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EXPO 2000: un volo infinito

Da giovedì 16 la Fiera di Miggiano. Tra le novità di quest’anno, la possibilità di sorvolare la zona in elicottero e (forse) in mongolfiera

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Un evento che da anni torna puntuale la terza domenica di ottobre ad allietare la quotidianità di un paese che in Expo 2000 riconosce la propria realtà produttiva. In una cornice festosa e brulicante di persone, suoni e spettacoli, il mondo della produzione e del consumo, del design e della tradizione si associano in maniera esaustiva, privilegiata ed efficace.


Expo2000Per 4 giorni, i padiglioni espositivi diventano un’agorà di business, meeting e scambi commerciali e culturali tra rappresentanti dei vari settori in esposizione, addetti ai lavori, gente interessata o semplicemente curiosa e desiderosa di far parte della coinvolgente kermesse autunnale. Al sindaco Giovanni Damiano ed alla consigliera Maria Antonietta Mancarella, delegata agli Eventi Fieristici, abbiamo chiesto alcune anticipazioni sull’evento. Sul vincitore del Premio Miggiano e su chi taglierà il nastro, il sindaco Damiano mantiene “un oculato riserbo che possa creare un’atmosfera di frizzante suspense, degno preludio di una manifestazione che, per grandezza e qualità, non mi esimerei dal definire sontuosa. Questo anche per via dello speciale panorama di ospiti che nelle quattro serate della Fiera (e non solo) si alterneranno sul palco rendendo l’evento ancora più coinvolgente ed emozionante”. Dopo la serata inaugurale di giovedì 16, si parte venerdì 17, con l’esibizione dell’Uccio Aloisi Gruppu. Al termine del concerto, musica e divertimento con Dj set e animazione Marcello Melica & Max Baccano. Nella serata di sabato 18 grande spettacolo con i White Queen; domenica 19, in mattinata, la rassegna di 3 gruppi emergenti del nostro territorio, ossia, giovanissimi ragazzi di 15 o 16 anni che esibendosi in un contesto così affollato potranno ricevere la giusta visibilità. Gran finale, poi, in serata con lo spettacolo offerto da “Dove c’è Musica Tour”, Scuola di Musica di Tony Frassanito che tra i suoi allievi vanta talentuosi ragazzi scoperti dal celebre talent scout che sono stati anche protagonisti di numerose trasmissioni musicali della RAI o di Mediaset (“Amici”, “Io canto”, “Ti lascio una canzone”)”.


Maria Antonietta Mancarella, Consigliere comunale con delega agli Eventi Fieristici

Maria Antonietta Mancarella, Consigliere comunale con delega agli Eventi Fieristici


Quante aziende parteciperanno all’EXPO? “Abbiamo avuto un netto aumento di espositori, di sicuro più del 10%.”, afferma Mancarella, “percentuale che sarebbe stata molto maggiore se avessimo avuto la possibilità di soddisfare tutte le richieste: non abbiamo potuto farlo per mancanza di spazi espositivi”. “Ci colpisce molto”, incalza il Sindaco, “la volontà di tantissime aziende di partecipare in un periodo di preoccupante ed infima crisi economica. Di sicuro le aziende credono in Expo 2000, gli riconoscono un valore aggiunto, sia in termini di importante vetrina aperta anche ai non addetti ai lavori, ma anche quale occasione di crescita che evidentemente garantisce loro un ritorno economico non indifferente”. La Mancarella fa notare come “oltre ad aziende pugliesi saranno presenti espositori provenienti dalla Sicilia, Veneto, Calabria, Umbria, Campania, ecc.”. Riguardo alle presenze la Consigliera dice che “nel 2013 ne abbiamo stimate oltre 100mila, quest’anno puntiamo a superare le 150mila”. Sulla modificata disposizione degli stand, la Mancarella spiega che “l’idea è stata quella di rinnovare un po’ lo schema dei padiglioni, per dare un aspetto diverso all’intera compagine fieristica”. Expo 2000, come da tradizione, si svolge in un periodo ideale per gli espositori: discussione di eventuali contratti nell’ultimo trimestre dell’anno o trattative per l’anno a venire. Mancarella: “Noi gli offriamo la vetrina in un periodo ottimale per gli affari e loro hanno un riscontro concreto. Tutti gli anni ritornano, chiedono spazi più grandi proprio perché hanno un ritorno economico”.

Il sindaco di Miggiano, Giovanni Damiano

Il sindaco di Miggiano, Giovanni Damiano


Il Sindaco: “Expo 2000 rappresenta, con orgoglio, l’appuntamento più importante dopo la campionaria della Fiera del Levante. Molti operatori lo scorso anno hanno ribadito che quello che avevano realizzato nella nostra kermesse sul piano delle vendite e dei rapporti commerciali non l’avevano realizzato neanche in Fiera a Bari”. “Anzi”, riprende Mancarella, “molti di loro non partecipano alla manifestazione barese per essere presenti qui: evidentemente è più redditizio”. Il Sindaco anticipa come “l’edizione di quest’anno sarà senza precedenti”. Arriverà “un elicottero Robinson 44, 4 posti, pilota, piú 3 passeggeri; si faranno dei voli turistici panoramici dell’entroterra salentino, Miggiano e dintorni, giungendo fino alle marine di Tricase Porto, Andrano e Castro. L’elicottero sarà disponibile tutta la mattina e il pomeriggio fino al tramonto. Stiamo cercando di portare anche una Mongolfiera, la più bella d’Italia, fatta su misura in Inghilterra con i pennati, che verrà posizionata sempre nell’area adiacente il quartiere fieristico. Portando la mongolfiera fino a 40 metri di altezza ci sarebbe la possibilità di portare dalle 100 alle 200 persone. Tutto il volo durerebbe circa 3 minuti. per questa opportunità però stiamo ancora spettando conferma”. Mancarella aggiunge che insieme al Laboratorio di eGovernment, Centro di Ricerca dell’Università del Salento, “è stato elaborato un questionario che verrà somministrato alle aziende espositrici allo scopo di raccogliere i dati utili per aiutarli ad internazionalizzare l’azienda attraverso un concreto supporto tecnico-scientifico: in un periodo di globalizzazione si aiutano queste realtà imprenditoriali ad uscire fuori dai confini provinciali e/o regionali. Si chiede loro il fatturato connesso all’export, se utilizzano già dei processi di internazionalizzazione o se hanno intenzione di avvalersi di questi processi. Con i dati forniti verrà effettuato uno studio e si aiuteranno queste aziende a mettersi in piattaforma”. Il tutto senza dimenticare la tradizione, come la stessa Consigliera con delega alla Fiera ci tiene a ricordare: “La sagra del maiale di sabato 18 resta il momento caratteristico della Fiera”.


Donatella Valente


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Santa Cesarea, splendore e disperazione

L’ultimo lavoro documentaristico di Alfredo De Giuseppe che graffia la realtà per mostrare un Salento più vero o, almeno, meno patinato del solito. Lunedì 6 maggio sarà proiettato, in anteprima assoluta, al CinePlex Paradiso di Tricase (proiezione unica ore 20,30)

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In 40 minuti, tra immagini sorprendenti e importanti interviste storiche, nel suo docu-film “Santa Cesarea, splendore e disperazione”, il regista Alfredo De Giuseppe ci trascina dentro un paradigma perfetto, quello di Santa Cesarea Terme.

In questa cittadina, di per sé bellissima e dotata di medicali acque sulfuree, si intuiscono al meglio le dinamiche del mancato sviluppo di tante aree della nostra provincia, con tanti spunti socio-economici, ma in definitiva anche poetici.

Un video, frutto di un’idea indipendente del lavoro storico/cinematografico, che rimane sospeso nel tempo dove c’è la storia, la didattica, le mancate programmazioni, le politiche privatistiche, le opere inutili, le divisioni campanilistiche che fin dall’Unità d’Italia appesantiscono il vivere quotidiano del nostro Sud.

Lunedì 6 maggio, in anteprima assoluta, prima di prendere la strada di importanti festival in Italia e all’estero, sarà proiettato al CinePlex Paradiso di Tricase (proiezione unica ore 20,30).

È una produzione Supergulli Media, in collaborazione con Salento Cinema e LAAD Associazione. Scritto e diretto da Alfredo De Giuseppe; direttore fotografia Manuel Lopez; montaggio Studio LYnx; voce narrante Donato Chiarello; musiche originali di Guglielmo Lai; ricerche foto storiche Antonio Chiarello.

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Diso, il paese più piccolo la festa più grande

Fino al 3 maggio i festeggiamenti per i Santi Apostoli Filippo e Giacomo. Celebrata da più di un secolo, la festa patronale registra, ogni anno, migliaia di presenze

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In corso i solenni festeggiamenti in onore dei protettori Santi Apostoli Filippo e Giacomo, l’evento da sempre considerato dai disini come il più importante dell’anno.

Celebrata da più di un secolo, la Festa patronale di Diso, registra ogni anno migliaia di presenze, grazie al ricco programma civile e religioso. A caratterizzarla le imponenti luminarie, appositamente create dalle ditte incaricate ed installate lungo le vie del piccolo centro urbano e lo spettacolo unico, offerto dal festival dei fuochi pirotecnici, che vede sfidarsi le più importanti aziende italiane del settore. La devozione in loco per i due Apostoli affonda le radici nella leggenda: secondo la quale le pesanti statue dei Santi, arrivate dal mare a Castro, si alleggerirono soltanto quando furono i disini a sollevarle.

La leggenda si tramanda di generazione in generazione.

Come spesso si usa definirla si tratta del “paese più piccolo con la festa più grande”.

La Festa dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo non può essere intesa come una semplice festa patronale e non costituisce soltanto un giorno dedicato al culto dei patroni, racchiuso nei confini del paese.

È un evento che ha assunto una rilevanza tale tanto da essere considerato uno strumento di destagionalizzazione del turismo.

«Una festa che unisce tantissime comunità», l’ha più volte definita il parroco, Don Adelino Martella.

Quest’anno le celebrazioni si protrarranno fino al 3 maggio.

Prologo molto sentito alla festa, quello di domenica 21 aprile con Santa Messa alle 8 in confraternita e, alle 10, quella solenne con esposizione delle statue degli apostoli Filippo e Giacomo alla venerazione dei fedeli.

Sempre alle 10 una salva di botti della Fireworks Salento saluterà i Santi. La giornata sarà allietata dal Gran Concerto Bandistico Città di Taviano.

Questa sera inaugurazione ufficiale con l’accensione delle luminarie, alle ore 20.

Domani, alle 6,30, dolce risveglio con i fuochi della Fireworks Salento.

Sante Messe alle 7, 17, 17,45 e 18,30.

Alle 9, tradizionale processione per le principali vie del paese.

Alle 10,45, il Festival Pirotecnico, gara pirotecnica diurna tra rinomate e pluripremiate ditte del settore.

Alle 13 la Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Otranto, Mons. Francesco Neri con la partecipazione di numerosi sacerdoti e diaconi.

Il programma della giornata prevede anche le esibizioni del Grande Concerto Bandistico Città delle Grotte di Castellana e dello Storico Premiato Gran Concerto Bandistico Città di Conversano.

Giovedì 2 maggio, Sante Messe alle 18 (presso la Cappelluccia per tutti i devoti ai santi) e alle 19 (chiesa parrocchiale).

In serata, dalle 21,30, in piazza Carlo Alberto si ballerà con le dance hit degli anni ’70 – ’80 – ’90 dei Nine Beat.

Venerdì 3, Sante Messe alle 8, 10,30 (solenne, con riflessioni sull’attualità della testimonianza dei Santi, presentate da don Adelino Martella).

Dal palco di piazza Carlo Alberto I, dalle 21,30, il divertentissimo cabaret de I MalfAttori che faranno tappa a Diso con il Tour 2024 Show Case.

A seguire, il concerto degli Accasaccio con il loro Fuori Controllo Tour.

Le celebrazioni religiosi e continueranno sabato 4 con Sante Messe alle 17,30, presso il cimitero, in suffragio ai defunti della comunità, e alle 18,30, presso la chiesa parrocchiale.

Epilogo domenica 9 giugno, alle 19,30, con al Santa Messa Solenne e la reposizione delle statue dei Santi e trasporto della statua della Madonna dell’Uragano in confraternita.

