Connect with us

Attualità

Maglie: “Giù le mani dal P.R.G.!”

Ambientalisti in rivolta: “Con le modifiche al Piano Regolatore annunciate devastazione e sfigurazione del centro urbano di Maglie, e della sua campagna”

Pubblicato

il

di Donatella Valente


Le splendide cittadine salentine sono spesso un autentico museo a cielo aperto, reso unico dalla ricchezza del patrimonio artistico, naturalistico ed ambientale. Ma troppo spesso viene dimenticato, lasciato a se stesso, vittima dell’incuria. O peggio, viene oltraggiato dalle logiche distruttrici in cui prevalgono l’incultura e l’indifferenza verso lo sterminio dei beni ambientali ed architettonici. Malgrado il capitale ambientale, artistico, storico ed architettonico di una città ne connoti la fisionomia, ne tracci la struttura, ne qualifichi la dimensione fino ad identificarla in tratti unici ed indistinguibili, è fatto sempre più spesso oggetto della furia cieca e devastatrice di politiche innaturali. Lotta alla pratica della “cementificazione scriteriata e uni formatrice”, allo “smantellamento dell’antico per far posto a costruzioni dal dubbio gusto e completamente avulse dal contesto dell’architettura urbana”, denuncia di una città che ha “perso i propri connotati originari, i propri margini, polverizzandosi in campagne sempre più intensamente urbanizzate con conseguente consumo di suolo ed erosione dei paesaggi rurali”, questo e molto altro è quanto gridato dal Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino e dal Forum Ambiente e Salute del Grande Salento – Rete Apartitica, nel quale si denunciano le scelte decisionali intraprese dall’Amministrazione comunale che comporterebbero “un’annunciata devastazione-sfigurazione del centro urbano di Maglie, e della sua campagna, a seguito delle ipotesi di modifica del Piano Regolatore Generale (PRG)”. Pur sottolineando con toni aspri e polemici le “ipotesi di variante al PRG” che se attuate, affermano, “potrebbero comportare catastrofiche conseguenze” per il territorio magliese urbano e non, gli ambientalisti vanno oltre il mero proposito di critica asettica e fine a se stessa e propongono una “contestazione costruttiva dei punti di criticità indicando con precisione quali invece le modifiche da fare proprie al fine di fare recepire agli amministratori una road-map della virtuosità strutturata in 15 punti”. Una condanna senza attenuanti riguarda innanzitutto la volontà di voler realizzare “ex-novo edifici, difficile persino definire architettonici, che con il loro cemento ed il loro progetto-disegno alieno a tutto deturpano la Città”, sottolineando invece “l’importanza di preservare nelle zone B, connotate da una maggioranza di edifici realizzati in locale pietra leccese e in linee architettoniche gentili, in stile neoclassico e liberty, l’uso di tale tipico materiale locale, degli stili, nonché di tutte quelle altre soluzioni che insieme connotano quello che è il Genius loci consolidato della tradizione estetico-architettonica cittadina e salentina, tanto dei centri storici quanto della ruralità”. Mettono in evidenza, inoltre, “la necessità di vincolare e preservare le aree verdi pubbliche e private, giardini, persino aree agricole, fondamentali per l’assorbimento dell’acqua piovana in una città portata dall’eccessiva impermeabilizzazione da asfalto e cemento a trovarsi in condizioni di gravissima pericolosità idro-geologica da alluvioni”. Traspare, poi, forte e chiara, la tenacia con cui si chiede di “fermare la cementificazione assurda e speculativa del paese che divora il suolo, un bene non rinnovabile, per avviare una nuova politica della  decementificazione, bonifica delle aree inquinate, restauro-rico- struzione-rinaturalizzazione e rimboschimento con piante autoctone naturali No Ogm” in armonia con l’oramai consolidato e “riconosciuto principio della buona politica nazionale di Stop al Consumo del Territorio”, che le associazioni ambientaliste si auspicano sviluppi il Comune di Maglie “anche forte della sua appartenenza di diritto nel regionale meraviglioso Parco naturale dei Paduli-Foresta Belvedere, cuore del basso Salento, al centro del nuovo virtuoso Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia, e la cui elevata importanza naturalistica è ribadita nel PTCP della Provincia di Lecce”. L’invito, in sostanza, è quello di un’inversione di tendenza, per poter passare “da un’ epoca di auto-distruzione e auto-distrazione, di smarrimento di ciò che conta davvero, ad un’epoca di ritrovata Dignità”. Quest’ultima, affermano, “passa, tra l’altro, dal restauro dei due beni culturali simbolo dell’incuria e di una decennale insopportabile disattenzione, due dei tanti gioielli culturali che impreziosiscono la ruralità, il Dolmen “Chianca” in contrada Poligarita, e il la Cripta laura basiliana medioevale di “Santa Maria de Mallia” in contrada Franite”, oltre che dal recupero “della gentilizia Villa Casina, una “Reggia di Caserta” in feudo di Maglie, con i suoi immensi giardini, gradevolissima cartolina arborea della Città dai mille diversi colori in ogni stagione da tutelare massimamente”. Le linee guida della virtuosità, inoltre, pongono l’accento sulla promozione della naturalità localizzata e diffusa nel territorio cittadino tanto da intenderlo “come un esteso orto botanico in cui puntare sulla biodiversità, evitando piante ibride commerciali e minimizzando le esotiche, affinché sia divulgata la cultura naturalistica della flora autoctona del Meridione”.  Particolare rilievo viene dato, in aggiunta, al valore immenso degli “antichi tratturi di campagna mai asfaltati dall’uomo, recanti spesso persino tracce delle antiche carrarecce, che devono restare tali, poiché essi stessi beni culturali da includere nella Carta Archeologica di Maglie”.

Preservare, valorizzare e rendere fruibile il patrimonio architettonico e ambientale di una città dunque inteso come “un insieme di riferimenti culturali” da trasferire alle generazioni future rappresenta sempre più un fattore chiave per migliorare la qualità della vita. Ciò si realizza attraverso la tutela, valorizzazione e la promozione di tutte le sfaccettature di una realtà territoriale tanto variegata quanto rara, fertile e, allo stesso tempo, pregiata nelle sue manifestazioni.  Questo il messaggio. Questa la battaglia delle associazioni ambientaliste. Ma chi vincerà la guerra?


Attualità

Aggressioni a personale sanitario, riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica

Nell’ambito della riunione saranno oggetto di esame le iniziative già intraprese e sarà aggiornato l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale

Pubblicato

il

Prosegue incessantemente l’impegno corale di Prefettura, ASL, Forze dell’Ordine, Ordini professionali e Terzo Settore nella prevenzione e contrasto dell’odioso fenomeno delle aggressioni al personale sanitario e parasanitario, spesso sommerso, che non solo compromette l’incolumità e la serenità di medici, infermieri e operatori, ma danneggia anche l’intera collettività, minando la fiducia nel sistema di cura e mettendo a rischio la qualità e la continuità dell’assistenza.

Numerose sono state le iniziative sinergiche avviate con l’obiettivo di mitigare il fenomeno, a cominciare dal potenziamento , da parte di ASL, delle misure strutturali e tecnologiche di difesa passiva presso i nosocomi e i punti di continuità assistenziale , tra cui il “sistema tagliacode” ed il ricorso alla vigilanza privata, fino ad arrivare all’attivazione in via sperimentale , su impulso del Prefetto Natalino Manno, della progettualità con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato per il contributo dei volontari al servizio di accoglienza, assistenza ed informazione in favore degli utenti e dei familiari degli stessi presso le sedi dei medici di continuità assistenziale.

Gli esiti delle citate iniziative saranno oggetto di esame nell’ambito della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato per domani, mercoledì 3 settembre, alle ore 11,15, alla presenza del Direttore Generale Asl e del 118, dei vertici delle Forze di Polizia, dei Presidenti degli Ordini professionali dei Medici e degli Infermieri, nonché dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.

