Approfondimenti
«Salento, il Paradiso delle cose essenziali»
Essere salentini vuol dire… L’intervento di Franco Simone, di Presicce – Acquarica, che non ha mai celato la sua profonda salentinità
di Franco Simone
I bambini sono spesso più saggi degli adulti.
Naturalmente parlo di quei bambini che crescono serenamente, senza la presenza ingombrante di genitori che non sappiano rispettare la loro innocenza.
Quei bambini conoscono il reale valore di molte cose, perché posseggono quella che il grande scrittore sardo Salvatore Satta chiamava «la fantasia del gratuito»; sanno essere felici con poco, anche con cose che non hanno alcun valore materiale: un giocattolino che emette un suono strano, una bambola, un soldatino… una carezza, fondamentale la carezza!
I salentini, la maggior parte dei salentini, posseggono anche loro, come i bambini innocenti, la fantasia del gratuito: conoscono il valore della solidarietà, vivono bene in compagnia degli amici, offrono il meglio di sé anche agli ospiti occasionali.
Forse questo succede perché ai salentini viene quasi istintiva la voglia di sentirsi degni dei regali preziosi elargiti dalla natura di una terra benedetta: quel sole, quel mare, quel vento, di cui tanto si parla.
Vivendo in sintonia con questi doni, si può facilmente scoprire che la serenità non è riservata a chi possiede tutto, ma a chi sa guardarsi intorno e riconoscere quello che conta davvero, le cose essenziali.
E, dopo aver fatto il carico di bellezza davanti ad un panorama come quello di Santa Maria di Leuca (uno dei tanti stupendi disseminati nel Salento) oppure essersi fatti incantare ancora una volta dalla magia del barocco leccese, dopo una serata con qualche amico-fratello, che ogni buon salentino sa di avere, si può davvero affermare che questo è uno speciale Paradiso, non quello del lusso o dell’ostentazione, ma quello, molto più appagante, delle cose essenziali.
Proprio così: per chi sa vivere con l’innocenza dei bambini il Salento è il Paradiso delle cose essenziali.
*Nella foto in alto la copertina di “Ecco”, il nuovissimo singolo di Franco Simone, in duetto con la superstar americana Myriam Hernández
Per leggere “Cosa vuol dire essere salentini oggi?” di Luigi Zito clicca qui
Per leggere “Identità salentina, questione aperta” di Hervé Cavallera clicca qui
Per leggere “Difendere questa terra, ogni giorno oggetto di attacchi” di Paolo Pagliaro clicca qui
Approfondimenti
Aumenta la produzione dell’olio nostrano, ma la qualità come è?
I numeri, però, non sempre bastano ad un’analisi esaustiva. Ecco perché abbiamo coinvolto alcune aziende del territorio per comprendere i contorni della campagna olivicola di quest’anno…
Alliste
Diamo i voti ai cimiteri del Salento: criticità, sufficienze ed eccellenze
Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti. Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche….
Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti.
Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche.
Per questo a ridosso del 2 novembre abbiamo fatto un giro (random) in alcuni camposanti della provincia.
Sarà per l’avvicinarsi della ricorrenza, ma la situazione è (quasi) dappertutto decisamente confortante.
Nessun problema ad Alliste, Felline, Matino e Racale.
Negli ultimi due centri abbiamo assistito personalmente ai lavori in corso per la tosatura delle siepi e la sistemazione degli arredi a verde.
A Matino abbiamo anche incontrato il consigliere comunale Aldo De Donatis che ci ha spiegato come da tre anni sia cambiata la gestione dei servizi e la situazione oggi sia decisamente buona.
Stesso discorso per Castrignano del Capo, Leuca, Giuliano di Lecce, Salignano.
In queste località il servizio è (ben) curato dalla stessa cooperativa che fa capo al 31nne Thomas Chiffi.
Decoro salvo anche a Maglie, dove, in vista delle celebrazioni dei defunti, tutto appare pulito e ordinato. Sembra tutto in ordine anche a Ruffano, sia nella parte “vecchia” che nella nuova ala, sorta all’alba del millennio in corso per accogliere i nuovi defunti.
L’area va via via popolandosi e ha subìto aggiornamenti di anno in anno a seconda delle necessità.
A Tricase resta critica e indecorosa la situazione del vecchio cimitero.
Sebbene non preveda più tumulazioni sin dal 1984, il Monumentale resta comunque meta di tante persone.
La situazione strutturale e di manutenzione degli arredi non è conciliabile con la sacralità del luogo e con il rispetto che si deve a chi va a far visita ai propri cari trapassati.
Non ci sono particolari problemi, invece, al cimitero nuovo anche se, almeno dal punto di vista del decoro si può e si deve fare meglio. Tanti viali non sono protetti dall’asfalto o dal cemento come quello principale e pochi altri e, spesso, si è costretti a mettere i piedi nel fango.
La vegetazione, poco o per nulla curata, invade gli stessi viali, costringendo i visitatori a farsi spazio tra le fronde.
Per evitare che ci siano defunti di serie A e B sarebbe opportuno intervenire presto.
Questa la situazione in provincia, almeno fino a qualche giorno prima del 2 novembre…
Approfondimenti
“Per grazia ricevuta”: Piemontese, assessore sanità Puglia, crea d’emblée 2mila posti di lavoro
Nonostante cinque aziende sanitarie da 17 giorni siano senza direttore generale e non si veda alba, la Regione si prepara a lanciare tre concorsoni: due dei quali saranno gestiti proprio da Asl senza un manager…
di Luigi Zito
Quello che non succede in 5 anni, a volte, si sa, può accadere a pochi giorni dalle elezioni: siano esse comunali (alzi la mano chi non si fatto dare “una liccata di asfalto”, davanti casa poco prima del voto); provinciali, quando Presidente o Assessori, come la Madonna, si appalesano in città e chiedono una “citazione” nelle urne: e giù a concedere, promettere, santificare e beatificare, tutta Grazia sprecata o mal riposta, perché sanno che non è deificata, ma solo vanagloria.
E fin qui siamo nell’ordine naturale delle elezioni.
Quello che supera il livello di indignazione e tracima nella vergogna assoluta, ai limiti della sconcezza, e chiede vendetta, è quanto sta accadendo per le nostre elezioni regionali.
Nonostante cinque aziende sanitarie da 17 giorni siano senza direttore generale e non si veda alba, la Regione si prepara a lanciare tre concorsoni: due dei quali saranno gestiti proprio da Asl senza un manager.
Mille posti ciascuno per infermieri e Oss, mentre la terza procedura darà il via alla mobilità intraregionale per permettere spostamenti tra le varie aziende.
Ricapitolando: 2mila posti di lavoro creati d’emblée, come infermieri e Oss, dei quali un terzo (circa 700) saranno su Foggia, città del Vicepresidente e assessore alla Sanità e Benessere animale, Sport per tutti, Raffaele Piemontese, prodigo di carità e col vizio delle buone azioni.
Questi concorsi erano attesi almeno da maggio, ora una circolare del dipartimento Salute conferma che la pubblicazione è «imminente», e dunque la scadenza delle domande potrebbe arrivare proprio a ridosso della tornata elettorale del 23 e 24 novembre prossimi, anche se le prove si svolgeranno non prima di aprile-maggio.
Quando si dice avere una “faccia di tolla”, ma qualcun altro asserirà che “in politica la menzogna è una componente imprescindibile”.
Come possiamo difenderci: quando nel segreto dell’urna dovremo apporre quella “citazione”, per non ricevere un’altra villania del genere, dobbiamo saper distinguere il “grano dalla pula”, il bianco dal nero, le “facce di tolla” da quelle linde, correte, sincere e leali.
Ricordiamocene.
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