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Attualità

“Molecolari” o “antigenici”: tamponi in laboratorio

Affidabili quasi al 100% i test molecolari: se asintomatici si possono effettuare privatamente nei laboratori accreditati dalla regione e non possono costare più di 60 euro. Gli antigienici sono più rapidi, meno affidabili ma anche meno costosi

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Come già anticipato da queste colonne da qualche settimana c’è il via libera all’esecuzione di tamponi e test antigenici nei laboratori privati per persone asintomatiche con motivazioni legate al lavoro, di viaggio e per richieste diverse da quelle correlate alle esigenze cliniche e di salute pubblica già disciplinate dai provvedimenti nazionali e regionali.


Test molecolare


Il tampone molecolare può essere eseguito esclusivamente nei laboratori ammessi alla rete regionale SARS-CoV-2 dopo il rilascio di un’autocertificazione circa l’esistenza delle motivazioni da parte del richiedente.


La tariffa massima applicabile per il test  a totale carico del richiedente (estrazione e amplificazione mediante real – time), è fissata in 60 euro (IVA compresa).


L’eventuale esito positivo del tampone deve essere comunicato dal laboratorio di analisi al Dipartimento di prevenzione competente, in modo che siano messe in atto le azioni di contenimento del virus e l’analisi epidemiologica.


Resta gratuito, invece, il tampone per coloro che presentano sintomi o per i contatti stretti, in quanto previsto nei Lea (Livelli essenziali di assistenza).


Tra i laboratori privati accreditati della Rete Covid per il tampone molecolare segnaliamo in provincia: Lefons a Calimera; Forcina a Galatina; Lifebrain a Lecce; Clinic Lab a Leverano; Biomedica a Parabita; Mater Gratiae a Squinzano; Monteronese a Veglie.


Test antigenico rapido


Per esigenze non correlate a motivazioni cliniche o di salute pubblica è possibile eseguire anche test antigenici rapidi nei laboratori pubblici e privati ammessi a far parte della rete regionale laboratori SARS-CoV-2.


L’esecuzione di test antigenico rapido su card o con strumentazione tipo POCT può essere effettuata in tutti i laboratori di patologia clinica autorizzati presenti sul territorio regionale.

Anche l’esecuzione di questi test avviene dopo il rilascio da parte del soggetto richiedente di una autocertificazione delle motivazioni.


In caso di esito positivo del test antigenico, il laboratorio di analisi deve avvertire il richiedente, il suo medico di Medicina generale e il Servizio igiene e Sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione territorialmente competente.


Differenze tra test molecolare e antigenico


Vi sono due tipi di tampone: molecolare e antigenico. La differenza consiste nel fatto che il tampone molecolare, cioè quello classico, si esegue tramite tampone naso-faringeo e impiega l’analisi molecolare (Real time PCR o RT-PCR) per analizzare geni specifici del virus SARS-CoV-2.


Il tampone molecolare si effettua gratuitamente presso le strutture convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale dietro prescrizione medica o a pagamento nei centri privati. Viene effettuato in caso di positività al test sierologico ed è raccomandato in caso di sintomi conclamati o sospetto di infezione Covid-19.


Il test antigenico, il rapido per intenderci, ricerca la presenza di proteine virali in grado di legarsi agli anticorpi e si effettua su un campione prelevato tramite tampone o dalla saliva. È un po’ meno affidabile del tampone normale, almeno sulla positività, ma il vantaggio è il risultato pressoché immediato, che arriva in pochi minuti e al massimo entro 6 ore.


La differenza oltre che nel tempo di processo del tampone è anche nell’affidabilità: il molecolare più lungo ha un’affidabilità pressoché totale (98% se negativo, 100% se positivo); quello rapido  richiede molto meno tempo (circa 15 minuti) rispetto al tampone molecolare, ma l’affidabilità è minore (oscilla tra l’80 e il 95%), seppure ritenuta sufficiente per un primo screening.


Ovviamente il test antigenico è anche meno costoso: il tetto massimo indicato dalla Regione Puglia è di 25 euro (IVA compresa).


Attualità

Tricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco

Giovedì 11 dicembre la presentazione del candidato di Partito Democratico, Cantiere cvico e Sinistra italiana alle elezioni amministrative della primavera del 2026

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Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana mettono fine alla ridda di voci, ipotesi e congetture, comunicando «con soddisfazione» la candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco di Tricase per le prossime elezioni amministrative della primavera 2026.

«La candidatura del dott. Chiuri», fanno sapere dalla coalizione dei tre movimenti politici, «è il frutto di un lungo percorso partecipato che ha visto coinvolti partiti, movimenti, associazioni politiche e civiche che si riconoscono nei valori e nelle idee del centrosinistra. Un processo di confronto approfondito, che ha permesso di giungere ad una sintesi ampia e credibile attorno a un progetto politico condiviso con lealtà e senso di responsabilità, non solo in grado di superare le divisioni del passato, ma anche di offrire una visione chiara ed unitaria per il futuro della nostra Città».

Congiuntamente alla sintesi sulla figura del candidato sindaco, proseguono «saranno fondamentali l’elaborazione del programma e la formazione delle liste, sollecitando la partecipazione di tutte le componenti che costituiscono il tessuto sociale cittadino».

L’APPELLO

C’è spazio anche per un appello «alle realtà che hanno scelto di attendere o di non aderire ancora alla proposta comune, ribadiamo la necessità di unirsi e fare fronte comune, contribuendo alla costruzione di un progetto collettivo, lontano dalle frammentazioni e personalismi del passato».

«Il nostro obiettivo», spiegano, «è ricevere la fiducia dei cittadini di Tricase e, soprattutto, restituire loro quella centralità e protagonismo di cui da tempo sono stati privati, nonostante le ormai famose e vane promesse di “palazzi trasparenti” e “tavoli delle Responsabilità” degli ultimi anni».

«CANDIDATO AUTOREVOLE»

La scelta di sostenere Vincenzo Chiuri «nasce proprio da questa volontà: offrire a Tricase un candidato autorevole, competente e capace di rappresentare una coalizione larga, fondata sul dialogo, sulla partecipazione e sul rispetto, oltreché su una visione moderna e inclusiva di Città».

LA PRESENTAZIONE

Di tutto questo e altro ancora Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana parleranno in assemblea pubblica giovedì 11 dicembre, dalle ore 19, presso le Scuderie di Palazzo Gallone.

L’incontro è aperto alla cittadinanza.

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Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”

L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo

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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.

Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase. 

Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.

Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.

Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi. 

La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali. 

Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.

In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.

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Attualità

Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa

Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)

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Il convegnoSalento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlanteDonne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.

Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.

Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.

Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.

Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.

A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.

La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».

Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.

Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».

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