Attualità
Lopalco replica a Fitto: “Abbiamo evitato un disastro”
Il responsabile della task force pugliese: “Un epidemiologo non si sognerebbe mai di dire ad un cardiochirurgo come si fa un trapianto di cuore. On. Fitto: non so quale sia stata la sua professione prima di scendere in politica, ma mai mi sognerei di criticare un’azione nel suo campo professionale”
Il dirigente regionale del coordinamento per le emergenze pandemiche, prof. Pier Luigi Lopalco, ha diffuso la seguente nota, replicando alle affermazioni dell’on. Raffaele Fitto.
“Continuo a leggere, malgrado le mie puntuali precisazioni, feroci critiche sul mio operato, in qualità di esperto della task force regionale.
Mi dispiace, pertanto, dover tornare sull’argomento.
Mi piacerebbe sapere in cosa la strategia di contenimento dell’epidemia in Puglia sia stata sbagliata, vedendo i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Lungi da me dire che non ci sia stata alcuna sbavatura nella gestione di un evento tanto eccezionale quanto una pandemia, ma le elenco alcuni elementi che sono sicuro aiutino ad inquadrare correttamente il problema:
- Abbiamo evitato un disastro epidemiologico legato all’afflusso di circa 30.000 cittadini pugliesi. Grazie alla misura della quarantena e alla sorveglianza attiva, abbiamo individuato ben 200 casi, che sarebbero altrimenti andati in giro ad attivare innumerevoli focolai epidemici;
- L’ondata pandemica è passata dalla Puglia senza che il sistema ospedaliero, nemmeno per un giorno, fosse messo in crisi;
- L’intera prima fase è stata gestita senza istituire neanche una singola zona rossa, che avrebbe portato serie conseguenze e disagi ai cittadini;
- La letalità sia grezza (10,4% contro 13,1%) che specifica per ogni fascia di età è inferiore alla media nazionale, con l’esclusione di una minima differenza nelle classi di età superiore a 80 anni;
- Su oltre 500 RSA ed RSSA, sono stati segnalati focolai solo in 14 di esse, per un totale di circa 700 casi su circa 17.000 ospiti;
- Negli ospedali sono stati identificati solo 6 focolai; dalle risultanze degli studi sierologici solo una quota compresa fra 1% e 2% degli operatori sanitari sono entrati in contatto con il virus, a dimostrazione della efficiente protezione messa in atto durante il loro operato;
- Questi risultati sono stati ottenuti grazie ad una azione scientifica e mirata di contact tracing da parte dei Dipartimenti di Prevenzione che, dall’inizio dell’epidemia, hanno eseguito quasi 28.000 provvedimenti di sorveglianza sanitaria o isolamento fiduciario;
- In pochissime settimane è stata messa in piedi una rete diagnostica di laboratori che oggi consente una capacità di oltre 2.500 tamponi al giorno, più che sufficienti per garantire l’attività corrente che non è mai andata oltre i 2.000 tamponi al giorno;
- Fin dall’inizio, mi sono sempre confrontato con i migliori esperti sia nazionali che internazionali per concordare la strategia di diagnostica e contact-tracing.
Tanto che molte delle nostre procedure le abbiamo derivate proprio dall’esperienza dei colleghi del Veneto che hanno una struttura territoriale molto simile alla nostra. Ebbene se confrontiamo il numero di casi testati con il tampone in Veneto sul numero di casi totali, osserviamo un caso individuato ogni 13,2 tamponi effettuati; in Puglia questo rapporto è pari a 12,7! In pratica se il numero assoluto di tamponi che sono stati effettuati in Puglia sembra più basso è solo perché noi abbiamo avuto meno casi (4.300 contro i 18.700 del Veneto). La efficacia di questa strategia è dimostrata dal fatto che la stragrande maggioranza dei casi contenuti nel nostro archivio sono rappresentati da asintomatici o soggetti con lievissimi sintomi.
Nella fase 2 – prosegue Lopalco – stiamo progressivamente adattando la nostra strategia diagnostica per far fronte ad una situazione epidemiologica completamente diversa, non certo in seguito alle critiche prive di ogni fondamento scientifico giunte nelle scorse settimane.
La messa in campo dei laboratori privati servirà soprattutto a soddisfare una richiesta privata di screening diagnostici da parte delle aziende che progressivamente riaprono.
E’ parallelamente in programma un ulteriore rafforzamento della rete pubblica che avverrà anche grazie alla sollecitazione che le Regioni hanno esercitato sul Governo centrale di fornire un supporto sull’approvvigionamento di reagenti che in tutta questa prima fase ha rappresentato un elemento di criticità in diverse situazioni.
Un epidemiologo non si sognerebbe mai di dire ad un cardiochirurgo come si fa un trapianto di cuore.
Figuriamoci se gli passerebbe mai per la testa di dire ad un commercialista come si analizza un bilancio o ad un avvocato come si conduce un’arringa.
On. Fitto: non so quale sia stata la sua professione prima di scendere in politica, ma mai mi sognerei di criticare un’azione nel suo campo professionale.
La invito pertanto a venire qui nella sede della task force e avrò piacere a mostrarle la enorme mole di dati su cui basiamo le nostre scelte strategiche. Sono sicuro che cambierà idea sul nostro operato.
Se poi qualcuno dei suoi consulenti vorrà suggerire in maniera costruttiva un cambiamento di strategia, sarò sempre felice di ascoltarlo, discutendo con loro sul piano tecnico e scientifico“.
Attualità
Luca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”
Pubblicato da Luca Abete (inviato di Striscia la notizia) sui suoi canali social, fa il giro del web un video che giunge da Tricase Porto.
Un uomo, dalla banchina, pesca un pesce con un’asta fiocinata. Il gesto è sorprendente, le immagini scatenano subito i commenti che si dividono tra stupore e critiche.
Il video
Attualità
Donate letto e pittura che umanizza al Vito Fazzi
“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia…”
Donato un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto all’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del Vito Fazzi. Un investimento concreto per il benessere delle mamme.
Sono stati presentati e donati un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto ispirate ai fiori narciso, viola e peonia per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.
E’ un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.
In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV ha presentato queste due importanti donazioni, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.
Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione ha donato un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante.
Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.
Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV. Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.
Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.
“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV, ha presentato l’iniziativa – “Quando una nuova vita inizia il nostro mondo cambia e ci rendiamo conto di essere protagonisti di un miracolo, del senso più profondo del nostro essere. Poco meno di un mese fa abbiamo fatto una donazione pensando ai bambini che nascono prematuri, ma innegabilmente anche le gravidanze che arrivano al termine portano con loro ansie e paure e l’umanizzazione pittorica diventa una carezza silenziosa che allevia la tensione. Con questa donazione speriamo di riuscire ad accompagnare le donne che stanno dando la vita in un’esperienza che possano ricordare in assenza della paura. Vogliamo che nel momento in cui sentiranno sul seno il corpicino dei loro piccoli possano ricordarsi del Narciso, simbolo di rinascita e nuovi inizi o della Viola che simboleggia la modestia e l’umiltà o ancora della Peonia che nel significato dei fiori richiama la prosperità, l’amore e la felicità. E forse loro insegneranno a questi bambini e bambine a coltivare questa bellezza.
Ancora una volta la nostra Associazione ha camminato insieme ad altri, perché lì dove la solidarietà unisce più cuori che amano e mani che aiutano, non c’è nulla di impossibile. Ed è così che in collaborazione con Deghi s.p.a. abbiamo realizzato la donazione del letto da parto. Deghi è una realtà consolidata nel nostro territorio e non è nuova ai gesti di solidarietà e noi siamo lieti di condividere un tratto di strada insieme.
E visto che la solidarietà è il riflesso dell’amore e che esso più è forte più sono le persone che si uniscono, l’umanizzazione pittorica delle tre sale parto è stata resa possibile da tutte le donazioni ricevute dal 5 per mille, un gesto semplice d’amore che racchiude in se tutto l’amore di Dio.”
“Ringrazio l’Associazione Cuore e mani aperte ODV, sempre attenta ai bisogni dei pazienti, delle donne in questo caso, al loro benessere psicofisico e all’accoglienza nei nostri reparti. La donazione della decorazione pittorica di tre sale parto e il letto da parto si inseriscono nel percorso di umanizzazione delle cure e dei luoghi di cura che da tempo sosteniamo e supportiamo con convinzione. Le associazioni arrivano con efficacia dove noi a volte, per le ragioni più diverse, non riusciamo a intervenire. Motivo in più per dire loro Grazie di cuore” ha commentato il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi.
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al sogno e vocazione del cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è fondatore e presidente. L’Associazione ha saputo rendersi luogo di cura e rifugio per chi sta affrontando una sfida per la vita e crede nella potenza di un sorriso, attraverso la clownterapia, la Bimbulanza, la Casa di accoglienza e tanti altri progetti.
Attualità
Maglie, a pochi mesi dalle elezioni parte la campagna elettorale
Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città…
Riceviamo e Pubblichiamo:
È Ora Maglie propone Marcella Marzano come candidata Sindaco per guidare il cambiamento
Maglie si avvicina a un passaggio decisivo della sua storia. Dopo anni segnati da inerzia, scelte mancate e assenza di visione, cresce in città una volontà chiara: cambiare passo.
È da questa consapevolezza che È Ora Maglie ha deciso di fare un passo in avanti, mettendo a disposizione della comunità, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, la propria proposta per la guida della città e per la carica di Sindaco: Marcella Marzano.
Fin dalla sua nascita, È Ora Maglie ha affermato una verità semplice e profonda: Maglie merita di più. Merita ambizione, qualità, ascolto. Merita un’amministrazione capace di scegliere e di assumersi responsabilità.
Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città, a partire dalla mobilità e dai parcheggi. Sempre dalla stessa parte: quella dei cittadini e del futuro.
In questo cammino si colloca la nostra proposta.
Marcella Marzano è una donna profondamente radicata nella sua città. Madre di quattro figli, titolare di un’agenzia di assicurazioni, impegnata nel sociale, è stata la consigliera d’opposizione più votata alle elezioni comunali del 2020.
Per l’intero mandato ha esercitato un’opposizione ferma, coerente e rigorosa, dimostrando che anche dai banchi della minoranza è possibile ottenere risultati concreti e difendere gli interessi dei magliesi.
La sua candidatura a Sindaco è stata individuata all’unanimità dai simpatizzanti del movimento nel confronto di venerdì scorso.
Una scelta che nasce dal basso, dall’ascolto, dalla volontà di dare un volto credibile a una speranza che in città non si è mai spenta.
Marcella Marzano è la figura che riteniamo oggi più attrezzata per affrontare e vincere una sfida entusiasmante: restituire fiducia a Maglie e aprire una stagione nuova, all’altezza della sua storia gloriosa.
È Ora Maglie conferma la propria disponibilità a un dialogo aperto e leale con tutte le forze civiche, le realtà associative e con quei cittadini che non si sono rassegnati al grigiore, alle disfunzioni e alla mancanza di prospettiva dell’attuale amministrazione comunale.
A tutti mettiamo a disposizione la nostra proposta, convinti che rappresenti oggi la base più solida per costruire un’alternativa vincente.
Ma con la stessa chiarezza diciamo che siamo pronti a rimettere tutto in discussione – dal nome del movimento, fino alla candidatura a Sindaco – se emergerà una convergenza vera, ampia e responsabile su un progetto credibile e su una figura altrettanto forte.
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