Tricase
Tricase, #aprilacucuzza!
“Giovani, Sveglia!. Sporchiamoci le mani, appropriamoci del presente, costruiamo il nostro futuro”. Una rete giovanile nata con l’intento di smuovere la città dal basso…
Un volantino, un hashtag e una forte esortazione: “Sporchiamoci le mani, appropriamoci del presente, costruiamo il nostro futuro”. È partita così l’iniziativa di alcuni ragazzi di Tricase che, col grido “Giovani, Sveglia!”, hanno destato e stuzzicato la curiosità dei compaesani, chiamando i propri coetanei tricasini ad attivarsi per rendersi artefici di uno strumento di integrazione, basato su una condivisa visione lungimirante.
A catturare definitivamente l’attenzione di tutti, poi, ci ha pensato l’hashtag: “Apri la cucuzza”. La piacevole sorpresa del volantino, diffuso per le vie e per i locali di Tricase, si è unita così allo stupore di quanti hanno visto i ragazzi, sempre più numerosi, ritrovarsi seduti in cerchio a discutere in luoghi pubblici.
La prima impressione è chiara e comune a tutti: qualcosa di nuovo sta nascendo, in maniera genuina e spontanea. E per conoscere meglio questa novità, spinti dalla curiosità che anima il paese in questi giorni, abbiamo contattato una “molecola” dell’ampio gruppo che si sta formando. Abbiamo posto qualche domanda a coloro che per primi hanno lanciato l’idea e si sono spesi per diffonderla, in pratica il (temporaneo) gruppo organizzatore: Martino Casciaro, Andrea Ciardo, Gianluigi Elia Francesco Morciano, Andrea Musio, Antonio Storella e Salvatore Turco.
Domanda ovvia quanto obbligata: cosa è “Apri la cucuzza”? E’ una rete giovanile nata con l’intento di smuovere Tricase dal basso. E non dal basso nel solo (e già sentito) senso di dar voce al cittadino comune, ma nell’intento di dare una scossa al paese partendo dai più giovani. In altre parole, siamo un vero e proprio contenitore di idee in cui chiunque abbia voglia di legare la propria crescita a quella della città di Tricase è accolto a braccia aperte”.
Un nuovo movimento o un vero e proprio partito? “In realtà, nulla di tutto ciò. Siamo totalmente estranei ad ogni logica politica e andiamo oltre ogni colore e schieramento. Tra di noi ci sono ragazzi con ideali diversi. Ciò che ci accomuna, oltre all’età, non è la preferenza sulla scheda elettorale, ma la voglia di fare, attivarci per prendere in mano le sorti del nostro futuro e quelle del nostro paese. Ci rimbocchiamo le maniche per elaborare idee valide in ogni ambito, dal turismo alla viabilità, dall’ambiente alla cultura. Idee che possano trasformarsi in progetti veri e propri, da presentare a privati e, soprattutto, all’Amministrazione comunale”.
Alla fine, allora, il contatto col mondo della politica c’è… “Il contatto con l’amministrazione sarà necessario, speriamo anzi di poter presto instaurare un vero e proprio dialogo. Non si può prescindere dal comunicare con chi ha in mano la gestione della città. Noi ne restiamo però fuori, siamo apolitici in questo senso: oltre che “variegati”, anche disinteressati e distaccati dal mondo della politica per come la si intende oggi. Se si vuol essere pignoli, si può affermare che la politica nasce proprio così, incontrandosi, un po’ come facciamo noi, nell’agorà, per discutere dei problemi della città e per cercare di venirne a capo. Se saremo politici, sarà solo in questo senso…”
Non ci sarà nessun grande passo? Niente future candidature? “No. Stiamo solo cercando di far passare il nostro messaggio oltre lo scetticismo di chi, a primo impatto, ci ha etichettati come “nuova carboneria”, “futura classe politica” e quant’altro. Non siamo nulla di tutto ciò e lo ripeteremo fino alla nausea”.
A proposito di scetticismo, quanta fiducia c’è nei giovani tricasini? “La fiducia non manca. E con essa la voglia di partecipare, di attivarsi. Ed è fondamentale. Siamo partiti proprio con la convinzione che sarebbe bastata una scintilla per risvegliare la gioventù tricasina, e i primi effetti ci stanno dando conforto: abbiamo già avuto due incontri in cui, di volta in volta, siamo raddoppiati. E su Facebook la pagina “Apri la cucuzza” ha raggiunto in pochissimo tempo quasi i 300 fan. Certo, dello scetticismo iniziale in qualcuno lo si trova sempre. Talvolta complici scottature prese in passato da chi si è speso, per varie cause, in prima persona. Gioca però a nostro favore il non cercare consensi, ma semplice collaborazione”.
E il nome, “Apri la cucuzza”, come è nato? “Da una idea, appunto. Una delle tante, messa al voto e scelta in gruppo. Quasi all’unanimità direi. “Apri la cucuzza” è piaciuto e sta piacendo non solo perché legato all’essere “cucuzzari” dei tricasini, ma per la sua doppia valenza, in termini di significato. Non ci riferiamo infatti solo alla cucuzza intesa come testa, nell’intento di aprire la mente di noi giovani, ma anche in riferimento a Tricase stessa, con la speranza di fare breccia nelle prospettive e nelle vedute chiuse e limitate che il nostro paese ha sofferto negli ultimi anni”.
Non sarebbe utile qualcuno con un pizzico di esperienza di più? “Esperienza e conoscenze sono elementi indispensabili. Ma non andremo a snaturare la rete giovanile includendovi dei “fuori quota”. Quando e se sarà necessario, chiederemo la collaborazione esterna a chi del mestiere. Se, per fare un esempio, ci servirà consultare un geologo e tra noi non ve ne sono, lo faremo. Ma la collaborazione sarà vincolata al progetto per il quale si chiederà supporto”.
Puntate ad avere una sede vostra o gli incontri continueranno a tenersi solo in luoghi pubblici? “Al di là degli ovvi motivi, da quelli pratici a quelli metereologici, ci doteremo di una sede anche per un altro scopo: avere una casa significa avere una identità. E per un’associazione tenuta insieme dall’amore per il proprio paese, l’identità è tutto. Nel frattempo però non ci fermiamo. E anche se all’aperto,continueremo ad incontrarci. C’è tanto da decidere insieme, tanto da discutere, tanta carne al fuoco come si suol dire…”.
Non sarà difficile tenere insieme tante… “teste”? “Uno dei nostri obiettivi è proprio quello di semplificare questo aspetto. E per farlo, oltre al dialogo e al dibattito, sarà necessaria una buona organizzazione. Ci stiamo già attivando, infatti, per decidere se e come stilare uno statuto interno che non sia una sterile lista di regole ma un insieme di direttive generali. E daremo vita anche ad un blog che, oltre a ricreare online un luogo di confronto, darà la possibilità a chi è lontano, come gli studenti universitari, di partecipare e dare il suo contributo. Serve l’apporto e il supporto di tutti i giovani di Tricase. Le idee di tutti saranno il nostro pane quotidiano”.
Parlate di idee. Nel concreto, che tipo di idee? “Ogni idea da cui possa nascere una valida proposta: dalla semplice creazione, ad esempio, di un attraversamento pedonale, fino a progetti di grande portata. Chiaramente non ci aspettiamo la luna da nessuno. Se avremo delle proposte da presentare all’Amministrazione, saranno nei limiti e nelle possibilità del Comune. L’elemento della fattibilità resterà alla base di ogni progetto”.
E qualora i vostri progetti dovessero trovarsi di fronte delle porte chiuse? “Le porte in faccia non sono una nostra preoccupazione, anzi: e una proposta valida, anche se respinta da una qualsiasi Giunta comunale, potrà essere gradita alla cittadinanza. In quel caso spetterà a chi la respinge spiegare il perché della scelta e assumersi le responsabilità dello stato d’impasse in cui versa il paese”.
Detto del regolamento interno, quale sarà il vostro prossimo passo? “Metterci al lavoro concretamente e creare delle “commissioni” che si occupino di diverse sfere: ambiente, turismo, cultura, urbanistica… Principalmente saranno queste, ma non c’è nulla di definitivo. Tutto passerà attraverso dibattito e votazione. Faremo in modo che tutto sia frutto di decisione comune”.
“Decidere insieme” sarà pertanto uno dei capisaldi… “Sì, è fondamentale. Non solo per distinguerci dai movimenti partitici e politici di ogni tipo, da cui prendiamo le distanze, ma perché solo agendo insieme riusciremo a farci sentire e a produrre qualcosa di valido per la comunità intera. Siamo certi che collaborando daremo una scossa a Tricase, sveglieremo noi stessi e i nostri coetanei e riusciremo ad aprire la cucuzza…”.
Attualità
Studenti all’Opera
Con la stagione lirica della Provincia: l’entusiasmo degli studenti di studentesse e studenti di nove Istituti scolastici per “Aida”
Entusiasmo di fronte all’ambientazione egizia, alle statue imponenti e alle pareti adornate di geroglifici.
Estrema attenzione alla potenza drammatica e alla musica straordinaria eseguita dall’orchestra.
Stupore per il bel canto dei protagonisti.
Sono queste le emozioni delle centinaia di studentesse e studenti che hanno avuto l’opportunità di assistere alla prova generale del capolavoro verdiano, opera inaugurale del cartellone 2025 della Stagione lirica della Provincia di Lecce (la “prima” sarà venerdì 7 novembre, alle 20.45; la replica domenica 9 novembre, alle 18).
L’occasione è stata ancora più preziosa perché i ragazzi hanno potuto ammirare la celebre messinscena concepita da Franco Zeffirelli (regia e scene) nel 2001, ospitata per la prima volta in Puglia.
Il Teatro Politeama Greco di Lecce, esaurito in ogni ordine di posti, ha accolto per la prova generale 9 Istituti scolastici: i Comprensivi De Amicis di Lecce, Futura di Matino, Don Bosco di Grottaglie, Geremia Re di Leverano, Peppino Impastato di Veglie, Tricase – Via Apulia di Tricase, Diaz di Vernole – Castrì e i Licei Pietro Siciliani e Artistico e Coreutico Ciardo Pellegrino di Lecce.
Un viaggio educativo ed emozionale reso possibile grazie al progetto “Studenti all’Opera” promosso nell’ambito della Stagione della Provincia e che, di anno in anno, continua a riscuotere successo e partecipazione.
Rivolta alle scuole di primo e secondo grado delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, l’iniziativa punta a sollecitare l’interesse dei giovani per il teatro musicale e ad offrire l’occasione di assistere alle prove didattiche e alle prove generali degli spettacoli, nonché alle recite serali con biglietti a costo ridotto.
«In questo modo la Provincia vuole rafforzare il dialogo con le istituzioni scolastiche e promuovere la musica lirica come spettacolo e come patrimonio di cultura e bellezza che merita di essere scoperto fin da giovanissimi», ha evidenziato il presidente facente funzioni della Provincia di Lecce Fabio Tarantino, «siamo soddisfatti perché anche quest’anno le scuole hanno dimostrato curiosità e passione, aderendo agli eventi della Stagione 2025 che segna il traguardo dei 50 anni di vita».
Per le prossime opere in cartellone, le matiné saranno le seguenti: Rigoletto di Verdi, 3 dicembre (prova didattica,) e 4 dicembre (prova generale); Dittico Arlecchinata di Salieri/Pagliacci di Leoncavallo, 16 dicembre (prova didattica) e 17 dicembre (prova generale).
Le scuole di ogni ordine e grado delle province di Lecce, Brindisi e Taranto possono ancora inoltrare richiesta di partecipazione tramite pec: istruzione.stagionelirica@cert.provincia.le.it Per informazioni si può contattare Catia Colitta, responsabile del Progetto Studenti all’Opera (0832683378).
Ricordiamo che la Stagione lirica è realizzata e promossa dalla Provincia di Lecce e si avvale del sostegno del Fondo Nazionale Spettacolo dal vivo (Ministero della Cultura), della Regione Puglia e della Camera di Commercio, nonché della collaborazione di Comune di Lecce, Puglia Culture e Curia arcivescovile.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Alessano
In Cammino da Tricase ad Alessano
Il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima. Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo
In Cammino prima della Marcia.
In attesa della Marcia per la Pace sulla via di don Tonino Bello (in programma domani dalle 9,30), si è svolto il quinto cammino da Tricase ad Alessano, sulla tomba di don Tonino.
Promosso dal gruppo parrocchiale “don Tonino” della Chiesa della Natività di Tricase, in collaborazione con la Fondazione “Don Tonino Bello”, il cammino ha coinvolto gli istituti scolastici di Tricase ed Alessano, con il consueto entusiasmo dei ragazzi.
