Attualità
Corigliano: le confessioni della sindaca Dina Manti
Abbiamo ospitato in redazione la sindaca di Corigliano d’Otranto, Dina Manti, alla quale abbiamo chiesto un bilancio dei tre anni del suo secondo mandato. Ad iniziare dall’attualità e dai finanziamenti raggiunti con il PNRR.

di Giuseppe Cerfeda
Abbiamo ospitato in redazione la sindaca di Corigliano d’Otranto, Dina Manti, alla quale abbiamo chiesto un bilancio dei tre anni del suo secondo mandato. Ad iniziare dall’attualità e dai finanziamenti raggiunti con il PNRR.
«Grazie alla solerzia degli Uffici ed alla professionalità di chi ci lavora siamo riusciti ad accedere a quei finanziamenti che abbiamo ritenuto consoni alle nostre necessità.
Abbiamo potuto contare anche sul personale (due unità, un’ingegnera e un’architetta) dedicato proprio a rendicontazione e progettazione, di cui ci siamo potuti dotare mediante l’Agenzia di Coesione.
Siamo riusciti ad intercettare tutti i finanziamenti per la PA digitale, quasi 400mila euro, che stiamo già utilizzando per la realizzazione di servizi al cittadino, il passaggio in cloud di tutto l’archivio comunale, le notifiche, ecc..
Nei prossimi giorni inizieranno i lavori per la mensa, un refettorio per l’Istituto comprensivo.
Già espletata la gara: il finanziamento ammonta a quasi 400mila euro.
Ottenuto anche un finanziamento di 302mila euro per l’accessibilità del Castello e della attività che ospita: puntiamo a migliorare la fruizione per tutti e aprire al linguaggio dei segni (Lys) per sordomuti e a soluzioni sonore per gli ipovedenti. Altri 35mila euro ci sono stati assegnati per la realizzazione di aree da attrezzare per lo stretching, dedicate a tutte quelle persone che, per tenersi in forma, vanno a correre o a passeggiare tra i sentieri di campagna».
Parlava di corsa ragionata ai finanziamenti…
«Voglio sottolineare che l’amministrazione non ha fatto una corsa ai finanziamenti del PNRR, cercando di accaparrarsi il possibile senza una strategia e togliendo magari soldi pubblici a chi ne ha più bisogno.
Qualche polemica sull’affidamento dei lavori a ditte non del posto…
«L’avviso prevedeva che fossero ditte non solo iscritte al MePA ma anche abilitate e, a Corigliano, non ve ne erano».
Un altro milione in arrivo dal Bando dei Borghi del Ministero dei Beni Culturali.
«Nel Salento ci siamo riusciti solo noi, Gagliano del Capo, Corsano e Tiggiano (quest’ultimo tra i piccoli comuni, NdA).
I fondi saranno impegnati per ulteriori ristrutturazioni del Castello e la fruibilità dei suoi spazi, per la realizzazione del progetto il “Borgo Volante”, una serie di attività da svolgere sia nel Castello che per animare il borgo».
Lei è anche presidente dell’Aro 5 e, anche in questo caso, avete avuto accesso a finanziamenti, sempre con il Pnrr.
«Finanziati, per circa 300 mila euro l’uno, sia il completamento dell’ecocentro di Martano che di quello di Zollino.
Ottenuto anche un finanziamento di 960mila euro per la tariffazione puntuale a Corigliano, Galatina, Castrignano de’ Greci, Cursi.
Acquisteremo il necessario per adottare un sistema per la gestione dei rifiuti che consentirà di introdurre una tariffa calcolata (in parte) in base alla reale produzione di rifiuto conferito dall’utente.
In questo modo sarà una tassa più giusta e tuteleremo le persone anziane che vivono sole e producono meno rifiuti».
L’ASILO NIDO
Uno dei suoi “fiori all’occhiello” resta l’Asilo Nido.
«In questi anni abbiamo investito molto sulle infrastrutture, sia per la scuola che per l’asilo nido. In particolare abbiamo ottenuto dalla Regione un finanziamento di 900mila euro per migliorare impiantistica ed l’arredo.
Oggi con l’adeguamento antincendio può ospitare fino a 50 bambini. Abbiamo puntato sull’Asilo Nido perché siamo molto vicini alle famiglie, alle donne che lavorano. Per venire incontro alle esigenze delle mamme, abbiamo esternalizzato il lavoro, offrendo un servizio professionale ed esteso a tutta la giornata, dal mattino fino alla sera».
Detto della dotazione di due unità per IL PNRR, qual è la situazione all’interno degli altri uffici? Molti comuni lamentano di essere sottodimensionati. E voi?
«Fortunatamente abbiamo la possibilità di investire sul personale. Con la famosa “quota 100” abbiamo salutato delle figure storiche che lavoravano in Comune.
MAI SOLI
Ci sono delle emergenze alle quali dovete mettere mano con una certa urgenza?
«Dal punto di vista sociale, alcune famiglie sono in difficoltà… Devo dire, però, che per i coriglianesi è quasi spontanea una sorta di mutua assistenza. Nel periodo del covid, ad esempio, siamo sempre stati disponibili ad ascoltare al telefono, affrontare e se possibile risolvere ogni tipo di problema.
Una nostra dipendente portava i medicinali o faceva la spesa per quelle persone anziane che hanno i figli lontani. Usufruiamo anche dell’operato di un’associazione di volontariato (“Mai Soli”) che si occupa del trasporto delle persone che devono effettuare delle visite mediche fuori paese e non hanno nessuno che li possa accompagnare. Pagano un minimo rimborso per la benzina e godono del servizio senza altre spese o preoccupazioni.
La stessa associazione, con il coordinamento e la supervisione del Comune, d’estate si occupa di accompagnare bambini ed anziani al mare o alle Terme per i soggiorni climatici».
DINAMISMO CULTURALE ED ECONOMICO
Nei prossimi due anni di mandato cosa dovremo aspettarci?
«Continueremo a contare sulle risorse umane. Abbiamo investito molto sul Castello, puntando sul partenariato pubblico – privato per la gestione. È stata una sfida alla lunga vinta, almeno a giudicare dai risultati.
Anche Luigi De Luca, nella presentazione del suo libro “La Cultura Non Basta”, ha preso esempio da noi e raccontato la nostra come una esperienza virtuosa. Investiremo ancora sulla sostenibilità ambientale: con la Grecìa Salentina abbiamo redatto il PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) e ci siamo posti degli obiettivi, entro il 2030, per quanto riguarda l’emissione di Co2, così come chiesto dalla comunità europea.
Per questo abbiamo optato per la chiusura del traffico in centro, scegliendo insieme alla collettività, periodi ed orari. L’obiettivo resta quello si tutelare i basolati e rendere i nostri centri storici luoghi più appetibili per noi e per il turista. D’estate, quando non transitano auto, il centro di Corigliano diventa una grande piazza affollata di persone a beneficio di bar, ristoranti, pasticcerie e di tutti quei negozietti di abbigliamento, accessori, oggettistica, profumerie, artigianato… è recente anche la scelta di commercianti che provengono da altri paesi di aprire qui le loro attività commerciali, come l’orafo, il gioielliere, il laboratorio per la realizzazione di cappelli di un giovane che lavora per Cinecittà, la cake designer che ha recuperato un bellissimo immobile del centro storico. Giovani del luogo che hanno investito su sé stessi e su Corigliano».
In tanti vi chiedono anche di poter acquistare immobili in paese.
«Sono tante le richieste. Comprano e ristrutturano per viverci o metterci su delle case vacanza. Hanno già acquistato due palazzi in una via principale e non è raro incontrare inglesi, americani o anche turchi che si aggirano per il paese, se ne innamorano e decidono a loro volta di investire da noi».
E la Zona Artigianale?
«Negli anni erano stati assegnati dei lotti ma alcuni non hanno mai realizzato l’opificio. La norma prevede di dare uno sviluppo anche all’edilizia, oltre che all’economia: così, mediante un lungo procedimento giudiziario, abbiamo revocato quelle assegnazioni ed ora abbiamo dei lotti liberi a disposizione».
C’è richiesta?
«Ci sono pervenute delle nuove manifestazioni di interesse, oltre a quelle di chi già opera nella Zona Artigianale ed ha bisogno di ampliarsi. C’è anche una questione urbanistica, come previsto dal PUG (la cui progettazione è nata quando Dina Manti era ancora assessore e che ha completato da sindaco nel marzo 2020) che impone anche una delocalizzazione dal centro urbano per decongestionare il traffico. Dai nuovi insediamenti e ampliamenti, mi auguro, avremo nuovo slancio».
LA DISCARICA
Ogni qualvolta si verifica un’emergenza torna in ballo la discarica di Corigliano.
«La Regione sta sperimentando un trattamento dei rifiuti con l’utilizzo della calce che, a loro dire, renderebbe inoffensivo l’inerte. Un professore del Politecnico di Bari ha effettuato un esperimento prima in laboratorio e poi sul campo, alla discarica Burgesi ad Ugento. La domanda che poniamo è: quella calce dove andrebbe a finire?
Per tutelarci ci siamo affidati al migliore consulente possibile (Mauro Osanna, consulente della Procura di Lecce). Al momento non ci è stato ancora fornito l’esito delle sperimentazioni. Attendiamo, nella convinzione che nessuno voglia correre il rischio di un disastro ambientale vista la presenza della falda acquifera. Peraltro, non tutti i comuni hanno raggiunto buone percentuali di raccolta differenziata (a Corigliano siamo intorno al 76% con il compostaggio domestico) e questo è un altro fattore da considerare».
PRIMAVERA CULTURALE
Dall’esterno abbiamo l’impressione che Corigliano stia vivendo una sorta di Primavera culturale.
«Impressione giusta. Grande merito va alle associazioni che operano sul territorio e con le quali lavoriamo in rete. Oltre, ovviamente, a tutta l’attività che ruota intorno al Castello, gestito da professionisti della cultura. Questo è il punto: la gestione culturale va affidata a persone competenti e del mestiere.
Nel nostro caso hanno elevato la qualità della proposta e dell’offerta, attirando a Corigliano turisti e appassionati con i festival del cinema, della musica, della comunicazione, dei libri. E anche le attività commerciali, di conseguenza, hanno elevato il target della loro offerta, adeguando anche la location che li ospita, dando lustro all’intero paese».
LA BIBLIOTECA
«Abbiamo messo a disposizione sulla piattaforma di Luoghi Comuni l’immobile della Biblioteca all’interno del Castello. Luoghi Comuni finanzia gli under 35 che vogliono partire con progetti di valorizzazione di beni pubblici sottoutilizzati. Ha risposto un’associazione di promozione sociale, Magma, che ci sta dando grandi soddisfazioni.
La Biblioteca offre servizi a tutti: dai laboratori per bambini, ai gruppi di lettura, a tante altre iniziative, tra cui la rassegna letteraria “Sfogliamenti. Letture di mezza stagione”, organizzata da Comune, Magma e Pro Loco, nata per dare spazio alle voci di scrittori e poeti pugliesi in luoghi “insoliti”, generalmente esclusi dai circuiti culturali e letterari».
LA POLITICA
Corigliano è storicamente di centrosinistra. Che negli ultimi anni però ha accusato delle spaccature.
«Premesso che il nostro gruppo è civico ed eterogeneo, posso rispondere per il Pd, all’interno del quale non vi è alcuna spaccatura. La segretaria cittadina , peraltro, è anche la nostra presidente del Consiglio».
Tra due anni, alla fine del secondo mandato, dovrà cedere la mano. Avete già individuato la persona giusta per il post?
«Stiamo cercando di capire se puntare su qualcuno già all’interno del gruppo di maggioranza o se guardare fuori, alla cosiddetta società civile. C’è ancora tempo: le elezioni si dovrebbero svolgere non prima della primavera del 2026».
Attualità
Il Mezzogiorno inizia a Tricase
Presentato il nuovo libro di Uli Weber, fotografo internazionale che firma con questo volume un intenso omaggio al Sud Italia. Accompagnano le immagini, i testi della Premio Oscar e salentina d’adozione, Helen Mirren. e di Denis Curti, storico e critico della fotografia. Parte del ricavato del volume sarà destinato a sostenere le attività di Save the Olives

Un viaggio per immagini che si snoda dalla Sicilia alla Sardegna, dalla Puglia all’Abruzzo, restituendo la forza dei contrasti che rendono unico il Mezzogiorno.
Scorci di armonia assoluta convivono con segni di disarmonia e abbandono; paesaggi naturali incontaminati si alternano a tracce antropiche e urbane.
È in questo equilibrio precario e affascinante che Weber trova la sua cifra poetica, capace di trasformare il paesaggio in emozione e di rivelarne la dimensione simbolica.
La sua fotografia si muove al di là dei cliché turistici per restituire un Grand Tour contemporaneo, un racconto iconografico che invita a guardare oltre la superficie, a cogliere il legame profondo fra l’uomo e il suo ambiente. Protagonista assoluta è la luce, che ora incide la realtà con precisione chirurgica, ora avvolge i luoghi in atmosfere sognanti.
«Questo libro vuole essere il mio omaggio all’Italia, Paese che amo e in cui vivo per buona parte dell’anno, e in particolare a quel Mezzogiorno che mi ha fatto innamorare 20 anni fa quando ho comprato la mia casa pugliese dove tutt’ora risiedo nella stagione estiva», spiega Uli Weber, «un Sud al cui fascino concorrono egualmente “pregi e difetti”, l’armonia assoluta di alcuni scorci e altresì la totale disarmonia di altri, in un contrasto che a mio modo di vedere ne caratterizza l’Unicità. Attraverso le migliaia di chilometri percorse, ho cercato di cogliere con la mia macchina fotografica un Mezzogiorno inedito, e al contempo familiare, in cui ciascuno di noi ritrova tracce di esperienze personali, o visioni inconsuete di posti conosciuti».
Ad accompagnare le immagini, i testi di Helen Mirren, attrice Premio Oscar e impegnata con l’associazione Save the Olives, che in Puglia combatte la devastazione degli ulivi secolari causata dalla Xylella, e di Denis Curti, storico e critico della fotografia, che offre le chiavi di lettura di un’opera sospesa fra poesia e testimonianza.
Parte del ricavato del volume sarà destinato a sostenere proprio le attività di Save the Olives, contribuendo concretamente alla salvaguardia di un patrimonio naturale e culturale unico.
Queste le parole di Helen Mirren, presente al lancio del libro: «Credo che nessuno possa dimenticare il primo incontro con i monumentali alberi secolari della Puglia. La loro presenza è travolgente. La loro forza immobile nasce dal movimento costante di centinaia, a volte migliaia di anni. Le loro intricate forme scultoree, opera della terra, del vento, del sole, della pioggia e delle mani dell’uomo che si è preso cura di loro nel corso dei secoli, fanno di ciascuno di essi un individuo, una testimonianza del legame tra uomo e natura. E ora questi testimoni della nostra storia sono sotto una terribile minaccia. Un batterio chiamato Xylella si sta diffondendo da circa dieci anni: partito da un piccolo angolo della punta più meridionale della Puglia, prosegue la sua marcia distruggendo tutti gli ulivi sul suo cammino, giovani e antichi. Dobbiamo fare appello alla nostra grande immaginazione umana, alle nostre conoscenze e alla nostra esperienza per salvare questo patrimonio».
«Il mio sentito ringraziamento a Uli Weber», conclude The Queen, «il cui straordinario libro cattura il fascino dell’Italia meridionale attraverso le sue fotografie, portando ulteriore attenzione internazionale alla piaga degli ulivi del Salento».
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Attualità
Tartarughe curate e rimesse in mare
Erano state ripescate lungo la costa di Leuca con problemi di galleggiamento che le mettevano a serio rischio. La reimmissione in natura importante per la conservazione della biodiversità marina

Due tartarughe marine affette da gravi problemi di galleggiamento, curate presso il Centro di Recupero delle Tartarughe Marine del Museo di Storia Naturale del Salento, sono state liberate in località Rivabella, a Gallipoli.
I due esemplari erano stati recuperati lo scorso agosto lungo la costa di Leuca, da un’unità navale del Corpo impegnata in un ordinario servizio di vigilanza e controllo del litorale.
Entrambi gli animali presentavano anomalie nel galleggiamento, che li esponevano a un elevato rischio di collisione con le imbarcazioni in transito.
Il recupero e la gestione delle operazioni sono stati resi possibili anche grazie al prezioso supporto logistico e operativo fornito dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gallipoli, che ha messo a disposizione uomini e mezzi per facilitare le fasi di intervento in mare e garantire il trasporto in sicurezza degli esemplari fino al Centro di Recupero.
Dopo il soccorso, le tartarughe sono state sottoposte a esami diagnostici approfonditi presso il Centro, tra cui indagini radiologiche ed ecografiche, per escludere la presenza di corpi estranei e per valutare lo stato dell’apparato respiratorio.
La reimmissione in natura rappresenta un risultato significativo per la conservazione della biodiversità marina e testimonia l’efficacia della sinergia tra enti scientifici, forze dell’ordine e istituzioni pubbliche, impegnati in prima linea nella difesa dell’ambiente.
L’operazione conferma inoltre il ruolo attivo della Guardia di Finanza nella protezione degli ecosistemi marini, un impegno che si affianca ai compiti di polizia del mare, contribuendo in modo concreto alla tutela della fauna e della flora del nostro territorio costiero.
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Attualità
Consigliere supplente, Blasi non ci sta
Il consigliere regionale salentino: «Sono contrario all’introduzione. Non è in linea con il ridimensionamento dei costi e tentare di portare il numero degli eletti a 58 non sarebbe opportuno»

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Il Consigliere regionale del Partito Democratico Sergio Blasi si schiera contro l’introduzione nell’ordinamento regionale della figura del consigliere supplente:
«Non sosterrò alcuna ipotesi di introduzione del consigliere supplente. Abbiamo trascorso l’ultimo decennio a ridimensionare i costi di funzionamento degli organi politici, raggiungendo un equilibrio sostenibile. Andare ad alterare nuovamente questo equilibrio, con un aumento dei costi della politica non mi pare sia un’urgenza dei pugliesi», sottolinea il consigliere di Melpignano.
«Secondo la norma nazionale, modificata appena un mese fa», prosegue, «saremmo dovuti passare a 40 consiglieri. Restare a 50 è stata, a mio avviso, una scelta positiva, per ragioni di rappresentanza territoriale. Tentare però, oggi, di portare il numero degli eletti a 58 non è opportuno».
«Inoltre», insiste il consigliere regionale salentino, «il fatto che gli assessori regionali conservino le funzioni di consigliere garantisce la loro presenza in Aula e preserva un più solido collegamento tra Giunta, Consiglio e gruppi consiliari di maggioranza. Un distacco, in questo senso, non è auspicabile».
«Dunque», conclude Sergio Blasi, «se dovesse palesarsi in Consiglio un provvedimento per l’introduzione del Consigliere supplente, il mio voto sarà contrario».
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