Connect with us

Casarano

Casaranesi blu dalla rabbia

Nottetempo. Diventano blu le strisce, che prima erano bianche, nel quartiere “pietra bianca”, vicino al distretto socio-sanitario, o vicino alle poste centrali o nel centralissimo vico Araldo

Pubblicato

il

In ogni città, di tanto in tanto, il traffico viene parzialmente bloccato da alcuni operai che, generalmente in tuta arancione, ridipingono le strisce sull’asfalto per delimitare stop, mezzerie della carreggiata ma soprattutto parcheggi. Ora, finché le aree dei parcheggi sono delimitate di colore bianco o giallo, nessun problema, ma quando invece il colore è quello blu… l’attenzione dei cittadini (ma anche le loro rimostranze e la loro rabbia) è sicuramente differente.


L’argomento strisce blu è sempre stato un ragionamento a dir poco spinoso e già nel 2009 ebbe modo di occupare pagine di giornali e animare discussioni e tavole rotonde sull’opportunità o meno di istituirle e soprattutto sul modo di gestirne i guadagni. Se sfogliassimo il contratto del 2008 relativo all’affidamento alla ditta SIS del servizio di gestione delle aree di sosta a pagamento, all’altezza dell’art. 5, leggeremmo che alla ditta umbra (i cui vertici per inciso ebbero all’epoca “seri” problemi con la giustizia per una banale storia di mazzette date a vari amministratori) veniva riconosciuto addirittura il 35% delle multe elevate dai solerti ausiliari della sosta (al giorno d’oggi è “solo” il 15% per cui dovremmo già esserne contenti), Ora, detto così, sembrerebbe non esserci nulla di male, se non fosse che… è vietato dalla legge! L’art. 208 del Codice della Strada infatti, chiarisce in che modo impiegare quei soldi provenienti dalle multe e dice che tocca necessariamente spenderli sul territorio, ad esempio per rifare le strade. Come se non bastasse poi, una circolare del Ministero (14/01/00 – n.300/A/21060) chiarisce, soprattutto a beneficio di tutti coloro che non vorrebbero intendere, che quei soldi non possono essere dati come premio alla Polizia Locale (sfatando anche quindi una leggenda metropolitana) e, testualmente: “neanche – e a maggior ragione – agli ausiliari del traffico”.  Questo del compenso “a cottimo” sulle multe elevate è indubbiamente il più controverso fra i punti che hanno scatenato la protesta dei cittadini e delle forze politiche di opposizione che, in vari modi, hanno intrapreso varie azioni di protesta. Il Movimento 5 Stelle ha ad esempio istituito un banchetto per raccogliere le firme in una petizione popolare che, oltre a chiedere formalmente al Sindaco di rimuovere il profilo di illegittimità appena accennato, chiede che vengano anche ripristinate le aree di sosta gratuite (strisce bianche), perlomeno in corrispondenza di uffici di pubblico interesse. L’elevato numero di firme raccolto in poco tempo, è il segno che l’argomento è sicuramente sentito da tutti i cittadini che, non è un mistero, si sentono “vessati” da questi balzelli che, anche se non elevati, hanno certamente il potere di innervosire oltremodo.

Il Sindaco Gianni Stefàno ha risposto con una nota nella quale respinge ogni accusa mossagli, parlando del fatto che non è cambiato proprio nulla rispetto al passato (a parte il ravvivare l’intensità del blu) e ricordando, ad esempio, che alcuni esponenti dell’attuale opposizione, occupavano posti di potere anche importanti proprio quando il servizio, con gli stessi termini, veniva affidato per la prima volta alla ditta concessionaria attuale. Il Sindaco ha sicuramente ragione quando parla di “memoria corta” a qualche politico d’opposizione ma afferma anche che le strisce sono state semplicemente “ridipinte”. Ed allora noi vogliamo fare il nostro compito e fornire a lui una soffiata dicendogli che la SIS, colorando-colorando, si è nottetempo allargata un po’ troppo, facendo diventare blu le strisce che prima erano bianche in corrispondenza ad esempio del distretto socio-sanitario nel quartiere “pietra bianca” o vicino alle poste centrali o nel centralissimo vico Araldo; e vogliamo anche suggerirgli di far presente ai tecnici da lui dipendenti, che non avrebbero potuto autorizzare la realizzazione di parcheggi, tipo a mezzo metro da un incrocio perché, con tutta la buona volontà, il codice della strada proprio non lo consente. Caro Sindaco, le strisce blu, opportunamente disciplinate, sono un valido strumento per regolamentare i posti auto in centro e favorire così anche il commercio; a Casarano però si è forse ecceduto un po’ troppo e, in un periodo in cui gli euro si guardano uno per uno, dover anche affrontare un ulteriore balzello o litigare con l’ausiliario che, con fiscalità interessata, ti eleva la multa… è l’ultima cosa di cui c’è bisogno.


