Connect with us

Attualità

Tricase, via Pirandello: il sindaco ne ha per tutti

Dopo l’approfondimento dalle nostre colonne sui lavori in via Pirandello per un nuovo supermercato e l’assordante silenzio del sindaco sottolineato soprattutto dalle opposizioni, Antonio De Donno esce allo scoperto e risponde punto per punto in esclusiva per “il Gallo”

Pubblicato

il

Antonio De Donno ritrova la parola e lo fa in esclusiva per “il Gallo”, rispondendo punto per punto a tutti i quesiti sul costruendo nuovo edificio di

via Pirandello, destinato ad ospitare un nuovo supermercato.


«Amministrare è responsabilità, non ricerca spasmodica dei like sui social»


«La vicenda Supermercato in Via Pirandello ha assunto i connotati che chi non ha l’esigenza di apparire mediaticamente a tutti i costi, spesso gettando fumo e fango continuo sulla Città, aveva già ampiamente previsto. Ed il nostro relativo silenzio è frutto di queste riflessioni.


Abbiamo scelto di attendere ad esporre giornalisticamente le nostre determinazioni per lasciare sfogo al circo mediatico e social-mente inutile e dannoso per la Città (perché l’arte del social-mentire-pontificare-accusare è di facile attuazione e non costa fatica, basta avere  una buona faccia tosta e pelo sullo stomaco) e soprattutto attendere la chiusura della fase amministrativa per rispetto agli Uffici che stavano lavorando su una questione socialmente importante e mediaticamente attenzionata. Con centinaia di cittadini abbiamo parlato e condiviso la complessità di fare scelte o non poterle fare, sempre nel rispetto delle norme e delle contingenze storiche.


Andiamo con ordine. Senza dilungarmi molto sui passaggi amministrativi che in 20 anni hanno portato alla situazione odierna, frutto di una scelta o di trascuratezza delle passate Amministrazioni  nel non esercitare un diritto di esproprio a causa delle condizioni idrogeologiche della zona (nell’Amministrazione Coppola del tempo Giovanni Carità era presente e avrebbe potuto spendersi per questo…), passaggi già ben descritti nei vostri precedenti articoli, dai ricorsi al Tar del proprietario alla nomina del Commissario ad acta che ritipizza tutta l’area, rendendola edificabile, con prescrizioni regionali che nel 2015 ne attenuano l’impatto edificatorio, con le scelte locali di dare alla stessa l’assetto attuale. prima con l’Amministrazione Coppola con la Delibera del 2017 e poi con quella Chiuri e la Delibera numero 34/2019, che chiudono il cerchio, mi chiedo: quando si esprimono valutazioni su argomenti così seri, sui quali già è difficile districarsi per un amministratore ed immaginiamo quanto lo sia per un semplice cittadino che non ha l’obbligo di informarsi nel dettaglio, si ha l’onestà intellettuale di semplificarne la comprensione e di fare proposte serie e fattibili per lasciare ai lettori la possibilità di farsi un’idea compiuta e di esprimerla con cognizione di causa? O piuttosto l’interesse è sempre lo stesso, accendere fuochi di continuo, creare guerriglia urbana sui social, offendere e lanciare accuse gravi ma in realtà mai dimostrate e dimostrabili, ed attendere i like degli ignari e fuorviati cittadini e dei leoni da tastiera? Tutto a spese dell’immagine della Città e dei cittadini? Perché quello che era un dubbio ormai è certezza.


Riassumiamo prima la nostra posizione, poi quella degli attori non-protagonisti.


In tanti de visu mi avete chiesto cosa ne pensassi della nascita di un supermercato in Via Pirandello, se avessi preferito altrimenti un parco più esteso che raggiungesse via Vittorio Emanuele.  A tutti ho detto ciò che qualsiasi cittadino o bambino del mondo avrebbe risposto: avrei preferito un polmone verde con un bel laghetto e le paperelle, che qualche amico (?) buontempone continua a proporre! Ma la domanda è fuorviante, e gli attori intervenuti mediaticamente lo sanno bene».


Tricase che fare? A Giovanni Carità dico…


La politica può essere subita o agita”, premette il consigliere di opposizione, “l’attuale maggioranza che siede a Palazzo Gallone sta dimostrando con i fatti di subirla, tanto che su questa vicenda, come su altre, ha preferito scomparire dalla scena. La colpa più grande di De Donno, a mio parere», affonda Carità, «è stata proprio questa: attendere gli eventi senza minimante cercare di anticiparli. Questo atteggiamento, figlio di una politica anni ’80, non paga più, si ritorce contro. Oggi c’è bisogno di dinamicità, di coraggio, di intraprendenza, di trasparenza politica… Purtroppo questo a Tricase manca e mancherà ancora”.


«Il consigliere Carità ha ormai imparato i trucchetti dei social, come qualche suo collega, e fece un post preparatorio all’ultimo Consiglio comunale al quale doveva poi legare il video in cui sbraitava contro il sindaco silente che a suo dire preferiva non dire nulla, contravvenendo a tutti gli obblighi politici ed amministrativi che ne contraddistinguono il ruolo. Peccato però che il dibattito da noi programmato in Consiglio prevedeva l’intervento del Presidente della seconda Commissione, Vito Zocco, che avrebbe introdotto l’argomento e specificato che la convenzione della strada da costruire (alle spalle del nascente supermercato e a spese del costruttore, solo questo decideva il Consiglio, non la nascita del supermercato legittimamente approvata dagli uffici in base alla situazione di fatto esistente) aveva avuto il parere positivo di tutti i gruppi  consiliari ad eccezione di Carità, poi ci sarebbe stato l’intervento dell’ing. Vito Ferramosca che sarebbe entrato nei dettagli tecnici ed infine il dibattito consiliare al quale io, ovviamente, avrei partecipato e detto la mia. Ma il consigliere-regista aveva bisogno del videoclip subito perché i tempi dello show erano stringenti e quindi ha fatto tutto da solo e subito, nell’eventualità in cui il dibattito non si fosse tenuto come poi è accaduto, ed ha utilizzato la tecnica aggressiva copiata dalle Iene per lasciare poi i suoi followers a bocca aperta.


Non ha capito che io alle provocazioni non rispondo, ho altre visioni ed altri obiettivi da raggiungere per cambiare volto al paese.


Rispondo alle sue interrogazioni in Consiglio ovviamente, non avendo altre occasioni per confrontarmi con lui sulla visione della Città, perché dalla fine del 2020 lui rifugge il confronto con me in Comune.


Ma sopravvivrò’! Cosa avrebbe fatto Carità da sindaco nella situazione odierna? Avrebbe avuto due opzioni, ambedue a nostro parere (e presumo di tutti i consiglieri comunali d’Italia) impercorribili.


Ritipizzare l’area: andare in Consiglio comunale, trovare una maggioranza disposta a farlo, trovare 7-800mila euro euro per comprare l’area di circa 4mila mq su cui sta nascendo il supermercato e farne un prolungamento del parco, spendendo una media di 200 euro a mq per fare un giardino (stessa opzione che avrebbero potuto esercitare oggi gli imprenditori privati che non vogliono la nascita di un M2).


A proposito del costo del Parco, sempre per dovere di cronaca, la realizzazione dell’area a destra di via Pirandello, andando verso via Apulia dove insistono i giochi, è costata 200mila euro (e non 600mila come si sostiene sui social). Quindi 9mila mq / 200mila euro = 22 euro a mq. I restanti 400mila sono stati impegnati nell’area adiacente ad Acait, dove i circa 7mila mq di parco avevano difficoltà e caratteristiche diverse.


NdA: un amministratore, o chi lo è stato, ha sempre il dovere di fornire dati.


Le considerazioni sulle scelte fatte da altre amministrazioni sono fondamentali per guidare le scelte future, ma va sempre chiarito quali siano i costi reali quando si ribaltano scelte del passato, ove sia possibile farlo.


Decidere in consiglio comunale la ritipizzazione dell’area come previsto nel 2015  significherebbe attirarsi in tempo reale i contenziosi ad esito scontato di cui sopra. Perché, cari concittadini, su quelle aree ci sono oramai diritti acquisiti da terzi ed esercitati, come per le villette del Complesso On Park verso via Apulia, e qualsiasi azione oggi contraria ai diritti acquisiti comporterebbe cause milionarie contro il Comune ad esito scontato sfavorevole allo stesso. A voi ogni considerazione».


Cantiere civico, a Carmine Zocco dico…


Per  Cantiere Civico (in Consiglio comunale con Carmine Zocco, Gianluca Errico e Giacomo Elia) “il tema non è che si sia favorevoli o contrari a una nuova costruzione commerciale. Ognuno ha la sua idea ma non è un’opera su cui poter discutere. È suolo privato, iniziativa di un privato. E non è sul tema della costruzione del supermercato che il consiglio comunale è stato chiamato a decidere, bensì su quello della viabilità”.


