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Attualità

Feste patronali, da Galatina la lettera a Emiliano

Le parole dell’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Galatina Nico Mauro

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Pubblichiamo la lettera inviata dall’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Galatina Nico Mauro al Presidente della Regione Puglia Emiliano riguardante le difficoltà inerenti all’organizzazione di qualsivoglia attività in occasione della festa patronale.





Gentile Presidente…




Gentile Presidente Emiliano,


Le feste patronali non rientrano tra le iniziative consentite, così come le sagre.

Tutte le attività devono attuare le misure previste dalle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive” allegate all’ordinanza del Presidente della Regione Puglia n. 237 del 17.5.2020 ed a questo si deve adeguare il “frazionamento” delle attività/iniziative che nell’insieme costituiscono la festa.

La Diocesi di Otranto ha congelato fino al termine dell’anno l’attività dei comitati festa sospendendo le processioni o anche la semplice esposizione sui sagrati delle statue dei Santi Patroni.

Le feste patronali, patrimonio culturale riconosciuto e risorsa economica e turistica, sono svuotate della loro ragione di essere e nulla potrebbe sostituirle, perchè nulla potrebbe sostituire in un sol botto secoli di storia.

Siamo (forse) tutti consapevoli di quello che è avvenuto, di quello che rischiamo se i nostri personali comportamenti non saranno rispettosi delle regole suggerite.

Allo stesso modo non possiamo non vivere con sgomento ed irritazione tutte quelle situazioni in cui, a fronte di un apparente rispetto delle regole, vediamo assembramenti incontrollabili in luoghi in cui si è “naturalmente” portati all’assembramento.

La nostra vita di cittadini scorre in una continua contraddizione tra il dire ed il fare.

Come Amministratori, la più grande difficoltà è riuscire rispondere alle considerazioni di buon senso che il cittadino ci propone. Il ruolo politico, per quanto non decisionale, implica comunque una responsabilità di fronte al cittadino e, per quanto mi riguarda, alla logica di alcune considerazioni non posso che annuire, con imbarazzo.

I vertici politici Regionali hanno sollecitato le Amministrazioni Comunali ad adoperarsi per favorire l’attività di giostrai ed ambulanti, categorie tra le ultime a poter riprendere una normale attività lavorativa.

In questa logica, l’Amministrazione Comunale di Galatina ha cercato di favorire la possibilità che gli operatori citati potessero, seppure fuori dal contesto urbano, svolgere la loro attività, individuando aree idonee per dimensioni e possibilità logistiche per un attrezzato luna park oltre che per un mercatino straordinario dei commercianti ambulanti. In considerazione della prossimità della festa abbiamo dovuto valutare in tempi stretti e massima urgenza soluzioni in linea anche con i nostri regolamenti comunali.

Il vuoto normativo sull’organizzazione delle feste patronali, ha impedito che si potesse definire una riconoscibile catena di responsabilità che, nella emergenza coronavirus, è necessaria e prioritaria.

In altre parole, l’organizzazione delle aree, la gestione dei piani anticovid, il controllo dei contingentamenti degli accessi, dei distanziamenti e degli assembramenti è demandato ai responsabili che fanno richiesta delle aree eventualmente assegnate, mentre le Amministrazioni Comunali sono tenute a garantire che vengano rispettate le garanzie di salute pubblica e la sicurezza stradale.

Su tutto vigila l’Autorità di Pubblica Sicurezza che è obbligata ad intervenire qualora constatasse il mancato rispetto delle regole.

Tutto deve essere messo nero su bianco e questo necessariamente comporta un rischio che allo stato attuale nessuno degli operatori interessati a lavorare è nelle condizioni di assumere.

Di conseguenza si giunge allo stallo delle iniziative con la percezione che “è meglio non fare per non rischiare in proprio e per tutti”. Ma oggi, per quelle categorie, “non fare” significa non lavorare.

