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Sant’Antonio di Padova: tanti paesi in festa
Tre giorni di festa a Tricase in onore di Sant’Antonio di Padova. Si aprirà con il programma civile, che sabato 11 giugno prevede alle 21,30, in Piazza Cappuccini
Tre giorni di festa a Tricase in onore di Sant’Antonio di Padova. Si aprirà con il programma civile, che sabato 11 giugno prevede alle 21,30, in Piazza Cappuccini, il concerto dei “Santo California”. Domenica 12 si entrerà nel vivo anche dei riti religiosi, con le Messe alle 7,30 (Chiesa dei Cappuccini), alle 10 (Chiesa Parrocchiale) ed alle 18,30 (Chiesa Parrocchiale); alle 19,30 il via alla processione, accompagnata dalla Banda Città di Cutrofiano, durante la quale, sulla Chiesa antica, sarà proposto uno spettacolo pirotecnico con cascata. Alle 21,30 l’esibizione del gruppo musicale “Beat Generation”. Lunedì 13, solennità del Santo, le Messe alle 6 nella Chiesa dei Cappuccini ed alle 7,30, 9, 10,30 e 18,30 (quest’ultima celebrata dal Vescovo di Ugento-S. M. di Leuca, mons. Vito Angiuli) nella Chiesa Parrocchiale. Nel corso della giornata suonerà la Banda Città di Ailano (Ce) e, in Piazza Cappuccini, “Concerto all’ombra di Sant’Antonio”. In chiusura, poco prima della mezzanotte, presso l’area mercato della zona 167, saranno riproposti gli spettacolari fuochi d’artificio in concerto. Anche nella frazione Depressa, ma una settimana più tardi, si onora il Santo di Padova, grazie all’impegno del Comitato (presidente don Flavio Ferraro, delegati Rocco Ciardo, Cosimo Longo, Tonino Ianni) nonostante le molte difficoltà. Sabato 18 giugno sono previste due Messe in mattinata, la prima alle 7,30 e la seconda alle 10,30 con panegirico del predicatore; un’altra è in programma nel pomeriggio, alle 18,30, alla quale seguirà la processione. Per tutta la giornata suonerà la Banda di Poggiardo, poi in serata, dalle 22, l’appuntamento con “Celentarock”, la tribute band Adriano Celentano. Domenica 19 le Messe alle 7,30, alle 10,30 (solenne e con panegirico) ed alle 18,30. La mattinata sarà caratterizzata dalla tradizionale e ricca Fiera di S. Antonio presso largo campo sportivo. A sera, sulla cassarmonica, l’esibizione del Gran Concerto Bandistico Municipale “Ernesto Gennaro Abate” Città di Squinzano.
Anche quest’anno, con un vasto programma religioso e civile, si rinnovano i festeggiamenti da parte della comunità ruffanese verso il Santo Patrono Antonio di Padova. Domenica 12 giugno, alle 18, in Piazza del Popolo, la Messa presieduta da mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento; alle 19 la Processione con la partecipazione dei bambini. Davanti alla Casa comunale ci sarà la cerimonia della consegna delle chiavi della città al Santo Patrono. Al rientro della processione, tradizionale bacio della reliquia e consegna del “Pane di S. Antonio” offerto dall’Associazione “Non solo fili…”. Lunedì 13 le diverse messe presiedute dai sacerdoti di Ruffano e Torrepaduli. Riguardo al programma strettamente civile, sabato 11, alle 21,30, in Piazza Madonna di Lourdes, il concerto di Fausto Leali. Domenica 12, alle 21, in Piazza IV Novembre, lo spettacolo con cascata di fuoco, fuochi d’artificio e lancio di palloni aerostatici. Alle 21,30, in Piazza S. Francesco, concerto tenuto dall’Orchestra all’italiana. Lunedì 13, alle 17,30, in Piazza IV Novembre, manifestazione “I bambini e l’Italia” nella ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La festa sarà animata, oltre che dagli artisti di strada, anche dalla “Fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Roma”. Per tutta la giornata presteranno servizio il concerto bandistico Città di Racale e la Fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Roma. (Stefano Tanisi)