Dopo il saluto del parroco don Gianluigi, il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima.
Assistiti prima dalla Polizia municipale di Tricase e poi da quella di Alessano, grandi e piccini hanno condiviso quasi sette chilometri di strada, tra periferie e campagne, ulivi e cave dismesse.
All’arrivo, ad attendere i pellegrini sulla tomba del Venerabile, c’erano Stefano Bello, nipote di don Tonino, il sindaco Osvaldo Stendardo, il presidente della Fondazione Giancarlo Piccinni, i dirigenti Chiara Vantaggiato dell’Istituto G. Salvemini e Rina Mariano del Comprensivo Tricase – Via Apulia.
Protagonista del momento di approfondimento, l’ingegnere Vito Alfieri Fontana, testimone e pacificatore che, da produttore di armi, è diventato sminatore.
Tante riflessioni e domande da parte dei ragazzi degli istituti scolastici, che hanno trovato risposte certe nella scelta di un uomo che ha abbracciato la pace.
Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo.
In chiusura, Maria Grazia Bello, rappresentante del gruppo “don Tonino”, ha ringraziato i partecipanti e le istituzioni coinvolte, consapevole delle difficoltà di svolgere iniziative che coinvolgono gli studenti in orario extrascolastico. Ma ne è valsa la pena perché l’insegnamento di don Tonino è proprio questo: «In piedi, costruttori di pace!».
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Attualità
Lavoro per giovani laureati: Università e Arpal uniscono le forze
Siglato un accordo quadriennale per rafforzare le azioni congiunte nell’ambito delle politiche per il lavoro. I prossimi appuntamenti con il “Qui non c’è Lavoro Festival”. Donada e offerte di lavoro, il report settimanale di Arpal
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Università del Salento e ARPAL Puglia, ente strumentale della Regione Puglia, hanno siglato un accordo quadriennale con l’obiettivo di rafforzare le azioni congiunte nell’ambito delle politiche del lavoro a favore dei giovani laureati dell’ateneo salentino.
Presso la sede del Rettorato a Lecce, la neorettrice Maria Antonietta Aiello e il direttore di Arpal Gianluca Budano hanno sottoscritto, in mattinata, la convenzione quadro che irrobustisce e rilancia la collaborazione in essere da tempo tra i due enti. La firma è il primo atto a rilevanza esterna della nuova rettrice, appena insediatasi, e apre la seconda settimana del “Qui non c’è Lavoro Festival”, organizzato da Arpal Puglia.
«L’Università del Salento», ha dichiarato Aiello, «in questi anni ha modulato la sua offerta formativa per consentire ai ragazzi e alle ragazze iscritti/e l’acquisizione di competenze teoriche e pratiche coerenti con le richieste di un mercato del lavoro sempre più diversificato e complesso e lo sviluppo di capacità trasversali quali l’autonomia, il problem solving e il lavoro in team. Accanto alle esperienze di tirocinio, ai progetti formativi, ai Career days e alle attività seminariali svolte durante i corsi di studio, abbiamo pensato di sottoscrivere questa convenzione con Arpal per facilitare ulteriormente il contatto con le realtà professionali di ciascun settore, agevolando l’inserimento lavorativo e la valorizzazione delle competenze maturate nel contesto universitario. Un passo concreto per dare il nostro contribuito al progresso del territorio, nella consapevolezza che solo investendo sulle professionalità ad alto valore aggiunto – quali sono quelle formate nel nostro ateneo – la Puglia e il Mezzogiorno d’Italia potranno conoscere una nuova stagione di crescita».
“La Convenzione quadro con UniSalento», ha aggiunto Budano, «per Arpal e per i territori, in particolare, di Lecce, Brindisi e Taranto rappresenta un momento importante per rafforzare il ruolo dell’Agenzia per le Politiche Attive del Lavoro della Regione Puglia quale punto di accesso in cui convergono tutte le informazioni, gli strumenti, le conoscenze sul mondo del lavoro e per canalizzare tutte le competenze utili per incrociare la domanda e l’offerta di lavoro nel miglior modo possibile. Questa convenzione vuole implementare la sinergia interistituzionale per rendere l’ecosistema pubblico più performante nella sua capacità di inserire nel mondo del lavoro laureati e laureate, dando loro fin da subito opportunità derivanti dal tessuto imprenditoriale locale, con un’attenzione particolare anche nei confronti delle persone con disabilità. È un esempio di collaborazione fra istituzioni che rende più forte l’Università nel suo ruolo di placement e che consente ad Arpal di offrire al mondo produttivo professionalità sempre più qualificate e adeguate a rispondere ai fabbisogni occupazionali delle imprese».
L’accordo mira a promuovere la collaborazione non solo sul versante del placement, ma anche in attività di studio e analisi dei fabbisogni formativi delle imprese e dell’evoluzione del mercato del lavoro.
Punta, inoltre, a divulgare politiche attive per il lavoro mediante la realizzazione di convegni, workshop e seminari con il coordinamento scientifico dell’Università del Salento.
Saranno promossi insieme career lab, recruiting day e altri eventi per agevolare la transizione di laureate/i verso il mondo del lavoro. La cooperazione riguarderà anche progetti di ricerca o percorsi di studio, compresi dottorati di ricerca e master universitari, su tematiche di interesse comune riguardanti, ad esempio, le politiche del lavoro, il diritto del lavoro, l’organizzazione amministrativa e/o aziendale, l’innovazione sociale, il digitale e le applicazioni dell’intelligenza artificiale nella PA e nel mercato del lavoro.
Tra i prossimi passi concreti, si avrà l’attivazione di uno “Sportello virtuale per l’impiego” di ARPAL Puglia presso il campus Ecotekne.
L’Ateneo veicolerà tra i propri laureati e laureate le offerte di lavoro sempre più qualificate gestite dai Centri per l’Impiego, che a loro volta metteranno a disposizione i propri strumenti innovativi per agevolare la ricerca di lavoro, a partire dal portale e dall’app “Lavoro per te Puglia” e dai propri canali LinkedIn, con l’obiettivo primario di trattenere sul territorio i giovani formati dall’Ateneo salentino, in coerenza con la Strategia regionale #mareAsinistra volta all’attrazione e alla valorizzazione dei talenti.
QUI NON C’È LAVORO FESTIVAL
Intanto prosegue a tamburo battente il “Qui non c’è Lavoro Festival”, promosso da ARPAL Puglia con la coprogettazione con Mestieri Puglia, Cefas e Sale della Terra.
Fino a venerdì 7 novembre, il Camper del Lavoro farà tappa in numerosi comuni e frazioni, per promuovere i servizi dei Centri per l’impiego e le offerte di lavoro.
Nel corso di questa seconda settimana, sono tre gli appuntamenti da non perdere.
A Lecce, martedì 4 novembre, alle 10, nella Sala Conferenze della Regione Puglia, si affronta il tema “Neurodivergenze e ICT: inclusione lavorativa, la sfida possibile”.
L’incontro sarà dedicato all’inclusione lavorativa delle persone neurodivergenti, con focus sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dal settore ICT.
Esperti, istituzioni, imprese e associazioni si confronteranno su modelli e buone pratiche per rendere il mondo del lavoro più accessibile e inclusivo.
Saranno presenti, tra gli altri, Gianfranco Minervini, HR Manager di Exprivia SpA e presidente AIDP-Associazione Italiana per la Direzione del Personale Puglia; Vito Montanaro, direttore Dipartimento Salute Regione Puglia; Serafino De Giorgi, direttore Dipartimento Salute Mentale Asl Lecce; Luciana Zecca, presidente Angsa Lecce; Ada Chirizzi, segretaria generale Cisl Lecce; Paola Martino, resp. Ufficio Inclusione UniSalento; Stefania Pinnelli, coordinatrice del Centro J. Bruner per l’Alta formazione dei docenti e direttrice dei Corsi di Abilitazione all’insegnamento sul sostegno UniSalento; Davide De Palma, presidente di Pop Space; Antonio Gianpietro, garante regionale per le persone con disabilità.
Giovedì 6 novembre, alle 10, a Nardò, nella Sala Capone (Ex Tribunale), si terrà l’incontro “S.T.O.P. CAPORALATO: Sportello territoriale operativo permanente per il lavoro agricolo di qualità”.
L’incontro sarà dedicato alla presentazione del progetto di Arpal Puglia, che prevede l’istituzione di uno Sportello Territoriale Operativo Permanente per il contrasto al caporalato a favore del lavoro agricolo di qualità.
Venerdì 7 novembre, presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola, è in programma il recruiting day “Lavoro fuori”, nell’ambito dell’ ccordo di rete promosso da Arpal Puglia per agevolare l’inserimento lavorativo dei detenuti della Casa circondariale di Lecce.
“Lavoro F.U.O.R.I.” (Formazione Unita a Orientamento per il Reinserimento e l’Inclusione) è il protocollo d’intesa voluto per potenziare i servizi per l’inserimento e il reinserimento lavorativo delle persone private della libertà personale della Casa circondariale di Lecce.
A seguire colloqui di lavoro con dieci aziende: diverse decine di persone detenute nella Casa Circondariale di Lecce potranno sostenere colloqui con aziende salentine che credono nei valori del reinserimento lavorativo e sociale.
IL REPORT SETTIMANALE DI ARPAL
Questa settimana, il Report di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro dinamico nell’Ambito di Lecce, registrando complessivamente 277 offerte lavorative per un totale di 730 posizioni aperte.
Il settore che domina e cresce in termini di opportunità è quello delle costruzioni che si conferma il primo con 185 posti di lavoro disponibili.
Subito dopo si posiziona il settore del turismo con 109 posti di lavoro.
A seguire, con un numero significativo di posizioni, il comparto sanitario e dei servizi alla persona contribuisce con 67 posizioni aperte, si passa poi al settore pedagogico, dove sono disponibili 64 posti e il comparto della riparazione veicoli e trasporti che ne offre 60.
Seguono il settore delle telecomunicazioni con 55 posizioni mentre l’area amministrativa e informatica ne offre 40.
I posti disponibili nel settore del commercio sono 30, nel settore tessile-abbigliamento-calzaturiero (TAC) sono 25, mentre il comparto metalmeccanico richiede 22 lavoratori.
Il settore bellezza e benessere ne registra 10 e il comparto agroalimentare offre sei opportunità.
Chiude l’elenco, con il minor numero di posizioni, il settore pulizie e multiservizi che offre dieci opportunità.
Per il Collocamento Mirato, sono 21 le posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette art.18 e 15 quelle riservate a persone con disabilità.
Il report segnala, inoltre, 16 tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.
A proposito di Eures, è in programma martedì 18 novembre presso il Centro per l’Impiego di Lecce un recruiting day con CLUB MED per la ricerca di figure professionali nel settore ho.re.ca. da inserire nelle diverse strutture in Italia e in Europa.
La prenotazione dei colloqui è obbligatoria (per maggiori info, si può consultare la sezione Eures nel report).
Dal 17 al 21 novembre, invece, ci si potrà candidare all’avviso pubblico per l’avviamento numerico di due unità lavorative con profilo di “operatore” per il Comune di Specchia.
Possono candidarsi anche persone con il titolo di studio della licenza media.
Le figure da selezionare svolgeranno le funzioni di operaio polifunzionale e operaio addetto alle affissioni.
Il contratto offerto è a tempo indeterminato e part time (18 ore settimanali).
Cliccando qui è possibile visionare l’avviso e scaricare i moduli di domanda.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente il profilo Linkedin di Arpal Puglia (tutte le offerte sono riportate nella sezione “Lavoro”), la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia“, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.
Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
CLICCARE QUI PER CONSULTARE INTEGRALMENTE IL 39° REPORT ARPAL
-
Cronaca18 ore faScontro frontale sulla SS275, morta una donna
-
Alessano6 giorni faSS 275 da Tricase a Leuca, tutto pronto
-
Cronaca1 settimana faTiggiano: ritrovati paramenti sacri trafugati
-
Cronaca2 settimane faFamiglie spezzate dalla violenza, arresti a Supersano e Ugento
-
Cronaca2 settimane faLa banda della “marmotta” colpisce ancora
-
Cronaca2 settimane faAmbulanze sporche e personale non autorizzato: chiesta revoca autorizzazione
-
Cronaca2 settimane faDue ordigni a Presicce-Acquarica: ladri rubano bancomat
-
Attualità2 giorni faTricase, acque bianche: in arrivo un milione e mezzo di euro












