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Casarano

Oltre 250 furti: smantellata banda

I carabinieri hanno arrestato 8 persone che agivano tra Taviano, Racale ed Ugento: dopo aver individuato e concordato gli obiettivi da colpire, cercando di escludere le abitazioni degli amici e degli amici degli amici, agivano nelle ore serali e notturne

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Erano stati protagonisti di oltre 250 furti nell’area compresa tra Ugento, Taviano e Racale: i carabinieri di Casarano a conclusione di una lunga e meticolosa attività investigativa, hanno dato esecuzione ad otto ordinanze di custodia cautelare, di cui cinque in carcere e tre agli arresti domiciliari nei confronti di altrettante persone responsabili, a vario titolo, di essersi associati allo scopo di commettere più delitti contro il patrimonio, in particolare furti in danno di esercizi commerciali ed abitazioni private.



Oggetti maggiormente trafugati: condizionatori d’aria, elettrodomestici, attrezzi agricoli, giare nuove o antiche in terra cotta, biciclette, televisori ed ogni altra cosa ritenuta utile alla rivendita sul mercato a compiacenti acquirenti o precedenti proprietari.


Nel corso dell’attività d’indagine sono stati riscontrati, inoltre, episodi di reati in materia di armi ed estorsione con il tipico cavallo di ritorno.


Le persone facenti parte dell’associazione a delinquere, dopo aver individuato e concordato gli obiettivi da colpire, cercando di escludere le abitazioni degli amici e degli amici degli amici, agivano con autovetture di proprietà nelle ore serali e notturne.






Qualora, invece, accertavano successivamente che il furto era stato perpetrato ai danni di amici, concordavano, nei limiti del possibile, la restituzione della refurtiva, quasi sempre  dietro corrispettivo di denaro e/o di altra utilità.


Il più delle volte, veniva a priori concordata la vendita della refurtiva a compiacenti acquirenti, coscienti di essere ricettatori, ovvero attraverso una indagine di mercato, contattando telefonicamente gli eventuali acquirenti,  prospettandogli agli stessi il prodotto ed il favorevole prezzo.


L’attività di indagine ha avuto il suo  incipit  verso la fine del 2015, quando i carabinieri hanno cominciato a districarsi tra i numerosissimi furti ai danni di civili abitazioni, abitazioni estive, durante i quali i malfattori ostentavano maggiore interesse ad asportare condizionatori d’aria, vari elettrodomestici, posate, giare in terra cotta antiche o nuove, biciclette, televisori ed ogni altra cosa da poter piazzare, agevolmente, sul mercato ai ricettatori.


Avendo ben delineato i componenti del gruppo delinquenziale e le modalità d’azione i carabinieri hanno avviato le intercettazioni su diverse utenze telefoniche ed ambientali e sono arrivate alle odierne conclusioni. Tra gli arrestati Gianfranco Schito, Fabio Nobile, Zakaria Kadim (per tutti e tre si sono parte le porte del carcere di Lecce), Mattia Schito ed Andrea Giannelli (domiciliari)


Approfondimenti

Elezioni Regionali, Giuseppe Negro: “Io ci sono”

«Possiamo invertire la tendenza in maniera tale che tutto ciò che si decide da Bari in su tenga effettivamente conto della vita reale delle nostre comunità»…

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di Giuseppe Cerfeda

«Ho deciso di candidarmi come consigliere regionale perché credo che ci siano momenti nella vita in cui ci è chiesto un impegno maggiore a favore del bene di tutti. Momenti nei quali non basta più “stare alla finestra”, chiedendo alle istituzioni di introdurre o di cambiare leggi e regolamenti con cui migliorare il nostro vivere civile. Occorre provare a farlo direttamente, mettendoci la faccia e spendendosi in prima persona per la propria comunità».

Si presenta così Giuseppe Negro , 56 anni, imprenditore di Tiggiano, sposato con Anna Rita e papà di Benedetta e Clemente. Sarà uno dei candidati al consiglio regionale tra le fila del centrodestra.

Quali sono le esperienze e competenze che la qualificano per questo ruolo?

«Da più di 25 anni opero, attraverso l’ente formativo ASCLA, nel settore dell’educazione, della formazione e dell’inserimento nel mondo del lavoro. Questo mi ha portato a incontrare migliaia di persone – giovani, ma non solo – in cerca di occupazione, nonché numerosissimi imprenditori desiderosi di crescere e di migliorarsi. L’esperienza maturata svolgendo la mia attività è sempre andata di pari passo con una necessaria propensione all’ascolto, alla conciliazione dei bisogni tra chi cerca un lavoro e chi lo offre, alla mitigazione dei conflitti che spesso caratterizzano le diverse parti sociali a favore di soluzioni concrete che soddisfino gli interessi di tutti. In altre parole, mi sono sempre occupato indirettamente di politica secondo la definizione di Pio XI – di recente ricordata da Papa Leone XIV – che afferma la politica essere “la forma più alta di carità”. Adesso è giunto il momento di farlo direttamente».

LE PRIORITA’

Quali sono le priorità che intende affrontare pensando al territorio (spesso bistrattato e dimenticato) che rappresenta?

«Ritengo che il legame con il territorio rappresenti un plus. Il nostro territorio è sempre più ai margini, si sta lentamente “desertificando” e isolando.
La politica, anche regionale, ha in questo momento la grande responsabilità di fare bene e responsabilmente la sua parte per favorire e sostenere il rilancio di un territorio dalle enormi potenzialità. Anche con lungimiranza e “visione”.
Sento addosso la responsabilità di impegnarmi in politica per veicolare gli interessi del nostro territorio, ma con uno sguardo che non si limiti alla recriminazione spicciola.
Bisogna pensare in grande.
Per fare un esempio, Leuca e il Sud Salento da sempre sono un crocevia di incontri per il Mediterraneo. Di questa posizione strategica oggi noi sfruttiamo solo alcuni aspetti, legati soprattutto ai flussi turistici, mentre siamo chiamati a un nuovo protagonismo che ci ponga al centro dello scacchiere mediorientale».

Che cosa significa questo concretamente?

«Significa che possiamo fare sentire la nostra voce su temi che oggi ci vengono “calati dall’alto”.
Possiamo invertire questa tendenza in maniera tale che quello che si decide da Bari in su tenga conto effettivamente della vita reale delle nostre comunità.
In questo modo si può arginare quel fenomeno distorsivo che tuttora penalizza i cittadini del Sud Salento, chiamati ad applicare sulla propria pelle leggi talvolta avulse da una reale esperienza o dall’interesse specifico di un luogo».

ECONOMIA E LAVORO

Proviamo a scendere nei dettagli. Sviluppo economico e lavoro: come promuovere lo sviluppo economico e l’occupazione?

«Anzitutto va detto che la politica, a tutti i livelli, non può e non deve sfornare ricette, quasi fosse il toccasana di tutti i mali. Può però favorire dei meccanismi virtuosi, innescare dei processi che possono fare da volano allo sviluppo economico. Servono infrastrutture e competenze.
Le prime aiutano a semplificare la logistica delle aziende (e non solo), le seconde mettono in mano quel bagaglio di conoscenze necessarie nel mercato del lavoro».

Quali settori economici ritiene più importanti per la nostra regione e dove spingerebbe sull’acceleratore?

«Sull’impulso da dare al turismo di qualità, siamo tutti d’accordo.
Si deve dare anche sostegno forte alla manifattura, al commercio, ai servizi. Bisogna passare dalle parole ai fatti, dai buoni propositi ad azioni concrete. Con coraggio, realismo e lungimiranza».

CULTURA E TURISMO

Cultura e turismo restano snodi vitali per la Puglia: quest’anno, soprattutto a luglio, si è registrato un calo delle presenze nel Salento e qualcuno già recita il de profundis. Lei che idea si è fatta e, soprattutto, cosa propone?

«Se non si destagionalizza, è normale che le persone cerchino luoghi di vacanza più economici per soggiorni mordi e fuggi. D’altra parte, l’enfasi sul turismo come attività primaria può essere miope, perché turismo e cultura da soli non bastano. C’è un tessuto produttivo diffuso dalle nostre parti, fatto di artigiani ma anche di aziende molto note che esportano i loro prodotti all’estero. Questo tessuto ha bisogno di essere sostenuto, ad esempio semplificando tutta l’impalcatura autorizzativa da una parte e attingendo all’innovazione digitale dall’altra.  Pena il rischio di non essere più in grado di competere sul mercato.

Un pensiero va anche all’agricoltura, che in questi anni ha visto il ritorno di molti giovani ad attività che rischiavano di scomparire.

La stessa innovazione che la Regione può mettere a disposizione di artigiani e aziende deve innestarsi in chi dalle nostre parti intende dedicarsi ad una nuova agricoltura.
Anche questo, fra l’altro, può collegarsi a un modo diverso di abitare i luoghi e di ospitare chi viene da fuori. Se non vogliamo un turismo mordi e fuggi, dobbiamo essere i primi a far fiorire spazi in cui è bello sostare in qualsiasi stagione, non soltanto in estate».

SANITA’ E SALUTE

Qual è la sua posizione sulla sanità pubblica pugliese?

«Sulla sanità pugliese c’è ancora molta strada da fare, anche in un dialogo sempre più stretto tra pubblico e privato. Abbiamo tanti esempi di eccellenza, anche di aziende sanitarie non statali che svolgono un enorme servizio pubblico. Compito della vera politica è quello di sostenere e valorizzare tutti, e alla pari, purché svolgano un reale ed eccellente servizio a favore di tutti i cittadini. La Regione ha in questo un ruolo decisivo e fondamentale».

GIOVANI E FUTURO

La nostra è una terra che va svuotandosi, soprattutto della popolazione più giovane. Cosa si può fare per bloccare l’emorragia?

«Bisogna partire dal lavoro (e prima ancora dalla formazione). Senza formazione, non ci può essere lavoro dignitoso, qualificato, remunerativo. La nostra terra, come gran parte del Sud, si sta svuotando perché ai nostri giovani non riusciamo ad offrire vere e adeguate “occasioni”. Non sarà facile, ma è il momento della responsabilità condivisa. Su certi temi legati alla sopravvivenza reale di un territorio non è più possibile improvvisare. Bisogna smetterla di parlare “genericamente” di questi temi, ma è urgente passare a fatti e azioni concrete, ridando alla politica il suo ruolo. Senza un vero impegno sui temi del lavoro e senza amore verso i giovani non si può parlare di futuro».

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Appuntamenti

Uguaglianza di genere e Stem: Cpo provinciale e Unisalento in campo

Promozione delle pari opportunità a 360 gradi, anche nell’ambito dello studio e delle professioni STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica)…

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Promozione delle pari opportunità a 360 gradi, anche nell’ambito dello studio e delle professioni STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica): si fa sempre più stretta la collaborazione tra Commissione Pari opportunità della Provincia di Lecce e Università del Salento.

Ultima iniziativa in ordine di tempo, il Workshop internazionale sui Sistemi Dinamici, in programma dall’8 al 10 settembre, presso la Sala Conferenze del Rettorato, in piazza Tancredi, a Lecce, insieme all’evento collaterale dedicato al tema delle pari opportunità nelle discipline scientifico – tecnologiche.

Organizzato dal Dipartimento di Matematica “Ennio De Giorgi” di Unisalento, in collaborazione con il Dipartimento di Matematica “G. Peano” dell’Università di Torino e con il sostegno dell’Istituto Nazionale di Alta Matematica (GNAMPA), l’iniziativa è promossa in partenariato con la Cpo provinciale, guidata dalla presidente Anna Toma.

Il workshop “Dynamical Systems in Lecce è a cura di Anna Maria Cherubini, professoressa aggregata – ricercatrice presso il Dipartimento di Matematica e Fisica di Unisalento e delegata del Rettore alle Politiche di genere e di Irene De Blasi, ricercatrice presso il Dipartimento di Matematica “Giuseppe Peano” dell’Università di Torino.

Il programma della tre giorni prevede, accanto alle relazioni di importanti personalità del mondo accademico, gli interventi di giovani ricercatrici e ricercatori, provenienti da tutto il mondo, che avranno l’opportunità di presentare il proprio lavoro e interagire con la comunità internazionale. La teoria dei Sistemi Dinamici è una branca molto vasta della Matematica, che si propone studiare, con strumenti rigorosi, modelli alla base di moltissimi fenomeni reali.

In agenda, inoltre, un evento aperto al pubblico sul tema delle pari opportunità nelle STEM e della presenza delle donne nelle comunità scientifica nel tempo, organizzato in collaborazione con il Cine Club Universitario.

Appuntamento martedì 9 settembre, alle 18, sempre nella Sala Conferenze del Rettorato, dove sarà proiettato il film “Il diritto di contare” (2016), candidato a tre Oscar e ispirato alla storia della scienziata afroamericana Katherine Johnson, che negli anni Sessanta lavorò alla NASA per la missione lunare Apollo 11, sfidando razzismo e misoginia dell’epoca. A seguire, spazio alla riflessione e al dibattito con l’intervento, tra gli altri, della presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce Anna Toma.

La Cpo provinciale è impegnata da tempo sul fronte della promozione della parità di genere nelle STEM con varie iniziative, tra cui l’evento promosso in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, che lo scorso anno ha visto la consegna di un riconoscimento proprio a Irene De Blasi, giovane matematica leccese, ricercatrice universitaria e componente della prestigiosa EMS Young Academy (EMYA), accademia che riunisce il meglio della matematica europea tra le giovani generazioni.

Inoltre, dopo la sottoscrizione di un apposito Protocollo d’intesa, la Commissione Pari opportunità della Provincia di Lecce continua a collaborare con il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e, in particolare, con il professor Luca Bandirali, ricercatore senior in Cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali. Al centro di questa sinergia “Corti di genere: generiamo parità”, il concorso di idee che, dal 2019, coinvolge centinaia di studentesse e studenti delle Scuole Primarie, Medie e Superiori della provincia di Lecce, sui temi degli stereotipi e delle differenze di genere, della prevenzione e del contrasto della violenza di genere, della promozione dei diritti delle donne e dei minori.

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Casarano

Rossoazzurri ribaltati a Bergamo

Seconda giornata di campionato amara:In vantaggio con l’eurogol di Melcore, il Casarano alla fine prende 6 gol dall’Atalanta Under 23

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ATALANTA U23-CASARANO 6-2

Reti: pt 13′ Malcore (C), st 15′ Ferrara (C). Per l’Atalanta U23, Cortinovis 2, Vavassori 3, Levak

Goleada tennistica, subita dal Casarano in quel di Caravaggio ad opera dell’Atalanta Bergamasca Calcio Under 23, che già i più informati indicano come mai verificatasi in precedenti campionati di serie C1.

Chi l’avrebbe immaginata al momento dell’eurogol di Malcore per il subitaneo vantaggio rossoazzurro?

La veemente reazione dei nerazzurri, complici tre incertezze della difesa casaranese, portava i bergamaschi a chiudere il primo tempo sul tre a uno.

L’espulsione di D’Alena lasciava le Serpi in dieci uomini e a nulla serviva la seconda rete di Ferrara.

Finale da dimenticare.

I reparti non hanno reso come si sarebbe dovuto, contro una formazione tecnicamente valida, che non scopriamo oggi.

Più accusato il centrocampo (forse per l’assenza di Maiello infortunato), che ha filtrato quasi niente, scoprendo la difesa e con gli attaccanti isolati.

Al termine il tecnico Vito Di Bari, dopo essersi assunte tutte le responsabilità per la sconfitta, conclude così l’intervista: “Ora però bisogna dimenticare in fretta e andare avanti, resettare in fretta e ripartire”.

Non resta che attendere gli altri risultati del calendario spezzatino e concentrarsi sul Benevento in visita al Capozza sabato prossimo alle ore 20:30.

Giuseppe Lagna

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