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Elezioni: quanto incidono i media?

Solo il 5,9% dei lettori consulta i siti web di partiti e movimenti, l’8,7% utilizza blog, forum di discussione online e il 14,2% dei giovani usa Facebook

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Giovanni Sartori, politologo ed esperto di scienze politiche a livello internazionale, nella sua opera “Televisione e post pensiero”, afferma come i nuovi mezzi, riescano a influenzare la capacità simbolica dell’uomo, delineata sia nell’atto di pensare che nell’atto di comunicare.


Con la nascita della televisione, e quindi di questo nuovo mezzo di comunicazione, è nato anche in politica un nuovo antrophos definito “video-rappresentante”, un politico che piuttosto che scegliere eventi “genuini” per mettere in luce il suo pensiero, preferisce gli eventi mediatici, più seguiti dai cittadini, per innalzare i suoi messaggi caldi e falsi e attirare l’attenzione dei telespettatori.


Secondo un sondaggio americano, ben 4 americani su 5 affermano di votare rispetto a ciò che vedono in televisione. La televisione, però, altro non è che immagine che non siamo noi direttamente a scegliere e che può essere modificata per un proprio tornaconto. In America, l’etica di un giornalista risiede proprio nella capacità di porre in risalto aggressività e attacco da parte dei rappresentanti politici, durante i talk show.


In Italia, la situazione non è molto distante da quella americana. Nonostante lo sviluppo di internet, la televisione rimane lo strumento mediatico privilegiato, utilizzato dall’80,9% degli italiani come fonte di informazione e principale mezzo di formazione dell’opinione pubblica. Secondo la recente ricerca Censis, durante le ultime elezioni politiche, più della metà degli elettori italiani ha tratto informazioni dalle notizie e dai commenti trasmessi dai telegiornali (55,3%), il 36, 8% dai programmi di approfondimento televisivi, il 22,2% ha avuto come punto di riferimento i giornali, poco più del 16% le tv all news, il 9% la lettura del materiale di propaganda dei partiti e il 7,5% i programmi radiofonici. Scarsa la partecipazione diretta alle manifestazioni pubbliche organizzate dai partiti (4%). Di grande incidenza invece il passaparola e le discussioni con familiari e amici (43.9%).

Nella comunicazione politica via internet, solo il 5,9% dei lettori consulta i siti web di partiti e movimenti, l’8,7% utilizza blog, forum di discussione online e il 14,2% dei giovani usa Facebook. Ma è ancora in discussione se il web favorisca la partecipazione politica. Solo il 15% degli italiani crede che la diffusione delle tecnologie digitali abbia contribuito a migliorare l’organizzazione dei movimenti politici e la formazione delle opinioni politiche.


Lo sviluppo dell’informazione politica sul web è in evoluzione seppur con segnali di arretratezza rispetto ad altri Paesi, ma bisogna tener conto anche della diffusione e dell’uso che si fa della rete in Italia. Una buona parte degli italiani è ai margini della rete e “la rappresentazione più brutale della domanda di Internet in Italia, è quella che vede il nostro paese al quarto posto in Europa nella non invidiabile classifica del numero di individui che non ha mai avuto accesso a Internet (37,2% contro una media europea del 22,4%)”. Parola del presidente Agcom Angelo Marcello Cardani.


 Ludovica Luceri


Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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