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Cronaca

Tricase: domiciliari per l’avvocato… a metà

Daniela Ruberto, 39enne di Tricase, patrocinante legale e aspirante avvocato, già “beccata” da Striscia la Notizia, arrestata dai Carabinieri

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Abusivo esercizio di una professione (art. 348 c.p.); Patrocinio o consulenza infedele (art. 380 c.p.); Contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione (art. 469 c.p.)


Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art. 476); Falsità materiale commessa dal privato (art. 482 c.p.)


Falsità in scrittura privata (art. 485); Truffa (art. 640 c.p.)

Sono questi i capi d’imputazione contestati  dal GIP di Lecce dott. Alcide Maritati a Daniela Ruberto, 39enne di Tricase, patrocinante legale, e aspirante avvocato,  arrestata quest’oggi dai militari della Sezione di P.G. – Aliquota Carabinieri della Procura della Repubblica di Lecce. Infatti, dal 2009 e fino ai giorni nostri, l’aspirante avvocato millantando la piena titolarità della professione si è resa responsabile del patrocinio e della difesa di varie cause. Secondo quanto accertato dai militari della Sezione di P.G. – Carabinieri agli ordini del Ten. Col. Massaro e dal P.M., Dott. Ssa Paola Guglielmi, in seguito ad una serie di querele presentata a carico della Ruberto da clienti insoddisfatti. La Ruberto dal 2009  ha svolto il proprio ministero, senza averne la titolarità, in alcune cause presso la Sezione Distaccata del Trib. Civile di Lecce –sede di Tricase e presso il Giudice di pace della stessa Cittadina. Non solo, per dare più credibilità al proprio operato la nostra protagonista ha falsificato atti, apposto firme, fatto riferimento a sentenze mai intervenute. In altro procedimento ha falsificato l’impronta di deposito in tribunale e la conseguente sottoscrizione del cancelliere. Per i suoi servizi naturalmente, l’Avvocato riceveva anticipi, compensi e rimborsi molti dei quali non fatturati. La stessa disponeva, inoltre, di uno studio legale vero e proprio, unitamente ad altro legale. Va rilevato, inoltre, che la non titolarità del ministero di difensore ha causato nullità e decadenze per coloro che a lei si erano affidati. Dopo le formalità del caso, alla Ruberto sono stati concessi gli arresti domiciliari, presso la propria abitazione di Tricase. Della vicenda se nerano occupati anche Fabio e Mingo di Striscia la Notizia che per primi hanno reso pubblica l’intera vicenda


Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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Cronaca

Specchia: si dipinge da solo le strisce per il posteggio davanti casa, multato!

Aveva tracciato i contorni del parcheggio sul cemento, utilizzando vernice gialla. Una mossa apparentemente ingegnosa che ha attirato l’attenzione delle autorità locali

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Nel centro storico di Specchia, un cittadino ha trovato una soluzione insolita al sempre presente problema del parcheggio: disegnare da solo il suo posteggio davanti a casa.

La sua creatività è stata, però, inibita dalla Polizia Locale, che è intervenuta, multandolo e ordinandogli di rimuovere le strisce che aveva dipinto.

Il cittadino in questione aveva tracciato i contorni del parcheggio sul cemento, utilizzando vernice gialla.

Una mossa apparentemente ingegnosa che ha attirato l’attenzione delle autorità locali.

Dopo un’indagine rapida, la Polizia Locale ha individuato l’uomo e lo ha multato in base all’articolo 15 del Codice della Strada.

Questo articolo riguarda il “danneggiamento e l’alterazione del manto stradale“, e violarlo comporta sanzioni pecuniarie che vanno fino a 173 euro.

Gli agenti hanno spiegato all’uomo che creare autonomamente un parcheggio costituisce una violazione del codice stradale, poiché il manto stradale è di proprietà pubblica e deve essere mantenuto secondo le norme stabilite.

Pertanto, il suo atto di “danneggiamento” è stato considerato illegale.

In risposta a questa situazione, il comandante della Polizia Locale Andrea Zacà ha invitato tutti i cittadini a rispettare le norme del codice della strada e ad evitare soluzioni autonome che potrebbero danneggiare l’ambiente urbano.

«La sicurezza stradale e il rispetto delle norme sono fondamentali per garantire un ambiente urbano vivibile e sicuro per tutti i cittadini», ha dichiarato il comandante Zacà, «invitiamo tutti i cittadini a utilizzare i parcheggi designati e a rispettare le regole del codice della strada. Le iniziative autonome, sebbene creative, possono avere conseguenze negative sull’ambiente urbano e comportare sanzioni».

La soluzione proposta dalla Polizia Locale è stata chiara: l’uomo doveva rimuovere il parcheggio improvvisato a sue spese. Questo “ripristino fai da te” non solo ha fatto rispettare la legge, ma ha anche ripristinato l’aspetto originario della strada, assicurando che tutti i cittadini possano usufruire degli spazi urbani in modo equo e sicuro.

In conclusione, mentre l’ingegnosità può essere apprezzata, è essenziale che venga esercitata nel rispetto delle leggi e delle normative locali.

In un ambiente urbano, il rispetto delle regole del codice della strada è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini.

 

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