Vorrei svolgere alcune considerazioni che scaturiscono dall’intensità della settimana trascorsa con i rappresentanti degli ambulanti e dei giostrai, alla ricerca di soluzioni utili a permettere di lavorare durante i giorni del 28/29 e 30 giugno, giorni dedicati alla festa dei Santi Patroni Pietro e Paolo.

Intanto ho apprezzato la correttezza, l’impegno ragionato, le volontà di mettere a disposizione della propria causa ogni risorsa utile a “smuovere” la situazione, a creare una condizione replicabile, un modello. Ma forse più semplicemente si può dire, un impegno a dare dignità alla propria vita.

Voglio evidenziare come la stagionalità del lavoro di questi operatori renda ancora più difficile la loro contingenza economica e che per molti di loro “fare i mercati” non è la stessa cosa che “fare le feste patronali”.

Ho raccolto gli sfoghi per una marginale considerazione della categoria da parte della politica regionale, ma anche la consapevolezza della necessità di avere una seria rappresentanza associativa dello specifico settore.

La mia è stata un’esperienza politica ed umana che mi ha toccato e per questo voglio mettere a disposizione il piccolo ruolo che ricopro e l’eco di queste mie parole per invitare, per sollecitare, per scuotere chi è deputato a decidere. Presidente Emiliano, serve un segnale che non illuda, un segnale che metta nelle condizioni di non dover apporre firme che non competono al lavoratore, a chi per una vita si è sacrificato per dare dignità alla propria famiglia e non può rischiare tutto per l’imponderabile gioco degli eventi.

Serve che ognuno nel proprio piccolo o grande ruolo accompagni verso una soluzione utile questi lavoratori.

La ringrazio per l’attenzione che riterrà di prestare alla vicenda.

Nico Mauro

Assessore Attività Produttive Galatina


Attualità

Istituto penale per i minorenni: «Non può aprire in quelle condizioni»

L’onorevole salentino Leonardo Donno presenta interrogazione al ministero della Giustizia. «L’Ipm, inaugurato di recente e presentato come modello di riabilitazione all’avanguardia, riporta numerose criticità»

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«Ho presentato un’interrogazione al ministero della Giustizia per chiedere di fare chiarezza sulla situazione in cui versa l’Istituto penale per i minorenni di Lecce».

Lo ha annunciato Leonardo Donno, deputato e coordinatore regionale per la Puglia del MoVimento 5 Stelle.

«Come emerso da recenti articoli di stampa e da denunce di sindacati, l’Ipm, inaugurato di recente e presentato come modello di riabilitazione all’avanguardia, riporta numerose criticità», spiega davanti ai nostri taccuini il deputato di Galatina, «diverse organizzazioni sindacali hanno anche annunciato lo stato di agitazione del personale e chiesto il differimento dell’apertura».

Secondo i sindacati sono tante le carenze anche sul piano della sicurezza e funzionalità: «Carenze che ho potuto riscontrare anche durante la mia visita alla struttura ieri mattina, martedì 16 dicembre. Un’ispezione in cui ho avuto modo di constatare di persona diversi problemi, dalle aree che sulla carta risultano già consegnate ma che di fatto sono ancora cantieri aperti fino a criticità nei luoghi che dovrebbero ospitare i minori con derivanti rischi per la loro sicurezza e dei lavoratori. Ho avuto modo di visionare, inoltre, lavori e rifiniture che ritengo non eseguite a regola d’arte».

Altro punto contestato dalle associazioni di categoria è il personale: «L’assegnazione delle risorse è stata definita insostenibile. È chiaro che l’insieme di questi elementi non consentono alla struttura, la cui apertura era prevista per il 15 dicembre, di svolgere il ruolo per il quale è preposta. Apertura già slittata a domani, 18 dicembre, data in cui, a quanto si apprende, dovrebbero arrivare i primi minori».

Per tutti questi motivi Donno ha chiesto se «alla luce di quanto emerso, il ministero non ritenga opportuno intervenire con urgenza e posticipare l’apertura dell’istituto fino alla realizzazione completa dei lavori a regola d’arte e alla totale messa in sicurezza a garanzia e tutela degli ospiti e dei lavoratori. E se non ritenga inoltre che le risorse lavorative assegnate siano insufficienti per lo svolgimento del ruolo e preveda quindi una dotazione organica congrua».

Il deputato salentino evidenzia anche come siano state «eseguite opere pagate con denaro pubblico, e per questo sarebbe opportuna una verifica approfondita dai soggetti e responsabili interessati, per valutare la sussistenza di un possibile danno erariale».

«Unitamente ai sindacati, qualora non avessimo le dovute rassicurazioni», conclude con una per nulla velata minaccia Leonardo Donno, «valuterò una segnalazione ad Anac e alla Procura».

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Matino Comune Ambasciatore d’Italia

Si è distinto per il conseguimento del premio 100 ambasciatori nazionali e per il Premio ambasciatori d’eccellenza. il riconoscimento è stato assegnato al Comune di Matino, per l’innovativo progetto di raccolta differenziata porta a porta con contenitori intelligenti dotati di sistemi di tracciabilità, esempio virtuoso di sostenibilità ambientale, efficienza e partecipazione civica. Il sindaco Giorgio Salvatore Toma: «Son tornato da Roma», conclude il primo cittadino, «con grande orgoglio e con rinnovata responsabilità: continuerò a lavorare con determinazione affinché Matino possa crescere ulteriormente, mantenendo al centro il benessere della comunità e la valorizzazione del nostro territorio»z

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Momento centrale della cerimonia svoltasi svoltasi presso la Sala Koch di Palazzo Madama è stata la consegna del Premio Ambasciatori d’Eccellenza 2025, massimo riconoscimento dell’iniziativa, assegnato ai soli dieci vincitori individuati, tra i cento nazionali, nei principali ambiti strategici del Paese.

Tra questi dieci, relativamente all’ambito Comuni del Mezzogiorno, il riconoscimento è stato assegnato al Comune di Matino, per l’innovativo progetto di raccolta differenziata porta a porta con contenitori intelligenti dotati di sistemi di tracciabilità, esempio virtuoso di sostenibilità ambientale, efficienza e partecipazione civica.

La cerimonia di consegna del premio “100 Ambasciatori Nazionali”, come ha sottolineato il sindaco Giorgio Salvatore Toma, «rappresenta per il Comune di Matino un momento di straordinario valore istituzionale e simbolico. Ricevere questo riconoscimento nella sede del Senato della Repubblica, alla presenza di numerose e autorevoli personalità dello Stato, conferisce ulteriore significato al percorso intrapreso dalla nostra comunità. Questo premio testimonia il lavoro serio e costante portato avanti dall’amministrazione comunale, dagli uffici e dai partner coinvolti, volto a promuovere modelli di sviluppo basati su sostenibilità, innovazione e qualità della vita».

«È un risultato che appartiene all’intera città di Matino», aggiunge Toma, «e che valorizza l’impegno quotidiano di chi opera per rendere il nostro territorio sempre più efficiente, inclusivo e attento alle esigenze dei cittadini.

La partecipazione a un’iniziativa di rilievo nazionale, sostenuta dalle più alte istituzioni della Repubblica, rafforza la consapevolezza che anche i Comuni di dimensioni medio-piccole possono essere protagonisti di buone pratiche amministrative e diventare esempi virtuosi a livello nazionale».

«Son tornato da Roma», conclude il primo cittadino, «con grande orgoglio e con rinnovata responsabilità: continuerò a lavorare con determinazione affinché Matino possa crescere ulteriormente, mantenendo al centro il benessere della comunità e la valorizzazione del nostro territorio».

Il Premio Ambasciatori d’Eccellenza si conferma così un riconoscimento di riferimento a livello nazionale, volto a valorizzare il merito, le competenze e il senso delle istituzioni, contribuendo a rafforzare l’immagine dell’Italia come Paese di eccellenze riconosciute e riconoscibili nel mondo.

GLI ALTRI RICONOSCIMENTI

Per l’ambito Sicurezza Nazionale e Relazioni Internazionali, il premio è stato conferito al Generale di Squadra Aerea Luca Goretti; per la categoria Dirigenti di Enti Pubblici, Associazioni e Fondazioni, il riconoscimento è andato al consigliere Roberto Alesse, per l’elevata competenza istituzionale e la guida autorevole dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nonché per l’impegno nel rafforzare la credibilità e la cooperazione internazionale del Paese.

Nell’ambito Giuristi e Magistratura, è stato premiato il Presidente Franco Massi, per il ruolo svolto nella promozione di trasparenza, legalità e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, rappresentando un punto di riferimento per la governance nazionale.

Per il settore Servizi, il Premio Ambasciatori d’Eccellenza è stato conferito a Poste Italiane.

Per il settore Ricerca e Salute, al Dott. Marcello Cattani, per il contributo allo sviluppo di studi innovativi e progetti a elevato impatto sociale, favorendo il miglioramento della qualità delle cure e il rafforzamento del dialogo tra istituzioni e comunità scientifica.

Per l’ambito Innovazione, il premio è stato conferito all’ASI – Agenzia Spaziale Italiana.

Per il settore Turismo, il riconoscimento è andato al Grand Hotel Le Sirenuse di Positano, simbolo di eccellenza nell’ospitalità di alta qualità e nella valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

Nell’ambito Giornalismo, è stato premiato Paolo Liguori, per il contributo offerto a un’informazione rigorosa e responsabile, capace di incidere con professionalità e autorevolezza nel dibattito pubblico nazionale.

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Luminarie Parisi nello spot di Natale di Poste Italiane

Torquato Parisi: “Questa luce nasce dalla nostra terra e dal lavoro delle mani. Quando riesce ad arrivare così lontano, smette di essere solo nostra e diventa patrimonio condiviso”…

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Le Luminarie Parisi 1876, storica realtà artigiana salentina con sede a Taurisano, sono partner di Poste Italiane per lo spot natalizio 2025 La sera dei Miracoli”, girato in Puglia, tra Lecce e Monopoli e attualmente in onda sulle reti nazionali.  Non un punto di arrivo, ma uno dei tanti traguardi di un percorso che vede l’artigianato  salentino delle Luminarie Parisi 1876 misurarsi da tempo con scenari sempre prestigiosi.

«Siamo artigiani del Sud da generazioni e mai avremmo immaginato di arrivare fin qui», commenta Rocco Parisi. «Vedere il nostro lavoro all’interno di uno spot televisivo che parla a tutto il Paese è un’emozione che va oltre le parole».

Sulla stessa linea Torquato Parisi: «Questa luce nasce dalla nostra terra e dal lavoro delle mani. Quando riesce ad arrivare così lontano, smette di essere solo nostra e diventa patrimonio condiviso. La partnership con Poste Italiane, realtà storicamente vicina agli italiani e simbolo del Paese, rafforza ulteriormente il valore di questo nuovo traguardo».

Lo spot La sera dei Miracoli racconta la storia di Filippo, un bambino che spedisce un pacco speciale, carico di ricordi, al nonno scomparso. Un gesto semplice che diventa metafora di un legame che resiste al tempo e alla distanza, valorizzando il ruolo dei servizi postali come strumento di prossimità e relazione. Le immagini restituiscono scorci autentici del territorio pugliese, tra atmosfere notturne e luci natalizie.

Con questa collaborazione, Poste Italiane sceglie la Puglia, valorizzandone i territori e le competenze artigiane all’interno di uno scenario nazionale che riconosce ancora una volta nella nostra tradizione un patrimonio di valore condiviso.

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