Cronaca
Incendio devasta Cardigliano: dispiegamento di mezzi per fermare le fiamme

Un vasto incendio ha colpito nella tarda mattinata di oggi l’area di Cardigliano, distruggendo ettari di macchia mediterranea e bosco. Le fiamme, divampate intorno alle ore 11:00, hanno richiesto un massiccio intervento di forze e mezzi: sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco, l’ARIF, la Protezione Civile e le Guardie Ambientali. È stato necessario anche l’intervento di un Canadair per contenere il fronte del fuoco.

Le operazioni di spegnimento si sono protratte per diverse ore, e solo intorno alle 16:30 sono rimaste in loco le squadre per la fase di bonifica e monitoraggio dell’area colpita.
“Siamo di fronte a una situazione disastrosa,” ha dichiarato Davide Rizzello, Dirigente Provinciale di Lecce delle Guardie Ambientali d’Italia. “Servono urgentemente più risorse, sia in termini di personale che di mezzi, per affrontare in modo efficace l’emergenza incendi che sta mettendo in ginocchio il nostro territorio.”
Il Coordinamento Provinciale delle Guardie Ambientali di Lecce continuerà a monitorare la zona colpita e a collaborare con le autorità competenti per accertare le cause e prevenire ulteriori eventi simili.
Castrignano del Capo
Porto turistico di Leuca abbandonato: “Avviata decadenza della concessione”
I consiglieri di minoranza annunciano l’esito del sopralluogo dei funzionari regionali seguito ai loro esposti: “False dichiarazioni, abusi e lavori mai fatti portano all’interruzione del rapporto dopo 17 anni rovinosi per l’economia del Capo di Leuca”

Una bomba (di natura amministrativa e, con tutta probabilità, giudiziaria) è pronta a deflagrare nel porto turistico di Santa Maria di Leuca.
I consiglieri di minoranza del Comune di Castrignano del Capo Calabrese Roberto, Chiffi Giulia, De Nuccio Francesco, Pizzolante Katya e Rosafio Annamaria hanno diffuso una nota in che esordisce così: “Lavori mai fatti, irregolarità catastali, strutture senza autorizzazioni dal 2020: una gestione del porto turistico totalmente fuori controllo. E’ quanto emerso nel sopralluogo effettuato da funzionari regionali e capitaneria di porto nel giugno scorso. La Regione Puglia ha perciò avviato il procedimento di decadenza dalla concessione cinquantennale rilasciata alla società mista Porto Turistico Marina di Leuca – di cui il Comune detiene il 49% – ritenendo “irrimediabilmente” compromessa la fiducia alla base del rapporto concessorio”, continua il comunicato.
I firmatari, lo scorso 20 maggio, avevano segnalato alle autorità competenti il mancato avvio dei lavori che la società concessionaria si era impegnata a cantierizzare entro aprile con un atto formale, sottoscritto nel dicembre 2024. “A tal proposito”, commentano i consiglieri di minoranza, “la Regione ha contestato alla società di avere perfino inviato una “falsa” comunicazione di inizio lavori. Le opere mai realizzate, consistenti tra l’altro nella palazzina servizi, nel dragaggio e nella viabilità di raccordo col lungomare, costituivano lo scopo pubblico della concessione cinquantennale rilasciata nel lontano 2008”.
Lo stesso gruppo d’opposizione nel marzo scorso aveva già inviato un esposto in merito sia alla mancata realizzazione delle suddette opere, a 17 anni dal rilascio della concessione, sia all’inosservanza delle norme dello statuto societario, che prevedono la decadenza del socio privato fallito, a fronte di una sentenza di fallimento risalente a ben 4 anni fa.
“A seguito di questa nostra azione, sulla pagina istituzionale dell’ente, l’Amministrazione Comunale ci accusò di voler “intorpidire” le acque, che invece a suo dire erano “limpide e trasparenti”, invitandoci esplicitamente al “silenzio”. Oggi i fatti ci danno ancora una volta ragione: gli accertamenti effettuati dalla Regione Puglia hanno fatto emergere le molteplici inadempienze e omissioni, quelle più recenti e quelle passate, reiterate negli anni grazie alla totale assenza di controlli”.
Alla luce di tutto ciò, i cinque consiglieri, il 21 luglio scorso, hanno inviato un nuovo esposto alla Procura della Repubblica ed alle altre autorità competenti, affinché venissero individuati i responsabili delle inosservanze di obblighi concessori e di legge, definite dagli stessi “causa di incalcolabili danni patrimoniali e reputazionali al Comune di Castrignano nonché all’economia dell’intero Capo di Leuca”.
Alessano
Fiamme alte ad Alessano
Incendio in località Vigna la Corte, agro collocato in direzione Specchia

Rosso fuoco e nero fumo nel cielo di Alessano questa sera, per via di un importante incendio divampato poco prima del tramonto alle porte del paese.
Le fiamme hanno divorato dei terreni in località Vigna la Corte, una zona di campagna cui si accede dalla provinciale per Specchia.
Sul posto con i vigili del fuoco anche i carabinieri, per monitorare la situazione e scongiurare pericoli derivanti dal transito di mezzi.
La colonna di fumo levatasi in aria ha attirato l’attenzione e la preoccupazione di una parte della cittadinanza ma, fortunatamente, non si registrano feriti.
All’imbrunire l’incendio sembra essere domato.
Foto di A. Calabrese e G. Orsi
Cronaca
Olio lampante nelle mense scolastiche e per anziani
Sequestro di un impianto di imbottigliamento e di oltre 6mila litri di olio tra le province di Lecce e Reggio Calabria: la ditta sotto inchiesta lavora in 38 Comuni

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce, in collaborazione con gli ispettori dell’I.C.Q.R.F. Puglia e Basilicata, ha portato a termine un’importante operazione antifrode nel settore alimentare, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce.
Le indagini hanno avuto origine dal sequestro di un impianto di imbottigliamento e di oltre 6mila litri di olio tra le province di Lecce e Reggio Calabria. L’olio, commercializzato come extravergine d’oliva, è risultato – in seguito ad analisi – contenere olio di semi di girasole e olio “lampante”, quest’ultimo non idoneo al consumo umano.
L’attività investigativa condotta dalla Compagnia di Gallipoli ha coinvolto 38 Comuni salentini, che negli ultimi anni avevano affidato a una società la gestione dei servizi mensa per scuole dell’infanzia, scuole primarie e centri per anziani. È emerso un sistema fraudolento che, nei 25 centri cottura della ditta, avrebbe portato all’impiego sistematico di oli di categoria inferiore e provenienza ignota, in luogo dell’olio extravergine o biologico previsto dai capitolati d’appalto.
Nel solo biennio 2023-2024, sono state impiegate almeno 38 tonnellate di prodotto non conforme, fornite da un imprenditore calabrese compiacente.
La Procura ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di tre persone (due imprenditori salentini e uno calabrese) e di una società, per i reati ipotizzati di frode nelle pubbliche forniture, vendita di alimenti non genuini e contraffazione delle indicazioni di origine. La ditta oggetto d’indagine è La Fenice di Galatone.
Tutti i Comuni interessati sono stati informati della vicenda per le valutazioni di competenza, inclusa l’eventuale revoca del servizio.
Si ricorda che l’indagine è ancora nella fase preliminare e che la responsabilità degli indagati sarà accertata solo con sentenza definitiva.
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