L’incontro rappresenterà altresì l’occasione per un aggiornamento circa l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

 

Continua a Leggere

Attualità

Rifiuti dall’auto, tolleranza zero

Per chi li getta dai veicoli in corsa. Plastic Free Onlus plaude alle nuove norme che prevedono multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, anche l’arresto. Consentito come prova l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private

Pubblicato

il

Plastic Free Onlus accoglie con favore il Decreto-Legge n. 116, entrato in vigore in agosto, che introduce un inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli.

La nuova normativa non solo prevede multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, l’arresto, ma consente anche l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private come prova per colpire i trasgressori, eliminando la necessità della contestazione immediata.

«Si tratta di un passo avanti fondamentale nella lotta contro una delle pratiche più vergognose e dannose per il nostro ambiente e la nostra comunità»,  dichiara Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus, associazione dal 2019 nella sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica e rifiuti abbandonati, «l’incremento delle sanzioni deve funzionare da deterrente reale: ci aspettiamo che i trasgressori non restino impuniti ma vengano perseguiti, così da lanciare un messaggio chiaro a tutti e porre fine a questo malcostume».

Il nuovo quadro normativo distingue tra diversi livelli di gravità: dalla sanzione amministrativa fino a oltre mille euro per i rifiuti minori, all’ammenda penale per i rifiuti non pericolosi, fino all’arresto per abbandono in aree protette o zone di particolare pregio ambientale. Previste anche sanzioni accessorie come la sospensione della patente e, per le violazioni più gravi, la confisca del veicolo, con particolare attenzione ai mezzi aziendali utilizzati per smaltimenti illeciti.

Plastic Free Onlus ricorda i risultati ottenuti in sei anni di attività: oltre 8.700 appuntamenti di raccolta organizzati, più di 4,6 milioni di chilogrammi di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente, una rete di oltre 1.100 referenti locali e la collaborazione con centinaia di comuni italiani, grazie al progetto “Comune Plastic Free”.

«Da sempre lavoriamo per far comprendere quanto un gesto apparentemente piccolo, come gettare un mozzicone o una bottiglietta dal finestrino, abbia conseguenze enormi sul piano ambientale, paesaggistico e sanitario», prosegue De Gaetano, «questa stretta normativa, unita all’uso intelligente delle tecnologie di videosorveglianza, è la dimostrazione che il cambiamento è possibile se si uniscono sensibilizzazione, impegno civico e strumenti legislativi efficaci».

Con queste nuove disposizioni, Plastic Free auspica un deciso cambio di rotta: più controlli, più responsabilità individuale e una netta riduzione di quei comportamenti incivili che da troppo tempo deturpano le città e la natura.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Lavoro, domanda e offerte

Trentesimo Report di Arpal Puglia: 631 posizioni aperte nel Leccese

Pubblicato

il

Il 30° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro in crescita per un totale di 184 offerte lavorative e 631 posizioni aperte.

In questo inizio di settembre, il settore con maggiori opportunità è sempre quello turistico con 132 lavoratori ricercati soprattutto lungo la costa ionica. Segue il comparto sanitario e servizi alla persona che propone 113 posti di lavoro.

Bene anche il settore delle costruzioni con 79 posti disponibili, il settore delle telecomunicazioni che presenta 60 opportunità, industria e settore metalmeccanico con 59 e il settore del commercio con 54.

Sale il settore riparazione veicoli e trasporti con 45 lavoratori ricercati,  seguito dal comparto amministrativo-informatico che registra 29 posizioni.

Seguono il settore tessile – abbigliamento – calzaturiero (TAC) con 25 posizioni aperte, il settore agroalimentare con 17 opportunità, il settore pedagogico e istruzione con 6 profili professionali ricercati.

Chiudono il settore delle pulizie e multiservizi, bellezza e benessere, e artigianato, rispettivamente con due, quattro e una posizione aperta.

A completare il panorama occupazionale c’è una posizione riservata agli iscritti alle categorie protette art.18 e quattro posizioni riservate a persone con disabilità, secondo la legge 68/99. Il report segnala, inoltre, cinque tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL 30° REPORT ARPAL – AMBITO DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti