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Cronaca

Violento scontro sulla tangenziale “Cosimina” di Tricase

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Serata movimentata sulla tangenziale di Tricase, nota come “Cosimina”, dove attorno alle 19 si è verificato un brutto incidente stradale che ha visto coinvolte almeno due automobili, una Peugeot e una Mercedes, entrambe di colore grigio.









Il violento impatto è avvenuto nel tratto compreso tra la rotatoria che conduce al cimitero e l’uscita per Depressa, nei pressi del cavalcavia della strada provinciale che collega proprio Tricase alla frazione.









Le due vetture si sono scontrate frontalmente o lateralmente – dinamica ancora in fase di accertamento – riportando danni ingenti.








L’urto è stato talmente violento da schiacciare frontale e tettuccio di una delle due vetture e da rendere necessario l’intervento immediato dei soccorsi.





Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia locale, che hanno effettuato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro e regolato il traffico, andato in tilt per alcuni minuti.





Al momento non si hanno ancora notizie ufficiali sulle condizioni dei conducenti o sull’eventuale presenza di passeggeri feriti, ma aggiornamenti sono attesi a breve.


Attualità

Youpol, la prevenzione a portata di touch

L’app della Polizia di Stato: un trend in crescita che ci aiuta contro violenza domestica, bullismo e spaccio di droga

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Approfittando della campagna di ri-lancio in corso da parte della Polizia di Stato, torniamo a parlare dell’App YouPol che ha avuto un notevole incremento delle segnalazioni a livello nazionale.

Il trend in crescita è stato elaborato attraverso una statistica dal Ministero dell’Interno, discriminando i dati per tipo di segnalazione e territorio e dando in questo modo una prospettiva su scala nazionale dell’utilizzo di questo valido mezzo di prevenzione.

YOUPOL – COME FUNZIONA L’APPLICAZIONE

L’applicazione YouPol, per smartphone, tablet e computer, nasce nel 2017 come strumento pratico ed immediato di comunicazione fra cittadini e Polizia di Stato, per prevenire e contrastare il bullismo, lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante la fase pandemica, che ha registrato un aumento della violenza domestica, l’applicazione è stata implementata aggiungendo la possibilità di segnalare questo tipo di emergenze.

L’App consente l’accesso con registrazione utente o in forma anonima e l’invio di messaggi e immagini direttamente alle centrali operative delle Questure.

È possibile scegliere anche la lingua: inglese, francese, tedesco e spagnolo.

Fra i punti di forza dell’applicazione vi è la possibilità di proteggere la propria identità, infatti l’utente può scegliere di inviare la segnalazione in forma del tutto anonima.

L’applicazione viene gestita dal punto di vista operativo dal Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato che, attraverso gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico delle 106 Questure del territorio nazionale, gestisce l’implementazione del sistema, per aumentare la “prossimità digitale” verso i cittadini.

Youpol ovviamente non sostituisce il numero di emergenza  europeo (il 112), ma rappresenta una modalità “smart” di contatto con la Polizia di Stato.

Presentazione caratteristiche dell’app YouPol da parte della Dott.ssa Eugenia Sepe, Dirigente della Polizia di Stato

Presentazione caratteristiche dell’app YouPol sempre da parte della Dott.ssa Eugenia Sepe

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Cronaca

Colto da malore mentre pedala, muore uomo in bici

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Un tragico episodio si è verificato nel pomeriggio lungo la strada provinciale che collega Acquarica a Torre Mozza, marina di Ugento: Giorgio Daniele Presotto, 75enne pensionato residente in Svizzera, è deceduto dopo aver accusato un malore mentre era in bicicletta.

L’uomo stava percorrendo la provinciale in sella alla sua bici quando, presumibilmente a causa di un improvviso malessere, ha perso il controllo del mezzo ed è caduto sull’asfalto. Alcuni automobilisti di passaggio si sono fermati per prestare i primi soccorsi, allertando immediatamente il servizio di emergenza.

All’arrivo dell’ambulanza, però, il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.

Su disposizione dell’autorità giudiziaria del Salento, la salma è stata trasferita presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove verrà sottoposta a ispezione cadaverica esterna da parte di un medico legale.

Le indagini e i rilievi del caso sono stati affidati alla polizia locale di Ugento. Sul luogo della tragedia è intervenuta anche una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento cittadino.

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Cronaca

Prima gli spara, poi lo accompagna in ospedale e scappa

Tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, detenzione e porto di armi: arrestato dalla polizia di stato un pregiudicato salentino

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La Squadra Mobile di Lecce ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare con cui il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce ha disposto la custodia cautelare in carcere, nei confronti di Cosimo Palma, pregiudicato di 49 anni, nato a Campi Salentina e residente a Squinzano, gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, detenzione illecita di arma da sparo e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo.

Il 16 maggio era giunto presso il Pronto Soccorso di Lecce un uomo gravemente ferito; l’intervento del personale sanitario aveva consentito di prestare le prime ed urgenti cure alla vittima, raggiunta al collo da un colpo d’arma da fuoco.

L’uomo, 44 anni, operato in via d’urgenza, non era in grado di fornire utili elementi sugli accadimenti.

Gli uomini della Squadra Mobile di Lecce hanno avviato attività investigative volte alla ricostruzione dei fatti delittuosi dando vita a perquisizioni e interrogatori di persone potenzialmente a conoscenza dei fatti.

Dalle prime ricostruzioni, emergeva che il delitto era presumibilmente nato a seguito della degenerazione di una lite avente ad oggetto una relazione intrapresa dalla vittima, indirizzando così le attività investigative.

Così, nel corso di una perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto nella casa dell’indiziato una pistola abilmente occultata. Ma dell’uomo che aveva sparato nessuna traccia.

Dagli accertamenti eseguiti è emerso che i due uomini si erano incontrati nelle campagne di Casalabate ove l’odierno arrestato aveva esploso più colpi all’indirizzo della vittima, di cui solo uno andato a segno quindi, implorato del ferito, aveva deciso di portarlo in ospedale dove lo aveva abbandonato, dandosi alla fuga.

Da quel momento l’indiziato si rendeva irreperibile, potendo contare su una fitta rete di fiancheggiatori che ne ostacolavano le ricerche.

Nella disponibilità dell’uomo anche utenze dedicate intestate a prestanomi e cellulari di comodo.

Nonostante gli accorgimenti adottati gli agenti della Squadra Mobile di Lecce sono riusciti ad individuare l’uomo a bordo di una moto a Torchiarolo, nel Brindisino, procedendo quindi al fermo del ricercato, che non ha opposto resistenza.

In seguito, è stata recuperata una pistola di cui l’interessato si era in precedenza disfatto. Presumibilmente è quella con cui ha sparato.

Condotto presso la Questura di Lecce, al termine delle formalità di rito è stato tratto in arresto ed associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

* foto in alto di repertorio

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