Connect with us

Attualità

I medici salentini all’Asl: “Dispositivi di protezione e tamponi subito”

“La carenza di DPI è causa del prezzo altissimo che gli operatori sanitari stanno pagando (oltre il 10% del numero totale degli infetti) con un aumento insopportabile del rischio clinico e con l’effetto moltiplicatore che gli operatori sanitari rappresentano”

Pubblicato

il

Lettera aperta dell’Ordine dei Medici – Chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Lecce con destinatari il Direttore generale, il direttore sanitario ed il direttore amministrativo dell’ ASL Lecce.


Il presidente dell’OMCeO, Donato De Giorgi, chiede a nome dei medici salentini di risolvere due priorità assolue: disponibilità dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e l’opportunità di eseguire i tamponi diagnostici in maniera estensiva.


Di seguito il testo integrale della lettera dell’Ordine dei Medici salentini.


Gent.mi,


nel ringraziare la Direzione strategica e il Dipartimento Prevenzione aziendale per l’efficace e articolata risposta gestionale, in sintonia con la Regione Puglia, dell’emergenza epocale che stiamo vivendo, riteniamo però che vi siano due priorità assolute che devono essere risolte ai vari livelli di responsabilità, nei tempi più brevi:



  • Disponibilità di DPI
  • Opportunità di eseguire tamponi diagnostici in maniera estensiva


La carenza – a livello nazionale (e spesso internazionale) di DPI – è causa del prezzo altissimo che gli operatori sanitari stanno pagando (oltre il 10% del numero totale degli infetti). Ciò determina un aumento insopportabile del rischio clinico, con l’effetto moltiplicatore che gli operatori sanitari rappresentano. Registriamo invece tra i Medici l’insicurezza lavorativa e del vissuto individuale e familiare, con la pericolosa tentazione di allontanarsi in qualunque modo dal lavoro, trasformato da progetto di vita ad incubo di un concreto, potenziale e costante danno. Inoltre tale carenza rappresenta una lecita motivazione (art 54 del C.P.) per impedire una assistenza diretta ai cittadini da parte dei MMG e dei PLS, che sono del tutto sprovvisti di DPI, anche di un assetto minimale, ma adeguato. Ciò – a sua volta – comporta il diffondersi del senso di abbandono che potrebbe ricevere una larga fetta della popolazione con dei sintomi respiratori non critici, che non sa a chi rivolgersi, non potendo e non dovendo accedere alle prestazioni del P.S. né del 118 o della Continuità Assistenziale, creando una frattura solidaristica, che in questa situazione potrebbe essere catastrofica.


Siamo convinti che eseguire i tamponi diagnostici è assolutamente necessario e urgente per tutto il personale sanitario, amministrativo e dei servizi del P.O. di Copertino, ma diventa essenziale per chiunque (anche asintomatico) sia stato sottoposto a quarantena dopo 7 giorni dal presunto contatto. Mentre all’inizio di questa criticità emergenziale è stato prospettato il paradigma che in Italia i contagiati erano in numero superiore ad altri territori, perché si facevano molti tamponi (e quindi venivano evidenziati i contagiati), si è evidenziato che invece una percentuale maggiore di tamponi corrisponde ad una minore estensione del contagio, come il “modello Veneto” suggerisce con la non confutabilità dei numeri, che possono essere visionati da chiunque. Tale politica peraltro è stata fortemente raccomandata dall’OMS.


I Medici sono senz’altro pronti, senza retorici eroismi, a fare la loro parte perché questa è la loro straordinaria normalità: una scelta di vita e professionale; ma sono convinti che una nuova “campagna di Russia” avrebbe esiti tragici per tutti”.


Donato De Giorgi (Presidente OMCeO Lecce)


Attualità

Musica… salentina: Tony Floo ritorna sulla “126”

Il nuovo singolo “126” disponibile su tutte le piattaforme digitali. Da giovedì 19 giugno anche il video

Pubblicato

il

L’artista salentino ritorna con il singolo 126, un brano intenso e commovente dedicato alla figura materna, tributando la forza e la determinazione di una madre che ha affrontato le sfide della vita al fianco del figlio.

Il brano “126″ è la storia di un legame forte e duraturo, un amore che supera ogni ostacolo.

Tony Floo dipinge un ritratto di una donna che, nonostante le difficoltà, resta salda aspettando il ritorno del figlio, con la luna come testimone del suo amore eterno.

Il brano si inserisce nel percorso artistico di Tony Floo come un ringraziamento e un invito a riflettere sulla potenza delle madri e sui legami familiari che resistono al tempo.

Il video del brano “126” uscirà giovedì 19 giugno, rappresenta un modo semplice e originale una passeggiata tra mamma e figlio.

Descrive una giornata senza pensieri con la voglia di vivere.

TONY FLOO

Antonio Rampino in arte, nato nel ’86 e originario di Trepuzzi, ha iniziato a suonare la batteria a dodici anni, diventando subito appassionato.

La sua esperienza musicale si sviluppa attraverso cover band rock come Red Hot e Jimi Hendrix, e con l’aiuto del Maestro Cananà, mira a entrare nella sua banda.

La sua sete di conoscenza lo porta a trasferirsi a Bologna a 27 anni, dove ottiene un diploma presso la Music Academy Italy, ampliando così i suoi orizzonti sia dal punto di vista accademico che professionale.

A Bologna viene coinvolto nella Gipsy Orkestar di Eusebio Martinelli e, nel 2018, entra a far parte della BandAdriatica, con la quale viaggia in Italia e all’estero, vivendo esperienze musicali e di vita significative.

Nel 2022 esce “Te dua”, l’album d’esordio della FlowFazigana di Tony Flow, che include sei brani auto prodotti. L’ambientazione marinaresca in una atmosfera fatta di viaggi nel Mediterraneo, e con Une te Dua, che ci culla nella dolce malinconia di un vero amore, passato. Nel 2024, ritorna con “Chiringuito”.

Con questo pezzo si porta dietro tutta l’urgenza di raccontare una delusione. Come in Un te dua, è sempre l’amore ma switcha verso uno più che reale:  “tossico”, come viene definito nel brano –Tony, è in continua evoluzione. Sempre con lo sguardo “verso orizzonti lontani, volando come gabbiani” (Ziganì – FlowFaZigana).

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Parcheggi a Tricase Porto, il PD chiede accesso agli atti

Il Partito Democratico di Tricase in una nota: «Se il 3 maggio il sindaco parlava di quattro valutazioni già in corso, come mai siamo arrivati al 16 giugno e a Tricase Porto non si vede nessun nuovo parcheggio?»

Pubblicato

il

Il Partito Democratico ha protocollato l’accesso agli atti «che ci consenta di capire qual è la realtà dei fatti e di avere notizie certe circa tempistiche e modalità di esecuzione dei progetti di iniziativa privata eventualmente presentati».

L’annuncio sulla pagina Facebook del PD di Tricase dove si fa riferimento ad un articolo apparso sulle nostre colonne: «Era il 3 maggio», si legge, «quando, sul periodico “il Gallo”, il sindaco di Tricase annunciava che – con riferimento alla mancanza di aree da destinare a parcheggio nelle marine – “sono già arrivate le prime risposte di alcuni e con altri siamo in fase di colloquio per esaminare la fattibilità delle proposte. Al momento sono già quattro le valutazioni in corso”. Una domanda ci sorge spontanea: se il 3 maggio il sindaco parlava di quattro valutazioni già in corso, come mai siamo arrivati al 16 giugno e a Tricase Porto non si vede nessun nuovo parcheggio? Eppure, le istanze eventualmente presentate, secondo il bando, dovevano essere valutate singolarmente o a gruppi entro 15 gg dalla data di arrivo».

Intanto «inizia la stagione estiva e le nostre marine non son pronte e le multe sono già arrivate ai cittadini alla ricerca di aree dove sostare per godersi le bellezze del nostro mare. Basta scendere a Tricase Porto», conclude la nota del PD, «per osservare con i propri occhi quale sia la situazione: inconcludenza, approssimazione e chiacchiere».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Strada litoranea invasa dalla vegetazione, la Provincia ha avviato le operazioni di sfalcio

Destinati 150mila euro solo per il quadrante Ovest che parte da Otranto e arriva fino a Morciano di Leuca. Sulla questione “velocità” lungo la litoranea si aspetta il Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto Santa Maria di Leuca”, progetto già finanziato che prevede l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori

Pubblicato

il

Non appena pubblicato l’articolo relativo alle multe comminate alle auto in sosta, ieri, sulla litoranea tra Tricase e Marina di Andrano, in cui si rimarcava la necessità di ripulire le banchine delle strade dalla vegetazione e di far rispettare i limiti di velocità vigenti, siamo stati contattati dalla Provincia.

Ci hanno informato che «sono già state avviate le attività di sfalcio nel cosiddetto “Quadrante Sud Ovest”, quello che va da Otranto fino a Morciano di Leuca».

Operazioni partite proprio da Otranto e che quindi giungeranno nei prossimi giorni anche sul litorale tricasino.

La Provincia ha comunicato che, «nonostante le esigue riorse e, nonostante abbia in carico la gestione di oltre 2mila chilometri di arterie stradali», ha destinato «solo per il suddetto “Quadrante Sud Ovest”, la somma di 150mila euro per lo sfalcio della vegetazione, nei pressi delle banchine stradali»

Sia ben inteso, “banchine stradali”, con la precisdazione che, quindi, «verrà ripulito solo il tratto che interferisce con la viabilità, il resto, quello più lontano è demanio marittimo e quindi di competenza dei Comuni».

Riguardo ai limiti di velocità lungo la Litoranea, la Provincia ci ha aggiornato sul Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa Otranto – Santa Maria di Leuca“, «già finanziato per 22milioni di euro (a valere su fondi CIS) e in stato avanzato di progettazione».

Quel progetto oltre alla riqualificazione dell’intera litoranea prevede anche «l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori per chi scambia quella strada per una pista di velocità».

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti