Connect with us

Cronaca

Scarcerati i siriani sbarcati con documenti falsi

Resta in galera lo scafista brindisino. Il gip passa la palla all’autorità amministrativa che dovrà decidere se concedere l’asilo politico

Pubblicato

il

Erano stati arrestati lo scorso 13 febbraio perché in possesso di documenti falsi dell’Unione Europea. Col timore si potesse trattare di terroristi islamici, 5 siriani sbarcati sulle coste di Andrano la scorsa settimana erano stati condotti a Lecce, nel carcere “Borgo San Nicola”, a disposizione dell’autorità giudiziaria che ora ne ha deciso la scarcerazione.


“Hanno reso dichiarazioni circostanziate, logiche e perfettamente sovrapponibili da cui emerge l’effettiva condizione di profughi dalla Siria e dall’Iraq e la completa estraneità a cellule terroristiche, come invece adombrato dalle forze dell’ordine e dalla Procura”. Questo quanto scritto dal gip  (giudice per le indagini preliminari) Carlo Cazzella nell’ordinanza di scarcerazione.


Semplici richiedenti asilo quindi, e non pericolosi infiltrati come temuto in origine. A onor del vero, va precisato che nella richiesta del pm non vi era alcuna traccia di reato di terrorismo. I cinque, di cui un minorenne, erano accusati di possesso e fabbricazione di documenti falsi, falsa dichiarazione sulle proprie identità e ricettazione. Reati in parte convalidati ed in parte respinti dal gip: la ricettazione infatti non è contemplabile, in quanto commessa all’estero e non in Italia.


Il possesso di documenti falsi comporta pene da uno a 4 anni, mentre il carcere è previsto solo per reati la cui pena detentiva non sia inferiore ai 5 anni.


L’autorità amministrativa ora, sulla base di quanto riportato dal giudice e di quanto detto dai migranti in interrogatorio, dovrà decidere se far scattare l’iter per concedere l’asilo politico.


In favore dei 5 migranti giocherebbe ora un elemento che inizialmente aveva insospettito le forze dell’ordine: sui loro cellulari e nelle chiavette usb in loro possesso erano presenti video e foto di bombardamenti. Materiale che sarebbe servito a testimoniare la situazione nella quale versa il loro Paese, per ottenere asilo politico, e non quindi ad arrecare minacce terroristiche.

Nell’interrogatorio i siriani hanno affermato di essere stati reclutati in Grecia da esperti “trafficanti di uomini” che, su lauto compenso, hanno organizzato il viaggio e fornito loro i documenti falsi che gli avrebbero dovuto permettere di raggiungere i Paesi Scandinavi dove risiedono alcuni loro familiari.


Ricostruzione che il gip ha valutato attendibile, considerando anche del tutto irragionevole l’ipotesi che eventuali terroristi arabi giungano in territorio italiano in condizioni precarie a bordo di una piccola imbarcazione di fortuna, correndo il rischio di morire durante il tragitto e di finire in mano al nemico una volta sbarcati.


Lo scafista Giuseppe Ferente, brindisino, ha ammesso invece le proprie responsabilità, senza però far nomi di eventuali complici. A lui il reato di favoreggiamento di  immigrazione clandestina costa la permanenza in carcere.


Lorenzo Zito


Cronaca

Incidente a Lido Marini: centauro 36enne in codice rosso

Pubblicato

il

Grande spavento ieri pomeriggio, intorno alle ore 19, a Lido Marini (Ugento), lungo la strada che collega la marina a Torre Pali, dove si è verificato un incidente stradale che ha visto coinvolto un motociclista.

Secondo le prime ricostruzioni, per cause ancora in fase di accertamento, un uomo di 36 anni, originario di Casarano, è rovinato sull’asfalto. L’impatto è stato violento, tanto da richiedere l’immediato intervento dei soccorsi.

Sul posto sono giunti tempestivamente i carabinieri e il personale del 118, intervenuto con un’autoambulanza e due auto mediche, per prendere in carico anche gli altri coinvolti nel sinistro.

Il motociclista, che ha avuto la peggio nell’incidente, è stato stabilizzato e trasportato in codice rosso presso l’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.

Fortunatamente, dopo essere stato preso in carico dal personale medico del nosocomio, le sue condizioni si sono rivelate meno gravi del previsto..

Le forze dell’ordine stanno ora lavorando per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Continua a Leggere

Cronaca

Fiamme in campagna: tratti in salvo conigli, oche e galline

Pubblicato

il

Un incendio scoppiato in serata nel territorio di Galatone ha richiesto l’intervento urgente dei Vigili del Fuoco, che hanno evitato conseguenze ben più gravi.

Intorno alle 21:40, una squadra proveniente dalla sede distaccata di Gallipoli è stata chiamata ad operare nei pressi della Strada Provinciale 231, dove un rogo aveva interessato un cumulo di masserizie situato all’interno di un terreno in stato di abbandono, accanto a un’abitazione disabitata.

Il rapido intervento dei Vigili del Fuoco ha permesso di circoscrivere le fiamme, impedendo che si propagassero alla casa e ai terreni limitrofi.

Particolarmente delicata la situazione per la presenza, nello stesso terreno, di gabbie contenenti animali vivi – tra cui galline, oche e conigli – che sono stati messi in salvo senza riportare alcun danno.

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione di Gallipoli, che hanno eseguito i rilievi necessari per chiarire le cause dell’incendio e accertare eventuali responsabilità.

Continua a Leggere

Copertino

Contro il lavoro nero: sequestri, sanzioni salate e chiusure

I Carabinieri, in collaborazione con i colleghi  del (N.A.S.) e dell’Ispettorato del Lavoro, hanno condotto un approfondito servizio di controllo finalizzato a contrastare il lavoro sommerso e le irregolarità nelle attività commerciali e garantire la tutela della salute pubblica.

Pubblicato

il

Quattro attività commerciali controllate e varie difformità: lavoratori irregolari, mancanza di documentazione di sicurezza e violazioni sanitarie.

Sanzionate e sospese due aziende; deferiti due uomini per guida in stato di ebbrezza e segnalato un giovane per possesso di droga.

I Carabinieri di Gallipoli, in collaborazione con i colleghi  del (N.A.S.) e dell’Ispettorato del Lavoro (N.I.L.), hanno condotto un approfondito servizio di controllo finalizzato a contrastare il lavoro sommerso e le irregolarità nelle attività commerciali e  garantire la tutela della salute pubblica.

A Copertino, presso un autolavaggio, sono state riscontrate gravi irregolarità quali il mancato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.), l’assenza di sorveglianza sanitaria e la presenza di lavoratori irregolari.

A Galatone, un’attività di somministrazione di alimenti e bevande è stata sottoposta a controlli che hanno evidenziato omissioni sulla sorveglianza sanitaria, mancata attuazione delle procedure di autocontrollo e la presenza di un lavoratore irregolare. Anche in questo caso, sono state applicate sanzioni per oltre diecimila euro e la sospensione dell’attività.

A Neviano, sono state controllate due attività di somministrazione di alimenti e bevande, riscontrate violazioni riguardanti la mancata prevenzione degli incendi e il mancato aggiornamento del D.V.R.

In questo caso le sanzioni comminate sono state di oltre tredicimila euro.

Nel complesso, le attività di controllo hanno coinvolto quattro aziende, verificato l’impiego di otto lavoratori, comminate sanzioni amministrative per quasi cinquantamila euro.

Sul fronte della sicurezza stradale, i militari dell’Arma hanno deferito in stato di libertà due uomini, rispettivamente di Nardò e Parabita, trovati alla guida di autovettura con tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.

Inoltre, un giovane gallipolino è stato segnalato alla Prefettura di Lecce per il possesso di circa 0,5 grammi di sostanza stupefacente, verosimilmente marijuana.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti