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Attualità

Leuca e San Cataldo in tutto il mondo con i RadioAmatori

Domani risponderanno via radio dai fari di Leuca e San Cataldo alle chiamate provenienti da tutto il Pianeta 

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Anche i RadioAmatori di A.R.I. Lecce prenderanno parte alla “maglia radio” che metterà in collegamento, in Onde Corte, i Fari della Puglia. L’iniziativa è promossa dall’omologa associazione di Bari in occasione dell’Inaugurazione di un museo all’interno del Faro di Bari-SanCataldo.


Importante impegno, quello di domani, sabato 1° marzo, per i RadioAmatori della Sezione di Lecce dell’A.R.I.– Associazione RadioAmatori Italiani – che risponderanno alle chiamate che giungeranno da tutto il mondo via radio – in Onde Corte, “HF” –  da due dei più importanti fari della provincia di Lecce: quello di Santa Maria di Leuca e quello di San Cataldo di Lecce.


Questa attività è frutto della collaborazione, che la Sezione leccese di A.R.I. ha offerto ai colleghi di A.R.I. Bari, atta a creare una rete di comunicazione che unirà simbolicamente i fari e le torri costiere della Puglia in occasione dell’inaugurazione del “Museo della Radio, dei Fari e delle Torri Costiere della Puglia”.


L’apertura ufficiale del Museo, che vede come protagonisti A.R.I. Bari, Associazione “Vedetta sul Mediterraneo” di Bari e Comune di Bari, si terrà proprio domani alle ore 12, presso il Faro San Cataldo di Bari alla presenza del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del Sindaco della Città di Bari Vito Leccese, e dei rappresentanti della Marina Militare.


Questi i Fari che verranno “attivati”: “San Cataldo” a Bari; Santa Maria di Leuca; San Cataldo di Lecce; “Bornico” nel porto nuovo di Bari (Ba); Molfetta (Bt); Torre Canne di Fasano (Br); “San Vito” a Taranto (Ta).


Per questo evento verrà attivata la Stazione Radio Marconiana con Nominativo Speciale IY7M del Faro San Cataldo (unico sito Marconiano del Sud Italia) e vi parteciperanno anche altre Stazioni Marconiane italiane del C.S.M.I.-Coordinamento Stazioni Marconiane Italiane.


Come detto, A.R.I. Lecce sarà impegnata, via Radio in Onde Corte “HF”, con due distinti Teams.


Il primo Team, guidato dal Presidente IK7IMP Icilio CARLINO, attiverà, nel corso della mattinata, 1 Stazione Radio portatile in Fonia e, probabilmente una seconda in CW meglio conosciuto come “Codice Morse”, per partecipare al W.A.I.L., il Diploma dei Fari Italiani, con il Nominativo di Sezione IQ7AF. Nei pressi del Faro di San Cataldo di Lecce si alterneranno alla radio: IK7YTQ Luigi LIGUORI, IU7RAW Giorgio DE NUNZIO, IK7EZN Ermanno FERRIERO, IK7XWM Antonio PASTORE, e IK7EJE Giuseppe TARANTINI.


Il secondo Team, che sarà operativo nella fascia oraria 10:00-15:00, sarà guidato da IW7DAX, Gianluca EREMITA e composto da: IK7USL Cosimo ATTROTTO, IU7QTI Rocco FERSINI, IZ7CDE Marco FIORE, IU7SEB Giuseppe PISCOPIELLO, e IZ7HVX Cosimo PANICO, con l’immancabile supporto dell’SWL Giuseppe SERGI. Nel Faro di Santa Maria di Leuca verranno allestite ben 3 Stazioni Radio Portatili: 2 in Fonia ed 1 in tecnologia “Digitale”. A sottolineare l’importanza di questa attività il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha autorizzato A.R.I. Lecce all’utilizzo, da parte delle Stazioni Radio che verranno allestite a Leuca, del Nominativo Radio Speciale II7SML -India India Sette Sierra Mike Lima-, (le cui ultime tre lettere sono l’acronimo di Santa Maria di Leuca). Il Gruppo prenderà parte oltre che al W.A.I.L., il Diploma che promuove la conoscenza dei Fari Italiani, anche all’omologa competizione Internazionale di RadioSport A.R.L.H.S. L’attività di A.R.I. Lecce dal Faro di Leuca si fregia del Patrocinio del Comune di Castrignano del Capo (Le) e si realizzerà con la collaborazione della Marina Militare e della Basilica “Santa Maria De Finibus Terrae” di Leuca.


Oronzo Papa, assessore di Castrignano del Capo con delega ad Ambiente e Demanio e referente per Leuca: «Mi fa molto piacere poterVi ringraziare per la seconda volta in due anni per l’impegno che profondete nel promuovere in tutto il mondo il nostro territorio e, soprattutto, il ‘nostro’ Faro che non è un simbolo della sola Castrignano ma del Salento tutto. Grazie alla vostra preparazione tecnica, all’aggiornamento continuo, alle esercitazioni che svolgete periodicamente e grazie anche alla vostra passione, posso affermare con certezza che la radio sarà l’unica ‘arma’ che potrà garantire, in qualsiasi situazione, le comunicazioni via etere con l’intero pianeta. Mi auguro che le nuove generazioni riescano a prendere in seria considerazione la vostra attività».


Carlino (IK7IMP – foto in alto), presidente della Sezione di Lecce di A.R.I., Team Leader del Gruppo che opererà  al Faro di San Cataldo di Lecce, spiega: «Essere RadioAmatore non vuol dire solo essere appassionato di Radio ed elettronica ma offre la possibilità di impegnarsi nel sociale proprio come abitualmente facciamo in iniziative simili a quella che svolgeremo domani da San Cataldo di Lecce e da Leuca. Promuovere il territorio, la cultura della Radio e la conoscenza della figura del RadioAmatore sono, per noi, i tre obiettivi principali della nostra attività ‘esterna’. Obiettivi che, soprattutto negli ultimi anni, ci hanno portati anche ad avviare collaborazioni con le scuole di ogni ordine e grado. Vorrei ringraziare gli Amici di A.R.I. Bari per averci coinvolti in questa importante iniziativa, il sindaco di Castrignano del Capo, Francesco Petracca, la Marina Militare ed il Rettore della Basilica di Leuca don Stefano Ancora. Un ringraziamento particolare va a quelli che sono diventati due nostri amici, sempre pronti a supportarci: l’assessore Oronzo Papa e il guardiano del Faro di Leuca Antonio Maggio”.


Gianluca Eremita, (IW7DAX), addetto stampa di A.R.I. Lecce e Team Leader del Gruppo che opererà dal Faro di Leuca sottolinea: «Trasmettere dal Faro di Leuca ha per noi un fascino irresistibile. Per la seconda volta in due anni ci ritroviamo ad operare via radio da uno dei fari più importanti ed imponenti del Mediterraneo. Nell’estate del 2023 abbiamo trasmesso da Leuca per ben 48 ore consecutive, totalizzando oltre 800 collegamenti con colleghi RadioAmatori di 61 nazioni diverse in 5 continenti con il record di distanza ottenuto parlando con abitante della Nuova Zelanda distante ben 18.004 Km! Mi piace sottolineare che quella che per noi è una passione rappresenta al contempo una sorta di ‘palestra’. Mi spiego: organizzare l’installazione di Stazioni Radio portatili e riuscire ad effettuare collegamenti nazionali ed internazionali in condizione di relativà precarietà e contando su attrezzature ridotte, ci dà la possibilità di migliorare il nostro set-up e di elevare lo standard delle nostre capacità operative che potranno essere spese in caso di eventuale necessità».


L’IDENTIKIT DEL FARO DI LEUCA



  • EDIFICIO: il Faro di Leuca è stato edificato in due anni, dal 1864 al 1866. E’ costituito da una torre ottagonale in mattoni di 48 m (158 piedi) d’altezza con lanterna e galleria, che sorge dalla casa di un custode a 2 piani. I mattoni del faro sono ricoperti da un intonaco bianco.

  • POSIZIONE: il faro si trova in Italia, in provincia di Lecce, a Sud della Regione Puglia. Capo Santa Maria di Leuca è la punta della penisola salentina, quindi questo storico faro segna l’ingresso occidentale del Canale d’Otranto e del Mare Adriatico. Situato sulla punta del promontorio, alla fine della Via Francesco Pireca a Leuca.

  • ANNO DI ATTIVAZIONE: 1866.

  • PIANO FOCALE: 102 m (335 piedi) d’altezza. E’ il 28esimo faro tradizionale più alto al mondo, il 5° in Italia (fonte: ibiblio.org).

  • FUNZIONAMENTO: tre lampeggi bianchi ogni 15 secondi. Inoltre, una luce rossa, che si occulta una volta ogni 4 secondi, viene mostrata sopra le secche a est. La lanterna originale è stata sostituita nel 1954.


CHI SONO E COSA FANNO I RADIOAMATORI?


I RadioAmatori sono persone appassionate di comunicazioni via etere che, attraverso la progettazione, la costruzione e l’uso di ricetrasmettitori, antenne e loro accessori, effettuano sperimentazioni nel campo dell’elettronica e delle telecomunicazioni operando su bande di frequenza loro assegnate e, quando necessario, operando per pubblica utilità senza scopo di lucro. Ogni RadioAmatore possiede stazioni più o meno attrezzate per comunicare con altri RadioAmatori a corto e lungo raggio, ed è tecnicamente preparato sulle procedure operative per lo scambio di messaggi, anche basati su codici universalmente approvati. Lo status di RadioAmatore, in Italia, si acquisisce solo dopo aver superato un esame di Stato che attesta la conoscenza delle nozioni di radiotecnica e delle normative vigenti. Superato l’esame, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, competente in materia, rilascia una vera e propria “Patente” e, successivamente, un identificativo personale univoco (in gergo “callsign”, “nominativo” in italiano), riconosciuto internazionalmente, ed una “Autorizzazione Generale”. Lo Stato Italiano, al pari di altri nel mondo, considera la sua attività come un Servizio. La loro presenza capillare sul territorio e la loro esperienza li rende garanti delle comunicazioni nell’ambito degli interventi in favore della popolazione civile attraverso gli organismi di Protezione Civile. Periodicamente vengo effettuate delle esercitazioni sia locali che a nazionali con l’intento di testare e migliorare l’efficienza operativa.


IL “FENOMENO” RADIOAMATORI


Nel mondo i RadioAmatori sono oltre 2 milioni con la maggioranza negli Stati Uniti, circa 800.000, in Giappone (dove hanno sede i principali produttori di riscetrasmettitori radioamatoriali) quasi 400.000. In Europa il maggior numero vivono nel Regno Unito, quasi 80.000, 70.000 vivono in Germania mentre in Italia sono circa 40.000, di cui ben 12.000 sono Soci A.R.I. raggruppati in 281 Sezioni e 19 Comitati Regionali.


L’A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani già Associazione Radiotecnica Italiana dal 1927 al 1977, venne fondata nel 1927 da Ernesto Montù, uno dei primi radioamatori nel nostro Paese.


Guglielmo Marconi è stato Presidente Onorario del’A.R.I. dalla sua fondazione e fino al 1937, anno in cui è scomparso. Nel 1950 l’A.R.I. è stata eretta in Ente Morale con Decreto dell’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Pubblica mensilmente “Radio Rivista”, Organo Ufficiale, su cui appaiono informazioni organizzative ed operative di interesse per i Soci, alcuni di carattere pratico e descrittivo, altri di livello culturale più elevato; scritti dai Soci stessi che nella vita esercitano le attività più disparate, ma anche tecnici e ricercatori professionisti che non hanno dimenticato di dovere molto al radiantismo.


LA SEZIONE A.R.I. DI LECCE


La Sezione A.R.I. di Lecce è stata fondata il 15 dicembre del 1974 ed è il punto di incontro dei radioamatori residenti nella provincia. Attualmente fanno parte della Sezione di Lecce una settantina di Soci ed una ventina di simpatizzanti.


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ARI Lecce trasmette dal Faro di Leuca





Appuntamenti

Nuovi modelli di governance e gestione del cantiere: “I Rischi della Commessa”

Convention nazionale sulla gestione delle commesse organizzata dal Sindacato P.I.N. All’ Hotel Parco dei Principi di Bari venerdì 16  maggio, (dalle 16) il confronto multidisciplinare. L’iniziativa ha il patrocinio del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Bari ed è valida per il riconoscimento dei crediti formativi per geometri.

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Il settore delle costruzioni è oggi attraversato da una trasformazione radicale, anche grazie alla spinta data dalla digitalizzazione, dalla transizione ecologica e dalla crescente complessità normativa. In questo contesto, la gestione delle commesse rappresenta una sfida cruciale per imprese, tecnici e amministratori.

Per rispondere a queste sfide, il Sindacato Partite Iva Nazionale (P.I.N. https://www.partiteivanazionali.it/) in collaborazione di PAKRED, azienda leader nella consulenza per il construction management, organizza la Convention “I Rischi della Commessa. Un confronto multidisciplinare sui nuovi modelli di governance e gestione del cantiere”.

L’appuntamento è fissato per venerdì 16 maggio, dalle ore 16, presso l’Hotel Parco dei Principi di Bari e rappresenta l’occasione per presentare un nuovo paradigma di governance cantieristica, incentrato su trasparenza, performance e innovazione.

Quattro le città italiane scelte da P.I.N. per le Convention.

Dopo Bari, le altre tappe saranno a Milano, Padova e Napoli.

PAKRED, azienda pugliese che ha fatto della regia di progetto il fulcro del proprio metodo, integrato con BIM, planning e controllo di commessa, offre consulenza e affiancamento per ottimizzare ogni fase del progetto e ridurre al minimo i rischi operativi ed economici.

Con una visione concreta e orientata al risultato, assiste le imprese direttamente sul campo, proponendo soluzioni che uniscono tecnologia e consulenza operativa, formazione del personale e controllo normativo e finanziario.

La Convention è moderata dal Cav. Antonio Sorrento, presidente nazionale del Sindacato PIN – Partite Iva Nazionale e riunirà esperti, professionisti e rappresentanti delle istituzioni per affrontare in chiave interdisciplinare i temi più urgenti legati alla gestione dei rischi della commessa, alla luce delle evoluzioni normative, tecnologiche e organizzative.

Nel corso dell’incontro, interverranno figure di rilievo nazionale:

  • Antonio Giannico (ISIPM) – sul ruolo strategico del Project Manager come facilitatore del cambiamento;
  • Antonio Perrotta (PAKRED Srl) – con un focus sulla regia di progetto e il Construction Management 5.0;
  • ssa Alessandra Franchin (CSPFea Engineering Solutions) – sulla digitalizzazione dei processi di commessa;
  • Vincenzo Caputo (Opera Spa) – che presenterà un’analisi sulle tutele assicurative per le imprese edili;
  • Carmine Petti (Officina Finanziaria) – sul tema del controllo finanziario della commessa;
  • Rosario Giorgio Costa (Ordine dei Commercialisti) – su protocollo di legalità e tecnologie digitali;
  • Walter Licini (Safety JOB Srl) – sulle innovazioni nella sicurezza dei cantieri;
  • Alessandro Frulla (OSM)– sull’importanza della formazione edile;
  • Francesca Manni (P.I.N.) – con un approfondimento sulla responsabilità fiscale e penale alla luce del D.Lgs. 231/01.

L’incontro si inserisce in un ciclo di tappe nazionali dedicate a imprese, professionisti e amministratori del comparto edile, con l’obiettivo di sensibilizzare sui rischi legati alla scarsa pianificazione; promuovere la cultura della legalità e della sicurezza; diffondere buone pratiche e strumenti di digital construction management; facilitare il confronto tra esperienze professionali e competenze disciplinari.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Form per la registrazione cliccando qui o qui

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Aradeo

Giudi, alt pop internazionale dal Salento

“Hard to Breathe” è il nuovo singolo dell’artista boema che vive ad Aradeo. Il videoclip ufficiale girato nel paesaggio suggestivo della Torre del Serpe a Otranto. Il brano è un grido generazionale tra ansia, pressione sociale e desiderio di riscatto. Disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali

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Hard to Breathe” è il nuovo singolo di Giudi, artista boema alt pop dallo stile unico, fortemente legata al Salento (vive ad Aradeo).

Si tratta di un brano che cattura l’attuale stato d’animo della giovane generazione, immersa in un costante confronto con le proprie paure, il cui suono finale è stato curato nel leggendario studio Bunker di Brooklyn.

La frase ricorrente “finding hard to breathe” diventa una potente metafora della natura soffocante delle pressioni sociali e delle ansie interiori.

Faticare a respirare simboleggia il peso schiacciante di aspettative e paure che molti vivono quotidianamente.

Giudi affronta il tema del trauma generazionale, toccando anche fenomeni contemporanei come il doomscrolling e il sovraccarico emotivo dovuto al flusso incessante di notizie allarmanti su crisi globali, guerre, emergenze ambientali e incertezze economiche.

La frase “siamo una generazione cresciuta nella paura” mette in luce quanto il timore abbia plasmato identità e percorsi individuali. È un’esperienza condivisa da molti, cresciuti in un clima di ansia e instabilità, che si ritrovano oggi in una lotta collettiva per superare queste eredità emotive.

Ma Hard to Breathe è anche un inno alla resilienza.

L’invito a “chiedere consiglio e cercare una via d’uscita” suggerisce che la connessione e la comprensione reciproca possano diventare strumenti di guarigione. La canzone fotografa le difficoltà dell’esistenza moderna, offrendo al contempo uno sguardo sulla possibilità di trasformazione, forza interiore e speranza.

IL VIDEO

Accompagna l’uscita del singolo, il videoclip ufficiale girato nel paesaggio suggestivo della Torre del Serpe a Otranto in collaborazione con la stilista locale Oloapitreps.

La regia è firmata da Thea JaCobra & Giudi, che insieme costruiscono un immaginario visivo potente e immersivo.

GIUDI

Artista alt- pop dallo stile unico, con diverse collaborazioni e contaminazioni musicali, dalla classica all’hyperpop.

Attraverso i suoi testi e video esprime e sostiene concetti come spiritualità, attivismo sociale, salute mentale, queer e femminismo.

Dopo aver pubblicato l’EP di debutto “Reborn to Be”, ha vinto il SilverAward come artista rivelazione al Czech Music Award 2018. I suoi singoli sono entrati nelle playlist radio di oltre 60 paesi in 5 continenti.

Giudi è stata scelta come artista INES per il 2020 e il 2021 ed è apparsa in festival internazionali tra cui Waves Vienna, Live at Heart Sweden ed Eurosonic in Olanda, oltre che in diverse sfilate di moda internazionali e sulla TV nazionale in Repubblica Ceca e Italia, dove attualmente vive.

Ha espresso il suo stile unico al mondo durante le finali dell’ Eurovision 2022 con la sua splendida versione a cappella  di “Jezinky” conquistando un nuovo pubblico globale.

“Chemical Wedding” è il titolo del suo primo album, uscito a novembre 2024,  dal quale sono stati estratti  i singoli “Icarus – Piano Nocturne in Emin” e “Hard to Breathe.”

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Attualità

Bandiere Blu, c’è anche Leuca. Salento forza 9

Castrignano del Capo tra i Comuni new entry. La bandiera blu sventolerà anche su Castro, Salve, Ugento, Gallipoli, Lecce, Nardò, Melendugno e Patù

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Rispetto alle nostre anticipazioni, c’è anche una new entry tra le Bandiere Blu assegnate alle località salentine nel 2025. Per la prima volta, infatti, entra nell’élite Castrignano del Capo (Santa Maria di Leuca).

Le altre località insignite con il prestigioso vessillo sono le marine di Lecce, Castro, Salve (Pescoluse), Ugento (Torre San Giovanni), Gallipoli, Nardò (Santa Maria al Bagno, Porto Selvaggio), Melendugno (Torre Specchia, San Foca, Torre dell’Orso, Roca, Torre Sant’Andrea) e Patù (Felloniche e San Gregorio).

La Puglia si conferma una delle regioni leader in Italia per numero di località premiate e la provincia di Lecce è il cuore pulsante con ben nove località insignite del titolo.

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