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Attualità

Con un sorriso in più c’è ancora speranza

Casarano, che idea! Prima “solo” un’altalena, poi messa in moto la macchina per realizzare un intero parco giochi in grado di integrare bimbi diversamente abili e normodotati

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C’è ancora speranza! Nonostante tutto quello che siamo costretti a leggere sui giornali o a vivere ogni giorno su noi stessi… c’è speranza. C’è speranza perché in questa Casarano senza più lavoro, con i debiti che sembrano irrecuperabili ed in cui sembra non riuscire a vedere più la luce, un fermento di iniziative, di quelle spontanee, genuine, che non mascherano nessun secondo fine, alimentano quella speranza che qualcosa possa davvero cambiare.


Casarano Locandina Spontaneamente è nata la Pro-loco che ha già messo su due o tre iniziative che hanno ravvivato qualche bella mattina di primavera, così come spontaneamente sono nate alcune associazioni che si occupano di integrare ragazzi e ragazze diversamente abili sino a portarli a ballare su di un palco; spontaneamente decine di volontari della Croce Rossa o della Protezione Civile, spendono per gli altri il proprio tempo.

Capita così che, cazzeggiando una sera su facebook, Barbara Miceli, una mamma come tante ma con una sensibilità come poche, veda passare la foto di un’altalena un po’ particolare, si incuriosisca e da lì faccia partire, appunto spontaneamente, uno dei progetti più belli, nobili ed innovativi che stanno interessando Casarano. Contatta alcuni suoi amici e, pur di garantire il massimo della trasparenza, fonda un’Associazione ONLUS che si chiama “Un sorriso in più”; un’Associazione che non ha nulla a che fare con la politica ed i partiti, che non maschera interessi privati dietro la nobiltà della beneficenza e che si pone un solo obiettivo: donare appunto, qualche sorriso in più. Il progetto è semplice e facilmente raggiungibile: raccogliere 2.500 euro per acquistare un’altalena speciale che consentirà anche ai bimbi che son costretti a vivere sulla sedia a rotelle, di vivere l’emozione di ridere andando su e giù spinti da mamma o papà in un parco giochi. La risposta della città è stata entusiasmante e, nel giro di poco, sono già stati raccolti 1.500 euro che hanno dato fiducia all’Associazione ed hanno quindi fatto alzare la mira: non limitarsi ad un’unica altalena ma cercare di realizzare un intero parco giochi in grado di integrare bimbi diversamente abili e normodotati; accomunandoli in un qualcosa che tutti possiedono: il sorriso.

Questa prima altalena verrà posizionata, già entro questa imminente estate, nell’ambito della piazzetta Petracca ma è già stato chiesto all’Amministrazione comunale di avere in gestione completa almeno uno dei parchi cittadini che, in un colpo solo, sarebbe salvaguardato dall’incuria e diverrebbe un innovativo angolo di integrazione. E allora alimentiamola questa speranza di cambiamento. Serve che l’Amministrazione decida al più presto di concedere questo parco, servono volontari che prestino il proprio tempo e la propria manodopera per sistemarlo e per tutti gli altri serve recarsi presso uno dei punti di raccolta fondi di seguito indicati, lasciare anche solo un euro e regalare così un sorriso in più. La rinascita di Casarano nasce anche da qui! Punti raccolta fondi: Arredi Sacri, Antica Rosticceria, Diamond bar, 7.5 bar, tabaccheria leggio (monumento Papa Giovanni Paolo II), magazzini Euro, tabaccheria Cesarino e salumeria Walter Vergari.

Antonio Memmi


Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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