Sul sindaco De Donno, il capogruppo in consiglio comunale, Carmine Zocco, attacca: “È anche assessore all’urbanistica, ha scelto di non decidere, condannando la città ad una spesa di 215mila euro per costruire una strada che il privato si era offerto di finanziare per la quota di 188mila euro. Quei 215mila euro sono soldi di tutti, ma per il Sindaco tutto ciò è irrilevante. Decide in autonomia di non accettare soldi per un’opera primaria e destina piuttosto fondi pubblici a incarichi professionali personali. Per l’interesse di tutta la comunità si rivela debole, stordito, incapace… in balìa degli eventi e delle iniziative private, senza dare alla nostra Tricase la linea politica per il bene comune che merita”.


«Carmine Zocco continua a seminare falsità con una nonchalance filosofica unica: ha iniziato in campagna elettorale, denunciando fatti, misfatti e indagini della magistratura, tutti rivelatasi falsi e inesistenti; ha continuato in Consiglio , denunciando le “capisci a me, consulenze occultate!” a proposito del Piano del Commercio ( ah… giusto! Se ci fosse stato ed avesse avuto valore cogente con scelte precise, forse in Via Pirandello non sarebbe nato il supermercato! Peccato così non sia stato. Noi vogliamo migliorarlo proprio perché così sia in futuro) e non si capisce a cosa e a chi si stia riferendo».


Decide in autonomia di non accettare soldi per un’opera primaria e destina piuttosto fondi pubblici a incarichi professionali personali”.


«Cari concittadini, che dire? Non si è ancora rassegnato alla sconfitta elettorale evidentemente, ed il livore annebbia le idee e la penna, tenta invano di farsi querelare non accettando il fatto che noi vogliamo traghettare Tricase fuori dalle beghe giudiziarie consiliari in cui si era cacciato e dall’indifferenza politica in cui era finito! Chiedetegli cosa vuol dire che io abbia deciso in autonomia di non accettare soldi per un’opera primaria: questa maggioranza ha portato in Consiglio comunale la convenzione per la strada retrostante il nascente supermercato. Abbiamo atteso vari mesi prima di farlo, perché il dibattito è stato lungo ed articolato anche in maggioranza, ed io non sono e non sarò mai il sindaco che dà ordini di scuderia ai suoi consiglieri, ciascuno è libero di esprimere la propria idea e sensibilità su tutto ciò che ci siamo ritrovato a gestire e deciso da passate amministrazioni.


Abbiamo così calendarizzato in Consiglio comunale l’approvazione della Convenzione per la strada a carico dell’imprenditore, convenzione per la quale Cantiere civico in seconda commissione ha annunciato il proprio voto favorevole in Consiglio. Poiché il consigliere Carmine Zocco non perde occasione per tralasciare la sua esperienza di amministratore per tornare tra i banchi di scuola della protesta studentesca, ecco che ha più interesse a far rilevare che la maggioranza nel momento dell’approvazione non aveva i numeri per farlo facendo chiedere ai suoi il rinvio, che stare al suo posto e fare ciò che aveva dichiarato in seconda commissione, cioè votare a favore della convenzione. Se fosse stato responsabile, oggi avremmo approvato la strada posteriore al supermercato e non staremmo qui a discutere.


Come potete facilmente dedurre, è più importante il risultato mediatico dei like e del fumo che si vende dell’interesse generale che, anche a costo di votare accanto alla maggioranza in quel momento non al completo, avrebbe ottenuto.


Vedremo cosa accadrà… nel frattempo le polemiche “sull’avremmo voluto un parco verde” sono capziose e niente altro, mitigheremo l’impatto certamente agendo sul verde dell’ area interessata, ma questo mi sembra ovvio».

Io debole, stordito e incapace? Questa città cambierà volto in un paio di anni…


Per l’interesse di tutta la comunità si rivela debole, stordito, incapace… in balìa degli eventi e delle iniziative private, senza dare alla nostra Tricase la linea politica per il bene comune che merita”.


«Caro consigliere Carmine Zocco, questa Città cambierà volto in un paio d’anni, tempi tecnici necessari per attuare le linee programmatiche. Tralascio le offese come sempre, ma ti ricordo e ricordo a tutti che abbiamo trovato una Città che aveva a febbraio 2020 una capacità occupazionale di 850mila euro, non esercitata dall’amministrazione precedente a tal punto che, al nostro arrivo, si era ridotta a poco più di 300mila.  Ben 500mila euro persi, ringraziate chi non ha fatto le scelte!


In un Comune che aveva oltre 200 dipendenti ed oggi ne ha 40, di cui 10 vanno via in quota 100, e siamo a 30, al cui interno ci sono i vigili e i funzionari».


Come si fa a lavorare in queste condizioni?


Se foste politicamente onesti direste che la scelta di attingere alle graduatorie di altri Comuni e  le assunzioni semestrali, hanno risolto il problema dei ritardi di 5 mesi in Ufficio Anagrafe, del Giudice di Pace che rischiava di scomparire, e dell’impoverimento degli uffici finanziari per i suddetti pensionamenti.


Se foste politicamente onesti direste che mentre fino ad oggi l’ing. Ferramosca era solo in Ufficio Tecnico a gestire tutto, Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente e Cimiteri, oggi ha un nuovo ingegnere, un nuovo architetto, un nuovo geometra che già lavorano con lui e danno efficienza e dinamicità nuove.


Se foste politicamente onesti direste che abbiamo sbloccato il concorso per ingegneri ed a giorni arriverà un altro professionista in Ufficio Tecnico.


Se foste politicamente onesti direste che questa amministrazione separerà tutti i settori per dare dignità agli stessi, Lavori Pubblici, Urbanistica ed Ambiente avranno ciascuno il loro dirigente ed i loro operatori, che abbiamo trovato Servizi Sociali incardinato sotto Tributi (?) con un valido Dirigente fatto arrivare da Parma ed al quale noi abbiamo dato dignità affidandogli il Settore.


Ed il settore Cultura a voi tanto caro, consiglieri Carità e Carmine Zocco? Inesistente! E voi senza alzare nessuno scudo facebookkiano!


Anche al settore Cultura e Turismo daremo dignità assegnandolo ad una validissima Dirigente.


Se foste stati politicamente onesti avreste detto che stavano per partire tutti i concorsi, (il 29 settemre, NdR), prima categoria C e poi nel 2022 D, che daranno linfa vitale alla macchina amministrativa.


Se foste politicamente onesti direste che non c’erano graduatorie utili per i vigili e quelle aperte le abbiamo utilizzate.


Se foste politicamente onesti direste che stiamo per fare la più grande operazione culturale mai fatta in questo Comune, dare dignità culturale ai grandi palazzi comunali, portando l’arte all’interno di Palazzo Gallone e Convento dei Domenicani, trasferendo gran parte degli Uffici Pubblici in zona Acait (gara per i lavori per la costruzione del nuovo Ufficio Tecnico già assegnata nel secondo capannanone Acait parallelo all’area dedicata momentaneamente ai vaccini, destinata questa ad ospitare Ufficio Anagrafe e Tributi).


Se foste politicamente onesti lavorereste, con le vostre proposte concrete, a fianco dell’amministrazione nel pieno rispetto dei ruoli.


Se foste… già. Ma voi tutte queste cose non le sapete perché non dialogate con la maggioranza, preferite attaccare e vivere nella vostra trincea.


Chiedete ai cittadini se sono d’accordo.


Ad un anno dall’insediamento faremo il resoconto. Nessun risultato può essere raggiunto se non adeguando la macchina amministrativa, saremo puntuali e precisi nel descriverlo.


Io debole, stordito e incapace?


Dimenticavo la riflessione sulla consistenza politica di un Sindaco “debole, stordito, incapace”  e silente secondo chi è “allergici al “non detto”, al “taciuto”, al “celato”. Noi siamo per la trasparenza!”:  La dimensione politica di una classe dirigente non è una autocelebrazione, ma un riconoscimento dei cittadini, di altre autorevoli Istituzioni e classi politiche.


Tricase sta facendo il pieno di eccellenti considerazioni, in Puglia, in Italia e all’estero, nelle Istituzioni e fuori, per programmazione strategica, turistica, culturale, politica.


Ne daremo conto alla Città il prossimo mese, dovete pazientare un poco anche voi visto che preferite rifuggire da ogni momento costruttivo».


