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Oggi a Melpignano la festa dei ‘Tarantati’

Questa notte l’evento tanto atteso dopo il periodo ‘frenato’ dal Covid. Presenta Madame, ospite Stromae

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Notte della Taranta, concertone con Stromae


A Melpignano oggi 27 agosto.


Stromae, la star internazionale, torna dal vivo in Italia sabato 27 agosto per una speciale partecipazione, ospite della Notte della Taranta di Melpignano, diretta dal maestro Dardust.


L’artista poliedrico, reduce dalla recente release di Multitude, suo ultimo album, si esibirà per un’imperdibile, unica e straordinaria performance sul palco dello storico festival salentino, che quest’anno torna ad abbracciare il pubblico e sarà trasmesso daRAI 1, giovedì 1° settembre alle 23,15.


«Ho pensato sin dall’inizio che Stromae fosse il testimonial perfetto per questo venticinquesimo anniversario della Notte della Taranta», ha spiegato Dardust, il maestro Concertatore Dardust, «Stromae si è imposto nella scena musicale mondiale facendo un lavoro di contaminazione stilistico senza precedenti unendo tradizione e contemporaneità e mondi musicali lontanissimi tra loro, sostenendo che il multiculturalismo è un tesoro da preservare e diffondere. Il titolo del suo ultimo album è‘Multitude’ e ritengo che questa parola possa perfettamente rappresentare il concept del lavoro di ricodifica e contaminazione musicale svolto quest’anno, che ha comunque l’idea di tenere sempre al centro l’Orchestra Popolare e il repertorio della Notte della Taranta per poi farli viaggiare nello spazio e nel tempo. Ed è esattamente quello che fa Stromae sottolineando sempre la molteplicità di influenze musicali che utilizza nei suoi lavori, con l’obiettivo di creare una miscela tra pop e world music, anche se come afferma lui stesso ‘non credo che l’espressione world music abbia più senso ormai: la verità è che viviamo un’epoca in cui il pop è in se stesso world music’. Quello che regaleremo al pubblico della Notte della Taranta è l’essenza stessa del rito che torna a celebrarsi in piazza, abbracciando la galassia del pubblico, una moltitudine di storie che commuove».


«Notte della Taranta è un evento internazionale fortemente legato alle nostre tradizioni», ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, «ogni volta si scende in un’arena, molto complessa e affascinante insieme. Grazie a Dardust per essere con noi e soprattutto per avere ottenuto la disponibilità di Stromae che sembra quasi incarnare l’identità pugliese più antica. É per noi molto importante accettare queste sfide, perché la Puglia è un insieme infinito di contaminazioni del quale possiamo solo apprezzarne la bellezza e assumere, come il maestro sta facendo, il compito di andare avanti, senza tradire questo metodo. Si rafforza così la tenuta complessiva dell’umanità, si rafforza la politica, l’economia, la cultura. Grazie di cuore a Massimo Manera, al sindaco e a tutta la squadra straordinaria de La Notte della Taranta che ancora una volta sta facendo la gloria culturale della Puglia».


«La musica è un linguaggio universale e la Notte della Taranta è diventata un appuntamento atteso in tutto il mondo, così attrattivo da essere diventato una motivazione di viaggio. Ogni canzone, in dialetto, consente di mantenere viva e vitale la lingua arcaica locale in unottica di riscoperta delle tradizioni al fine di una piena promozione del territorio. Siamo orgogliosi di poter celebrare con la Fondazione i 25 anni della Notte della Taranta»,ha dichiarato il direttore generale di Pugliapromozione Luca Scandale, «che sarà il punto di partenza di un’altra finestra spalancata su nuove sonorità musicali, di ballo, di cultura delle radici anche in ragione della trasmissione dell’evento su Rai1 con il supporto di Pugliapromozione e #weareinpuglia».


Innato alchimista degli opposti, il cantautore belga di origini rwandesi, definito performer tra i più intriganti e completi dell’ambiente pop, Stromae ha trovato la formula magica per mescolare rap, afrobeat e testi francofoni senza dimenticare la tradizione.


Gli album Cheese (2010) e Racine Carrée (2013), guidati dai titoli Alors On Danse, Papaoutai e Formidable, hanno superato ogni aspettativa, riempito le sale da concerto e conquistato le piste da ballo: 4 milioni di album venduti (di cui 3,5 milioni di vendite fisiche). Stromae ha ricevuto innumerevoli premi, tra cui quattro Victoires de la Musique, quattro NRJ Awards, un MTV Award, eha compiuto imprese storiche come riempire il prestigioso Madison Square Garden di New York. Ad oggi, la sua discografia conta circa 6,5 miliardi di streaming in tutto il mondo.


Multitude è l’altro percorso in cui Stromae esplora il mondo, pur rimanendo saldamente legato alle sue radici. Di recente ha pubblicato il nuovo singolo Mon Amour con la strepitosa collaborazione estiva, quella con la pop star mondiale di origine cubana Camila Cabello.


La Ragnatela della Taranta


Intanto dal 4 al 25 agosto torna la Ragnatela della Taranta, il più grande festival itinerante italiano che attraverserà 21 comuni del Salento con un’edizione dedicata al tema La tradizione del nuovo”.


Un festival che promuove il dialogo tra musica, danza e poesia, da 25 anni protagonista dell’estate italiana. Un archivio parlante che avvicina il mondo della tradizione salentina alla riproposta, indaga le radici del cambiamento e rilegge la storia della musica popolare attraverso occasioni di pura sperimentazione.

400 artisti coinvolti, 100 ore di live show, per festeggiare il ritorno del pubblico nelle piazze il 4 agosto a Corigliano d’Otranto, 5 agosto San Vito dei Normanni, 6 agosto Nardò, 7 agosto Sogliano Cavour, 8 agosto Nociglia, 9 agosto Cursi,  10agosto Galatone, 11 agosto Carpignano Salentino, 12 agostoAlessano, 13 agosto Racale, 14 agosto Lecce, 16 agosto Ugento,  17 agosto Zollino, 18 agosto Galatina, 19 agosto Castrignano de’ Greci, 20 agosto Cutrofiano, 21 agosto Calimera, 22 agostoMartignano, 23 agosto Soleto, 24 agosto Sternatia, 25 agostoMartano e 27 agosto la finalissima con l’atteso Concertone di Melpignano.


 Sono 43 i concerti che animeranno le tappe del Festival con Menamenamò, Ambrogio Sparagna, Antonio Castrignanò, Ombre Illuminate, Tarantarneo, Tamburellisti di Torrepaduli, Cardisanti, Canzoniere Jonico Pizzicati int’allu core, Francesco Loccisano e Andrea Piccioni, Scazzacatarante, I Tamburellisti d’Otranto, Kamafei, Folkatomik, Officina Zoè, Uccio Aloisi Gruppu, Ariacorte Musica Popolare, Mimmo Epifani, Kalurya, Enzo Petrachi e Folkband22, Antonio Amato Ensemble con Fiorenza Calogero e Marcello Vitale, Pietrevive del Salento, Sette Bocche, Mascarimirì, A Sud di Bella Ciao, Criamu, Pino Ingrosso, I Calanti, Alla Bua, Parafonè, Li Strittuli – Compagnia di Musica Popolare, I Trillanti, Kalascima, Briganti di Terra d’Otranto, Rocco Nigro, Enza Pagliara, Unzapzap Bif Band, CGS Canzoniere Grecanico Salentino, Nui…Nisciunu, Armonia Greca, Stella Grande e i giovani Taranters. L’Orchestra Popolare La Notte della Taranta sarà protagonista in tre concerti speciali a San Vito dei Normanni, Martignano e Galatina con Enza Pagliara, Stefania Morciano, Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Giancarlo Paglialunga, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda e i musicisti Gianluca Longo, Roberto Chiga, Alessandro Chiga, Carlo Canaglia De Pascali, Roberto Gemma, Peppo Grassi, Giuseppe Astore, Nico Berardi, Leonardo Cordella, Antonio Marra, Alessandro Monteduro, Valerio Combass Bruno, Attilio Turrisi.


La Ragnatela, il 7 agosto nella tappa di Sogliano Cavour,  ospiterà il Concerto Recital dedicato al poeta Antonio Leonardo Verri “Fate solo quel che vi incanta” prodotto da Fondo Verri. 


MUSICA


Anche quest’anno la musica è la grande protagonista del Festival Notte della Taranta, a partire dalla serata inaugurale, il 4 agosto a Corigliano d’Otranto, con il ritorno di Ambrogio Sparagna, maestro concertatore dal 2004 al 2006 che proporrà un interessante viaggio musicale lungo la rotta dei Greci con i solisti dell’Orchestra Popolare italiana, le voci dell’orchestra Sparagnina di Corigliano d’Otranto e Theodoro Melissinopoulos con il suo repertorio di canti lirici e ballate elleniche. Una serata che si concluderà con il concerto dei Menamenamò. Per la prima volta il Festival approderà il 5 agosto a  San Vito dei Normanni proponendo i concerti esplosivi di Antonio Castrignanò e dell’Orchestra Popolare Notte della Taranta. A Nardò, il 6 agosto, viaggio tra la musica spirituale e il canto sufi tradizionale dal Mashrèq al Maghrèb,  con Ombre Illuminate un progetto di Ziad Trabelsi.  Seguirà il concerto dei Tarantarneo, un viaggio musicale tra la provincia di Taranto e la Terra dell’Arneo. Il 7 agosto a Sogliano Cavour spazio alla musica popolare con lo storico gruppo dei Tamburellisti di Torrepaduli. A Nociglia l’8 agosto doppio appuntamento con la pizzica: da Taranto il Canzoniere Jonico Pizzicati Int’allu core e dal Salento i Cardisanti. Tamburi e chitarra battente si incontrano a Cursi con la partecipazione del duo Andrea Piccioni e Francesco Loccisano che presentano il loro primo album insieme Upgrade. Concludono la serata gli Scazzacatarante. A Galatone il 10 agosto arrivano i 55 giovani percussionisti che costituiscono I Tamburellisti di Otranto e a seguire i Kamafei di Antonio Melegari. A Carpignano salentino sul palco del Festival si esibirà il gruppo torinese Folkatomik con il loro viaggio nel Sud del mondo. Concluderà la serata Officina Zoè. Ad Alessano il 12 agosto si torna alla tradizione dei cantori con Uccio Aloisi Gruppu e Ariacorte. A Racale il 13 agosto è la volta di Kaluryatra pizziche e tarantelle e di Mimmo Epifani & Barbers con musiche, canti e danze delle barberie. Una vigilia di ferragosto tutta da ballare a Lecce con Antonio Amato Ensemble, che ospiterà Fiorenza Calogero e Marcello Vitale, e Enzo Petrachie la sua Folk Band. A Ugento, il 16 agosto, il ritorno dei Mascarimirì di Claudio Cavallo Giagnotti, la serata si aprirà con Pietrevive del Salento e Sette Bocche dalla Campania. A Zollino il 17 agosto il grande affresco popolare A Sud di Bella Ciao con Riccardo Tesi, Elena Ledda, Lucilla galeazzi, Alessio Lega, Nando Citarella, Maurizio Geri, Gigi Biolcati, Claudio Carboni. Seguirà il concerto dei Criamu. Nella città del culto di San Paolo, Galatina, il 18 agosto in programma il secondo concerto speciale dell’Orchestra Popolare Notte della Taranta. Apre la serata Pino Ingrosso. Il 19 agosto a Castrignano de Greci spazio alla pizzica ballata con Alla Bua e I Calanti. A Cutrofiano il 20 agosto dalla Calabria il collettivo musicale Parafonè e dal Salento Li Strittuli. Il 21 agosto a Calimera in scena I Trillanticon i canti della Ciociaria e il gruppo salentino Kalascima. A Martignano il 22 agosto terzo appuntamento speciale per l’Orchestra Popolare Notte della Taranta. Aprono la serata IBriganti di Terra d’Otranto. Il 23 agosto a Soleto Rocco Nigroproporrà Come fece e come non fece un concerto spettacolo che unisce musica e pittura dal vivo. A seguire Enza Pagliara e il suo Fasinfasò, un ritorno alla musica viva dalle pizziche alle serenate, dagli stornelli ai canti alla stisa. A Sternatia il 24 agosto Unzapzap Bif Band il gruppo nato a Borgagne nel 2016 e diretto da Luigi Morleo. Chiude la serata l’atteso concerto del CGS- Canzoniere Grecanico Salentino. Il Festival si chiuderà a Martano il 25 agosto con i giovani del progetto Taranters legato alla valorizzazione delle lingue minoritarie all’interno del programma Matria della Regione Puglia. E a seguire i concerti dei Nui…Nisciunu, Armonia Greca e Stella Grande.


