Cronaca
Botte a mamma e nonna: in manette due fratelli di Specchia
Si tratta di Salvatore e Giuseppe Frisina, nullafacenti e con il “vizio” di maltrattare e picchiare barbaramente le anziane congiunte

I Carabinieri stretto le manette intorno ai polsi di due fratelli per ripetute violenze ai danni dell’anziana madre e della nonna. Si tratta di Salvatore e Giuseppe Frisina di Specchia. I due lo scorso 19 settembre avevano già subito un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare, ma ciò evidentemente non è bastato.
L’incubo di madre e nonna era cominciato diversi anni fa così come hanno dimostrato le indagini condotte dai militari dell’Arma che hanno ricostruito sistematici maltrattamenti, anche in concorso, da parte dei fratelli Frisina ai danni sell’anziana madre ed anche alla nonna convivente. I due con le loro angherie avevano imposto in casa il loro carattere violento mediante percosse (anche per futili motivi), ingiurie, minacce (anche di morte); neanche la minaccia di ricorrere all’intervento dei Carabinieri li scalfiva: “vai vai alla caserma che io ti seguo e ti giro sotto sopra con l’ape, ti uccido!” usavano rispondere i due energumeni. Nonostante la difficile situazione familiare ed economica i due giovani neanche si curavano di contribuire al miglioramento delle condizioni, dormendo fino a tardi e non espletando alcuna attività lavorativa, anzi si dilettavano a usare violenza contro le due anziane donne e demolendo mobili e suppellettili nell’abitazione. Numerosi gli episodi di violenza ricostruiti dai Carabinieri grazie alle coraggiose denunce delle donne e all’acquisizione di numerosi certificati e referti medici; macabro e ai limiti della fantasia lo scenario ricostruito dai Carabinieri.
Nel luglio del 2013, Salvatore, il più grande dei due, 23 anni, aggrediva la nonna 81enne con un bastone fino a mandarla in ospedale con ematomi ed escoriazioni alla gamba. Nell’ottobre del 2013, sempre Salvatore colpiva al volto la nonna procurandole lesioni per 10 gg. Nel gennaio scorso, Giuseppe, 21 anni, spintonava la nonna per terra procurandole la frattura del femore. Nel febbraio scorso, di nuovo Giuseppe, aggrediva verbalmente e fisicamente la madre trascinandola con violenza all’interno dell’abitazione e procurandole varie lesioni.
Il calvario delle due povere donne sembrava essere terminato qualche giorno fa quando i Carabinieri di Specchia avevano notificato ai due fratelli l’allontanamento dalla casa familiare accertandosi che i due avessero fatto fagotto e fossero realmente usciti di casa. Nei giorni a seguire stretta è stata la vigilanza dell’abitazione da parte dei Carabinieri che in pochi giorni hanno fermato e controllato i due sotto l’abitazione materna. Sabato 20 settembre, però, le donne hanno subito l’ennesimo atto persecutorio e violento. Avvertiti i Carabinieri hanno provveduto subito alla segnalazione all’autorità giudiziaria che nel breve ha disposto l’immediata carcerazione dei due violenti fratelli. Esperite le formalità di rito i due sono stati accompagnati presso il Carcere di Lecce.
Cronaca
Donna uccisa a colpi di accetta: ricercato figlio 21enne

Dramma nel primo pomeriggio di oggi a Racale dove una donna ha perso la vita, probabilmente per mano di uno dei suoi figli.
L’episodio si è verificato attorno alle 14 nell’abitazione di famiglia, in via Toscana, dove il ragazzo al momento ricercato (21 anni) l’avrebbe ripetutamente colpita con accetta, uccidendola.
Subito dopo il delitto, il giovane è fuggito. Sul posto sono intervenuti i soccorsi e i Carabinieri, che hanno avviato le ricerche per rintracciarlo. La comunità locale è sconvolta dall’accaduto. Seguono aggiornamenti.
Alessano
Ventiseienne leccese fermato per spaccio. A Tricase e Alessano controllati ristoranti, pizzerie e bar
Carabinieri in azione: arrestato spacciatore, denunciati i titolari di due attività commerciali e sequestrati oltre 60 chili di prodotti alimentari di vario genere, tra cui ostriche, vongole, prodotti carnei e di rosticceria, salumi…

Quello appena trascorso è stato un week-end caratterizzato da serrati controlli che i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno messo in atto in tutta la provincia.
Un servizio straordinario di controllo del territorio che gli uomini dell’Arma hanno attuato non solo per contrastare lo spaccio di stupefacenti ma anche per il controllo di persone sottoposte a misure coercitive e per l’accertamento di irregolarità in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il dispositivo ha visto impegnati anche militari del N.A.S. e del N.I.L. di Lecce oltre a personale ispettivo dell’I.T.L. del capoluogo salentino.
Un 26enne leccese è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; due persone sono state segnalate alla competente autorità giudiziaria: uno per evasione, l’altro per aver assunto lavoratori in nero.
Sequestrati quasi 80 grammi di sostanze stupefacenti, comminate sanzioni amministrative per oltre 12mila euro e ammende per oltre 25mila euro.
L’ESITO DELLE OPERAZIONI
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce hanno arrestato nella flagranza di reato, un 26enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Già nel corso della mattinata, il giovane già noto alle cronache per violazioni in materia di stupefacenti, sebbene riconosciuto dai militari, era risucito a sottrarsi ai controlli che i carabinieri stavano effettuando a Lequile, in una zona nota perché frequentata da persone dedite allo spaccio.
Lo stesso era riuscito ad eludere i controlli dandosi repentinamente alla fuga a bordo della sua bicicletta per le vie del centro abitato.
Poche ore, però, è stato raggiunto dai militari mentre stava facendo rientro presso la propria abitazione.
Vano il suo secondo tentativo di darsi alla fuga: sebbene avesse tentato di divincolarsi, scaraventandosi contro i militari ai quali ha provocato anche lesioni personali, è stato bloccato e sottoposto ad approfonditi controlli.
Gli uomini dell’Arma hanno quindi proceduto ad una perquisizione personale e domiciliare e, nel corso di quest’ultima, hanno rinvenuto un involucro in cellophane contenente 8,5 grammi circa di cocaina che il giovane teneva occultata all’interno di un mobile nella sua camera da letto. Nel corso delle operazioni gli investigatori hanno rinvenuto, occultato nel frigorifero del vano cucina, un panetto di oltre 40 grammi circa hashish e 20 grammi circa di marijuana.
All’interno di un altro pensile situato nello stesso vano, è stato rinvenuto anche un bilancino di precisione oltre a materiale vario per il confezionamento.
Al termine delle operazioni, il giovane è stato arrestato e, come disposto dal P.M. presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto agli arresti domiciliari.
Svolti anche servizi finalizzati al contrasto delle violazioni in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
È stata anche questa quindi la finalità del servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Tricase che hanno effettuato uno specifico servizio di controllo nel centro cittadino di Tricase e in quello di Alessano.
Il servizio è stato effettuato congiuntamente ai militari specializzati del NAS e del NIL di Lecce nonché del personale ispettivo dell’I.T.L. del capoluogo salentino.
Nell’ambito di tale servizio, i militari hanno ispezionato diverse attività commerciali tra cui ristoranti, pizzerie e bar.
Il 47enne titolare di un bistrot, è stato segnalato per violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ovvero per non aver mai redatto il cosiddetto DVR (documento di valutazione dei rischi) e per avere occupato una lavoratrice in nero.
Sono stati inoltre sequestrati oltre 60 chili di prodotti alimentari di vario genere, tra cui ostriche, vongole, prodotti carnei e di rosticceria, salumi, tutti rinvenuti congelati in confezioni prive di indicazioni relative alla tracciabilità.
Al titolare è costata anche l’emissione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Analogo provvedimento è stato emesso anche nei confronti del gestore di un bar, ubicato nel centro di Alessano, dove i militari hanno riscontrato gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ovvero per non aver inviato i lavoratori dal medico competente al fine di essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
Al termine dei controlli i militari hanno provveduto ad inoltrare opportuna segnalazione alla competente aAutorità amministrativa per l’emissione di eventuali ulteriori provvedimenti.
Sono state elevate infine sanzioni amministrative per un totale di oltre 12mila euro e contestate ammende per oltre 25mila euro.
Il complesso dispositivo attuato sul territorio salentino è stato indirizzato anche al controllo di persone sottoposti a misure coercitive di vario tipo e, proprio in tale contesto, i Ccarabinieri hanno segnalato alla competente A.G. un 27enne ed un 30enne, entrambi già noti alle cronache, per evasione.
Sebbene si trovassero agli arresti domiciliari, nel corso dei controlli non erano presso le proprie abitazioni.
Considerevoli anche i controlli alla circolazione stradale che hanno permesso l’identificazione di oltre 50 persone ed il controllo di 40 veicoli.
In tale contesto sono state elevate contravvenzioni per violazione del Codice della Strada per un importo complessivo di oltre 1.200 euro.
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Cronaca
Incendio sul litorale di Salve: ecco il CanadAir

Un vasto incendio è divampato questa mattina tra Torre Pali e Pescoluse, nella zona costiera di Salve, nel basso Salento.
Le fiamme hanno interessato l’area di macchia mediterranea, minacciando diverse villette estive e la strada provinciale, invasa dal fumo e chiusa al traffico.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, per garantire lo svolgimento delle operazioni di spegnimento e impedire che le fiamme raggiungessero anche le spiagge di Pescoluse.
Fumo trasportato verso il mare: bagnanti allontanati

Il vento ha portato il fumo direttamente verso la costa, invadendo un tratto di spiaggia. Le nuvole nere hanno reso l’aria irrespirabile, costringendo molti dei bagnanti presenti a interrompere il bagno e lasciare la spiaggia.
Necessario un CanadAir

Non si registrano feriti o vittime.
Tuttavia, le fiamme hanno continuato ad espandersi e per riuscire a circoscriverle si è reso necessario l’intervento di un CanadAir, entrato in azione attorno alle 16.
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