News & Salento
Il SAC delle Serre Salentine alla BIT
“Serre Salentine” è il nome del progetto SAC (Sistema Ambientale e Culturale) di cui il Comune di Poggiardo è capofila ed a cui aderiscono i Comuni di Botrugno, Cursi, Maglie
“Serre Salentine” è il nome del progetto SAC (Sistema Ambientale e Culturale) di cui il Comune di Poggiardo è capofila ed a cui aderiscono i Comuni di Botrugno, Cursi, Maglie, Miggiano, Minervino, Montesano, Nociglia, Ruffano, San Cassiano, Sanarica, Scorrano, Specchia, Spongano, Supersano, Surano, che la Regione Puglia presenterà, assieme ad altri due soli progetti in ambito regionale (“Mari tra le Mura” e “Salento di Mare e di Pietra”), alla Borsa Internazionale del Turismo a Milano dal 16 al 19 febbraio. Un riconoscimento importante quello della Regione, determinato dall’alto valore strategico e dall’l’avanzato stato di progettazione del progetto Bandiera del SAC “Serre Salentine”, che ne consente di fatto un’attivazione pressoché immediata. Sei le azioni in cui si articola il progetto Bandiera, costruito in coerenza con la complessiva strategia del SAC, in termini di innovazione, integrazione e valorizzazione dei beni, e caratterizzato da un elevato grado di cantierabilità delle azioni, delle forniture e dei servizi: diffusione unitaria e coordinata dell’immagine del SAC; creazione del Sistema di Accesso al SAC; mobilità, elaborazione di itinerari, guide e materiali informativi; attività di “Micro gestione”; servizi di connessione con altri SAC ed Enti. “Credo sia motivo di grande soddisfazione e orgoglio per tutto il partenariato del SAC “Serre Salentine”, dai Sindaci dei sedici Comuni ai tecnici e agli altri operatori coinvolti, rappresentare l’eccellenza dei Sistemi Culturali e Ambientali della nostra Regione in un contesto così prestigioso come la BIT di Milano”, ha dichiarato il sindaco di Poggiardo, Giuseppe Colafati, “un risultato raggiunto grazie allo spirito di collaborazione e alle capacità di tutti. Il SAC “Serre Salentine” nasce dalla volontà di valorizzare i beni ambientali e le attività culturali del nostro territorio, partendo dall’idea che si ha bisogno di servizi per valorizzare quelli che sono i nostri beni, per migliorarne la gestione, ottimizzando le risorse, per aumentarne la fruibilità e farli diventare un reale volano di sviluppo. I SAC, sotto questo profilo, sono pertanto un’occasione formidabile da cogliere pienamente nell’interesse di un territorio che ha enormi potenzialità ancora inespresse”. I SAC sono enti sovracomunali istituiti dalla Regione Puglia con l’obiettivo di valorizzare le risorse naturali, culturali e turistiche della Puglia. Con i SAC, più Comuni si uniscono formando un sistema per attuare insieme le strategie più idonee per la valorizzazione del territorio. E la popolazione complessiva dei 16 Comuni del SAC “Serre Salentine” è di 75.292 abitanti distribuiti su una superficie pari a 279,71 kmq.
Appuntamenti
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E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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