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Giuseppe Battiston incontra gli studenti

Il pluripremiato attore teatrale e cinematografico all’Ateneo salentino. Volti, visioni e parole dal Friuli di Pier Paolo Pasolini

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Sabato 4 marzo alle ore 11, nel Padiglione Chirico del Monastero degli Olivetani dell’Università del Salento, nell’ambito di Palchetti Laterali – progetto di ricerca per la diffusione della cultura teatrale promosso dal corso di laurea in Lettere, ideato dalla dottoressa Maria Chiara Provenzano con la supervisione scientifica dei professori Beatrice Stasi e Valter Leonardo Puccetti – in collaborazione con il Teatro Koreja di Lecce, incontrerà gli studenti Giuseppe Battiston, pluripremiato attore teatrale e cinematografico, noto anche al pubblico del piccolo schermo.


Tema dell’incontro Volti, visioni e parole dal Friuli di Pier Paolo Pasolini (ingresso libero). Sarà presente anche Piero Sidoti, autore delle musiche di Non c’è acqua più fresca.


A dialogare con l’attore Luca Bandirali, docente UniSalento di Cinema Fotografia Televisione presso, conduttore e autore di Hollywood Party su Rai Radio 3, redattore di Segnocinema, e Simone Giorgino, dottore di ricerca in Letteratura e Filologia, coordinatore del Centro di ricerca PENS – Poesia Contemporanea e Nuove Scritture.


L’attore è a Lecce ospite del Teatro Koreja in occasione delle repliche di Non c’è acqua più fresca (in scena sabato 4 e domenica 5 marzo, rispettivamente alle ore 20,45 e 18,30), spettacolo dello stesso Battiston, con la drammaturgia di Renata M. Molinari su testi e poesie di Pier Paolo Pasolini, musiche originali dal vivo di Piero Sidoti e regia di Alfonso Santagata (produzione CSS di Udine).

Giuseppe Battiston

Giuseppe Battiston


Formatosi presso la Scuola d’arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano, sin dagli esordi della sua carriera teatrale Battiston si distingue in ruoli di grande rilievovincendo, nel 1986 riceve il premio UBU come miglior attore non protagonista per la rappresentazione Petito Strenge. Proprio a teatro viene notato da Silvio Soldini che lo dirigerà sul grande schermo in Un’anima divisa in due, spettacolo che segna il loro sodalizio artistico; del 1999 è Pane e tulipani, in cui Battiston interpreta un investigatore privato un po’ maldestro, ruolo che gli fa vincere il David di Donatello e il Ciak d’oro come miglior attore non protagonista, titolo vinto nuovamente nel 2009 per Non pensarci di G. Zanasi e nel 2011 per La passione di C. Mazzacurati, film per il quale vince anche il Nastro d’argento; nel 2006 partecipa a La bestia nel cuore di C. Comencini, guadagnando la candidatura al Nastro d’argento come “miglior attore non protagonista”; sempre nel 2006 recita in Amara Terra Mia (RadioFandango), album dei Radiodervish contenente versioni inedite di due classici di Domenico Modugno; nel 2009 vince un altro premio UBU come miglior attore per la sua interpretazione di Orson Welles’ roast, scritto assieme a Michele De Vita; nel 2013 è protagonista in Zoran, il mio nipote scemo di M. Oleotto, ruolo che gli vale un’ulteriore candidatura al David di Donatello; nel 2016 è candidato al Globo d’Oro come “miglior attore” e vince il Nastro d’Argento speciale per Perfetti sconosciuti di P. Genovese. Di recente in onda sul piccolo schermo nella fiction RAI I fantasmi di Portopalo accanto a Beppe Fiorello.


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Tricase: Emigranti Esprèss con Mario Perrotta

Sabato 9 agosto al Castello di Tutino in scena nuove puntate in esclusiva dalla fortunata trasmissione ideata per RAI Radio 2

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Un appuntamento speciale, in esclusiva per il Castello di Tutino a Tricase, quello con Mario Perrotta.

Sabato 9 agosto, dalle ore 20, porterà in scena nuove puntate di “Emigranti Esprèss”, tratto dalla celebre trasmissione radiofonica da lui ideata per RAI Radio 2.

Dalla radio al palco, passando per la carta stampata: “Emigranti Esprèss” è diventato anche un libro edito da Fandango, e continua oggi il suo viaggio con nuove storie dal vivo.

L’idea nasce da un’esperienza personale.

È il 1980, Mario ha dieci anni e una volta al mese prende il treno da Lecce a Milano, da solo, per raggiungere il padre che lavora a Bergamo e “aggiustare l’apparecchio ai denti”. Ogni volta la madre lo affida a una famiglia di emigranti incontrata sul momento.

Brindisi, Bari, Pescara, Ancona, Rimini, Bologna, Parma, Milano… fino a Zurigo, Stoccarda e Bruxelles, in una deviazione improvvisa decisa dal padre, appena arrivati nella monumentale e grigia Stazione Centrale di Milano.

Ogni stazione è una storia.

Ogni storia è un pezzo di memoria collettiva.
Attraverso gli occhi curiosi del bambino e la fantasia alimentata dai racconti dei compagni di viaggio, si compone un mosaico di esistenze: operai, madri, amanti perduti, minatori.

Italiani costretti a emigrare in cerca di un futuro migliore, spesso accolti da intolleranza e sfruttamento.

Cambia il tempo, cambiano i volti, i luoghi e le lingue, ma il viaggio degli “Emigranti Esprèss” continua ancora oggi sotto altre forme, su altri treni, verso altre frontiere.

Emigranti Esprèss” è molto più di un racconto autobiografico: è un poema popolare che commuove e fa riflettere, un affresco potente sulle migrazioni di ieri e di oggi, attraverso una narrazione che intreccia radici, dialetti, sogni e rimpianti.

«Sono storie bellissime, bizzarre, tragiche, comiche, epiche di operai, minatori, innamorati destinati a perdersi per sempre, che hanno popolato la fortunata trasmissione radiofonica Emigranti Esprèss e che Mario ripropone live» (Claudia Cannella, Hystrio).

Mario Perrotta è tra le voci più autorevoli del teatro contemporaneo. Vincitore di quattro Premi Ubu e di numerosi altri riconoscimenti nazionali e internazionali, le sue opere sono tradotte e rappresentate in contesti prestigiosi, dal Festival di Avignone allo United Solo Festival di New York.

La sua poetica teatrale nasce dall’urgenza di raccontare il presente attraverso drammaturgie originali e progetti di ampio respiro.

Biglietto unico 7 euro – info e prenotazioni: 3331817362

 

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Oversound Music Festival, che concerti!

Per il quinto anno consecutivo torna in Puglia uno degli appuntamenti più attesi dell’estate con la grande musica italiana. A Lecce e Barletta con un’imperdibile Line-Up: Geolier, Willie Peyote, Diodato, Tananai, Alessandra Amoroso, Lazza, Lucio Corsi, Fabri Fibra & Rose Villain

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Oversound Music Festival, viaggio sonoro senza confini.

Un festival che non è solo musica, ma esperienza, territorio, memoria e visione.

Un evento che cresce anno dopo anno, consolidandosi come una delle manifestazioni musicali più significative del Sud Italia.

Le città di Lecce e Barletta ospiteranno una line-up d’eccezione che riunisce alcuni dei nomi più importanti e amati del panorama musicale italiano contemporaneo.

Sul palco si alterneranno: Geolier, Willie Peyote, Diodato, Tananai, Alessandra Amoroso, Lazza, Lucio Corsi, Fabri Fibra & Rose Villain.

Un mix potente di generi, stili e personalità artistiche, per un calendario di 9 concerti live che promettono emozioni autentiche e atmosfere irripetibili.

Le location scelte sono ancora una volta simboliche e suggestive: le Cave del Duca a Lecce, uno spazio unico, scolpito nella pietra e nella storia, immerso nel cuore pulsante del Salento e il Fossato del Castello di Barletta, che accoglierà la musica tra le sue mura secolari, trasformandosi in una cornice spettacolare sotto le stelle.

Nato nel 2021 da un’idea di PM Eventi, Oversound Music Festival è cresciuto in modo esponenziale in pochi anni, diventando un punto di riferimento per la musica dal vivo nel Mezzogiorno.

Un progetto che unisce intrattenimento di qualità, valorizzazione del patrimonio culturale e promozione del turismo locale.

«Il format è nato con l’obiettivo di promuovere la bellezza del territorio pugliese, contribuendo al suo sviluppo economico e turistico attraverso la musica», spiega Salvatore Pagano, Amministratore Delegato di PM Eventi, «Oggi, possiamo dire con orgoglio che il festival è diventato un punto fermo dell’estate italiana, con un’utenza attesa di oltre 80.000 persone per l’edizione 2025, rispetto alle 20.000 della prima edizione. L’Oversound non sarà solo un’occasione per ascoltare dal vivo i protagonisti della scena musicale italiana, ma un invito a vivere la Puglia in modo immersivo, attraversando la sua storia, i suoi luoghi magici e la sua energia creativa. Un’esperienza che unisce musica, identità e territorio in un solo, potente battito».

 IL CALENDARIO COMPLETO

 31/07 Geolier – LECCE, Cave del Duca

02/08 Willie Peyote – LECCE, Cave del Duca

03/08 Diodato – Barletta, Fossato del Castello

05/08 Tananai – LECCE, Cave del Duca

06/08 Tananai – Barletta, Fossato del Castello

07/08 Alessandra Amoroso – LECCE, Cave del Duca

08/08 Lazza – LECCE, Cave del Duca

11/08 Lucio Corsi – LECCE, Cave del Duca

18/08 Fabri Fibra & Rose Villain – Barletta, Fossato del Castello

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Per amore e per gioco, la pittura

Sabato 2 agosto l’inaugurazione nella Sala Must Off Gallery del Museo Storico Città di Lecce. Presentazione a cura a cura del critico d’arte Paolo Marzano

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La Scuola di Pittura di Maurizio Muscettola presenta la mostra “Per amore e per gioco” presso il Museo Storico Città di Lecce, nella Sala Must Off Gallery.

La mostra che sarà visitabile fino al 30 agosto (dal martedì alla domenica – lunedì chiuso -dalle ore 9 alle ore 21, verrà inaugurata sabato 2 agosto, a partire dalle 19.
La presentazione sarà a cura del critico d’arte Paolo Marzano.

Esporranno: Alba Fiordalisi, Albina Olive, Carmen Aurelio, Claudia Bortune, Francesco Giuseppe Buttazzo, Gabriella Famularo, Gianluca Macari, Giuliana Stallo, Lucrezia Germinaro, Maria Giovanna Costantini, Maria Allevato, Marina Passamonti, Mario Strafella, Marisa Pagliara, Roberta Paola Rollo, Rosaria Piccione, Valentina Franco.

Le opere, tre per ogni partecipante, saranno accorpate per tematiche principali, paesaggi, figure e nature morte.
La scelta espositiva vuole mettere in evidenza la grande diversità di approccio a una tematica comune, evidenziando così la sensibilità pittorica di ognuno.

Il progetto “Per amore e per gioco” nasce da un’idea dell’artista Maurizio Muscettola, che da molti anni si dedica all’insegnamento della pittura e della storia dell’arte, sia pubblicamente che privatamente.

La mostra a cadenza annuale, oltre a presentare le opere realizzate dai suoi allievi durante l’ultimo anno di corso, focalizza l’attenzione sull’importanza della tradizione nelle arti figurative.

La scuola di pittura diventa il luogo ideale per trasmettere e tramandare le basilari nozioni tecniche, quell’antico ma sempre attuale “mestiere” indispensabile alla buona pittura.

Si viene così a ricreare l’ambiente propizio alla creatività, dove incontrarsi e avere l’opportunità di un confronto costruttivo, un luogo di reale aggregazione in aperto contrasto all’individualismo imperante.

Ingresso gratuito.

Info: 3389893290; 3208653994; mizioart@libero.it

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