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Attualità

Tricase: L’essenza dell’esserci: aver cura della vita

In corso la terza edizione della settimana di cultura – spiritualità – dialogo presso l’aula magne della Pia Fondazione di Culto e Religione “Card. Giovanni Panico”

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Uno dei più celebri aforismi di Ippocrate era: “Il medico che si fa filosofo diventa pari a un dio” (iatròs philòsophos isòtheos). Il fine di questa settimana di studio segue questa intuizione del padre della medicina, certamente non per fare del medico un dio, ma per consentire un dialogo libero e non ideologico che tenga insieme l’apporto scientifico e quello umanistico finalizzato alla cura olistica della persona umana. La cultura contemporanea, almeno quella intellettualmente onesta, cerca, infatti, strategie di dialogo, libero, aperto e non ideologico, con i diversi saperi per individuare quel fertile terreno di incontro dove consentire la fioritura dell’umanità. Stabilendo, così, una nuova Carta di principi valoriali che a partire dal ragionamento del pensiero filosofico-teologico, trovino la “concretezza” delle discipline scientifiche la cui ricerca e intervento sulla Natura dovrebbe essere finalizzato esclusivamente al bene dell’umanità e alla custodia della Casa comune (Francesco, Laudato sii). Questa alleanza educativa, attraverso un approfondito progetto di cura può contribuire a restituire dignità alla persona umana, oggi minacciata da più parti.


L’Ospedale “Card. Panico” – luogo privilegiato di cura – fin dalla sua fondazione attraverso l’apporto del carisma delle Suore Marcelline si identifica nella società come centro di cultura e di formazione. Il suo ruolo va ben oltre la cura medica delle persone ammalate.


La sua qualità educativa ha contribuito alla rinascita del Sud Salento. Il suo impegno per il futuro è di consegnare alle nuove generazioni la storia di un sogno, trasformato in progettualità dalla fatica del lavoro quotidiano; realizzato con l’impegno della solidarietà; aperto al nuovo con la sua speciale capacità di stare insieme, di fare equipe, come una famiglia per il bene integrale della persona umana.


Il corso, per gli operatori sanitari iscritti (n. 100), dà diritto a 12 ECM


Per le modalità di iscrizione consultare il sito del provider www.maregra.com


Responsabili scientifici


Dott.ssa Maria Antonietta Bleve | Medico-Chirurgo Specialista in Malattie dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva; Dirigente Medico di primo livello Azienda Ospedaliera “Card. Giovanni Panico” – Tricase (Le)


Dott.ssa Angela Nesca | Medico-Chirurgo Specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo; Medico Responsabile Ambulatorio di Endocrinologia/Diabetologia ASL Le, DSS di Gagliano del Capo; Vice Direttrice (per la Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca) dell’Associazione Medici Cattolici Italiani sezione “Santa Maria di Leuca” (Le)


Comitato scientifico              


Dott.ssa Luigia Morciano | Medico-Chirurgo Specialista in Pediatria e Genetica; Dirigente Medico di primo livello Azienda Ospedaliera “Card. Giovanni Panico” – Tricase (Le); Responsabile Aziendale Malattie Rare Pia Fondazione Panico (Le)


Dott. Antonio Negro | Coordinatore Infermieristico del Centro Residenziale di Cure Palliative “Casa di Betania – Hospice” della Pia Fondazione di Culto e Religione “Card. Giovanni Panico”


Prof. Alessandro Sannino | Ordinario Dipartimento di Medicina Sperimentale – Università del Salento


Prof.ssa Luisa Siculella | Presidente del Corso di Studio in Medicina e Chirurgia MedTec – Università del Salento


Dott.ssa Suor Graziella Zecca | Coordinatrice del Polo Didattico Universitario “Card. G. Panico”


Segreteria scientifica: Maregra srl


Segreteria logistica: Mimmo Turco


Moderatori: Dott. Fabio Zavattaro | Giornalista, Vaticanista RAI; Direttore Scientifico Master di Giornalismo LUMSA


Dott.ssa Cristiana Caricato | Giornalista, Vaticanista TV2000


IL PROGRAMMA


Lunedì 16


Ore 17.00 – Registrazione/Presenza


Ore 17.45 – Introduzione a cura dei moderatori


Ore 18.00 – Il ruolo educativo della Comunità cristiana, a cura di don Giuseppe Indino, Vicario Episcopale per il Diaconato Permanente della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca; Parroco.


Un’introduzione necessaria per collocare la settimana di cultura nel solco della tradizione bimillenaria della Chiesa. La Comunità cristiana riceve dal Vangelo il compito e l’impegno ad educare, in modo particolare le nuove generazioni, non solo ai precetti strettamente religiosi, ma anche e soprattutto alla scoperta del valore inestimabile della vita umana. La dignità umana è il principio cardine intorno al quale fondare ogni impegno educativo che ne garantisca il rispetto e la cura, soprattutto in quelle situazioni in cui la sua fragilità risulta maggiormente manifesta e la sofferenza e il dolore la deturpano fino quasi ad annullarla. È compito dell’intera Comunità cristiana educarsi per educare; cogliere quel significato intimo ed indelebile iscritto nell’anima e consegnarlo in dono come motivazione dell’agire curativo integrale.


Ore 18.45 – Intelligenza artificiale e nuovo umanesimo. Possibilità di incontro nel dinamismo etico della curaLectio magistralis del prof. Alberto Gambino,  Ordinario di Diritto Privato presso l’University of Rome Europea; Componente del Comitato Nazionale di Bioetica (CBN); Presidente Nazionale di Scienza e Vita.


Temi di profonda attualità ed opportunità. Da una parte il tentativo di dare contenuto etico alla corsa frenetica della tecnocrazia, dall’altro la comprensione che il bisogno etico è iscritto nell’intimo della persona umana soddisfarlo significa dare ragione alla speranza del raggiungimento del bene comune. La cura può essere l’agorà dove le esigenze di bene della persona umana si incontrano con lo sviluppo di una tecnologia che ha come interesse quasi esclusivo la dimensione economica della vita. Negli ospedali e nei centri di cura l’intelligenza artificiale può essere un vantaggio solo se finalizzata al benessere integrale della persona ammalata; se non si sostituisce alla necessaria relazione di cura tra medico, paziente e familiari; se è capace di garantire il rispetto dell’integrità della persona umana, dei suoi bisogni (anche spirituali), dell’importanza di un dialogo frequente con gli operatori sanitari; se a governarla rimane il pensiero umano e non quello artificiale.


Martedì 17


Ore 18.00 – L’Ospedale centro di cultura. Il ruolo educativo delle Suore Marcelline, a cura del prof. Ercole Morcianocollaboratore volontario dell’Archivio Storico Diocesano della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca.


Nato dal sogno del Card. Giovanni Panico, costruito dall’impegno di Madre Elisa Zanchi, Superiora generale dell’Istituto Internazionale delle Suore Marcelline, l’Ospedale di Tricase negli anni è cresciuto non solo nell’ambito della ricerca medico scientifica, ma è diventato un vero centro culturale sempre disponibile ad “esportare” educazione e formazione (grazie anche alla presenza del corso di laurea in infermieristica che ogni anno prepara, circa trecento giovani pugliesi, alla vita ospedaliera). Un’introduzione necessaria che ha come obbiettivo non il tessere le lodi dell’Istituzione sapientemente guidata dalle suore, ma di essere da sprone per gli operatori sanitari affinché si impegnino a dare il personale contributo all’educazione della società umana e perché le altre Istituzioni civili e religiose, oltre naturalmente alla Comunità umana salentina, riconoscano con gratitudine l’impegno dell’Ospedale nella cura integrale della persona umana e non solo di coloro che vivono il disagio della malattia.

Ore 18.45 – Il diritto alla vita nell’Ordinamento Giuridico ItalianoLectio magistralis del prof. Vincenzo Tondi della Mura, ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università del Salento.


La “salute” della società si verifica dalla qualità del suo Ordinamento Giuridico. Il tema della lectio spazia dalla tutela costituzionale del diritto alla salute all’enucleazione del diritto alla vita; dalla Legge 38/2010 con la quale sono state introdotte le Cure palliative nel Sistema sanitario italiano alle recenti sentenze della Corte Costituzionale su fine vita e “diritto” al suicidio medicalmente assistito.


Mercoledì 18


Ore 18.00 – La cura nella reciprocità dei voltiLectio magistralis della dott.ssa Maristella Mancino, Sociologa; Assistente Sociale Specialista presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia; Componente del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN)


Il titolo della lectio vuole sintetizzare il metodo della Medicina narrativa, richiamando gli studi di Emmanuel Lévinas che nel volto dell’altro trova giustificazione il principio di libertà intesa come responsabilità. La “ricerca” del volto dell’altro è l’impegno fondamentale perché si possa costruire quel nuovo umanesimo di cui sentiamo la necessità, infatti, scrive il filosofo: «l’uomo nuovo rinascerà dall’incontro con il volto dell’Altro». La metodologia della medicina narrativa si caratterizza per la dinamica d’incontro tra l’operatore sanitario e l’assistito che va oltre la cura della sua malattia. Nella narrazione storica e contemporanea del vissuto la persona ammalata incontra non solo un professionista della salute, ma una persona con la quale stabilire un vero itinerario di conoscenza e reciprocità che conduce alla vera relazione di cura.


Giovedì 19


Ore 18.00 – In principio la cura. Da un’etica individualista a un’etica relazionaleLectio magistralis del prof. Roberto Massaro, Associato di Teologia Morale presso la Facoltà Teologica Pugliese.


Un’educazione integrale non può tacere degli studi teologici cristiani, in modo particolare, almeno in questo contesto, della Teologia morale. Dall’individualismo frutto del diffuso “pensiero calcolante” studiato da Heidegger alla corresponsabilità della relazione approfondita dal “pensiero meridiano” studiato da Cassano. La cura senza la capacità relazionale rimane sterile. Il professionista sanitario che non è capace di stabilire un’alleanza con il paziente e i suoi familiari non realizza quell’alleanza terapeutica capace realmente di porre in essere gesti di cura che nell’accoglienza e nella condivisione trovano espressione maggiore.


Venerdì 20


Ore 18.00 – Essere ed Essenza. Metafisica della cura, Lectio magistralis del prof. Vito MancusoTeologo laico; Filosofo.


«Metafisica. La scienza prima cioè la scienza che ha come proprio oggetto l’oggetto comune di tutte le altre e come proprio principio un principio che condiziona la validità di tutti gli altri. Per questa sua pretesa di priorità (che la definisce) la metafisica presuppone una situazione culturale determinata: cioè la situazione nella quale il sapere si è già organizzato e diviso in scienze diverse, relativamente indipendenti l’una dall’altra e tali da esigere la determinazione dei loro rapporti scambievoli e la loro integrazione su un fondamento comune» (N. Abbagnano).


Dalla sintetica definizione proposta del termine Metafisica, si comprende il significato della lectio magistralis proposta. Essa si inserisce negli obiettivi della settimana di cultura che più volte in precedenza sono stati enumerati. Individuare un fondamento comune nelle diverse scienze, finalizzando questa ricerca al dialogo che giunga ai presupposti perché si possa creare ed offrire un benessere integrale alla persona umana.


La cura si inserisce in questa ricerca teoretica in quanto potrebbe essere principio dialogico condiviso dai diversi saperi scientifici e azione pratica posta in essere al fine di raggiungere la custodia della vita.


Sabato 21


Presentazione del libro del Vescovo Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito Angiuli: Come il buon samaritano. I gesti d’amore che fanno fiorire la vita.


La presentazione del libro del Vescovo Angiuli si inserisce a pieno titolo nelle finalità della settimana di cultura e per certi versi ne ispira i principi etici e le finalità educative. Il libro raccoglie omelie, interventi, messaggi, lectio magistralis e articoli pubblicati sui quotidiani locali e nazionali che hanno per argomento i temi tipici della pastorale sanitaria: la tutela della vita; il significato della sofferenza; il tentativo di accogliere il mistero della malattia e del dolore; la redenzione operata da Gesù Cristo, la sua cura per le persone ammalate; l’educazione alla carità per gli operatori sanitari, gli ammalati e i loro familiari, per i volontari che prestano il loro servizio in ambito ospedaliero; le proposte per un’alleanza educativa finalizzata al benessere integrale della persona umana. I diversi interventi, affidati ad operatori sanitari, sviluppano i temi significativi presenti nel libro unendoli all’esperienza vissuta nelle corsie degli ospedali e nel rapporto dialogico con i pazienti e il loro familiari la finalità formativa risulta in tal modo essere completa. L’indirizzo culturale eminentemente etico-cristiano è giustificato dalla specificità dell’ente ecclesiastico promotore della settimana di formazione.


Interventi:


Ore 18.00 – Il volto del Samaritano. Un incontro di sguardi, prof. Filippo Maria Boscia, Presidente Nazionale Associazione Medici Cattolici Italiani


Ore 18.35 – I gesti d’amore che fanno fiorire la vitadott.ssa Angela Nesca, Medico-Chirurgo Specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo; Medico Responsabile Ambulatorio di Endocrinologia/Diabetologia ASL Le, DSS di Gagliano del Capo; Vice Direttrice (per la Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca) dell’Associazione Medici Cattolici Italiani sezione “Santa Maria di Leuca”


Ore 19.00 – La Croce, la luce oscura della vitadott.ssa suor Margherita BramatoDirettrice Generale Azienda Ospedaliera “Card. Giovanni Panico” | Centro Residenziale di Cure Palliative “Casa di Betania – Hospice”


Ore 19.25 – La Pasqua, vita redenta e trasfiguratadott. Antonio Negro, Coordinatore Infermieristico del Centro Residenziale di Cure Palliative “Casa di Betania – Hospice” della Pia Fondazione di Culto e Religione “Card. Giovanni Panico”


Ore 19.50 – Lo Spirito, forza della vitadon Pierluigi Nicolardi, Direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale per la Famiglia della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca; Parroco


Ore 20.15 – Conclusioni di Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito AngiuliVescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca


Ore 20.30 – Verifica ECM


Domenica 22


Alle 10,30, presso la Chiesa Matrice di Tricase Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito Angiuli.


Al termine, in Piazza don Tonino Bello, benedizione di una nuova ambulanza, dono degli imprenditori salentini all’Azienda Ospedaliera “Card. G. Panico”.



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“Maratona della Salute”, protagonisti i medici con 50 anni du laurea

La cerimonia in programma domani, 15 dicembre, alle 20.30, al Teatro Apollo di Lecce…

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Gli eventi 2025 legati alla “Maratona della Salute” giungono al culmine con la cerimonia in programma domani, 15 dicembre, alle 20.30, al Teatro Apollo di Lecce, che vedrà protagonisti i medici che hanno raggiunto i 50 anni dalla laurea, i nuovi iscritti all’Ordine, le scuole e le istituzioni che hanno condiviso un percorso di sensibilizzazione collettiva sui temi della prevenzione, della salute e dei corretti stili di vita.

L’iniziativa è promossa dall’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Lecce, che attraverso la “Maratona della Salute” ha costruito una rete territoriale capace di coinvolgere enti, università, istituzioni sanitarie, associazioni di volontariato e realtà culturali. Tra i partner del progetto figurano UniSalento, Asl Lecce, OPI Lecce, Comune e Provincia di Lecce, Accademia di Belle Arti di Lecce, Croce Rossa ItalianaComitato di Lecce, Cittadinanzattiva Gallipoli e Casarano.

Nel corso della serata saranno premiati i licei Banzi e Palmieri di Lecce, che hanno realizzato video dedicati agli eventi e ai messaggi della Maratona della Salute, contribuendo a diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione. Un riconoscimento speciale sarà inoltre conferito all’Unione Sportiva Lecce per la sensibilità dimostrata nell’aderire alla campagna dell’Ordine contro la violenza nei confronti dei medici e degli operatori sanitari.

La cerimonia sarà arricchita da momenti di spettacolo con Andrea Baccassino, I Cantori di Ippocrate e il Jab Quartet, e sarà condotta dalla giornalista Daniela Panzera. 

«Questo appuntamento – dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce, Antonio Giovanni De Maria – rappresenta un momento di grande valore simbolico e umano. Celebriamo i colleghi che hanno dedicato una vita intera alla professione medica, accogliamo i giovani che oggi scelgono di intraprendere questo percorso e ribadiamo il ruolo sociale del medico come presidio di fiducia e prossimità. La “Maratona della Salute”, che si concluderà a ottobre 2026 ha dimostrato che la tutela della salute deve diventare un obiettivo condiviso, costruito insieme alle istituzioni, al mondo della scuola, dello sport e del volontariato».

Il presidente conclude: «In un momento storico complesso, in cui i medici sono sempre più esposti a tensioni e aggressioni, riaffermiamo il valore della relazione medico-paziente e del rispetto reciproco come fondamento del sistema sanitario. La risposta del territorio ci incoraggia a proseguire su questa strada, investendo nella prevenzione, nella cultura della salute e nella partecipazione attiva dei cittadini». 

La cerimonia conclusiva della “Maratona della Salute” vuole essere anche un momento di restituzione alla comunità di quanto realizzato nel corso dei mesi, attraverso incontri pubblici, attività divulgative, iniziative sportive e culturali. Un percorso che ha rafforzato il dialogo tra professionisti sanitari e cittadini, promuovendo consapevolezza, responsabilità e partecipazione, con l’obiettivo di rendere la prevenzione un valore quotidiano e condiviso.

L’evento al Teatro Apollo intende così celebrare non solo l’eccellenza professionale, ma anche il senso di comunità e la collaborazione tra istituzioni, scuola e società civile, elementi indispensabili per una sanità più vicina alle persone e attenta ai bisogni emergenti del territorio salentino. Oggi e domani. Sempre.

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Luca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”

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Pubblicato da Luca Abete (inviato di Striscia la notizia) sui suoi canali social, fa il giro del web un video che giunge da Tricase Porto.

Un uomo, dalla banchina, pesca un pesce con un’asta fiocinata. Il gesto è sorprendente, le immagini scatenano subito i commenti che si dividono tra stupore e critiche.

Il video

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Attualità

Donate letto e pittura che umanizza al Vito Fazzi

“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia…”

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Donato un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto all’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del Vito Fazzi. Un investimento concreto per il benessere delle mamme.

Sono stati presentati e donati un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto ispirate ai fiori narciso, viola e peonia per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.

E’ un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.

In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV ha presentato queste due importanti donazioni, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.

Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione ha donato un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante.

Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.

Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV. Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.

Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.

Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV, ha presentato l’iniziativa – “Quando una nuova vita inizia il nostro mondo cambia e ci rendiamo conto di essere protagonisti di un miracolo, del senso più profondo del nostro essere. Poco meno di un mese fa abbiamo fatto una donazione pensando ai bambini che nascono prematuri, ma innegabilmente anche le gravidanze che arrivano al termine portano con loro ansie e paure e l’umanizzazione pittorica diventa una carezza silenziosa che allevia la tensione. Con questa donazione speriamo di riuscire ad accompagnare le donne che stanno dando la vita in un’esperienza che possano ricordare in assenza della paura. Vogliamo che nel momento in cui sentiranno sul seno il corpicino dei loro piccoli possano ricordarsi del Narciso, simbolo di rinascita e nuovi inizi o della Viola che simboleggia la modestia e l’umiltà o ancora della Peonia che nel significato dei fiori richiama la prosperità, l’amore e la felicità. E forse loro insegneranno a questi bambini e bambine a coltivare questa bellezza.

Ancora una volta la nostra Associazione ha camminato insieme ad altri, perché lì dove la solidarietà unisce più cuori che amano e mani che aiutano, non c’è nulla di impossibile. Ed è così che in collaborazione con Deghi s.p.a. abbiamo realizzato la donazione del letto da parto. Deghi è una realtà consolidata nel nostro territorio e non è nuova ai gesti di solidarietà e noi siamo lieti di condividere un tratto di strada insieme.

E visto che la solidarietà è il riflesso dell’amore e che esso più è forte più sono le persone che si uniscono, l’umanizzazione pittorica delle tre sale parto è stata resa possibile da tutte le donazioni ricevute dal 5 per mille, un gesto semplice d’amore che racchiude in se tutto l’amore di Dio.”

Ringrazio l’Associazione Cuore e mani aperte ODV, sempre attenta ai bisogni dei pazienti, delle donne in questo caso, al loro benessere psicofisico e all’accoglienza nei nostri reparti. La donazione della decorazione pittorica di tre sale parto e il letto da parto si inseriscono nel percorso di umanizzazione delle cure e dei luoghi di cura che da tempo sosteniamo e supportiamo con convinzione. Le associazioni arrivano con efficacia dove noi a volte, per le ragioni più diverse, non riusciamo a intervenire. Motivo in più per dire loro Grazie di cuore” ha commentato il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al sogno e vocazione del cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è fondatore e presidente. L’Associazione ha saputo rendersi luogo di cura e rifugio per chi sta affrontando una sfida per la vita e crede nella potenza di un sorriso, attraverso la clownterapia, la Bimbulanza, la Casa di accoglienza e tanti altri progetti.

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