«Sono stato eletto per favorire l’interesse generale non quello particolare»


«In conclusione sul Supermercato: duole constatare come anche alcuni amici, o presunti tali da parte mia, oggi si facciano prendere la mano dal livore del legittimo interesse probabilmente intaccato, scadendo in accuse gravi e lanciando sulla Città anatemi ed ombre insieme ai gufi di turno: io sono stato eletto per favorire l’interesse generale, e non quello particolare tantomeno di chi mi ha votato o dice di averlo fatto.


Spero che il tempo riporti tutti alla serenità della ragione e dei sentimenti.


Nel frattempo noi continueremo a traghettare le scelte del passato nel miglior modo possibile ed a pianificare e realizzare la nuova Tricase dei prossimi anni».


Attualità

10eLotto: a Maglie vinti 8mila euro

Con un 7 Oro di una giocata effettuata in via Thaon de Revel

Pubblicato

il

Puglia a segno con una doppietta da oltre 20mila euro nel 10eLotto del 28 ottobre: come riporta Agipronews, vinti 12.500 euro a Rutigliano, in provincia di Bari, con un “5” Doppio Oro in via Giampaolo Filippo, a cui si sommano 8mila euro vinti a Maglie, con un 7 Oro in via Thaon de Revel.

L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 25,3 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 3,2 miliardi da inizio anno.

Complimenti ai vincitori e il solito monito: giocare responsabilmente è fondamentale perché permette di mantenere il gioco un’attività divertente e positiva, prevenendo il rischio di sviluppare una dipendenza patologica.

Importante stabilire limiti di spesa e di tempo, essere consapevoli delle proprie emozioni e giocare solo per divertimento, non come una fonte di reddito o una soluzione ai problemi.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Galatina: dal centro alla Zona industriale in bus

Nuovo servizio di trasporto pubblico urbano con quattro tratte giornaliere, due al mattino e due alla sera

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Da novembre il nuovo collegamento tra centro città e zona industriale: l’amministrazione comunale di Galatina annuncia l’attivazione, a partire da novembre, del nuovo servizio di trasporto pubblico urbano che collegherà il centro cittadino con la zona industriale.

Nelle intenzioni degli amministratori «un traguardo significativo per la città», volto a rafforzare l’integrazione tra aree urbane e produttive, sostenendo al tempo stesso la mobilità dei cittadini e dei lavoratori.

Il servizio, realizzato senza alcun costo aggiuntivo per l’Ente, prevede quattro tratte giornaliere (due al mattino e due alla sera) pensate per favorire la massima comodità di chi si reca quotidianamente nelle aree industriali per motivi di lavoro.

«Era fondamentale», dichiara il consigliere comunale Andrea Gatto, «riconnettere la nostra zona industriale al cuore della città dopo anni di marginalità. Si tratta di un passo concreto verso una Galatina più inclusiva, moderna e attenta alle esigenze del proprio tessuto economico e produttivo. Ringrazio il sindaco per il convinto sostegno a questa iniziativa, nata dal dialogo e dalla collaborazione all’interno dell’amministrazione».

Il sindaco Fabio Vergine aggiunge: «Questo risultato dimostra che, con impegno e visione condivisa, è possibile rispondere in modo efficace ai bisogni dei cittadini e delle imprese, migliorando la qualità dei servizi e rafforzando il senso di comunità».

ORARI DEL SERVIZIO SPERIMENTALE

Mattina

Ore 9.10 p.zza Alighieri

Ore 9.13 Via Ippolito De Maria

Ore 9.15 Via Paesi Bassi – Hotel Hermitage

Ore 9.20 Via Regno Unito

Ore 9.25 Via Lussemburgo

Ore 9.30 p.zza Alighieri

Ore 12.15 p.zza Alighieri

Ore 12.18 Via Ippolito De Maria

Ore 12.20 Via Paesi Bassi – Hotel Hermitage

Ore 12.25 Via Regno Unito

Ore 12.30 Via Lussemburgo

Ore 12.35 p.zza Alighieri

Pomeriggio

Ore 16.00 p.zza Alighieri

Ore 16.03 Via Ippolito De Maria

Ore 16.05 Via Paesi Bassi – Hotel Hermitage

Ore 16.10 Via Regno Unito

Ore 16.15 Via Lussemburgo

Ore 16.20 p.zza Alighieri

Ore 18.30 p.zza Alighieri

Ore 18.33 Via Ippolito De Maria

Ore 18.35 Via Paesi Bassi – Hotel Hermitage

Ore 18.40 Via Regno Unito

Ore 18.45 Via Lussemburgo

Ore 18.50 p.zza Alighieri

Continua a Leggere

Attualità

Il saluto del Rettore Pollice per la fine del suo mandato

L’ho fatto con impegno e passione, e questo mi ha consentito di conoscere molti di voi e di poter apprezzare le vostre qualità…

Pubblicato

il

Carissimi colleghi e colleghe, carissime studentesse e studenti,

tra qualche giorno si chiuderà il mio mandato e lascerò la guida del nostro Ateneo, laddove mi ha portato il vostro sostegno, la fiducia che mi avete accordato oltre sei anni fa; una fiducia che spero abbia trovato conferma nel mio operato. Sono stati sei anni intensi e impegnativi, talvolta difficili, come nel periodo pandemico, ma anche entusiasmanti per le emozioni che ci hanno regalato e, nondimeno, appaganti per i risultati conseguiti, come la realizzazione della Scuola di Medicina che resta di certo il lascito più importante di questo mandato.

GLI ANNI CHE SONO STATI

Anni che ci hanno dato grandi soddisfazioni, andate ben oltre le nostre aspettative, restituendoci non solo una più solida prospettiva di sviluppo, ma anche la stima dei nostri interlocutori pubblici e privati, l’affetto della nostra comunità territoriale. Un riconoscimento indubbiamente importante, posto che tra le missioni istituzionali degli atenei il public engagement ha assunto una crescente importanza e con esso la capacità di concorrere allo sviluppo sociale, economico, culturale del contesto territoriale di cui si è parte.

Un obiettivo, quest’ultimo, che abbiamo tenacemente perseguito attraverso l’elaborazione del Masterplan della Terra d’Otranto, per citare l’azione più rappresentativa, o con la costituzione della rete dei Partner strategici che vede il coinvolgimento di circa centocinquanta attori di livello locale, nazionale e internazionale. Ma questo, come ogni altro risultato raggiunto, è stato in larga misura merito vostro, merito di quanti in questi anni si sono spesi per rinnovare l’immagine del nostro Ateneo; per costruire una nuova prospettiva di sviluppo per la nostra Università, per il nostro territorio.

Pur essendo stato promotore di molte iniziative ed avendo contribuito personalmente alla realizzazione di molte di esse, ho sempre creduto che uno dei compiti fondamentali di chi governa un’istituzione sia quello di mettere in valore le persone che ne fanno parte, di motivarle e coinvolgerle, facendo in modo che ciascuna di esse possa esprimere appieno il proprio potenziale e, sentendosi parte di un progetto corale e di un’istituzione accogliente e dinamica, possa impegnarsi per il bene della propria comunità. È per questo che negli anni del mandato ho cercato di essere sempre al vostro fianco, ascoltando le vostre proposte e aiutandovi a realizzarle, partecipando agli eventi di cui eravate promotori o accompagnandovi nello sviluppo di nuove e più sfidanti progettualità.

L’ho fatto con impegno e passione, e questo mi ha consentito di conoscere molti di voi e di poter apprezzare le vostre qualità, costruendo e rafforzando amicizie che costituiscono la più grande eredità personale di questo sessennio. Parlando di amicizie, sento il dovere di ringraziare la Prorettrice, i miei delegati e delegate, la mia segreteria e il Direttore Generale per avermi supportato e sopportato; una dimostrazione d’affetto che non potrò dimenticare.

INVESTIMENTI E PNNR

Sono orgoglioso di non aver mai interrotto le attività didattiche e di ricerca e di aver potuto contribuire in prima persona all’ottenimento di importanti investimenti come quelli relativi al restauro e la rifunzionalizzazione del Monastero degli Olivetani, o all’acquisizione di importanti asset immobiliari come il complesso ITCA dove a breve realizzeremo un nuovo studentato. Un investimento, quest’ultimo, che è andato ad aggiungersi ad un piano di investimenti immobiliari che, integrando i fondi del Piano per il Sud e del PNRR, ci ha consentito di ridisegnare il nostro Ateneo, ampliando e riqualificando il nostro patrimonio edilizio, rendendolo più sostenibile e funzionale e, al contempo, anche più bello.

In questo stesso periodo abbiamo anche contribuito a ridisegnare l’assetto urbano come la piazza della conoscenza che sta sorgendo tra i nostri plessi di Via Calasso e lo Studium 2000, creando un vero e proprio campus urbano; un’idea che proposi al Comune anni addietro e che trova oggi realizzazione, come il percorso ciclabile che conduce ad Ecotekne. Sono altresì felice di aver personalmente contribuito a ridefinire le strategie di orientamento, dando vita al Summer Camp e, soprattutto, incontrando ogni anno gli studenti e le studentesse di più di una trentina di istituti secondari di II grado delle tre province salentine e costruendo con i dirigenti scolastici un rapporto di intensa collaborazione che ha positivamente inciso sulla crescita delle iscrizioni che abbiamo registrato in questi anni con una dinamica nettamente migliore della media nazionale, pur all’interno di un perdurante processo di spopolamento del territorio salentino che resta una delle maggiori criticità che grava sul nostro futuro.

UN PENSIERO AGLI STUDENTI TUTTI

Agli studenti e studentesse del nostro Ateneo va un ringraziamento particolare per la fiducia che ci hanno accordato, ma anche per essere stati in questi anni una forza trainante e innovativa, collaborando attivamente alla definizione degli indirizzi strategici e degli interventi operativi. Quando penso ai nostri studenti il mio pensiero va, e non potrebbe essere diversamente, a Julie, la nostra studentessa francese che si tolse la vita due anni fa. È stato un momento doloroso che mi porta a dire “mai più”: nessuno studente deve essere lasciato indietro, nessuno deve sentirsi solo nella nostra comunità. In questi anni abbiamo fatto di tutto per rendere il nostro Ateneo più inclusivo, accogliente e sostenibile, potenziando le attività dell’ufficio inclusione, investendo risorse sul counseling psicologico, creando nel campus extraurbano in collaborazione con l’ASL il presidio medico, realizzando il gender equality plan e il bilancio di genere e, più di recente, allargando il nostro impegno agli studenti con bisogni educativi speciali.

Qualche tempo fa mi è capitato di far parte di una commissione che ha laureato uno studente nella sua casa in quanto le sue condizioni di salute non gli consentivano di spostarsi. Vorrei trasmettere a tutti voi l’emozione che ho provato quel giorno e che mi porta a dirvi: è su questi obiettivi che si misura la qualità di una Università pubblica; nel consentire a tutti, indipendentemente dalle condizioni personali e familiari, di mettere in valore il proprio talento, di dare un futuro alla propria vocazione. L’accesso alla formazione universitaria è un diritto che deve essere assicurato a tutti, ai nostri concittadini, certo, ma anche a tutti coloro ai quali questo diritto nel loro paese di provenienza non è garantito, a coloro che fuggono da guerre, persecuzioni o anche solo da condizioni di povertà che non consentono loro di poter avere un futuro.

LE COLLABORAZIONI

Di qui l’impegno a guardare anche oltre i nostri confini. Sul piano dell’internazionalizzazione abbiamo ampliato le nostre collaborazioni strategiche grazie a numerose missioni istituzionali che ci hanno portato in una ventina di Paesi europei ed extraeuropei con importanti risultati quali: la costituzione di una alleanza europea (il Consorzio Athena); la creazione di un centro di ricerca alle Galapagos, che speriamo presto di poter potenziare, e l’avvio di nuove missioni archeologiche all’estero come in Iran e in Uzbekistan. Ma le iniziative che mi rendono maggiormente orgoglioso sono l’istituzione del bando Unisalento4Talents e l’apertura di una sede didattica in Madagascar; proprio in questi giorni quest’ultima, in ragione del suo valore innovativo e dei valori etici che sono ad essa sottesi, è stata premiata con un finanziamento ad hoc della Fondazione con il Sud.

Sempre sul piano dell’internazionalizzazione ho saputo, proprio mentre vi scrivo, che un nostro progetto con i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo – progetto di cui sono stato personalmente promotore – è stato fatto proprio dall’Unione Europea e vedrà la sua realizzazione già nel 2026. Del resto sulla cooperazione internazionale abbiamo investito in maniera convinta aprendo su questi temi una magistrale a Brindisi in collaborazione con le Nazioni Unite che in questa città hanno una delle loro più importanti basi logistiche. Una magistrale tesa anche a rilanciare il nostro impegno didattico nel capoluogo brindisino dove abbiamo aperto una sede nel chiostro di San Paolo Eremita.

Tornando agli obiettivi dell’inclusione questi si sono inseriti in una più generale strategia di Ateneo che ha cercato di dare piena attuazione ai principi ESG. È infatti in questa direzione che vanno lette azioni fondamentali come l’elaborazione del Piano di Sostenibilità di Ateneo, la ridefinizione del quadro organizzativo e l’investimento sul personale tecnico, amministrativo e bibliotecario affinché potesse raggiungere una dimensione quantitativa e qualitativa coerente con le esigenze dell’Ateneo e offrisse a tutti i dipendenti un’opportunità di crescita professionale in un ambiente più dinamico e meno stressante in ragione della redistribuzione dei carichi di lavoro. I margini di miglioramento su questo piano sono ancora molti, ma sono certo che la nuova governance andrà con determinazione in questa direzione. 

QUELLO CHE LASCIO

Se vogliamo puntare all’eccellenza abbiamo infatti bisogno del contributo di tutti voi e questo lo si potrà ottenere solo se ciascuno di voi sarà messo nelle condizioni di dare il meglio di sé. Ambire all’eccellenza vuol dire potenziare la ricerca, in quanto asse portante dell’istituzione universitaria; senza una ricerca di qualità non può esservi infatti una didattica di qualità e la stessa terza missione viene ad essere privata del suo slancio innovativo. È con questo obiettivo che in questi anni ci siamo impegnati a migliorare e ad arricchire i nostri laboratori di ricerca, a rafforzare la nostra presenza nelle reti nazionali e internazionali, a creare nuove infrastrutture di ricerca e di connessione con il mondo delle imprese. Abbiamo iniziato con la costituzione del Salento Biomedical District e abbiamo proseguito, entrando in ben tre dei cinque Centri Nazionali per la Ricerca creati con i fondi del PNRR. 

Ci stiamo dotando di attrezzature di ricerca che ben pochi atenei in Italia e in Europa possono vantare e, non ultimo, abbiamo realizzato importanti investimenti sul piano del trasferimento tecnologico, come la creazione della rete I-Store e la progettazione dell’incubatore-acceleratore d’imprese che è al momento in fase di realizzazione nell’area industriale di Surbo o, ancora, la costruzione a Campi Salentina di un centro integrato per la vitivinicoltura di qualità – un’altra iniziativa volta a mettere in valore le vocazioni produttive della nostra terra – e da ultimo, ma non per ultimo, a Cavallino nel Convento dei Domenicani stiamo creando un Centro per il Restauro in collaborazione con il Polo Bibliomuseale e la Regione Puglia. Abbiamo lavorato naturalmente anche sulla comunicazione, innovando l’immagine del nostro Ateneo – a partire dal logo che oggi esprime la nostra vocazione ad essere luogo di mediazione e di confronto – e creando nuovi ed efficaci strumenti di comunicazione come la Web Radio di Ateneo (SUR, Salento University Radio) e iniziative volte a rafforzare la reputazione e il senso di appartenenza, come il Graduation Day.

Dovrei riportare molte altre iniziative realizzate in questi anni o in corso di realizzazione e mi scuso con quanti non le troveranno elencate in queste poche pagine avendo dedicato ad esse larga parte del proprio tempo, ma credo di aver già abusato della vostra pazienza.

Ci eravamo ripromessi di essere un faro culturale, un gateway tecnologico, un ateneo inclusivo, un motore di sviluppo sostenibile, un bene comune per la nostra comunità; credo che tutti questi risultati siano stati raggiunti e la presenza del Presidente della Repubblica alla nostra ultima inaugurazione è stato il coronamento di questo percorso, il giusto riconoscimento all’impegno di tutti noi. Spero davvero di aver contribuito nel mio ruolo istituzionale a rendervi, come lo sono io, orgogliosi di far parte di questa comunità accademica.

Abbiamo fatto insieme molta strada, ma molta strada è ancora da percorrere e occorre che l’impegno di tutti e tutte voi non venga mai meno, che cresca e si rafforzi la coesione e la convergenza perché l’Ateneo e il territorio sono di fronte a sfide assai complesse e per vincerle c’è bisogno di tutti noi. Continuerò ad essere convintamente al vostro fianco, al fianco della nuova Rettrice, come voi e lei avete fatto con me in questi anni. Non mi resta che ringraziarvi e augurare a ciascuno di voi e alla nostra Università di non perdere mai di vista l’obiettivo: contribuire, attraverso il progresso della conoscenza e il pensiero critico e indipendente, a rendere il mondo un luogo migliore in cui vivere, a partire dal nostro amato territorio.

Un abbraccio Fabio Pollice

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti