Connect with us

Attualità

“Cantine Aperte 2011”

Si terrà domenica, 29 maggio la manifestazione “Cantine Aperte”, organizzata dal Movimento Turismo del Vino Puglia con il contributo dell’Assessorato regionale

Pubblicato

il

Si terrà domenica, 29 maggio la manifestazione “Cantine Aperte”, organizzata dal Movimento Turismo del Vino Puglia con il contributo dell’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari. Le cantine associate al Movimento Turismo del Vino Puglia (Info: 080.5233038 – www.mtvpuglia.it) tornano ad aprire le porte ad esperti e appassionati per brindare insieme e offrire un’altra occasione per entrare in contatto diretto con aziende e produttori. “Cantine Aperte” sposa anche l’iniziativa della Regione Puglia, il progetto di accoglienza “Città Aperte 2011” promosso dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia e organizzato dall’Azienda di Promozione Turistica della provincia di Lecce. Domenica prossima, infatti, turisti e appassionati potranno raggiungere le cantine del Salento partecipando a escursioni in bus con guida, gratuite, promosse dagli Assessorati regionali al Turismo e alle Risorse Agroalimentari ed organizzate dall’Apt di Lecce in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino Puglia. Le aziende vitivinicole del Salento che hanno aderito a “Cantine Aperte” sono 21.


L’evento  dedicato al vino e ai suoi territori in programma domenica è condiviso dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e sostenuto dall’Azienda di Promozione Turistica della provincia di Lecce. La manifestazione inaugura il calendario di eventi curati, sul territorio regionale, dal Movimento Turismo del Vino e rappresenta un appuntamento collaudato per il sempre più folto popolo di enoturisti italiani e stranieri. Anche in questa occasione, gli appassionati del nettare di Bacco e i viaggiatori amanti della natura e delle tradizioni enogastronomiche locali, potranno fruire della rete di accoglienza “Città Aperte”: l’Apt di Lecce ha infatti organizzato le escursioni gratuite (in bus e con guida) alle cantine protagoniste della manifestazione.

Cinque gli itinerari enologici selezionati, con partenza dal City Terminal di viale Porta d’Europa di Lecce: il primo (partenza alle 8,30 e rientro alle 14,30) prevede visite guidate a Novoli a Cantine De Falco, Carmiano da Petrelli, Leverano da Vecchia Torre e Conti Zecca, Monteroni di Lecce da Apollonio Casa Vinicola, Arnesano da Mocavero; il secondo itinerario (partenza alle 16 e rientro alle 21,30) si snoda attraverso le cantine L’Astore e Palamà Vini del Salento di Cutrofiano e quella del Duca Carlo Guarini di Scorrano; il terzo (partenza alle  9.15 e rientro alle 14) raggiungerà Salice Salentino  per visitare l’azienda vitivinicola Leone De Castris e Castello Monaci e Guagnano per  Feudi di Guagnano, cantine Cantele e Taurino; il quarto tour  (partenza alle 15 e rientro alle 21) conduce a Minervino di Lecce  per la visita a  Menhir e a Depressa di Tricase  per Castel di Salve; il quinto e ultimo itinerario (partenza alle 9 e rientro alle 14) si snoda invece tra Nardò, Tuglie e Galatina con la visita alle cantine Schola Sarmenti, Bonsegna, Mottura, Santi Dimitri e Valle dell’Asso (Info e prenotazioni: Apt Lecce 0832.314117; Iat Lecce 0832.682291; Castello 0832.246517; Movimento Turismo del Vino Puglia 080.5233038). Le prenotazione vanno effettuate entro le ore 12 di venerdì 27 maggio. Ad accogliere i visitatori, decine di etichette che identificano il mondo della viticoltura salentina ed un ricco cartellone di appuntamenti culturali e musicali.


Attualità

L’antico Salento svelato dal mare

Il frammento di una statua bronzea recuperato fra Leuca e Novaglie. Il ritrovamento conferma la pratica del riciclo dei metalli nel mondo antico, quando statue ed elementi decorativi bronzei venivano trasportati per essere rifusi e reimpiegati

Pubblicato

il

Le acque antistanti il porto di Leuca restituiscono un prezioso tassello della storia marittima antica della Puglia.

Un significativo frammento di statua bronzea, presumibilmente appartenente a un torso maschile, è stato individuato e recuperato durante le indagini archeologiche subacquee condotte dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento nel tratto di costa tra Leuca e Novaglie.

L’intervento, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce e regolamentato dall’ordinanza della Capitaneria di Porto di Gallipoli, rappresenta un importante risultato delle ricerche coordinate dalla professoressa Rita Auriemma, responsabile scientifica del progetto M.Ar.E.A. (PNRR) e direttrice del Gruppo di Archeologia Subacquea dell’ateneo salentino.

Le prospezioni, finalizzate all’aggiornamento del Geodatabase della Carta Archeologica Subacquea della Puglia meridionale, hanno permesso di localizzare con precisione il sito del carico di rottami bronzei già noto alla comunità scientifica dal 1992 grazie alla segnalazione di Francesco Boaria e successivamente indagato dalla Soprintendenza pugliese tra il 1994 e il 1995.

Da questo giacimento provengono i frammenti di statue, anche di proporzioni colossali, attualmente conservati nel Museo Archeologico di Brindisi insieme ai reperti del carico dei Bronzi di Punta del Serrone.

Il momento più significativo della campagna di ricerca si è verificato quando il team dell’Università del Salento ha individuato e documentato attraverso un dettagliato rilievo fotogrammetrico il frammento principale, che misura 105 x 65 centimetri.

Nonostante le incrostazioni marine che ne mascherano i dettagli, il reperto presenta caratteristiche morfologiche compatibili con la parte anteriore di un torso nudo di figura maschile, realizzato in dimensioni superiori al naturale.

L’intervento ha portato alla luce anche frammenti di piccole dimensioni, uno dei quali interpretabile come parte di un panneggio.

Il recupero del materiale archeologico è stato condotto con la massima professionalità dagli archeologi subacquei dell’Università del Salento, supportati dal prezioso contributo tecnico e logistico del I Nucleo Operativo Subacqueo della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto in collaborazione, per gli aspetti di tutela, con la Soprintendenza, nelle persone del Soprintendente arch. Francesca Riccio e della dott.ssa Serena Strafella, allertate non appena si è rivelato indispensabile il recupero dei reperti.

Questa collaborazione consolidata garantisce da anni la sicurezza delle operazioni e fornisce un supporto indispensabile per tutte le attività di ricerca archeologica lungo le coste salentine.

La Capitaneria di Porto di Gallipoli, attraverso l’Ufficio Locale Marittimo di Leuca, ha assicurato il trasporto dei reperti dalla sede del rinvenimento alla terraferma, confermando ancora una volta l’efficace sinergia tra istituzioni universitarie e organismi di controllo del territorio marittimo.

I reperti sono attualmente sottoposti al processo di desalinizzazione presso le vasche a ricambio idrico del Laboratorio di restauro della Soprintendenza, presso il Museo del Mare antico di Nardò.

Solo al termine di questo delicato trattamento conservativo e dopo gli studi specialistici sarà possibile determinare con certezza se il frammento principale appartenga a una delle statue già note dal carico o rappresenti una nuova acquisizione per il patrimonio culturale.

La scoperta conferma l’importanza delle rotte commerciali che attraversavano il basso Adriatico in epoca antica.

Il carico di Leuca, analogamente a quello di Punta del Serrone, testimonia la pratica del riciclo dei metalli nel mondo antico, quando statue ed elementi decorativi bronzei venivano trasportati per essere rifusi e reimpiegati.

«Questo intervento», commenta la professoressa Auriemma, «conferma che la virtuosa sinergia tra le istituzioni è la chiave vincente per la ricerca e la valorizzazione del patrimonio, in particolare per un patrimonio apparentemente “invisibile” come quello subacqueo; una rete di attori coinvolti e le comunità possono farne realmente un bene comune e accessibile».

«Si tratta», dichiara la Soprintendente Francesca Riccio, «non solo di un ritrovamento notevole per le valenze culturali intrinseche dei reperti rinvenuti – ma di un ulteriore, importantissima, testimonianza della storia di questo straordinario territorio laddove la ricerca archeologica ci ha abituato a continue scoperte di un patrimonio sepolto o sommerso che, quotidianamente ci troviamo a disvelare, tutelare e valorizzare grazie, come in questo caso, all’efficace collaborazione con le istituzioni coinvolte».

Il Comandante della Capitaneria di porto di Gallipoli, Capitano di Vascello Francesco Perrotti, nel sottolineare l’importante risultato ottenuto dalle istituzioni coinvolte, ha rivolto un plauso al personale della Guardia Costiera che ha preso parte all’operazione, e in particolare agli Operatori Subacquei del 1 Nucleo Sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, coordinati dal Capitano di Corvetta Giuseppe Simeone, che hanno garantito – nello specifico – gli aspetti relativi alla salvaguardia della vita umana in mare e alla tutela dell’ecosistema sottomarino.

L’intervento si inserisce nel più ampio programma di ricerca e valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo promosso dall’Università del Salento, che continua a rappresentare un punto di riferimento nazionale per gli studi di archeologia marittima e per la formazione di specialisti nel settore.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Danza sportiva: gran successo ad Agropoli per le atlete neretine

Pubblicato

il

Un’esperienza emozionante e unica, coronata da numerosi titoli e medaglie ai Campionati Nazionali CIBS ad Agropoli (Campania) per le allieve della Scuola di Danza Sportiva “Anastasia Dance” di Nardo.

Guidate dei Maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca, le giovani danzatrici hanno dimostrato la loro eccellenza in diverse categorie, conquistando ben 13 premi e piazzamenti:

  • 1° posto: Aurora Palumbo (individuale), Squadra Medi Fiore, Squadra Grandi e Squadra Baby
  • 2° posto: Squadra Medi Leopardata, Squadra Grandi Leopardata e Aurora Palumbo
  • 3° posto: Gioia Pia Mazzarella e Rebecca Saina
  • 5° posto: Giulia Sibilano
  • 13° posto: Daisy Giumentaro

La squadra composta da Emily Mazzarella, Martina Manieri, Gioia Pia Mazzarella, Daisy Giumentaro, Sofia De Paola, Ambra Negro e Aurora Palumbo ha conquistato il titolo di Campionesse Nazionali CIBS.

Le più piccole della scuola, Giorgia Saina (3 anni), Gioia Giumentaro (5 anni) e Ginevra Caputo (5 anni), hanno vinto il campionato nella loro categoria.

Anastasia Dance rivolge “un ringraziamento speciale al CIBS – Comitato Italiano Ballo Sportivo e al Presidente Edilio Pagano per la convocazione della sua insegnante Francesca Paglialunga come giudice e delegata della provincia di Lecce. Un grazie anche a tutti i genitori per la fiducia e il supporto”.

“Siamo orgogliosi di presentare il nostro saggio di danza sportiva il 30 luglio a Nardò (Via Della Resistenza) con l’ospite speciale Mattia Zenzola. Vi aspettiamo per vivere questo grande evento insieme” – Maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

Continua a Leggere

Attualità

Formazione e poi partenariato: sempre più forte l’asse Tricase-Tiro

Pubblicato

il

Nel quadro dell’iniziativa Partenariato Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile – Tricase e Tiro cofinanziata dalla Regione Puglia (L.R. 20/2003 “Partenariato per la cooperazione” AVVISO PUBBLICO 2024), il Comune di Tricase, insieme ai partner Armadilla e Magna Grecia Mare, ha improntato un programma di formazione indirizzato a rafforzare le capacità dei rispettivi territori di gestire iniziative internazionali sul piano progettuale, amministrativo e finanziario.

Il percorso di capacity building si è svolto in presenza e online e ha visto il coinvolgimento di partecipanti italiani e libanesi provenienti dalle rispettive municipalità. In questo momento, infatti, due giovani del Sud del Libano fanno parte del gruppo di 21 delegati provenienti da 14 Paesi del mondo ospiti della comunità di Tricase in seno al Corso di specializzazione avanzato “Sustainable Development of Coastal Communities” 2025, tenuto dal CIHEAM proprio a Tricase Porto.

Dopo un cammino di collaborazione cominciato circa 15 anni fa e proseguito nel tempo con il coinvolgimento di istituzioni, associazioni e studenti italiani e libanesi, le due città hanno deciso di formalizzare il rapporto attraverso la sottoscrizione di un patto di amicizia avviando l’iter di approvazione da parte dei ministeri di competenza. La firma è prevista per il mese di settembre 2025 in occasione della visita del Sindaco di Tiro, Hassan Dbouk, a Tricase.

Il deterioramento delle condizioni di sicurezza nel Medio Oriente negli ultimi mesi ha impedito la realizzazione della missione del Sindaco di Tricase in Libano ma, come ribadisce lo stesso primo cittadino Antonio De Donno, “è proprio in questo momento di tensione internazionale che i segnali di amicizia e di solidarietà, devono essere portati avanti con ancora maggior fermezza e tenacia”.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti