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Leuca: Note di Luna piena con Stefania Tallini

Parlami di Jazz, riprendono i live di Lampus. Il martedì 4 agosto nel piazzale su cui svetta imponente il Faro di Santa Maria di Leuca, ultimo faro del tacco d’Italia e secondo faro italiano per altezza Concerto in piano solo

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Dopo mesi d’incertezza dovuta alle note vicende sanitarie che attanagliano l’intero pianeta, l’associazione culturale Lampus, operante prevalentemente nel Capo di Leuca, ha deciso, in collaborazione con la Basilica Santuario Santa Maria de Finibus Terrae, di organizzare un concerto-tributo di grande eleganza, dedicato alla luna piena che illuminerà uno scenario magnifico: il piazzale su cui svetta imponente il Faro di Santa Maria di Leuca, ultimo faro del tacco d’Italia e secondo faro italiano per altezza slm.


È da qui che Lampus, il martedì 4 agosto, alle 21, nel pieno rispetto delle norme sul distanziamento, ha deciso di riprendere a suonare dal vivo, con la sua collaudata formula fatta di musica e parole, Parlami di Jazz.


L’associazione ha voluto dare un segno deciso di ripartenza e lanciarlo da un luogo fortemente simbolico definito De Finibus Terrae, quindi luogo di confine ma nel contempo insediamento centrale nel bacino del Mediterraneo.

E’ qui che Stefania Tallini, protagonista della serata in piano solo, avrebbe dovuto suonare il 1 maggio scorso in duo con l’armonicista brasiliano Gabriel Grossi ed è proprio con quest’apprezzatissima pianista, compositrice, arrangiatrice e insegnante si è voluto riprendere, da dove la brutta vicenda che ha colpito tutti aveva fermato ogni iniziativa pubblica.


Considerata tra le più importanti pianiste e compositrici jazz, Stefania Tallini vanta una brillante carriera non solo in quest’ambito, ma anche in campo classico, con incursioni nel mondo della musica brasiliana attraverso sinergie con grandi artisti del panorama mondiale.

L’ingresso è riservato a possessori di biglietto acquistabile a Leuca presso il Lido Azzurro e il Caffè De Finibus Terrae (area del Santuario).



Informazioni al 347 5169946 o sulla pagina Facebook di Lampus.


I posti sono limitati e distanziati e per l’accesso all’area è obbligatorio l’uso della mascherina fino al raggiungimento del posto.

Intero: 15 €

Ridotto per soci Lampus 10 €


Stefania Tallini


Oltre al suo percorso da solista, spiccano le collaborazioni con nomi illustri come Guinga, Gregory Hutchinson, Gabriel Grossi, Gabriele Mirabassi, Javier Girotto, Enrico Intra e la Civica Jazz Band, Bruno Tommaso, Maurizio Giammarco, Remì Vignolò, Andy Gravish, Michele Rabbia, Tiago Amud, Marcus Tardelli, Sergio Galvao, Tullio De Piscopo, Rino Zurzolo; e in ambito classico: Corrado Giuffredi, Simone Nicoletta, Phoebe Ray, Natalia Suharevic, Ha ottenuto diversi premi sia come pianista che come compositrice e arrangiatrice in molti concorsi internazionali di rilievo. La sua discografia comprende 10 album da leader editi dalle etichette YVP (Germania), Alfa Music e Raitrade, oltre a diverse incisioni come guest. Ha composto ed eseguito colonne sonore sia per il cinema, che per il teatro, con collaborazioni importanti tra cui quelle con Mariangela Melato, Michele Placido e Davide Riondino. Prolifica autrice, la sua discografia comprende tutti brani di sua composizione, alcuni dei quali sono stati scelti da grandi artisti internazionali per essere interpretati e incisi, come Enrico Pieranunzi (nel trio con Marc Johnson e Joey Baron) e John Taylor. E’ stata invitata nei più importanti Festival Jazz in Italia, Francia, Germania, Lituania, Stati Uniti, Israele e più volte in contesti prestigiosi come “I Concerti del Quirinale”.


Stefania Tallini presenta la sua musica anche in Piano Solo: dimensione che le è molto congeniale e nella quale esprime al meglio il suo peculiare mondo compositivo, oggi sempre più maturo e personale. Un caleidoscopio di sonorità diverse che si sono nutrite del jazz, della musica classica, della musica brasiliana e che la pianista ha saputo far confluire in un suo linguaggio originale, che la rende una delle più interessanti ed affermate realtà musicali di oggi.


Lampus


Lampus opera da quattro anni nel Capo di Leuca offrendo appuntamenti culturali di pregevole profilo artistico durante l’intero arco dell’anno, organizza di concerti di Jazz.


L’associazione culturale salentina, pur rimanendo nell’alveo di una piccola realtà, è stata in grado di acquisire una riconoscibilità circa la cura e il livello dei contenuti.


Lontana dal principio di stagionalità, Lampus si distingue per la scelta di location di forte appeal e da selezioni artistiche che privilegiano l’originalità e talento alla notorietà dei musicisti proposti.


Con 13 appuntamenti organizzati nel 2019, Lampus si colloca tra le associazioni culturali non profit più attive operanti nella Provincia di Lecce.


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Casarano, appuntamenti da non mancare per Natale

Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo…

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Anche quest’anno per Natale a Casarano ci sarà da divertirsi. 

Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo la pista di pattinaggio che sarà installata presso il Parco Campana dal 18 dicembre fino al 6 gennaio.

E poi il Christmas Village, sito nell’ex Mercato coperto, dove il 18 e il 19 dicembre verrà allestito un villaggio pensato per i bambini: animazione, laboratori artistici, scultori di palloncini, trucca bimbi e tanti altri spettacoli.

Un’altra data da segnare sul calendario è quella di sabato 20 dicembre, dove in Piazza indipendenza, alle ore 19,30 , si esibirà il gruppo comico teatrale de i Malfattori.

Ultima, ma non meno importante, è la prima candelina che spegnerà la biblioteca Giambattista Lezzi, della città.

Domenica 21 dicembre, alle ore 16,00, si festeggerà il primo compleanno con la proiezione di un cartone natalizio per i piccini e poi Babbo Natale distribuirà un dono a tutti i presenti.

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Martano, roba da chef: dove il Mare incontra la Memoria

Gli chef Giuseppe Amato e Antonio De Carlo insieme per una cena a 4 mani. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo

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Mentre l’autunno accarezza la campagna salentina e il mare sembra respirare più lentamente, al ristorante Carem di Martano prende vita una serata fatta di luci soffuse, attese e racconti che profumano di antiche gestualità.

Domani sera, in questa atmosfera sospesa, due giovani chef che condividono la stessa radice – il Salento dei ricordi, delle stagioni che cambiano lentamente, delle cucine di famiglia – intrecceranno il loro pensiero gastronomico in una cena a 4 mani che promette emozione e stupore.

Giuseppe Amato, padrone di casa e cuore pulsante di Carem, accoglie Antonio De Carlo, raffinata voce culinaria di Zéphyr Restaurant di Lecce (lafiermontinacollection.com) per un dialogo che unisce la lucidità della tecnica a un sentire profondamente umano, fatto di memorie da proteggere e nuove vie da percorrere.

Entrambi figli di questa terra, cresciuti tra storie familiari e visioni contemporanee, hanno scelto di intrecciare le proprie sensibilità in un menu unico, dove i piatti dell’uno rispondono a quelli dell’altro come onde che si rincorrono. Così la serata si apre con la “Capasanta” Vegetale di De Carlo, un gioco di radici e marinature che introduce il viaggio, mentre Amato porta in tavola la sua Insalata di mare fatta di tuberi, ragù di seppia al nero, erbe mediterranee e alghe marine; poi Normandia, il suo omaggio alle correnti fredde del Nord, con ostrica glassata, beurre blanc alla ponzu, spinacio e uova di aringa.

Nei primi si intrecciano Onde Scure di Amato – fusillone Cavalieri con ragù di maiale e seppia, nero di seppia e canocchie – e i Sapori Antichi di De Carlo, il suo iconico tributo ai Triddhi che, da briciole di tradizione, diventano una pasta mantecata dal carattere contemporaneo.

Nei secondi, De Carlo continua il suo racconto con Punta Palacia, un roll di spigola accompagnato da un consommé profumato e critmo Terra d’Otranto, mentre il finale è firmato a quattro mani con un dessert chiamato Transumanza, un dolce che profuma insieme di pascolo e mare, come un’eco che unisce opposti e li rende armonia. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo.

Amato, con la sua cucina che esplora il mare in ogni sfumatura senza mai cadere nel prevedibile, porta in scena l’eleganza essenziale della sua formazione e la maturità raggiunta attraverso esperienze di altissimo livello; De Carlo, interprete poetico del Sud e custode dei suoi gesti più antichi, reimmagina la tradizione con delicatezza e rigore

In questa serata irripetibile, le loro storie si intrecciano in un viaggio che promette stupore: un racconto costruito a quattro mani, dove tecnica e istinto, radici e slanci, si fondono in equilibrio raro.

Una sola regola: lasciarsi condurre.

Prezzo 75 € bevande escluse.

Info: Ristorante Carem, 351 483 4352.

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Sono figlia del patriarcato, ma non troppo

Martina Pezzulla presenta il suo libro ad Ugento “Sono figlia del patriarcato, ma non troppo”. Appuntamento domani alle 17 presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I

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Nel suo libro d’esordio, Martina Pezzulla affronta in maniera lucida e controcorrente il patriarcato nelle sue molteplici declinazioni, soffermandosi in particolare sui retaggi patriarcali praticati anche dalle donne, sia nei confronti di altre donne sia nei confronti degli uomini, e sulla rimozione culturale e sociale della violenza esercitata dalle donne sugli uomini, tema spesso escluso dal dibattito pubblico.

Il libro affronta inoltre la dimensione politica del patriarcato contemporaneo, il patriarcato islamico, l’ipersessualizzazione estrema del corpo femminile e le contraddizioni di una narrazione della libertà che, in alcuni contesti, finisce per riprodurre le stesse logiche di dominio che dichiara di voler superare.

Martina Pezzulla è nata in Germania e cresciuta ad Ugento.

A diciotto anni si è trasferita nel nord Italia per poi approdare a Roma, città dove vive.

Nel presentare il suo libro, l’autrice sceglie consapevolmente di tornare nella sua città a presentare il suo lavoro, per restituire alla comunità un momento di confronto su una tematica così stringente ed attuale come la violenza di genere.

L’evento organizzato dal Comune di Ugento con la collaborazione di Imago Cooperativa Sociale, si terrà domani, giovedì 18 dicembre, alle ore 17, presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I.

Dialogherà con l’autrice la nostra Sefora Cucci.

Un incontro per ascoltare, riflettere e confrontarsi sulla società contemporanea attraverso un’analisi lucida che invita all’esercizio del pensiero critico.

 

 

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