Ad Ugento Sant’Antonio sarà degnamente onorato lunedì 13 quando saranno celebrate, nella Chiesa dedicata al Santo, le Messe alle 7,30, alle 9 (presieduta dal Vescovo mons. Vito Angiuli) ed alle 11. Alle 18,30 la solenne processione. La giornata sarà allietata dal Concerto Bandistico Città di Surbo; in serata, oltre allo spettacolo di fuochi pirotecnici, l’atteso appuntamento con il concerto del gruppo “di casa”, “I Calanti”, che faranno ballare i presenti a suon di pizzica. (Pierangelo Tempesta)
Nello splendido scenario della Chiesa a lui dedicata e riaperta da poco più di un anno dopo lunghi restauri, Sant’Antonio da Padova viene festeggiato per tre giorni a Nardò. Sabato 11 giugno, alle 20, la statua in oro del ‘700 verrà portata in processione per le vie della città e nel frattempo sarà benedetto il pane poi distribuito ai fedeli. Suonerà l’Associazione Musicale “La cittadella dei ragazzi”. Dopo l’intermezzo di domenica 12 incentrato sulla conferenza “Influsso della presenza francescana minoritica nella cultura e nella spiritualità di Terra d’Otranto”, cura da Giovanni Giangreco, storico e funzionario della Soprintendenza di Puglia, nella giornata di lunedì 13 si tornerà all’aspetto religioso con le Messe che, a partire dalle 6,30, si susseguiranno ogni ora, compresa quella celebrata dal Vescovo della Diocesi di Nardò-Gallipoli, mons. Domenico Caliandro. Si chiuderà alle 20, sul piazzale alberato, con il concerto della Vasco Live Tribute Band di Ruffano.
Due, invece, i giorni di festa a Gallipoli e si comincerà all’insegna della solidarietà: nella mattinata di domenica 12 è infatti prevista, nei locali della Parrocchia di Sant’Antonio, la donazione volontaria del sangue. In serata, dalle 21, sul sagrato della Chiesa, la tradizionale “Sagra del Pane” allietata dai ballabili folk del Gruppo Mediterraneo. Lunedì 13, alle 12, la supplica; alle 18,30 il canto dei vespri; alle 19 la processione. A partire dalle 22, sul sagrato, l’esibizione della Filarmonica Città di Gallipoli.
I festeggiamenti dureranno un paio di giorni anche a Soleto, organizzati dalla Parrocchia Maria SS. Assunta. Domenica 12, alle 18,30, la Messa in cui ci sarà anche la benedizione e distribuzione del pane; alle 19,45 il via alla processione con la statua di Sant’Antonio su un carro infiorato e scortato dalla Banda Città di Taviano. In serata l’intrattenimento con il gruppo H2o e Piero Ciakky. Lunedì 13, alle 6, la “Messa prima” e poi tutte le altre. Durante la giornata suonerà la Banda Città di Lauro di Nola (Av). A mezzanotte circa lo spettacolo pirotecnico.
Strettamente religiose le ricorrenze, lunedì 13, a Tuglie e Seclì. Quella di Tuglie è particolare perché si festeggia Sant’Antonio delle Grazie, con la statua che riproduce l’iconografia della tela conservata in Chiesa, nella quale il Santo è inginocchiato in conversazione con il Bambino seduto sulla Madonna. Statua che aprirà la processione in programma alle 20, dopo le Messe durante tutta la giornata. A Seclì, in attesa della grande festa estiva, si onora la ricorrenza ufficiale della Chiesa, con la prima Messa in programma alle 6. Alle 20 la processione, che al rientro sarà accolta da una bengalata pirotecnica.
Parabita si veste a festa dall’11 al 13 giugno, giorni in cui, nella Parrocchia, si potrà visitare la mostra di ricami preziosi realizzati dalle donne del posto. Sabato 11 i giovani dell’Azione Cattolica insceneranno “Musica sotto le stelle”; domenica 12, in serata, la Messa all’aperto ed a seguire (20,45) la processione; lunedì 13 il concerto del Gruppo Mediterraneo ed il lancio di palloni aerostatici.
Aspettando la grande festa di luglio, Poggiardo ricorda comunque il suo protettore Sant’Antonio lunedì 13. Alle 20, dopo la Messa in Chiesa Madre con il Coro “santa Maria degli Angeli, il via alla processione. Sin dalle prime ore della giornata, intorno alla Chiesa, si terrà la tradizionale fiera (enogastronomia, artigianato, antiquariato). Dalle 21 il Concerto bandistico Grecìa Salentina.
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Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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