Casarano

Him Co, 73 lavoratori salentini col fiato sospeso

Sono quelli dello stabilimento di Casarano. L’azienda, che produce suole anche per grandi marchi, è rimasta senza commesse. Nessun accordo su ammortizzatori sociali e incentivo all’esodo. I sindacati: “Proposte insufficienti e che penalizzano i lavoratori salentini”

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Tutto rinviato al Ministero del Lavoro.

Su incentivo all’esodo e ricorso al contratto di solidarietà, salta al momento l’accordo tra organizzazioni sindacali e Him Co Industry.

Fumata nera dunque dopo l’incontro di ieri, che si è tenuto nella sede principale di Fossò (Venezia) ed in collegamento con lo stabilimento di Casarano.

L’azienda calzaturiera produce suole per grandi marchi e che occupa complessivamente 277 persone,  73 dei quali nel Salento.

Nel periodo compreso tra maggio e luglio ha perso una grossa commessa: da qui la necessità di garantire la sopravvivenza della società, dal punto di vista aziendale, attraverso il ricorso all’incentivo all’esodo ed agli ammortizzatori sociali.

LA CRISI

L’azienda ha avviato la procedura di licenziamento collettivo già da qualche settimana, una procedura che mette a rischio complessivamente 63 posti di lavoro.

Effetto, secondo l’azienda, tanto del contesto economico internazionale quanto dell’affermarsi di nuovi modelli di business.

Nel primo caso è stata la guerra tra Russia e Ucraina a dare un brutto colpo al settore del lusso (segmento all’interno del quale opera l’azienda calzaturiera): 20mila paia di scarpe solo per la perdita di quei due mercati.

Al momento le previsioni, molto aleatorie, prevedono una ripresa del comparto nella seconda metà del 2025.

Le vendite da tre anni seguono un andamento negativo: 50 per cento dei volumi di produzione da 400mila paia di scarpe a 190mila paia nel giro di pochi anni.

Il mutamento del modello di business mette poi in crisi le aziende complete come Him Co (in grado di gestire integralmente il business calzature): oggi è sempre più richiesta una specializzazione industriale, visto che i marchi sempre di più vogliono gestire direttamente la distribuzione e controllare il mercato.

CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ

Azienda e sindacati hanno trovato un punto di incontro nella necessità di azzerare le espulsioni di personale, ricorrendo al contratto di solidarietà (per effetto del quale tutti i dipendenti rinunciano a quote di stipendio per evitare i licenziamenti collettivi).

L’accordo proposto dall’azienda prevedeva una perdita oraria mensile pari al 24% a tutti i lavoratori (full-time e part-time) per almeno un anno. Ci sarebbe stato poco o nulla da contestare se non fosse per un dettaglio: il peso maggiore del sacrificio richiesto ai dipendenti dello stabilimento di Casarano, rispetto a quelli di Fassò.

Una solidarietà differenziata” che mal si concilia con lo spirito del contratto collettivo aziendale proposto.

«Inoltre abbiamo chiesto di conoscere prima il piano industriale, per capire dove porterà questa crisi, dichiarata come strutturale e non congiunturale, alla fine del percorso», spiegano  Franco Giancane (Filctem Cgil Lecce), Sergio Calò (Femca Cisl Lecce) e Fabiana Signore (Uiltec Uil Lecce), «abbiamo rilevato, inoltre, che appare quanto mai strano che si rinnovino ai primi di aprile i contratti a tempo determinato (mentre allo stesso tempo si chiudono i contratti con scadenza a dicembre) e poche settimane dopo si arriva addirittura a parlare di esuberi ed ammortizzatori sociali».

La riunione si è perciò conclusa con il mancato accordo e con la richiesta d’incontro al Ministero.

INCENTIVO ALL’ESODO

Him Co ha già avviato la procedura di licenziamento collettivo.

La proposta di accesso all’incentivo all’esodo, inteso come non opposizione al licenziamento, è ritenuta dai sindacati «non soddisfacente e non performante»: appena 4 mensilità a chi accetterà il licenziamento entro il 31 luglio; solo 3 stipendi in caso di firma del licenziamento al 30 settembre; due mensilità a quei dipendenti che dovessero accettare il licenziamento entro novembre; una sola mensilità ai lavoratori che dovessero restare in azienda fino al 31 gennaio.

A chi dovesse maturare i requisiti di accesso alla pensione entro marzo 2026, è stato proposto un incentivo di tre mesi se manifesteranno la volontà di essere licenziati entro marzo 2025.

Tutti accordi tombali, ossia che faranno cessare qualsivoglia diritto o pretesa nel rapporto tra azienda e lavoratori all’atto della firma. L’ipotesi di accordo è stata dunque rigettata dai sindacati.

Continua a Leggere

Attualità

Le offerte di lavoro della settimana

Il 14° Report settimanale di Arpal Puglia, Ambito Territoriale di Lecce. In provincia 569 posti di lavoro disponibili. Ecco come candidarsi

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Nel quattordicesimo Report settimanale delle offerte di lavoro, che precede la celebrazione della festa dei lavoratori del primo maggio, si contano 185 annunci, per un totale di 569 posti disponibili.

In cima il settore turistico con 271 posizioni aperte: in testa vi è la costa ionica (95 posti disponibili), seguita da quella adriatica (75), dal Capo di Leuca (69), dall’entroterra (27) e da Lecce e nord Salento (5).

Nel comparto edile, i posti a disposizione sono 111; tre in quello delle pulizie e multiservizi.

Si trovano 12 posizioni nel settore trasporti e riparazione veicoli; 35 nel commercio; 16 nel settore amministrativo e informatico e 4 in quello pedagogico.
Nella sanità privata e nei servizi alla persona, sono 25 le figure richieste.

Si prosegue con 20 offerte nel settore agricolo, agroalimentare e ambiente; 10 nelle telecomunicazioni; 10 nel settore bellezza e benessere; 32 nel tessile-abbigliamento-calzaturiero; 4 nell’industria del legno e 16 nel metalmeccanico.
Sono numerose anche le opportunità di lavoro diffuse dalla rete europea dei servizi per l’impiego Eures.
Le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina FacebookCentri Impiego Lecce e Provincia“, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.
Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid direttamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it.

In alternativa, possono essere accolte via mail o allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

PER LEGGERE IL 14° REPORT ARPAL PER LA PROVINCIA DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE CLICCA QUI

Continua a Leggere

Casarano

Calcio, Casarano: ora si fa dura!

Rossoazzurri sconfitti a Manfredonia e ora sesti in classifica e fuori dai play off. Si decide tutto all’ultima con le Serpi che dovranno battere il Bitonto in lotta per la salvezza e sperare in buone notizie da Altamura – Matera

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

MANFREDONIA-CASARANO 2-1

Reti: st 85′ Gjonaj (C), 90′ Babaj (M), 90’+5′ Giacobbe (M)

“In cauda venenum” per il Casarano, sconfitto dal Manfredonia nei minuti di recupero, dopo aver giocato in dieci (Cerutti espulso al 9′ st per doppia ammonizione).

Era addirittura passato in vantaggio con Gjonaj a cinque minuti dal termine, per l’entusiasmo, di lì a poco svanito, del manipolo di tifosi rossoazzurri, giunti dal lontano Salento.

Per due domeniche consecutive gli uomini di mister Laterza escono dal terreno di gioco battuti da imperdonabili distrazioni nella coda dell’incontro, fatale riedizione della zona Cesarini.

Doveva essere il rush finale verso la migliore posizione per i play-off, con partite neanche tanto proibitive, e invece le Serpi si sono intorpidite nonostante i primi tepori.

Domenica è atteso al Capozza il Bitonto che spera nei play-out, mentre il Matera ha inserito la freccia del sorpasso e preso il quinto posto utile in griglia.

Potrà il Casarano riguadagnarlo vincendo nell’ultima giornata?

Stavolta non dipenderà solo dalla propria volontà, ma anche dal risultato di (udite, udite!) Altamura-Matera.

Quest’anno il girone H si è rivelato degno di un film di Hitchcock, ma il Casarano ci ha molto messo del suo come protagonista.

Giuseppe Lagna

*nella foto (Antenna Sud), l’illusoria rete del vantaggio di Gjonaj
Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus