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La Rivoluzione delle Farfalle
Iniziative di DNAdonna contro la Violenza di genere a Galatina, Porto Cesareo, Presicce, Scorrano, Soleto, Surano, Taurisano e Zollino

Il 25 novembre ricorre la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. I dati rilevano che la violenza è la prima causa di morte e invalidità permanente per le donne tra i 16 e 44 anni. Prima ancora del cancro, degli incidenti stradali o della guerra. In Italia sono più di 6 milioni le donne vittime di violenza. Una violenza che viene agita soprattutto per mano di mariti, compagni, parenti, amici. Una violenza che altrettanto spesso viene taciuta.
Il Centro d’ascolto DNAdonna opera nel sociale occupandosi di questa emergenza. Questa data diventa così un’occasione per confermare questo impegno. Si è scelto di parlarne evitando di mostrare corpi tumefatti, sangue, immagini che, ancora una volta, avrebbero ferito l’animo delle donne, preferendo adottare la metafora delle farfalle, la cui figura è ispirata alla vicenda delle tre sorelle Mirabal, conosciute come “Las Mariposas” (farfalle, in spagnolo), uccise il 25 novembre 1960 a Bogotá. Durante la giornata, in ogni Comune che aderisce all’iniziativa, sarà realizzata un’installazione urbana, dal titolo “La rivoluzione delle farfalle”. Sagome di farfalle disegnate sull’asfalto potranno essere percorse da tutti, sfiorate, rispettate o calpestate, ma qualunque di queste azioni non impedirà il volo delle stesse, che andrà a posarsi sugli edifici scolastici, simbolo di un’educazione necessaria e attenta alla formazione di individui corretti e consapevoli.
DNAdonna ha affidato la direzione artistica del progetto a Maristella Cappelli, Giorgia Prontera e Chiara Spinelli. Attraverso il linguaggio dell’arte che stabilizza e sedimenta i cambiamenti culturali, la loro estemporanea toccherà l’immaginario, smuovendo sensibilità e raggiungendo coscienze. Per l’occasione sarà installata, in ognuno dei Comuni che hanno partecipato all’inziativa, una luminaria raffigurante una farfalla, gentilmente messa a disposizione dalla ditta Massimo Mariano di Scorrano.
I Comuni coinvolti sono Galatina, Porto Cesareo, Presicce, Scorrano, Soleto, Surano, Taurisano e Zollino. Gli stessi ospiteranno, per l’occasione, altre iniziative per sollecitare momenti di riflessione sulla tematica della violenza di genere.
A Taurisano, fino al 30 novembre si svolgerà la seconda edizione del Festival contro la violenza sulle donne, “Perduto Amore”, promossa dalle associazioni Lavori in corso, Nuvole, Donne insieme e Flauto magico.
A Presicce, da domani e fino al 27 novembre, presso Palazzo Ducale (Sala del trono), in Piazza del Popolo, il “Nodo della sorellanza”, una serie di incontri, laboratori e convegni organizzati dall’Assessorato ai Servizi alla persona con l’associazione Spaziodonna.
A Soleto, martedì 25 novembre, alle ore 19 presso la sede di DNAdonna via Risorgimento (angolo via Italia), proiezione di “Tina – What’s Love Got to Do with It”, film che racconta la vita di Tina Turner, per anni vittima di soprusi e violenze da parte del marito, e che, grazie alla forza, alla solidarietà e all’aiuto delle sue amiche è riuscita a “liberarsi” e diventare la donna di successo che tutti conosciamo.
A Porto Cesareo, mercoledì 26 novembre, alle ore 18 presso i locali della Pro Loco, incontro pubblico di approfondimento su “Capisaldi ed innovatività” della Legge Regionale 4 luglio 2014 n. 29 – Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne – organizzato dall’associazione culturale CittaAperta#laboratoriodiidee e DNAdonna.
Appuntamenti
A Miggiano, la nuova Rsa: “Un luogo accogliente, magico, sicuro e familiare”
«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà»…

«Se ci avessero detto tre anni fa che oggi avremmo percorso questa nuova avventura, questa nuova sfida, di certo non gli avremmo creduto! Invece, forti dell’esperienza che tanto ci ha arricchito, fatto prendere coscienza e crescere, sin dalla nostra apertura, nell’ottobre del 2022, siamo qui a celebrare e rafforzare le competenze acquisite e i momenti convissuti insieme ai nostri ospiti, le loro famiglie, gli operatori tutti; storie e semi che custodiremo nei nostri cuori per metterli a frutto per questa nuova alba: questa nuova sfida che ci prepariamo a vivere e condividere con voi tutti, consapevoli dell’immane lavoro che ci apprestiamo ad affrontare».
Ci tiene proprio ad esordire in questo modo?
«Certo, la Rsa Madonna del Carmine è una riuscita esperienza terapeutica che ha avuto come obiettivo l’inclusione e l’integrazione.
Oggi, possiamo affermare che grazie alle tante nostre attività, come il teatro, i musical e le varie funzioni che stimolano la memoria, è cresciuta la capacità di esprimersi e la voglia di rimettersi in gioco dei nostri ospiti, a qualsiasi età».
A raccontare questo scorcio di vita, emozionata e orgogliosa è Oronzina Valente, direttrice della struttura, che prosegue: «Questa è una luminosa cornice del nostro lavoro. Ogni giorno trascorso è vissuto in sinergia con i nostri anziani. Questo ha ripagato la nostra passione, il nostro coraggio ed ha portato grandi soddisfazioni.
Una magia, devo dire, che ha coinvolto tutti: noi operatori e gli ospiti».
Il progetto, nel 2022 iniziava con due ospiti.
«Sì, confermo, con un entusiasmo crescente e una continua voglia di apprendere; voglia consolidata nel corso dei mesi. Poi, col tempo, il numero degli ospiti è cresciuto e contemporaneamente anche quello degli operatori. Questo traguardo, raggiunto grazie all’impegno comune, comporta un sentito ringraziamento: dapprima ai nostri nonni, patrimonio di esperienze e saggezza, che arricchiscono il valore della nostra attività e la nostra vita personale.
Poi alle famiglie, ai parenti, che testimoniano continuo affetto e sincera gratitudine per la qualità della cura che ogni giorno rivolgiamo ai loro cari. Inoltre, devo indirizzare uno speciale ringraziamento a tutti gli operatori della struttura: medici, fisioterapisti, infermieri,educatrici, assistenti sociali, OSS, cuoca e addetti alle pulizie.
E poi i responsabili della struttura che hanno fatto in modo che questa realtà si realizzasse. Tutti, nessuno escluso, si deve sentire protagonista, è questo lo spirito con cui si deve affrontare questa sfida: in una stagione della vita dove le potenzialità si considerano oramai esaurite, fiaccate o ancora peggio inutili, e si tende a non esprimerle più, nella nostra RSA sono tornate ad essere manifeste e valorizzate».
Da qualche giorno avete inaugurato la nuova Rsa, Madonna del Carmine.
«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo vivamente che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà».
I TANTI SERVIZI
Quali ulteriori servizi offre questa nuova parte della Residenza?
L’innovazione sociale nel campo dell’invecchiamento attivo è il nostro mantra: punti di forza sono proprio i servizi sanitari all’avanguardia offerti ai pazienti, oltre alle attività sociali, ricreative, educative e cognitive.
Troverete poi un’area multisensoriale: una palestra iperattrezzata, un luogo per la preghiera e uno per la cura continua dei nostri ospiti.
L’area multisensoriale è legata alla realtà virtuale ed alla riabilitazione neuromotoria e cognitiva, per l’invecchiamento attivo, per pazienti con disturbi neurologici.
Cerchiamo di fare in modo che i nostri anziani si sentano vivi: tutto il personale si mette in gioco quotidianamente per offrire un sollievo agli anziani, ma anche ai familiari dei pazienti.
La Nuova Residenza Sanitaria Madonna del Carmine, nasce per servire ed offrire a tutto il territorio un modo nuovo di accudire chi ci ha dato la vita”.
Appuntamenti
“Il Romantico & Malinconico Sud”, alla villa La Meridiana a Leuca
Il pittore vanta un’attivissima e gloriosa strada artistica coronata da premi di alto livello e onorificenze…

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“Architects Meet”, un laboratorio di idee e visioni sul futuro
Promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (AIAC) insieme all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con Comune di Lecce…

Da ieri fino a domani, sabato 18 ottobre, con “Architects Meet“, Lecce si trasforma in laboratorio di idee e visioni sul futuro dell’architettura.
Promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (AIAC) insieme all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con Comune di Lecce, Polo Biblio-Museale di Lecce, Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia, Castello Carlo V di Lecce, alla sua 14ª edizione il Meeting sceglie il tema “RE-Frame. Corpi, Terre, Architetture”, ponendo al centro la necessità di ridefinire il ruolo dell’architettura.
Dedicata alla memoria di Nicola De Risi, l’edizione 2025 vedrà, tra le personalità ospiti, sabato 18 ottobre, l’architetto Cino Zucchi, Premio Internazionale Architects Meet 2025.
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