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Appuntamenti

Maru, il peperoncino in festa a Ruffano

Da sabato convegni, peperoncini dal mondo, gare di resistenza al piccante, albero della cuccagna, musica, teatro  ed enogastronomia. Convegno Dialoghi di Maru questa sera

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Ritorna  Maru – Il peperoncino in festa l’appuntamento più piccante dell’estate salentina, che coinvolgerà il centro storico di Ruffano, nel cuore del Salento, dove  il rosso del peperoncino, re dell’arte culinaria salentina, la farà da padrone. Due le date di festa previste per questa V edizione, sabato 2 e domenica 3 settembre, precedute da un convegno del 30 agosto. In una splendida  atmosfera con dettagli d’altri tempi, luminarie e decorazioni a tema, all’interno di frantoi ipogei e casette di uno dei più bei centri storici del Salento, si potrà ammirare una ricca  esposizione di piante di  peperoncini  provenienti da tutto il mondo, assistere a spettacoli musicali e teatrali per le vie e le corti del paese, assaggiare specialità locali dal gelato al pasticciotto leccese, dalle creme ai sottolii, presso gli stand “ infuocati “ del mercatino.


L’evento è organizzato da Made in Soap  in collaborazione con l’ Associazione Idee in Movimento, con il patrocinio e la partecipazione di: Accademia Nazionale del Peperoncino, Comune di Ruffano, Provincia di Lecce, Associazione La Scatola di Latta, Unione dei Comuni Terra di Leuca Bis, Orto Botanico del Salento, Distretto Biodiversità delle Specie Orticole della Puglia, Università  del Salento, Coldiretti, Confagricoltura, Slow Food Sud Salento, Città del Gusto di Lecce – Food and Wine Accademy Gambero Rosso.


Sarà presente inoltre il Centro di Accoglienza Straordinaria di Castiglione D’Otranto, ARCI Lecce, con piatti e musica tipici ei paesi di provenienza dei rifugiati ospiti.


Ad anticipare la festa, questa sera alle 18,30 in Piazzetta Giangreco, il convegno Dialoghi di Maru, durante il quale saranno affrontati temi quali l’importanza del peperoncino nella dieta mediterranea, la sicurezza alimentare e la difesa del prodotto, le prospettive della ruralità e scenari del mutamento ambientale, e sarà presentata una ricerca sulle proprietà del peperoncino italiano e della neonata filiera nazionale del peperoncino “ Pepic”.


Si parlerà poi di  genti del Mediterraneo, i fenomeni migratori, le politiche sociali dell’accoglienza, le interazioni tra i popoli e la gastronomia come linguaggio comune, le cultivar di peperoncino direttamente dalle aree di provenienza dei Paesi Extracomunitari.


Ricco il programma eventi delle due serate: sabato 2 settembre, i Portatori sani di sorrisi, saranno protagonisti dell’animazione per i più piccoli.


E poi spettacolo di musica e danza a cura de La Fabbrica dello Spettacolo, teatro con  Fabrizio Saccomanno e Mino De Santis e il loro amatissimo Trapule, Manus Band di Lucio Margiotta e a concludere la serata il gruppo Musicamanovella.

Torna poi un attesissimo gioco d’altri tempi che l’anno scorso ha divertito grandi e piccini:  l’albero della cuccagna. Domenica 3 settembre, si potrà assistere a uno show cooking organizzato da Città del Gusto di Lecce, Gambero Rosso, allo spettacolo di musica e teatro Donna Lucia, con Lucia Minutello e P40, allo spettacolo di teatro del Clown Lacoste, la musica itinerante della Maisto Street Band.


Nel corso della serata sarà presentato il volume Varietà frutticole tradizionali del Salento, Biodiversità, Conservazione, Valorizzazione di Francesco Minonne.


Saluteremo gli amici di Maru con la musica di Simone Perrone e  Futura. 


Come sempre, il clou della festa è l’attesissima gara di resistenza al piccante, che ha avuto enorme successo negli anni precedenti e i temerari non sono mai mancati. Si dovranno  “assaggiare”, in ordine di piccantezza, i peperoncini più piccanti del mondo: dal locale Varda’ncelu alle varietà più esotiche e “ indiavolate” della scala Scoville.


Saranno inoltre  organizzate visite guidate dei principali beni culturali del centro storico, mostre, reading letterari, pizzica pizzica  e workshop di pittura e fotografia.


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Una serata per Pasolini a Tricase, a 50 anni dal suo omicidio

L’idea dell’Associazione “Tricase, che fare?” in memoria dell’icona culturale del nostro Paese del secolo scorso

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A Tricase l’Associazione “Tricase, che fare?” propone una serata in occasione dell’imminente 50esimo anniversario dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini.

In memoria dell’icona culturale del nostro Paese del secolo scorso, giovedì 30 si terrà l’evento che segue in locandina.


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Maria Elena Palese dà il via alla campagna elettorale

Venerdì prossimo, alle ore 18.30, presso il Castello Medievale di Acquarica. Un’occasione di incontro con i cittadini e sostenitori, nonché di condivisione di valori, idee, progetti e obiettivi…

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Maria Elena Palese, candidata al Consiglio Regionale con Lobuono Presidente, venerdì 24 ottobre 2025, alle ore 18.30, presso il Castello Medievale di Acquarica darà ufficialmente avvio nel territorio alla campagna elettorale.

L’evento è un’occasione di incontro con i cittadini e i sostenitori, nonché di condivisione di valori, idee, progetti e obiettivi per il futuro della Regione.
Nei giorni immediatamente successivi all’appuntamento difatti seguirà l’apertura di due Comitati elettorali: via Roma in località Presicce e Corso Dante località Acquarica, luoghi aperti a tutti, luoghi di ascolto, confronto e dialogo.

Durante la serata, Maria Elena Palese, avvocato salentino, professionista conosciuta e apprezzata, volto nuovo della politica da sempre impegnata in vario modo nel sociale e nel volontariato, illustrerà ai presenti il suo progetto politico attento ai bisogni della comunità e le priorità che intende portare avanti. Con la sua esperienza e il suo impegno la candidata mira a rappresentare le esigenze del territorio, le istanze dei suoi cittadini per una politica regionale non più “baricentrica”, ma finalmente in grado di guardare con occhi nuovi e diversi al Salento e lo farà in corsa con una lista che, suo punto di forza, raccoglie diverse sensibilità.

Palese si propone come una voce nuova e concreta per il futuro del nostro paese, in una visione di rinnovamento e progresso.

All’evento parteciperanno il Roberto Marti, Toti Di Mattina, il Consigliere Regionale Gianni De Blasi, Pippi Mellone sindaco di Nardò oggi coordinatore della Campagna Elettorale per il Salento, Massimo Martella già sindaco di Nociglia.

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Ugento, Storie di donne del ‘900

Giovedì 23 ottobre, nella Chiesa di San Lorenzo, i canti alla stisa del Coro di Ugento. A seguire Ornella Ricchiuto, autrice del volume “Donne in Terra d’Otranto. Per un’antropologia delle voci”

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Ci sono voci che non si spengono mai, sospese nell’aria tra case bianche e muretti a secco, tra il respiro del mare e quello della terra.

Sono le voci delle donne del Sud, con mani forti e parole misurate, che hanno cucito la trama sociale, culturale ed economica a cavallo tra il XX e il XXI secolo.

Giovedì 23 ottobre, a Ugento, quelle voci torneranno a risuonare con “Storie di donne del ’900”, un progetto dedicato alla memoria, al canto e alla dignità femminile del Mezzogiorno.

La serata si aprirà alle ore 18,30 nella Chiesa di San Lorenzo con i canti alla stisa eseguiti dal Coro di Ugento.

Dopo il canto, il pubblico si muoverà in corteo verso l’antica dimora rurale “Il Giardino del Priore” e, alle ore 19, Francesco Pacella, presidente della Pro Loco di Ugento e Marine APS, darà il benvenuto e introdurrà la serata.

Seguirà l’intervento di Ornella Ricchiuto, autrice del volume “Donne in Terra d’Otranto. Per un’antropologia delle voci” (Liquilab Editore) e dottoranda di Ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale presso l’Università del Salento.

L’opera nasce da una ricerca antropologica e visuale che indaga la condizione femminile del Novecento attraverso la raccolta di venti storie di vita nell’area meridionale della Puglia.

Racconti che profumano di pane, di terra e di mare; che parlano di lavoro, di partenze e di ritorni, di dignità e di emancipazione. Ogni voce è un frammento di terra, ogni racconto un gesto d’amore verso la vita. Sono memorie che, come fili sul telaio, si intrecciano per ricomporre la microstoria dei paesi del Mezzogiorno.

Prima, nnu cumpare l’à chiamatu in Svizzera… Poi è vinutu e n’imu sposati. [U] ’61! Sì. Gennaio, gennaio. Sì, 25 gennaio. A cquai m’aggiu spusata… Qui sono… staci nchianava ddhu borgu, a piedi! Tannu alla mpede se scia. Sì, simu vinute de retu u burgu e simu nchianate alla nchianata. Cquai ede cu vai alla cattedrale alla mpede. A cquai nc’ede u compare ca me ccompagnava e tutti i parenti di dietro, facívane a trascina…” (estratto dalla Storia di vita di Vincenza Troisio, tratta dal volume “Donne in Terra d’Otranto. Per un’antropologia delle voci”).

Queste parole ci riportano a un passato ancora vivo, tessuto di comunità e di memorie condivise che diventano eredità collettiva.

La presentazione sarà accompagnata dalle letture di Patrizia Ponzetta e Samuele Bramato, e vedrà la partecipazione dei Ciceroni e Custodi di Comunità.

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