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Cinema e arte a Melpignano

Il Gusto della Terra e l’artista Mario Pellegrino. Il 1° maggio ultimo giorno della personale “La San Giorgio e la sua Terra”. Giovedì 2 maggio proiezione del film “Come Semi al Vento”

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Il Gusto della Terra, la rassegna cinematografica all’interno del Palazzo Marchesale di Mepignano dedicata alle culture alimentari e all’abitare, si conclude giovedì 2 maggio con la proiezione di “Come Semi al Vento” un documentario di Tommaso Faggiano e Francesca Casaluci (Italia, 2019, 53 min).

La rassegna di documentari e lungometraggi è stata organizzata dal Comune di Melpignano, in collaborazione con il Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies (Università del Salento e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo).

Ha rivolto lo sguardo alle piccole comunità in relazione stretta con i luoghi che abitano e preservano, per far scoprire che sapore ha il cibo della nostra Terra e comprendere che l’esperienza del gusto non si può misurare in solitaria, ma si crea nel corso di una relazione che abbraccia gli ecosistemi nei quali viviamo.

Alle 19,30 sarà proiettata a Melpignano l’ultima di cinque pellicole che hanno raccontato del legame intrinseco tra uomo, cibo e natura con storie di piccoli produttori, di territori di periferia, di lavoratori ai margini, ma anche buone pratiche agroalimentari provenienti da varie parti del mondo, selezionate da Valentina Cancelli, agricoltrice, curatrice di festival cinematografici tra Vienna e il Salento e allieva del Master. Giovedì 2 maggio, alla presenza del regista Tommaso Faggiano sarà proiettato “Come semi al vento“, realizzato da Meditfilm e tratto dal libro “Coltivatori di cambiamento“, che racconta le storie di un Salento rurale e resiliente, ripercorrendo le tappe cruciali della filiera agricola, insieme ai protagonisti: Salento Km0, Ciàula, Cantina Supersanum, Diritti a Sud, Oltre Mercato Salento, Casa delle AgriCulture, Parco dei Paduli, Karadrà.

C’è un percorso immaginario che un seme compie per diventare cibo e tutto quello che succede lungo questo percorso può decidere le sorti del pianeta e degli esseri viventi che lo abitano.

Ambientato in una regione ferita dal degrado ambientale e dalle brutalità legate all’agro-industria un gruppo di associazioni e contadini rifondano i paradigmi dell’agricoltura moderna, per difenderne la sovranità alimentare. Lo scambio di semi, la tutela del paesaggio, la fertilità della terra, la difesa dei diritti dei lavoratori e il mutualismo delineano un nuovo sistema di valori su cui basare la produzione di un cibo sano e giusto.

La rassegna ha sottolineato le molteplici sfaccettature di una questione ecologica trasversale, che deve interrogarsi con sincerità sui modi di produrre, distribuire e consumare il cibo e mettere al centro il rispetto della vita sul Pianeta per garantirsi il futuro.

Il 1° maggio, invece, è l’ultimo giorno per visitare la bellissima mostra La San Giorgio e la sua Terra” di Mario Pellegrino (9-13/16-21).

La personale dell’artista salentino è una descrizione contemporanea del territorio, un viaggio tra opere materiche, intense e coloratissime, dedicate alla sua terra, riletta in chiave mitica, utilizzando un mix di tecniche e tanti materiali diversi, a partire da tessuti antichi, foglia oro, fibre, sete, corde, cuciture, intrecci, nodi.

Itinerari lungo le coste e i porti del Salento, reali e immaginari, che mettono insieme riferimenti storici e letterari, testi antichi, forme e colori, segni essenziali, cromie raffinate, astrazioni, soluzioni scultoree, così cariche di energia, che sembrano trascendere la materia e diventare vive. Classe 1957, originario di Collepasso, Pellegrino dopo aver frequentato il Liceo Artistico Statale di Lecce e studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, si è specializzato in restauro architettonico e riuso dei centri storici presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e ha partecipato anche al progetto di restauro funzionale e conservativo di piazza Duomo a Lecce.

Ha frequentato il corso di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, dagli anni ’90 al 2003 si è occupato di consulenza e restauro di opere d’arte antica nella Galleria Antiquaria Arké, aprendo i propri spazi a mostre di arte contemporanea, sua vera passione che coltiva da sempre.

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