DANZA


Curati dal Corpo di Ballo della Notte della Taranta tornano i laboratori di pizzica, appuntamento imperdibile per gli appassionati della danza salentina che si ritrovano nella piazza dei paesi ospitanti il Festival per partecipare alla grande ronda danzante. Si formano i grandi cerchi inclusivi e aperti guidati dai danzatori della Taranta che accompagnano il pubblico alla scoperta del ritmo del tamburello e delle diverse espressioni della pizzica: pizzica di corteggiamento, pizzica tarantata e pizzica scherma.


I laboratori si terranno alle 19:30, il 4 agosto  nell’atrio del Castello Volante di Corigliano d’Otranto, il 5 agosto in piazza Carducci a San Vito dei Normanni, il 6 agosto in via XXV luglio a Nardò, il 10 agosto in piazza San Sebastiano a Galatone, il 14 agosto in piazza Libertini a Lecce e il 24 agosto in piazza Umberto I a Sternatia.


Dopo lo straordinario successo registrato al Festival Internazionale di Danza Popolare e ai Giochi del Mediterraneo in Algeria, torna anche Pizzica in Scena, lo spettacolo del Corpo di Ballo della Taranta con le coreografie di Mattia Politi: appuntamento il 23 agosto alle 21:00 in piazza Osanna a Soleto. In scena: Serena Pellegrino, Mihaela Coluccia, Luscia Scarabino, Veronica Mele, Cristina Frassanito, Stefano Campagna, Fabrizio Nigro, Andrea Caracuta e Marco Martano.


La danza sarà protagonista anche nella tappa di Nardò con Ombre Illuminate, un progetto di musica e danza Sufi dal Mashrèq al Maghrèb, ideato da Ziad Trabelsi, componente dell’Orchestra di Piazza Vittorio, musicista tunisino che ha mantenuto lo stretto legame con la cultura del suo paese d’origine. Uno spettacolo di forte impatto ritmico, tra improvvisazione, spiritualità e contaminazione.


POESIA


“Fate solo quel che vi incanta” è il titolo del concerto recital proposto nella tappa di Sogliano Cavour il 7 agosto, dal Fondo Verri per celebrare la poetica di Antonio Leonardo Verri. Il recital concerta testi tratti da: “Il pane sotto la neve”, “Bucherer l’orologiaio”, “I trofei della città di Guisnes”, “Il Fabbricante d’Armonia”, una coralità di voci recitate dagli attori G. Piero Rapanà, Simone Franco, e cantate da Daria Falco accompagnata dalla fisarmonica di Bruno Galeone, da Emanuele Coluccia al pianoforte e al sax e da Vincenzo Grasso al clarinetto e alle percussioni Davide Chiarelli. 


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Master in gastronomie territoriali sostenibili a Melpignano

Lo scopo è quello di formare figure professionali capaci di affrontare le grandi sfide del nostro tempo. Inaugurazione domani (ore 17,30), presso l’Auditorium di Palazzo Marchesale

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Tradizione come rigenerazione.

Si è soliti associare, anche nel settore agroalimentare, la tradizione al passato, l’innovazione al futuro.

Ma è un errore.

In realtà, la tradizione è proprio ciò che sostiene la vita e il suo impulso ad andare avanti, rigenerandosi continuamente.

Proprio per evitare di alimentare una retorica vuota del concetto di tradizione, è necessario non vederla come un passato da conservare ma, piuttosto, come il presente da cui sempre sgorga il futuro.

Questo il tema del dibattito che, nel pomeriggio di domani, venerdì 9 maggio, accompagnerà l’inaugurazione ufficiale del Master universitario di primo livello in “Gastronomie territoriali sostenibili e food policies” di Melpignano. 

Un percorso unico sul territorio che forma i protagonisti del cambiamento nel mondo dell’alimentazione e della sostenibilità, nato da un’idea dell’amministrazione comunale di Melpignano e realizzato in collaborazione con l’Università del Salento, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Slow Food Italia e l’associazione Està.

Un’opportunità importante per i 25 partecipanti (laureati di ogni disciplina) che potranno partecipare alla seconda edizione del Master, senza alcun costo, grazie ai finanziamenti ottenuti con il bando Borghi vinto dal Comune di Melpignano insieme ai partner di progetto e si specializzeranno nel settore agroalimentare con un approccio sostenibile, acquisendo le competenze essenziali nella pianificazione e nel management dei sistemi alimentari, utilizzando strumenti di regolamentazione e gestione per creare attività di ristorazione pubblica a filiera corta e promuovendo la cultura gastronomica come leva per una ristorazione di qualità e un turismo sostenibile.

A partire dalle 17,30, presso l’Auditorium del Palazzo Marchesale di Melpignano, dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato, seguiranno quelli del rettore di Unisalento, prof. Fabio Pollice e del rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, prof. Nicola Perullo.

A partire dalle 18, poi, si alterneranno gli interventi del direttore del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali di Unisalento, prof. Mariano Longo, del direttore del Master, prof. Angelo Salento, del rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Prof. Nicola Perullo: «Il concetto di ‘tradizione’ viene oggi spesso equivocato. Da una parte, la si intende come mera conservazione nostalgica, passatismo ideologico e immobilismo; dall’altra, la si intende come l’opposto dell’innovazione, della spinta all’evoluzione e al cambiamento. Entrambe queste concezioni della tradizione sono sbagliate, perché la tradizione è un processo dinamico. La tradizione è ciò che è stato trasmesso a noi dai predecessori, ma come in una staffetta: noi prendiamo da loro il testimone e lo portiamo avanti, e questo è il meccanismo alla base di ogni ricerca e di ogni innovazione».

Un’impostazione didattica di 296 ore che prevede attività in presenza il venerdì e il sabato. Il programma si articola in tre moduli fondamentali: il primo “Storia, Cultura e Paesaggi dell’Identità Gastronomica Italiana; il secondo su “Prodotti e Filiere di Qualità e il terzo sulla “Progettazione Territoriale e Food Policies, con focus sulla sociologia del turismo sostenibile, i sistemi alimentari urbani e territoriali.

Offre 60 CFU e 1500 ore di formazione, alternando lezioni frontali, laboratori e seminari all’interno del Palazzo Marchesale di Melpignano, stage e viaggi didattici sul territorio con un project work finale. Un’opportunità formativa che garantisce un doppio riconoscimento accademico da parte di UniSalento e UNISG di Pollenzo.

«Si rafforza la collaborazione tra profondo Sud e profondo Nord per investire sulla formazione, sul cibo che è politica, trasformazione del territorio, costruzione di benessere diffuso, di tutela del paesaggio, di pianificazione e governance territoriale e lo si fa creando le migliori alleanze tra comuni ai margini del territorio con università di eccellenza sulla materia», afferma la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato.

Ed è proprio questa la missione del Master: formare figure professionali capaci di affrontare le grandi sfide del nostro tempo.

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Attraversare i confini. Dialoghi sulla contemporaneità a Marina Serra

Dal 10 maggio, ogni sabato, dalle 18 alle 20, al Celacanto, cinque appuntamenti con esperti e docenti universitari per esplorare i nodi della contemporaneità

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Attraversare i confini per superare i recinti di carattere individuale e culturale e riconoscersi appartenenti a un’unica “comunità di destino”: la comunità umana.

È questo il senso profondo e la finalità del percorso “dialoghi sulla contemporaneità“: fornire ai partecipanti una comprensione delle dinamiche e delle implicazioni culturali, socio-economiche e politico-istituzionali che contraddistinguono il contesto globale, nazionale e locale.

Allo stesso tempo si vuole favorire la conoscenza, il dialogo e il confronto tra i partecipanti per educarsi a immaginare insieme soluzioni condivise alle dinamiche sociali e politiche.

E si vuole incoraggiare l’impegno nelle pratiche di cittadinanza del territorio.

Dal 10 maggio al 7 giugno, cinque appuntamenti con esperti e docenti universitari per esplorare i nodi della contemporaneità: Mediterraneo e identità culturali, nuovi nazionalismi, razzismo e suprematismo, l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla percezione della realtà, fino al linguaggio bellico e alle guerre reali.

Un percorso aperto a tutti, volto a rafforzare la consapevolezza democratica e la capacità di leggere la complessità del presente con spirito critico e passione civile.

«Viviamo un momento storico in cui avvertiamo che il mondo può diventare qualcosa di diverso dalla realtà fin qui conosciuta, ma quello che ci domina è l’incertezza rispetto alla direzione che prenderà e l’impotenza ad agire su di essa» ha dichiarato Carmine Zocco, ideatore della rassegna.

Dalla sua esperienza come professore di tante giovani generazioni, è proprio ai giovani che guarda: «La sensazione di sentirci impreparati e disarmati non riguarda soltanto le grandi minacce epocali come le pandemie e l’irruzione prepotente di scenari di guerra nel cuore e alle porte dell’Europa. Si riscontra in modo sempre più diffuso tra i giovani un nuovo elemento di tormento: “l’angoscia climatica”. Gli stessi attivisti di Nuova Generazione ammettono di essere “angosciati per il futuro”. E l’angoscia li priva del futuro, avvertito come “una minaccia e non come una promessa” (M. Benasayag)».

Angoscia e democrazia sono incompatibili.

La democrazia può progredire in modo sano e forte all’interno di un’atmosfera di riconciliazione e di dialogo. Chi assolutizza la propria opinione e non porge ascolto agli altri apre la strada al fanatismo e ai fondamentalismi.

L’angoscia è uno strumento di dominio molto diffuso. Rende ubbidienti e ricattabili.

In un clima dominato dall’angoscia le persone non si fidano più di esprimere liberamente la loro opinione, e questo avviene proprio per il timore di essere repressi.

Perché, come scrive Byung-Chul Han, 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐫𝐢𝐯𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐠𝐨𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐝𝐢𝐨.

CALENDARIO DEGLI INCONTRI

Mediterraneo, crocevia di culture

10 maggioProf. Franco Chiarello già Docente dell’Università di Bari su La scomparsa della realtà nell’era dei social media e dell’AI

17 maggioProf. Luigi Spedicato di Unisalento su Diversi/Uguali: razzismo e suprematismo

24 maggioProf. Fabio Ciracì di Unisalento su

L’Europa e i nuovi nazionalismi

17 maggioProf. Daniele Stasi dell’Università di Foggia su “Parole armatee guerre reali

7 giugnoProf.ssa Alessandra Beccarisi dell’Università di Foggia

Per tutti gli incontri l’ingresso è libero.

Organizzazione a cura di Cantiere Civico e Liquilab, con la collaborazione di Osservatorio Civico.

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Lavoro, formazione, territorio: a Gallipoli il cantiere delle opportunità per il Salento

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Il cambiamento non si attende: si costruisce. È con questa convinzione che prende il via “Opportunit@’ in Movimento”, un percorso di co-progettazione nato per affrontare con strumenti concreti le sfide sociali ed economiche del Salento. Una terra ricca di potenzialità, ma segnata da un’elevata disoccupazione giovanile, dalla frammentazione delle politiche di sviluppo e da un’economia troppo dipendente dalla stagionalità turistica.

Promossa da Mediterranea – Associazione per lo Sviluppo Locale apsin collaborazione con Destinazione Salento – Associazione di Operatori Turistici, con il patrocinio della Provincia di Lecce, l’iniziativa si inserisce nel progetto “Opportunit@’ – Interconnessioni per lo sviluppo di una comunità educante”. Il primo appuntamento si terrà venerdì 9 maggio 2025 alle ore 15:00, presso l’I.I.S.S. “A. Vespucci” di Gallipoli: un tavolo di co-progettazione aperto a enti pubblici, imprese, scuole, università, associazioni di categoria e realtà del terzo settore. L’obiettivo è quello di attivare una collaborazione strutturata tra i diversi attori del territorio per dar vita a politiche del lavoro realmente generative, capaci di trattenere i giovani, innovare l’economia e costruire sviluppo a partire dalla partecipazione.

Interverranno: Sebastiano Leo, assessore regionale alla Formazione e al Lavoro; Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce; Paola Apollonio, dirigente scolastico I.I.S.S. “A. Vespucci”.

Nel corso dell’incontro saranno presentati i risultati preliminari dell’Indagine sull’inserimento lavorativo dei giovani nel settore turistico e sulla destagionalizzazione del lavoro in Salento, realizzata in collaborazione con le imprese locali. Uno strumento essenziale per leggere il presente e progettare il futuro con consapevolezza. Il tavolo si chiuderà con la redazione di un documento di sintesi e la prima bozza del “Patto per il Lavoro – Area Metropolitana Salento”, da proporre a decisori pubblici e istituzioni. Un patto che vuole essere più di un documento: un impegno collettivo a creare nuove opportunità di lavoro, a promuovere l’equità sociale e a costruire un futuro più giusto e sostenibile per il territorio

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