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Cronaca

Laboratorio d’eroina in riva al mare

Colpo grosso di carabinieri e guardia di finanza: irruzione in una villa, eseguiti due arresti e sequestrati 1,6 kg. di eroina

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Un’operazione congiunta di controllo del territorio, da parte di carabinieri e guardia di finanza, ha portato ad esiti inaspettati quanto clamorosi.


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Una segnalazione telefonica alla centrale operativa del Comando Provinciale carabinieri di Lecce, ha segnalato la presenza sospetta di due individui, indicati genericamente come stranieri a Frigole, in una villetta isolata nei pressi del Lido Smeraldo. Nel piano coordinato di controllo del territorio, quella zona litoranea, in occasione del particolare periodo legato all’intensificarsi di possibili sbarchi di profughi e fuggitivi, è oggetto del controllo congiunto da parte di Carabinieri e Guardia di Finanza che, si erano suddivisi l’ampio tratto di litorale adriatico, da Torre Chianca a San Cataldo.


GERBAJAllertati, gli agenti del Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale delle fiamme gialle e quelli dell’autoradio del NORM di Lecce, sono giunti sul posto: i due equipaggi hanno notato come la villetta, sebbene isolata, sembrasse vissuta con persiane semi aperte e qualche rumore percepito all’esterno.

I militari al momento dell’irruzione si sono trovati di fronte due soggetti con indosso mascherine di protezione e guanti pesanti da lavoro, intenti ad azionare due frullatori. Era quello il rumore percepito dai militari e che ha “coperto” la manovra di avvicinamento delle forze dell’ordine che hanno immediatamente realizzato di trovarsi in presenza di un laboratorio clandestino per la lavorazione degli stupefacenti, sia dalle attrezzature che per i tipici odori pungenti ed acri delle stesse.


SHAHII due, altro non stavano facendo che, confezionare in panetti solidi la sostanza stupefacente, eroina ad alto indice di purezza. Il totale della sostanza sequestrata ammonta a 1,6 kg., suddivisa in tre panetti. Nel corso della perquisizione, sequestrata anche una riproduzione scacciacani di pistola semiautomatica, due frullatori, 895 euro in contanti, materiale vario per la lavorazione e confezionamento della sostanza. I fermati, entrambi di nazionalità albanese sono: Ervin Gerbaj, 34 anni, già noto alle forze di polizia e Lefter Shahi, 50 anni, incensurato. Per i due malviventi si sono spalancatele porte della Casa Circondariale di Lecce.


 


Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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