mettere in funzione al più presto il Centro e offrire servizi fondamentali alla cittadinanza, che andranno ad integrarsi e a supportare la rete dei servizi socio-sanitari del nostro SSN, con cui da sempre collaboriamo. È un progetto che oggi più che mai riteniamo fondamentale per arginare le disuguaglianze sanitarie e andare incontro alle esigenze crescenti di tanta parte della popolazione che purtroppo spesso rinuncia a curarsi. Per cui continuate a sostenerci, anche attraverso il 5 per mille a Lilt Lecce. Il vostro aiuto è fondamentale per continuare ad erogare i servizi gratuiti e sostenere i progetti Lilt di Educazione alla Salute che oggi coinvolgono oltre 70 scuole del territorio».

Il Centro Ilma è un progetto “di iniziativa popolare” realizzato da Lilt Lecce in seguito ad un protocollo d’intesa con Regione Puglia, Provincia di Lecce, Università del Salento e Comune di Gallipoli, e finanziato grazie alle sole donazioni ed al senso solidaristico dei salentini.

I servizi erogati saranno gratuiti come tutte le attività svolte dalla Lilt di Lecce da oltre 30 anni sul territorio provinciale.

Testimonial d’eccezione del “Centro Ilma” sono i Premi Oscar Helen Mirren e Taylor Hackford, i quali hanno realizzato due video-messaggi a sostegno dell’Istituto diffusi da tempo sui media e tramite i canali social e web Lilt Lecce.

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Serie C, Casarano da leggere

Presentati “Dietro la porta” di Gabriele Marra e “Al primo colpo di Antonio Scarangella. cresce intanto l’attesa in città pre il tirono tra i professionisti. Iscrizioen completata e “Capozza” pronto

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di Giuseppe Lagna

Nel Chiostro di Palazzo dei Domenicani, sede del Comune di Casarano, al termine della presentazione del libro “Dietro la porta” di Gabriele Marra, è intervenuto il presidente del Casarano Calcio, Antonio Filograna Sergio, a ringraziare l’autore, come anche Antonio Scarangella, presente in platea, per il suo voluminoso “Al primo colpo“.

Ambedue le opere dei due tifosi rossoazzurri, centrate sulla recente vittoria del campionato, stanno a dimostrare l’entusiasmo palpabile in città, per il ritorno in serie C, dopo un “purgatorio” di ben ventisette anni.

Con un forte applauso il presidente ha poi dichiarato quanto già noto: “Il Casarano Calcio è ufficialmente iscritto in serie C per il campionato 2025-2026!“.

Ma quanto lavoro!

Lungo e complesso è stato l’iter burocratico, ma, nonostante difficoltà incontrate, la documentazione è stata presentata con due giorni di anticipo sulla scadenza del 6 giugno e la stessa ha superato successivamente il dettagliato esame della CO.VI.SOC.

Ugualmente lo stadio Capozza, in simbiosi tra l’amministrazione comunale e la società, in meno di un mese è stato adeguato alle richieste della Lega Pro, attraverso una serie di lavori interni ed esterni.

Ora non resta che attendere le ufficialità del mercato, che prenderà il via il primo luglio, per conoscere con certezza la composizione della nuova rosa, fatta di conferme e acquisti, su cui circolano già numerose voci.

Sempre il patron Antonio Filograna Sergio nelle sue recenti dichiarazioni ha fatto intendere di metter su una formazione che faccia ben figurare il Casarano nel palcoscenico ricco di formazioni blasonate, secondo il suo pensiero di “sognatore, ma sempre con i piedi ben piantati a terra“.

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